ushuaia

è giorno di elezioni, giorno in cui parlare di politica è politicamente scorretto, ma chi se ne frega, oggi al seggio nessuno mi ha chiesto se avevo un cellulare in tasca per fotografare la mia scheda, e se non fa il suo lavoro un presidente di seggio, posso starmene zitto io che sicuramente sono di parte? no, appunto (...potenza e bellezza delle domande retoriche).
comunque, il cellulare non ce l'avevo.
devo, prima di iniziare, una rettifica agli amici che hanno letto il post precedente.
è una 'catena', cioè una bufala. l'invito all'adesione mi era arrivato da una cara amica, ignara di tutto. un caro amico, che invece tutto sapeva, mi ha detto che quella mail potevo anche cestinarla: grillo non ha mai rivolto un appello del genere, e comunque l'incidenza che potremmo avere noi consumatori sul prezzo della benzina è praticamente nell'ordine del 0,000 cent. al litro. insomma, moratti può tranquillamente continuare a comprare calciatori con i nostri soldi.
per parte mia, però, in quell'ottica di boicottaggio delle multinazionali, visto che ho iniziato, continuo. siamo a 4: barilla, nestlè, esso, shell.
mentre scrivo è entrata la litizzetto da fazio. e a proposito di belle tope... (si fa per dire, ovviamente...).
venerdì scorso, colloquio telefonico con un amico che è quasi un fratello.
'per chi voti?', 'mah, non so, mi fanno schifo tutti', 'dài, non puoi scegliere il nano e uòlter, non ti dico ferrando che è un mezzo terrorista, ma...' 'no, no, per carità, che ne dici della santanchè, bella fica, eh, dài?'...
e così via, per mezz'ora... tanto, la telefonata la pagava lui.
oggi, mi manda un sms del seguente tenore: 'fanculo tutti, beccati il senatùr al senato e la santanchè alla camera, vacci tu con il tristo bertinotti'.
precisiamo: 1) lui fa l'imprenditore ma non c'entra niente, è la sua enorme (ed intelligente, sotto ogni aspetto) praticità che lo fa parlare così; 2) il senatùr, ovvio refuso, non era il mongolo umberto, ma lo squadrista storace.
ho potuto rispondergli solo in un modo: lui c'aveva la santanchè alla camera, io c'avevo la borsellino al senato. se parliamo di testa e di spessore, non c'è gara.
ma siamo onesti, a parti inverse continua a non esserci gara anche se parliamo di 'cchiù ppilu pè tutti'.
dopo di che, non sono io che devo spiegare alle signore (decenni di lotta, 'tremate tremate le fighe son tornate', 'attenti attenti la figa ha messo i denti', 'l'utero è mio e me lo gestisco io') che scelgo una donna solo per il meraviglioso triangolo delle bermuda dove ogni maschietto vorrebbe perdersi. scegliendo la borsellino, sono fuori da ogni sospetto. piuttosto, chi sceglie la daniela, vince una notte di sesso con lei?
ma nel giorno delle elezioni faccio che me ne frego e parlo di cose belle.
tanto, se va come deve andare, di cose belle rischiamo di non parlarne per i prossimi cinque anni almeno.
sapete che non indugio sul personale, e se faccio uno strappo è solo perchè certe 'boe' nella vita si superano una volta e basta.
aprile è il mio mese, non solo perchè è il mese in cui sono nato.
è un mese bello, mi ha sempre cullato, mi son sempre sentito coccolato. è il mese in cui, normalmente, si festeggia la pasqua.
apro una parentesi, solo per togliermi qualche sassolino. a chi si permette di darmi dell'ateo rispondo che sono nato il venerdì santo e sono stato battezzato il giorno di pasqua. geneticamente, e lo so che quanto sto per dire cozza contro ogni tipo di razionalità, porto dunque dentro di me la conoscenza del dolore, della santità e della resurrezione. sono cristiano nel midollo, ecco perchè non sopporto i cattolici.
aprile è caloroso anche quando non è caldo. è il mese degli angeli, ma a chi mi chiede perchè, rispondo di farsi gli affari suoi: o lo sai o non lo sai.
ho iniziato la settimana, quella che si chiude oggi, in un posto che non è proprio il massimo della vita: una stanzetta 2x3 in un posto dove le camere da letto sono 4x4 e ci stanno due letti a castello dove dormono in tutto sei persone. se arriva il settimo, si accomoda a terra. poi, un posto si libererà.
ma in quel posto c'ero in visita. chi vi ho salutato, e poi non ho più visto per motivi contingenti, è ancora lì, e sicuramente in questo momento non è proprio al culmine della felicità. niente discorsi buonisti, come si dice 'chi sbaglia (se ha sbagliato) paga e i cocci sono i suoi (non è vero, i cocci se li tiene, se li gode o se li soffre qualcun altro).'
ma è stata una bella settimana, una settimana d'aprile, del mio aprile.
la mia marinaia, ieri a pranzo, si è avvicinata alla nostra nipotina (che era a dieci centimetri da me) e le ha detto, a mezza voce: 'ti hanno detto di non dir niente della torta e della sorpresa?'... l'abbiamo sentita tutti, soprattutto il festeggiato. la bimba, che fino a quel momento era riuscita a tenere gelosamente in serbo il segreto, la guardava e non ci poteva credere... il festeggiato è scoppiato a ridere....
è stato il mio primo regalo, ieri.
cioè il secondo, perchè il primo è stata una giornata serena.
l'ultimo è stato del piero-salihamidzic-salihamidzic, juve-milan 3-2.
quando superi una boa, e fai cifra tonda, un nulla può regalarti un sorriso di felicità.