Creato da 16vale85 il 10/02/2005

Pensieri sparsi

*Cosa ci fai in mezzo a tutta questa gente? Sei tu che vuoi...o in fin dei conti non ti frega niente? Tanti ti cercano, spiazzati da una luce senza futuro..altri si allungano, vorrebbero tenerti nel loro buio*

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Thinking of...

Post n°585 pubblicato il 14 Giugno 2010 da 16vale85

E’ una legge non scritta: chi vuole starmi vicino deve assumersi la responsabilità della mia anima.
Perchè qualunque idiota può capire come sia facile uccidermi. Uno sguardo ben mirato basterebbe. Sono convinto che da qualche parte, dentro me, c’è un punto vulnerabile che chiunque, anche uno sconosciuto, può vedere e colpire. Eliminarmi con una parola.

(David Grossman)

Non mi era mai capitato di pensare, così intensamente, a quanto fosse difficile portare avanti le proprie scelte, nonostante tutto.
Non pensavo fosse così arduo, non pensavo fosse un qualcosa che ti rode dentro un po' alla volta, giorno dopo giorno, fino a consumarti.
Questo accade quando non si è certi della scelta fatta, o semplicemente...quando non si è certi di se' stessi.
E quando mai lo son stata?
A due giorni dall'arrivo dei 25 anni mi volto indietro per il classico, tremendo, bilancio pre-compleanno e provo a pensare a cosa ne sarà di me nei prossimi 25.
Hmmmmm...sarà, ma non riesco a pensare troppo positivo.
Sarà che la voglia di festeggiare quest'anno manca ancor di più, rispetto agli anni scorsi.
Sarà che incredibilmente mi ritrovo al quarto di secolo con il (quasi) nulla in mano. O sarà che mi ritrovo con il mondo in mano. Dipende, è una questione di punti di vista.
Al momento all'attivo posso vantare un lavoro a tempo indeterminato, una famiglia che adoro e che colma il vuoto lasciato da uno dei suoi principali componenti, ed un'amica che ormai è come una sorella per me e con cui condivido tutto. Per non parlare di altre persone adorabili che mi circondano in questo momento, e che sono riemerse dal passato a farmi visita, per poi rimanere con me lungo questo percorso ad ostacoli... questa è la visione positiva che posso avere del tutto. Ok. Ma c'è anche quella un po' più catastrofica, che però ometterò in quanto non desiderosa di rattristarmi ulteriormente, più di quanto non lo sia già in questo periodo.

Cerco in ogni caso di pensare positivo, anche se in giornate come venerdi la cosa mi riusciva abbastanza difficile...e ci sono invece giornate come questa in cui, nonostante le 3 ore di sonno alle spalle e la stanchezza mentale che mi accompagna da ormai un bel po' di tempo, riesco a trovare una forza d'animo interiore che non pensavo di possedere da un po' di tempo a questa parte. La pensavo parte di una "me" che aveva visto momenti più sereni.
Ed invece eccola qui. E riesce ad accompagnarmi anche ora, in cui mi arrivano all'orecchio le urla di tifo dei vicini che, sistemati di fronte al televisore, iniziano il loro tifo calcistico sfegattato. Quanto fa male sentirli. E' una pugnalata al cuore. E non perchè stonino cantando l'inno nazionale, no... ma per il semplice, puro fatto, che mi riportano indietro di 4 anni.
Mi riportano a quel 2006, in cui l'Italia vinse... in cui il Liga cantava "Una vita da mediano" facendo scorrere sul maxischermo le immagini di un goal che ci aveva portati alla vittoria... in cui le lacrime scorrevano sul mio volto copiose. Per tutto.
Il 20 luglio sarò ancora lì ad ascoltarlo, ma lo so per certo che nulla si ripeterà. Nulla sarà come in quell'anno.
Per fortuna, aggiungerei.. quel concerto, il mio primo concerto del Liga, non era iniziato sotto i migliori auspici... ma la sua voce e l'atmosfera erano servite a portarmi con la mente lontano da quel posto, in cui la presenza fisica mi feriva più di qualsiasi altra cosa.

E così tutto si ripete, e nulla è come prima. E' così difficile da accettare, in fondo.
Il modo in cui sto stringendo i denti ora è doloroso, ma silenzioso.
Chissà.

Chissà.

 

 
 
 
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