Un amico oggi mi ha guardato è mi ha detto:
"Oh, ma noi due da quanto ci conosciamo?"
Ho risposto:
"Dal 1989".
Raggelati ci siamo osservati qualche secondo e poi all'unisono abbiamo esclamato:
"Venticinque anni!"
Venticinque! ripeto ora, qui, da sola.
Porcamiseria! son tantissimi, e non sembra che siano passati, cioè non così tanti.
Sicuro che esteticamente si noti, la panzetta da quarantenne lui, le rughette io, lo sguardo da biricchino e speranzoso è passato a biricchino e rassegnato, il suo; il mio è rimasto biricchino e sornione.
Sicuro che son realmente passati, la matematica non è un'opinione.
Eppure, davvero da non capacitarsi, venticinque sembrano uno sproposito.
Il tempo è proprio bastardo, gli attimi si sbriciolano fra le mani delle ore, nell'impasto di una giornata, nella lievitazione di un mese, nell'infornata di un anno.
E non ci si accorge che il bastardo è volato.