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« Parla potabile!Le chiavi di casa »

Parla potabile!

Post n°33 pubblicato il 20 Dicembre 2008 da annamariacorallofdc

Manuale semiserio
di annuncio biblico popolare      /9

ARRIVA IL NATALE

Il Natale è alle porte. E lo era anche quella volta.

Napoli gorgogliava di preparativi: per strada c’erano insegne luminose, nelle vetrine Babbo Natale imperava, per le vie l’atmosfera era dolce e mite. Tutti si sentivano più buoni. Le Parrocchie organizzavano novene e canti natalizi.

Noi del Centro Shalôm non eravamo da meno. Nei laboratori artistici ragazzi e operatori armeggiavano intorno a oggettini di ceramica, cuoio o tessuto per confezionare simpatici doni per i volontari, e avevamo avviato anche noi una novena niente male. Ora -sia noto a tutti!- per “novena” si intende quel periodo di nove giorni nei quali ci si prepara ad un qualche evento. In quel caso, al Natale. Ogni pomeriggio, dopo le attività di spazio scuola (il tempo dello studio), tutti al piano terra davanti al presepe, per cantare, ascoltare e pregare in attesa del Natale del Signore.

Una delle mamme telefonò.

In accoglienza la volontaria rispose precisa come sempre.

“Sr Annamaria!!!”

“Sì? È per me?!

“No, ma vogliono sapere a che ora inizia la novella!”

La novella!!!

“La no-ve-na” sillabai, “inizia alle 17”

In quei giorni, a spazio vita si rifletteva sul senso delle cose, come sempre. Spazio vita è quello spazio di dialogo e ascolto settimanale che abbiamo con i vari gruppi dei ragazzi. Una delle cose che ho trovato sempre più ardua è l’eterogeneità dei partecipanti: ragazzetti di 9 o 10 anni condividono ogni attività con compagni assai più grandi. Il principio pedagogico è assolutamente condivisibile: diventare cooperativi con persone diverse da noi, integrando doni e risorse. Nelle attività di spazio scuola la cosa funziona alla grande, senza bisogno di grosse spiegazioni: i più grandi aiutano i più piccoli e i più piccoli sostengono gli altri. Ma a spazio vita, ho trovato sempre difficile proporre qualcosa che interessasse tutti.

Ma quella volta ero più serena. L’argomento veniva da sé: il tempo liturgico di preparazione al Natale, ossia l’Avvento. E, diciamocelo: il gioco veniva facile. Infatti il Natale è una delle festività più radicate nella nostra cultura post-cristiana.

“Dunque, ragazzi!”, esordisco, “Si avvicina la festa di Natale”.

Grandi consensi briosi.

“E stiamo facendo la novell… ops: la novena!” (il fascino dell’assurdo mi inebriava)

“Quindi”, proseguo “siamo nel tempo liturgico dell’Avvento!”.

Qualche perplessità. Mi dilungo quindi in spiegazioni su quelle quattro settimane che precedono il Natale.

Sfodero tutti gli argomenti in mio possesso: etimologia del termine, origine storica, usi e costumi.

Non mancava più niente al fantastico incontro.

Mi preparo al gran finale.

“Ebbene, ragazzi! L’Avvento è il tempo dell’attesa. Ma di chi?”

Silenzi allarmanti.

Ritento: “Chi è che viene a Natale, ragazzi!”

Risposta corale: “Babbo Natale!!!”.

Silenzio. Stavolta mio. Lungo.

Ebbene sì, amici cari: ci hanno tolto pure il Natale. La radice delle feste che scandiscono il nostro anno è stata estirpata a forza di insegne al neon e buonismi dal sapore di panettone.

Qui bisogna proprio ricominciare da zero.

Mentre sconsolata meditavo sul dramma culturale in atto, una piccolina mi raggiunge nel corridoio.

“Suora!” (detesto che mi si chiami così, ma quella volta poteva andare) “Ma poi a Natale viene pure Gesù!”, mi consola con la sua vocina morbida mettendomi una mano sulla gamba (la sua altezza non le permetteva di metterla sulla mia spalla).

Le sorrido lieve.

Non ricomincerò da zero, ma, come recita il titolo di un film arcinoto, ricomincio da tre:

dai piccoli che hanno il cuore grande, dai grandi che si sentono ancora piccoli e da ciò che riesce ancora a stupirmi e a riscaldarmi il cuore.

Annamaria Corallo FdC

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Commenti al Post:
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 21/12/08 alle 10:34 via WEB
Cara Annamaria, davvero ci hanno tolto tutto (e qualche vota, a dire il vero, ce lo siamo fatto togliere volentieri): pazienza, vorrà dire che ricominceremo davvero da tre. intanto buon natale.gian paolo
 
elisar_81
elisar_81 il 21/12/08 alle 19:27 via WEB
E' si cara Annamaria, il Natale è stato comprato da Babbo Natale e la coca cola si è comprata il colore rosso sostituendolo al candore del bianco. Assai triste ma sono certa che prima o poi nel cuore di ogni uomo nasce un vuoto incolmabile che costringe alla ricerca. Babbo Natale non può bastare, il rosso prima o poi stanca l'occhio. Ti auguro di trascorrere giorni di rinascita interiore insieme alla tua fraternità. Buon Natale, E.
 
sole.cp0
sole.cp0 il 01/01/09 alle 11:23 via WEB
E' proprio così cara Annamaria,il consumismo ci ha tolto il vero significato del Natale,ossia la rinascita di Gesù,ma per fortuna c'è chi ancora ,grazie al buon Dio.ha nel cuore la verità per far si che la verità non si cancelli.anche l'Epifania ha ormai perso il suo vero significato,ognuno di noi in quel giorno dovremmo portare i nostri doni a Gesù ,invece è una festa di consumismo quasi non avesse importanza ed invece non è così è il momento che dovremmo ringraziare Gesù che è tornato tra noi ,per noi a ripetere il suo sacrificio per la nostra salvezza.(sbaglio Annamaria?)un abbraccio di pace carolina
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 05/01/09 alle 12:51 via WEB
questo ci fa capire che la pseranza è l'ultima a morire e che c'è sempre qualcuno col quale lavorare. le persone hanno risorse da tirar fuori. tiriamoci su le maniche e andiamo!!! vanessa fdc
 
ssttiivv68
ssttiivv68 il 21/01/09 alle 23:19 via WEB
Ciao, è da qualche anno che anche io ho la sensazione che la parte mondana sta soffocando quella religiosa nelle festività più importanti. Se nei secoli passati alcune date di festività religiose sono state spostate o inserite per facilità e/o come segno del nuovo su feste di culti precedenti, credo che sia arrivato il momento di riflettere nuovamente di spostarle, soprattutto il Natale (nei primi secoli d.C. poi neanche si festeggiava): la data su cui puntare è quella del Natale ortodosso, che non è neppure troppo distante; in questo modo si darebbe un messaggio nuovo e si andrebbe concretamente verso l'ecumenismo.
 
Utente non iscritto alla Community di Libero
Anonimo il 06/02/09 alle 01:53 via WEB
bellissimo annuncio grazie clicca
 
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