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WHITE WIDOW LA VENERE BIANCA
Indoor- Outdoor
-sativa 60%- indica40%
-Fioritura: 8 settimane indoor, fine ottobre outdoor
-Aroma: fresco di pino, con retrogusto di fiori e frutti.
-effetto: cerebrale e corporale. Potente ma non sedativo.
-THC: 18,9%
-CBD: 0,1%
-produzione: 450g per m2 indoor
Sin dai suoi inizi nel 1995 White Widow è la varietà più famosa nel mondo.
Le piante hanno un altezza media, la bianca resina che le ricopre è divenuta una leggenda, da qui il suo nome : white widow= vedova bianca. Per chi fuma questa varietà di ganja auguro una buona fumata e spero di far salire la mia massa celebrale al 7 cielo con una fumata di questo elemento terrestre che provoca visioni divine.
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Post n°17 pubblicato il 23 Luglio 2007 da ziobobmarley2007
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Post n°16 pubblicato il 20 Giugno 2007 da ziobobmarley2007
Qualche anno fa gli appassionati italiani sono rimasti stupiti dall'improvvisa scomparsa dei Reggae National Tickets, reduci da un discreto successo con l'ultimo album "Roof Club", registrato in Giamaica presso il GeeJam Studio con collaborazioni importanti. Da quel momento, i fans del gruppo bergamasco hanno perso un po' le tracce di colui che era il punto di riferimento della band: Stena, voce e leader dei RNT, che proprio in quel periodo della sua vita ha colto l'occasione di realizzare il suo sogno. Andare in Giamaica e vivere di musica. |
Post n°15 pubblicato il 19 Giugno 2007 da ziobobmarley2007
Se per il momento il governo jamaicano evita qualsiasi dichiarazione ufficiale in relazione alla vergogna di Coral Garden, la comunità rasta di St.Andrew ha voluto comunque ricordare, con una commovente cerimonia, quella triste pagina della storia jamaicana, quando centinaia di Rasta vennero picchiati, torturati e imprigionati. Alla commemorazione hanno partecipato le comunità Rasta di tutta la Jamaica, dando vita ad un appuntamento dove memoria e misticismo si sono mischiati. Al suono dei nyabinghi e canti di preghiera, insieme hanno ripercorso quanto successe quel lontano 1963, sottolineando come da allora i passi avanti compiuti dai Rasta sulla strada della legittimazione del loro movimento e del loro credo abbia fatto incredibili progressi. |
Post n°7 pubblicato il 07 Giugno 2007 da ziobobmarley2007
Giovanni Cassano meglio conosciuto con lo pseudonimo di Joe Cassano (Bologna, 25 novembre 1973 – Bologna, 3 aprile 1999) è stato un rapper italiano. Nel 1988 si trasferisce negli Stati Uniti con il padre, dove resta per diverso tempo e dove inizia a prendere confidenza con il rap verso i 15 anni. Tornato in Italia, inizia a muovere i primi passi nel circuito underground locale: partecipa a jam come Zona Dopa (Pescara) o Mic Check (Bologna). Nel 1997 inizia una collaborazione con Inoki, giovane MC locale, ed entra nella PMC (Porzione Massiccia Crew), collettivo che rappresenta l'hip hop di Bologna a livello nazionale. È anche membro della Camelz FCE (Fuckin' Camelz 'n Effect). Durante questo periodo studia psicologia. Nel 1997 partecipa all'album 50 Mcs e a Demolizione, mixtape della PMC. Nel 1998, all'interno della compilation "Novecinquanta" del DJ e producer Fritz Da Cat, compare il brano "Notte e Giorno", che Joe ha registrato con Inoki. Lo stesso anno rappa in Sindrome di fine millennio, album d'esordio degli Uomini Di Mare (il DJ e producer Lato e il rapper Fabri Fibra). Muore prematuramente (non aveva ancora compiuto ventisei anni) poco tempo dopo, per un arresto cardiaco dovuto probabilmente a un abuso di cocaina, a nulla serve il tentativo di Inoki di portarlo all'ospedale, decede nel viaggio in automobile. Gli amici più intimi decidono di completare l'album a cui stava lavorando: esce Dio Lodato, accompagnato dal singolo Dio Lodato (...Per Sta Chance...). Con il passare del tempo, la stima nei confronti di Joe Cassano è andata aumentando: writers, prima locali e poi a livello nazionale, iniziano a dedicare molti pezzi di aerosol art al defunto rapper. |
Post n°1 pubblicato il 06 Giugno 2007 da ziobobmarley2007
Robert Nesta Marley nasce il 6 febbraio 1945 sulle colline di St. Ann, dalla giamaicana Cedella Booker e da Norval Marley, Capitan del Reggimento Britannico delle Indie Occidentali. E’ proprio a Trench Town che Bob conosce Neville O’Riley Livingston (conosciuto come Bunny) e Peter Tosh con i quali condivide la forte passione per la musica e con i quali fonda il primo nucleo dei Wailing Wailers all’inizio degli anni ‘60. Il primo singolo dei Wailing Wailers, ‘Simmer down’, realizzato alla fine del 1963 con la casa discografica Studio One di Clement-Sir Coxsone-Dodd, riscuote molto successo in Giamaica vendendo 75.000 copie e arrivando alla prima posizione della classifica nel gennaio del 1964. Nel frattempo la musica giamaicana sta rapidamente cambiando: dai ritmi ska e bluebeat, che qui hanno dominato per oltre mezzo decennio, passando dal più lento e sensuale rocksteady, per arrivare alla sincopata musica reggae che interpreta l’inquietudine religiosa della tradizione afro. Agli inizi degli anni ’70 la band pubblica, con la casa discografica inglese indipendente Island Records di Chris Blackwell, l’album “Catch A Fire”: questo è uno dei primi album di reggae a godere di una vasta distribuzione e una pesante promozione internazionale. L’album, pur non essendo subito una hit, ha un enorme impatto sui mass media a tal punto che i Wailers tengono un tour in Inghilterra, altra novità assoluta per un gruppo regge. E’ l’inizio del successo internazionale. Con il crescente successo internazionale, cresce anche l’importanza politica di Bob Marley in Giamaica: la sua ferma posizione rastafariana trova una forte risonanza nei giovani del ghetto e si scontra seriamente con le istituzioni per i messaggi anti-conservatori presenti nella sua musica. Gli anni compresi tra il 1974 e il 1980 rappresentano un periodo creativo straordinario per l’artista che lo porta alla produzione di numerosi e indimenticabili album tra cui: “Natty dread” (1974), con la canzone 'No Woman No Cry', primo vero successo su scala mondiale, “Rastaman Vibration” (1976), “Exodus” (1977), e “Survival” (1979) e “Uprising” (1980), che include la hit 'Could you be love'. “Uprising”, l’ultimo album registrato da Bob Marley, in un certo senso una sintesi dei valori artistici, religiosi e umani del musicista, contiene la straordinaria ‘Redemption Song’, un assolo di voce e chitarra, il cui testo è una sentita interpretazione di un discorso lasciato al popolo africano da Hailè Selassiè prima di morire. Bob Marley si spegne, stroncato da un tumore, l’11 maggio 1981, a Miami, all’età di 36 anni. |
Inviato da: vuitton0
il 19/06/2010 alle 23:43
Inviato da: desistenza
il 27/10/2009 alle 19:46
Inviato da: glisgangherati
il 12/12/2007 alle 16:50
Inviato da: ilcapretta
il 14/10/2007 alle 21:06
Inviato da: ilcapretta
il 14/10/2007 alle 21:05