Creato da uomo_ambiente il 17/01/2007
L' Uomo al centro del sistema ambiente
 

per ora le marmotte alto atesine sono salve!

 

La Cina continua a violare i Diritti umani, a devastare l' Ambiente, ad applicare la pena di morte, a pianificare un genocidio culturale e ad occupare militarmente il Tibet.

La bandiera olimpica e' stata ammainata...

NON DOBBIAMO AMMAINARE LA BANDIERA DEL TIBET!

 

RINGRAZIAMO TUTTI I SOTTOSCRITTORI DELLA NOSTRA PETIZIONE

 CON LA LORO FIRMA HANNO CONTRIBUITO A SALVARE I COLIBRI' DEL PARCO TROPICALE DI MIRAMARE...

PER IL MOMENTO

 - CON UN MODESTO E PARZIALE FINANZIAMENTO MINISTERIALE -

L' EMERGENZA E' STATA SUPERATA!

Ambiente eè Vita FVG

 

L' Ambiente non e' una identita' astratta, ma una realta' palpitante e viva che l' Uomo deve amare, proteggere e fruire responsabilmente 

(Nino Sospiri) 

www.ambientevita.it

 
 

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FREE TIBET

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Anche se prosegue la distruzione... neppure i cinesi riusciranno ad abbattere le piu' alte montagne del mondo, trono degli dei tibetani, che circondano il paese. E percio' anche i futuro, i tibetani piu' devoti, attraversando gli alti passi, potranno dire: "Gli dei vinceranno".

Heinrich Harrer - Autore di "Sette anni nel Tibet"


 

Prima dell’occupazione cinese, il Tibet era, dal punto di vista ecologico, un territorio equilibrato e stabile perché la conservazione dell’ambiente era parte essenziale della vita quotidiana dei suoi abitanti. I Tibetani vivevano in armonia con la natura grazie alla loro fede nella religione buddista che asserisce l’interdipendenza di tutti gli elementi esistenti sulla terra, siano essi viventi o non viventi. Questa credenza era ulteriormente rafforzata dalla stretta osservanza di una norma che potremmo definire di "autoregolamentazione". Una norma comune a tutti i buddisti tibetani, in base alla quale l’ambiente deve essere sfruttato solo per soddisfare le proprie necessità e non per pura cupidigia. Dopo l’occupazione del Tibet, l’attitudine amichevole e armoniosa dei tibetani nei confronti della natura fu brutalmente soppiantata dalla visione consumistica e materialista dell’ideologia comunista cinese. All’invasione fecero seguito devastanti distruzioni ambientali. Le politiche economiche cinesi  causarono la deforestazione, il depauperamento dei pascoli, lo sfruttamento incontrollato delle risorse minerarie, l’estinzione della fauna selvatica, l’inquinamento da scorie nucleari, l’erosione del suolo e le frane. Oggi lo stato dell’ambiente in Tibet è altamente critico e le conseguenze di questo degrado saranno avvertite ben oltre i suoi confini.

 

Smog

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Post N° 641

Post n°641 pubblicato il 05 Novembre 2008 da uomo_ambiente

"Anguillara.passo passo",

 

Domenica 9 Novembre, l'Ente Parco di Bracciano-Martignano organizza con la collaborazione dell'Associazione Culturale "Sabate" la visita guidata "Anguillara.passo passo", un itinerario alla scoperta del centro storico di questa tipica cittadina, fra vicoli e piazzette affacciate sul lago, per poi proseguire con la visita al Museo Storico e della Civiltà Contadina "A. Montori", ove sono custoditi oggetti, attrezzi ed utensili della cultura contadina locale.

Appuntamento alle ore 10,00 in Piazza del Comune, Anguillara Sabazia.

Accessibile a tutti.

Ingresso al Museo gratuito

Per informazioni e prenotazioni:

Ente Parco tel. 06/99806261 - 62 dal lunedì al venerdì

>

 
 
 

fonte Parchinews

Post n°640 pubblicato il 05 Novembre 2008 da uomo_ambiente

Numero verde per segnalare gli orsi nei paesi

Un altro passo concreto per la gestione dei problemi causati dagli orsi confidenti

Da oggi sarà più facile per i cittadini contattare il Servizio Sorveglianza del Parco attraverso il

numero verde 800 010 905

attivo tutti i giorni dalle ore 19.00 alle ore 8,00

Il numero potrà essere utilizzato per segnalare la presenza di orsi all'interno dei centri abitati e per altre eventuali emergenze che dovessero verificarsi a causa della presenza dei plantigradi.

In base alle esperienze di questi ultimi mesi, il servizio è rivolto soprattutto ai cittadini della Valle del Giovenco e della Valle del Sagittario, dove sono più frequenti le incursioni degli orsi all'interno dei centri abitati, anche se recentemente non sono mancate segnalazioni anche in ambito urbano nell'Alto Sangro.

Intanto procedono le operazioni per dotare gli orsi confidenti di radiocollare satellitare per monitorarne gli spostamenti e intensificare le azioni di dissuasione: recentemente due femmine sono state dotate di tale attrezzatura.

Con l'attivazione del numero verde, le segnalazioni dei cittadini contribuiranno a rendere più efficaci le azioni messe in campo dall'Ente Parco e dal Corpo Forestale dello Stato per il controllo degli orsi e delle loro interferenze con le attività umane

 
 
 

Post N° 639

Post n°639 pubblicato il 05 Novembre 2008 da uomo_ambiente

La Top Ten delle proposte di educazione ambientale

Decollate le consultazioni del nuovo data base sulle proposte di educazione

ambientale nei parchi

Ad un mese dalla riapertura della sezione dedicata alle proposte di educazione ambientale nei parchi (www.parks.it/educazione.ambientale) le consultazioni sono letteralmente decollate.

 

Merito certamente del nuovo data base, che salvaguarda la vista "locale" sulle pagine specifiche organizzate dal singolo Ente Parco, ma offre una nuova visione nazionale, davvero interattiva: oggi infatti è possibile ricercare tra le 1.159 proposte per ora presenti, relative ad 82 diverse aree protette, selezionando il ciclo didattico e la regione o la provincia, e l'interesse sui risultati spazia dalla Valle d'Aosta alla Sicilia, e non accenna a diminuire.

 

A conferma della vitalià  dei rispettivi sistemi regionali delle aree protette, emergono Lombardia, Piemonte ed Emilia-Romagna, rispettivamente con 316, 281e 219 proposte nei loro territori protetti, anche se tutte le regioni, con la sola eccezione della Calabria, sono variamente rappresentate.

 

Pur non essendoci enormi differenze tra le più e le meno consultate, da segnalare le dieci proposte al momento più "cliccate", a simbolico premio dell'impegno nel preparare le stesse:

 

1. Il castagno: un albero dei nostri boschi (PR Adamello Lombardo)

2. Sapere e sapori nel parco (PN Majella )

3. Progetto "Un rifiuto intelligente"  (PR Gola Rossa e Frasassi)

4. Fattorie didattiche (PR Sud Milano)

5. Il Parco e i guardiaparco (PR Alpe Veglia e Alpe Devero)

6. Il lupo: un anello importante per la biodiversità (PN Gran Paradiso)

7. I cinque sensi (PR Adamello lombardo)

8. Fattoria Didattica (PR Prealpi Giulie)

9. Alla ricerca della Biodiversità (PR Ticino lombardo)

10. 7 giorni di scienza al Parco (PR Ticino lombardo)

 
 
 

Post N° 638

Post n°638 pubblicato il 05 Novembre 2008 da uomo_ambiente

 

Biologia e conservazione dei Felidi in Italia -  Dal 7 al 9 Novembre 2008 a Santa Sofia (FC)

>Il convegno è¨ organizzato dal Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, dall'Istituto Nazionale per la Fauna Selvatica, dal Dipartimento di Biologia Cellulare e Ambientale dell'Università degli Studi di Perugia.

L'iniziativa si propone di fare il punto sulle conoscenze, che sono ancora scarse, della biologia dei Felidi: gatto selvatico (Felis silvestris) e lince eurasiatica (Lynx lynx), e sulle prospettive di conservazione delle loro popolazioni in Italia.

I temi in discussione includono la sistematica, la genetica e l'ecologia delle popolazioni italiane, la loro distribuzione passata e presente nelle Alpi, nell'Appennino e nelle isole, le metodologie di studio sul campo e in laboratorio, l'identificazione dei principali fattori di rischio (con particolare riferimento alla diffusione di popolazioni ferali e semi-indipendenti di gatto domestico), la definizione di linee guida e strategie di intervento per la loro conservazione.

Il convegno è¨ aperto a tutti e gli organizzatori sollecitano il contributo di chiunque sia interessato ai problemi di biologia e conservazione dei Felidi in Italia.

http://www.parks.it/parco.nazionale.for.casentinesi/nov.html

 
 
 

Sabato 18 ottobre i funerali di Jorg Haider

Post n°637 pubblicato il 14 Ottobre 2008 da uomo_ambiente
Foto di uomo_ambiente

Trieste, 13 ott. - Il gonfalone del Friuli Venezia Giulia testimoniera' il lutto della Regione ai funerali del governatore carinziano, Joerg Haider, morto in un incidente stradale avvenuto alle prime ore del mattino di sabato non lontano da Klagenfurt.

Lo ha annunciato il presidente Renzo Tondo, che portera' personalmente il vessillo della regione autonoma in Carinzia e che partecipera' ai funerali di Stato previsti venerdi' o sabato alla presenza del presidente della Repubblica austriaca Heinz Fischer. Della delegazione della Regione fara' parte anche il presidente del consiglio regionale, il leghista Edouard Ballaman.

'Portero' il gonfalone ai funerali - ha detto Tondo - per testimoniare la vicinanza mia personale del governo regionale a Haider'. Dalla Valcanale - seconda patria del leader carinziano - il Comune di Tarvisio e' pronto ad organizzare un bus per portare amministratori della valle e rappresentanti delle associazioni locali alla cerimonia funebre di Klagenfurt.

'Parteciperemo in forma ufficiale al rito funebre - spiega il sindaco Renato Carlantoni - con il labaro del Comune portato dai Vigili urbani in alta uniforme.

Un legame, quello che unisce il Comune di Tarvisio alla Carinzia e a Joerg Haider in particolare, che va oltre la pura collaborazione politica e istituzionale, sfociando in una vera e propria amicizia. Non a caso sull'edizione domenicale del Kleine Zeitung erano tre i principali necrologi pubblicati: quello della Regione Carinzia, quello della citta' di Klagenfurt e quello del Comune di Tarvisio.

Anche le bandiere del Commissariato misto di Thoerl Maglern, a pochi passi dal confine di Coccau, dove lavorano fianco a fianco le forze di polizia di Italia, Slovenia e Austria, sventolano a mezz'asta.
 

E tra le tante attestazioni di stima rivolte al governatore carinziano, c'e' anche quella di Barbara Lagger, la presidente della Kanaltaler Kulturverein, l'associazione tedesca della Valcanale. "La comunita' germanofona della Valcanale - afferma - e' stata duramente colpita da questa perdita, anche perche' negli anni c'e' sempre stata una fattiva collaborazione con Haider, specie nell'ambito culturale. Il Governatore infatti ci ha sempre sostenuto nel portare avanti la tutela della lingua tedesca, le sue tradizioni e i suoi costumi".

 
 
 

Post N° 636

Post n°636 pubblicato il 13 Ottobre 2008 da uomo_ambiente

"La Carinzia ha perso un ottimo governatore, l'Austria un politico di riferimento in un momento di grandi cambiamenti in Europa, al Nordest viene a mancare il principale interlocutore per l'Euroregione ed io ho perso un amico che mi e' sempre stato vicino, anche e soprattutto nei momenti peggiori della mia carriera politica".

Il presidente del Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo - avvisato di prima mattina della tragica scomparsa di Joerg Haider, governatore della Carinzia e leader del partito austriaco Bzoe -, esprime il suo dolore attraverso un ricordo personale e diretto, frutto di un rapporto di lunga data con il collega carinziano che, nel 2003, "una settimana prima delle elezioni regionali vinte da Illy, quando io da presidente uscente non ero stato ricandidato, mi invito' in Carinzia dedicandomi un'intera giornata e consegnandomi la massima onorificenza del Land austriaco".

Nel porgere le condoglianze alla famiglia, "alla moglie ed alla figlia che ha sposato un italiano che incontro spesso a Roma", il pensiero di Tondo va agli ultimi incontri con Joerg Haider, da quello informale a Klagenfurt in occasione della partita degli Europei di calcio tra Polonia e Croazia, alla conferenza stampa congiunta di Udine a fine agosto ed alla festa a Tarvisio. "Haider ha voluto e saputo creare un rapporto umano vero al di la' della politica e dei ruoli, una caratteristica - afferma ancora Tondo - che ha contribuito a renderlo cosi' amato e votato nella sua terra, dove per vent'anni e' stato il leader indiscusso".

Sottolineando quanto Haider sia stato un elemento di rottura rispetto al sistema austriaco, storicamente fondato sull'asse popolari-socialdemocratici, il presidente della Regione parla di ripercussioni "su tutto il Nordest Italia, non solo sul Friuli Venezia Giulia, perche' viene a mancare il principale interlocutore per la costruzione di un'Euroregione concreta, fondata sulle azioni che avevamo interpretato e condiviso".

Haider "ha sempre creduto nella cooperazione transfrontaliera, superando con i fatti anche le barriere costituite da pregiudizi nei suoi confronti. Tra i suoi meriti - conclude Tondo - c'e' stato quello di saper scindere l'istituzione dalle convinzioni politiche che, nei contatti con i territori confinanti, non ha imposto ad alcuno, lavorando sempre in funzione di obiettivi comuni"

 
 
 

Post N° 635

Post n°635 pubblicato il 13 Ottobre 2008 da uomo_ambiente

...auf wiedersehen

...progettando i colori d' Europa tra i monti della Carinzia!

 
 
 

Post N° 634

Post n°634 pubblicato il 01 Ottobre 2008 da uomo_ambiente

 

Una spiaggia aperta ai cani

Consegnate le firme al Sindaco di Trieste

7000 firme raccolte a Trieste assieme agli amici di “Crescere Insieme Onlus” e a tante altre associazioni per ottenere un tratto di spiaggia dove i cani possano andare al mare... Un successo che va al di la' delle previsioni e dobbiamo ringraziare I tenti locali pubblici, negozi e ambulatori dei veterinari che hanno aderito e collaborato.

Sabato mattina, in Piazza dell' Unita' d'Italia, sotto il Municipio, c'erano piu di 200 cani (e relativi padroni) per assistere alla consegna delle firme.

Peccato che il Sindaco, probabilmente trattenuto altrove da urgenti impegni... abbia dovuto delegare l' assessore al turismo, peccato cperche' ha perso l' occasione per passare un po' di tempo in allegria, in una splendida piazza spazzata dalla bora, ma rallegrata dal sole e dalla vivacita' di tanti amici a quattrozampe.

 
 
 

Post N° 633

Post n°633 pubblicato il 01 Ottobre 2008 da uomo_ambiente

IV Giornata della Cultura del Mare

Nautica e Aree Marine Protette

Nell' ambito delle iniziative legate a “Vele bianche e Pesce azzurro” e patrocinate dal Comune di Duino-Aurisina, le Giornate della Cultura del Mare promosse da Ambiente eè Vita si confermano come un appuntamento fisso dell' inizio autunno a Trieste.

Questa volta si e' discusso del rapporto tra la nautica e le aree marine protette e dell' applicazione del Protocollo per la nautica sostenibile.

Assenti I rappresentanti di Legambiente e Marevivo, trattenuti da imprevisti impegni fuori citta'... e assente l' arch. Valerio Oppo presidente del parco delle 5 Terre, perche' impegnato nel tentativo di salvare il cucciolo di delfino spiaggiato in Sardegna, la serata si e' imperniata sugli interventi del dott. Carlo Franzosini, rappresentante della Riserva Marina di Miramare - WWF Italia, e del CV(CP) Natale Serrano, responsabile del settore ambiente della Guardia Costiera di Trieste.

Interesse tra I tanti diportisti e addetti ai lavori presenti nella sala anche sui progetti Marea, MarPark e Marelindo, oltre che per le Taxi boat a propulsione elettrica che sono state proposte per le aree marine e il turismo costiero a margine di una breve presentazione del circuito internazionale della Europe Sailing Cup, una manifestazione velica con imbarcazioni “twelve one design” la cui motorizzazione ausiliaria e' appunto elettrica per consentirne l' impiego anche sui laghi della Carinzia e del Tirolo.


 
 
 

Post N° 632

Post n°632 pubblicato il 18 Settembre 2008 da uomo_ambiente

Mega bufala ...polare 

Il 21 agosto la sezione USA del WWF segnala che 9 orsi sono stati avvistati in Alaska, a nuoto nel Mare di Chutki. E’ la notizia che dà il via alla grande truffa mediatica dell’estate, con giornali inglesi e italiani che ingigantiscono la storia con particolari totalmente inventati e ipotesi romanzate.

www.svipop.org - La cronistoria dettagliata di questo ennesimo scandalo ecologista, con alcune considerazioni finali su certo giornalismo pseudo-scientifico in un rticolo di Maurizio Morabito che analizza la mega bufala degli orsi polari

 
 
 

...piu' di 5000 firme!

Post n°631 pubblicato il 17 Settembre 2008 da uomo_ambiente

L' associazione "Crescere Insieme" di Trieste

con la collaborazione di numerose altri movimenti e associazioni

 e con la fattiva disponibilita' di tantissimi

ambulatori veterinari, esercizi commerciali, bar...

ha raccolto

piu' di 5000 firme

per sollecitare i sindaci di Trieste, Muggia e Duino-Aurisina

 affinche si trovi un tratto di costa

dove sia consentito anche ai cani di fare il bagno.

Tante  le firme raccolte in rete con la petizione sostenuta anche da Ambiente eè Vita FVG

Ringraziamo tutti coloro che ci hanno aiutato

Ora si passa alla seconda fase

SABATO 27 SETTEMBRE

IN PIAZZA DELL' UNITA' d' ITALIA

(sotto il Municipio)

INCONTRO CON IL SINDACO

di piu' di 500 cani (con relativi padroni)

ed esibizione dei gruppi cinofili della Protezione Civile e dei Centri di Addestramento al Salvamento in Mare 

 
 
 

Post N° 630

Post n°630 pubblicato il 17 Settembre 2008 da uomo_ambiente
Foto di uomo_ambiente

nell' ambito di

"Vele Bianche e Pesce Azzurro"

Venerdi' 26 settembre

ore 18.30

al Villaggio del Pescatore (TS)

IV GIORNATA della CULTURA del MARE

con il patrocinio del Comune di Duino-Aurisina

Ambiente eè Vita FVG

propone una Tavola Rotonda su

NAUTICA e AREE MARINE PROTETTE

il Protocollo per la Nautica sostenibile

intervengono:

Guardia Costiera

WWF Italia - Riserva Marina di Miramare

Marevivo - Trieste

Legambiente - Trieste

Ambiente eè Vita FVG

 
 
 

Post N° 629

Post n°629 pubblicato il 02 Settembre 2008 da uomo_ambiente

Sabato 13 settembre si svolgerà un'escursione guidata dall'alpe Archia al Pian Vadà, con Paolo Crosa Lenz e Pier Antonio Ragozza, autori del volume "La linea Cadorna nel Vco. Dai sentieri di guerra alle strade di pace" (editore Provincia VCO). L'iniziativa rientra nel programma di "Libri in cammino", un'occasione per andare alla scoperta della Val Grande ascoltando qualcuno che la sa raccontare: gli autori dei libri e le guide ufficiali del Parco.


Per informazioni e prenotazioni: tel. 0324 87540
info@parcovalgrande.it

 
 
 

URGENTISSIMO

Post n°627 pubblicato il 29 Agosto 2008 da uomo_ambiente

DIFFONDETE OVUNQUE PER FAVORE!!!!!

La Forestale ha sequestrato un allevamento. Nella struttura erano presenti principalmente Beagles destinati alla sperimentazione ma anche alcuni esemplari di Segugio Italiano, Spinone e Petit-bleu.


Si cercano stalli *URGENTEMENTE* per più di 210 cani. Se i cani non verranno
portati altrove in poco tempo, si procederà con il dissequestro a favore del proprietario.

Chiunque potesse offrire stallo temporaneo o adozione a questi cani, contatti al:

335-5415757 Paola
347-9263487 Carmela

carmelamusto@ gmail.com

*SOLO NORD ITALIA !!*

Grazie.

Gruppo Vita Animale Milano
Margherita Magnaguagno

cell. 347-7558315

 
 
 

Post N° 626

Post n°626 pubblicato il 29 Agosto 2008 da uomo_ambiente

Il fantastico mondo degli insetti nel Parco Nazionale Val Grande

Sabato 30 agosto ad Intragna (Verbania) con inizio alle ore 15 si terrà un incontro per ragazzi e adulti dal titolo "Il fantastico mondo degli insetti, come  osservarli riconoscerli e proteggerli", a cura dell'entomologo Massimo Ramozzi.

La partecipazione è gratuita.

Sarà un'occasione speciale per scoprire che anche gli insetti hanno comportamenti curiosi e strane strategie alimentari. L'invito è aperto a bambini, adulti, famiglie intere, soprattutto a chi ama la natura. I visitatori, piccoli e grandi, saranno coinvolti in attività ludiche e interattive.

Il ritrovo è alle 15 presso il Centro Visita del Parco; la proiezione di suggestive e curiose immagini si terrà presso il Circolo di Intragna.

Nell'occasione sarà possibile visitare la mostra "Ricercati, ammirati, inaspettati: Ungulati".

 
 
 

Post N° 625

Post n°625 pubblicato il 29 Agosto 2008 da uomo_ambiente

MORTE DEI TRE GIPETI REINTRODOTTI IN SARDEGNA

Se il progetto per la reintroduzione dell'avvoltoio Gipeto in Sardegna avesse seguito con successo il suo percorso, con il pieno adattamento degli esemplari liberati a maggio e la nascita di nuovi piccoli, sarebbe stato un risultato importante sul piano della conservazione dell'ambiente e della biodiversità in Sardegna. Un traguardo che avrebbe dato un impulso
considerevole anche sul piano dell'immagine e dello sviluppo delle zone interne dell'isola. Purtroppo, così non è stato.

La barbara usanza di utilizzare i bocconi avvelenati contro le volpi ed i cani randagi, ha dimostrato che in Sardegna i tempi non sono maturi per attuare piani di reintroduzione di specie estinte da tempo come, appunto, l'Avvoltoio barbuto.

Così il WWF commenta il tragico epilogo dell' "Operazione Gipeto", che ha visto morire uno dopo l'altro i tre esemplari (Balentes, Sandalia e Rosa'e Monte) liberati nel Supramoste di Orgosolo lo scorso 25 maggio.

L'Associazione ambientalista, pur riconoscendo la validità del progetto ed il rigore scientifico con il quale è stato gestito, ritiene improponibile il rilascio di altri gipeti nell'isola se prima non verranno rimosse le cause del decesso dei tre esemplari. In quel caso si andrebbe incontro ad un altro fallimento con l'inevitabile sacrificio di altri animali.

"Dopo gli orsi marsicani, i lupi e le aquile in Abruzzo e dopo i grifoni del Gennargentu - commenta Fulco Pratesi, presidente onorario del WWF Italia - la vigliacca e crudele pratica dei veleni ha prodotto un altro disastro ecologico. E vittima, ancora una volta, sono stati gli uccelli rapaci della fauna sarda che negli ultimi anni ha dovuto registrare l'estinzione, oltre che del gipeto, anche dell'avvoltoio monaco, dell'aquila di mare, del falco pescatore e la riduzione a pochi esemplari dei grifoni sulla Costa Occidentale dell'Isola."

Oggi, secondo il WWF, occorre proseguire quell'importante lavoro di sensibilizzazione, avviato dalla Provincia di Nuoro e dal Comune di Orgosolo, che ha coinvolto numerose scolaresche e le comunità interessate al progetto di rilascio dei gipeti. Un lavoro importante che, a prescindere
dall'esito del programma di reintroduzione, ha comunque contribuito a migliorare la conoscenza ed il rispetto dell'ambiente e delle sue risorse soprattutto fra i più giovani.

La morte dei tre avvoltoi deve comunque far riflettere anche l'attuale classe politica, a livello regionale e nazionale, affinché valuti seriamente la necessità di porre un rimedio al problema dell'uso, purtroppo ancora molto diffuso non solo in Sardegna, di bocconi avvelenati contro I cosiddetti animali "nocivi".

E' un lavoro culturale capillare quello che si deve ancora oggi promuovere in tutta Italia per superare il critico problema dell'uso sconsiderato e pericoloso di veleni. C'è bisogno di un'azione nazionale che consenta di migliorare le norme in materia per limitare la libera vendita e la facile disponibilità di prodotti potenzialmente velenosi e va promossa un'azione di
educazione e sensibilizzazione che veda in prima linea le stesse associazioni di categoria. Solo così si potranno creare i migliori presupposti per una convivenza felice tra uomo e animali.

 
 
 

Post N° 624

Post n°624 pubblicato il 26 Agosto 2008 da uomo_ambiente

Escursione gratuita Parco Montemarcello e Val di Magra e C.A.I. di Sarzana

Il Parco di Montemarcello-Magra, in collaborazione con il Club Alpino Italiano - sezione di Sarzana, ha promosso per i mesi di luglio e agosto un programma di escursioni gratuite alla scoperta del Promontorio del Caprione che hanno ottenuto un grande consenso da parte di turisti e amanti
dell'escursionismo. Giovedì 28 Agosto è in programma l'ultima delle 4 escursioni previste intitolata "Da Ameglia a Tellaro": la partenza è fissata alle ore 9,00 da Ameglia, nel parcheggio nei pressi di Piazza della Libertà. Dal centro di Ameglia si raggiunge Zanego fino ad arrivare al borgo marinaro di Tellaro, eletto tra "I borghi più belli d'Italia", da qui si procede passando da Portesone, antico villaggio agricolo pastorale, che conserva ruderi di antichissime abitazioni in pietra ancora visibili per poi fare ritorno ad Ameglia passando per Zanego.

Durata 3,30 ore

Difficoltà: T/E (Turistico-Escursionistico)

Per informazioni

C.A.I. di Sarzana, Piazza Firmafede, 13 - 19038 SARZANA (SP)

tel. 0187.625154 – fax: 0187.606556, e-mail: caisarzana@libero.it,

tutti i giorni feriali dalle ore 17.30 alle ore 19.00

o

Parco di Montemarcello-Magra via Paci, 2 19038 SARZANA (SP)

tel0187 691071- fax 0187 606738 e-mail info@parcomagra.it

www.info@parcomagra.it.


Prenotazione: entro le 19,00 del martedì precedente all'escursione  

 
 
 

Post N° 623

Post n°623 pubblicato il 25 Agosto 2008 da uomo_ambiente

Conferenza sul clima: niente certezze ma soldi subito

È iniziata il 21 agosto ad Accra, Ghana, e durerà una settimana, l’ennesima Conferenza internazionale sui cambiamenti climatici, preliminare al summit delle Nazioni Unite in agenda a dicembre del 2009 a Copenhagen.

I lavori della conferenza, alla quale partecipano oltre 1.000 delegati, sono stati aperti dal responsabile delle Nazioni Unite per i cambiamenti climatici, Yvo de Boer: “Quando la casa brucia – ha detto tra l’altro de Boer, citando un proverbio ghaniano – non si può perdere tempo a discutere: il tempo stringe, i negoziati per un nuovo trattato devono accelerare”. Altrettanto convinto della necessità di affrettare il passo si è detto anche il presidente del Ghana, John Kufuor, che ha colto l’occasione per osservare: “I cambiamenti del clima rendono lo sviluppo più difficile e molto più costoso”.

Tra le prime dichiarazioni è da rimarcare inoltre quella di Kim Carstensen, direttore del Global Climate Initiative del WWF, secondo cui svolgere in uno stato africano la conferenza non è casuale considerato che l’Africa è “il continente più povero e anche quello più vulnerabile ai mutamenti climatici”.

In queste poche frasi c’è molto su cui riflettere. Innanzi tutto, la fretta: da anni ormai i protagonisti delle campagne contro le cause e le conseguenze della povertà insistono sull’urgenza di prendere delle decisioni. Che si tratti di AIDS, global warming, boom demografico o di altro ancora, si instilla l’idea che occorra fare in fretta, come se il problema in questione si fosse improvvisamente aggravato. Non è detto che sia così, a volte è vero il contrario e in certi casi non è nemmeno detto che il problema sussista realmente nei termini indicati, ma dare la sensazione che il tempo stia per scadere contribuisce a far sì che molte persone siano disposte ad accettare le risoluzioni proposte senza indugi e soprattutto senza ragionarci troppo.

In secondo luogo, lo sviluppo reso molto più difficile e costoso dai cambiamenti climatici: il punto fondamentale è che nessuno ha ancora un’idea chiara di come e quanto varierà il clima nei prossimi anni e men che meno si sa come le eventuali variazioni incideranno sulla vita degli abitanti della Terra. Che gli effetti possano essere soltanto negativi, nel caso di un aumento della temperatura, è anche improbabile. Tuttavia non si parla d’altro e, prima di sapere che cosa è necessario fare per rimediare ad eventuali danni e prevenirli e quanto può costare, si chiedono fondi e risorse, a miliardi. Anche questa d’altra parte è una costante delle campagne contro la povertà: esigere finanziamenti dai paesi industrializzati, senza aver calcolato i costi effettivi delle iniziative da intraprendere e spesso senza neanche averne valutato l’effettiva efficacia.

Infine, l’Africa e la sua estrema vulnerabilità ai mutamenti climatici: l’affermazione è corretta, ma spesso chi la formula omette di spiegare che tanta vulnerabilità dipende unicamente dal fatto che in Africa mancano o non vengono correttamente e diffusamente utilizzati i più elementari strumenti tecnologici capaci di mitigare gli effetti negativi di condizioni ambientali critiche, di adattare la natura ai bisogni umani e di moltiplicarne le risorse. Nei paesi industrializzati, per fare un esempio tra i più semplici, l’umanità è ormai in grado di mantenere una temperatura costante nelle abitazioni e nei luoghi di studio e di lavoro e di proteggersi dagli sbalzi di temperatura quando si trova in luoghi aperti: la maggior parte degli africani non ha modo di farlo.

Peraltro se risultasse corretta la teoria secondo cui il fattore antropico è il maggior responsabile di un eventuale, catastrofico aumento della temperatura, l’umanità si troverebbe di fronte a una situazione senza via d’uscita. Infatti in questo caso il global warming dipenderebbe proprio dalla capacità acquisita dall’uomo di produrre incalcolabili, utilissime risorse, grazie a tecnologie che sempre più riducono la fatica e aumentano la resa del lavoro; di trasformare il pianeta in un habitat sicuro, al riparo dagli infiniti pericoli naturali, rendendo ad esempio l’acqua potabile e disponibile in casa in abbondanza, riscaldando gli ambienti e raffreddandoli a seconda delle stagioni, accumulando l’acqua piovana e utilizzandola al bisogno; e inoltre
di ricavare dalla natura e imparare a produrre sinteticamente medicinali e, sempre grazie all’inventiva, strumenti chirurgici sempre più efficaci e protesi che consentono di ovviare al decadimento fisico, dagli occhiali ai by-pass.

Per realizzare tutto ciò, sostengono i cosiddetti eco-catastrofisti, si consuma, si inquina e si alterano gli equilibri naturali mentre, per effetto delle attività che migliorano la qualità della vita, la popolazione umana, oltre a vivere più a lungo, si moltiplica, aumentando progressivamente il danno ambientale

fonte Anna Bono – SviPop


 
 
 

Post N° 622

Post n°622 pubblicato il 25 Agosto 2008 da uomo_ambiente

Nello storico Rifugio di Forca Resuni ritornano i Guardiaparco

Più controlli e assistenza ai turisti sulle vette del Parco.

Con la riattivazione dei turni di sorveglianza al Rifugio di Forca Resuni, punto strategico di controllo dell'area di riserva integrale che abbraccia il nucleo che va dal Monte Meta alla catena della Camosciara, è ripreso a pieno regime il controllo e il cosiddetto "servizio turisti" in quota,
interrotto dal 2002.

L'accesso all'area, particolarmente sensibile per l'elevata concentrazione del camoscio appenninico e di tutta la fauna più preziosa del Parco, in questo periodo di massimo afflusso turistico, è regolamentato. Infatti, sino al sette settembre è in vigore il numero chiuso controllato per l'escursione Val di Rose - Valle Iannanghera con partenza da Civitella Alfedena, ove si accede con l'accompagnamento della Guida per un numero massimo di venticinque partecipanti al giorno.

La presenza dei Guardiaparco in quota rappresenta un ulteriore contributo tra il Parco e i visitatori, ai quali, la presenza delle Guardie, potrà offrire un punto di riferimento per qualsiasi necessità, sia di carattere informativo, sia per eventuali emergenze.

Un altro importante compito affidato al Servizio Sorveglianza durante I turni al Rifugio, riguarda il monitoraggio ed il censimento continuo della fauna del Parco. In particolare dell'orso bruno marsicano e del Camoscio appenninico.

La ripresa dei Servizi in quota da parte dei Guardaparco, costituisce un punto essenziale del miglioramento delle capacità dell'ente di controllare territori altamente delicati, dove la presenza umana deve essere rispettosa delle esigenze di alcune specie animali più minacciate e rare d'Europa.

PN Abruzzo, Lazio, Molise - www@parks.it

 
 
 

Post N° 621

Post n°621 pubblicato il 07 Agosto 2008 da uomo_ambiente
Foto di uomo_ambiente

Se lo sport e’

Lealta’, Onesta’, Rispetto delle regole

nulla di tutto questo e’ presente nella politica del governo cinese,

pertanto

sorprendono le dichiarazioni del presidente del CONI

che avvalla la slealta’ la disonesta e la violazione delle regole.

Violare i Diritti umani, devastare l’ Ambiente, occupare militarmente non solo il Tibet, applicare la pena di morte, attuare scientificamente un genocidio culturale

non sono aspetti della politica da cui ci si vuol “tirare fuori”

ma sono aspetti legati alla

COSCIENZA MORALE e all’ ETICA che un VERO SPORTIVO NON DEVE MAI DIMENTICARE!

 
 
 
 
 

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