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TRIBUNALI: COSA PUO' ANCORA ACCADERE

Ricapitoliamo, anche con l'aiuto di "Calciomalato - http://calciomalato.blogosfere.it/.

La Juventus, Moggi, Giraudo, Galliani (per fare alcuni nomi) hanno presentato ricorso alla Camera di Conciliazione (CCA) e Arbitrato del Coni. Lo presenteranno anche Lazio e Fiorentina che  stanno ancora aspettando che vengano depositate le motivazioni della sentenza della Corte Federale.  

Per tutti i ricorsi il CONI istituirà la procedura d'urgenza, ma tale procedura non comporterà comunque la possibilità di arrivare ad una decisione in tempi brevissimi. L'obiettivo resta quello di arrivare ad una decisione entro il 10 agosto, giorno in cui ci sarà la prima udienza del TAR.

Ma il Presidente della CCA, Luigi Ronzani, si ritroverà comunque davanti un'impresa impossibile: intanto dovrà fissare la data della "conciliazione" e nominare un conciliatore, quindi la Federazione (l'interista Guido Rossi e gli avvocati) avranno tre giorni di tempo per studiare le carte e presentarsi all'udienza d'arbitrato. In ogni caso l'arbitrato non potrà essere pronunciato prima dell'11 agosto, quindi il giorno dopo l'udienza del TAR che quindi dovrà concedere alle società, che eventualmente faranno ricorso, il tempo di presentare la documentazione. E' molto probabile, quindi, che De Lise, Presidente del TAR Lazio, studierà un nuovo calendario fissando presumibilmente intorno al 20-25 agosto le date del dibattimento. Ma a questo punto queste date vanno a sovrapporsi con quelle del 22-23 agosto, che il Consiglio di Stato aveva fissato come ultima istanza.
L'unico modo per evitare tutto ciò è che le sentenze della CCA del CONI risultino tali da soddisfare tutti gli interessati. Ma la cosa mi sembra alquanto improbabile! (Oddio, con sta' dirigenza che ci ritroviamo non si sa mai...!)

Tuttavia, cosa può succedere al TAR?
Andiamo con ordine.
Il Decreto Legge  220 del 2003, dettato per cercare di "risolvere" la crisi legata al caso Catania (fu estromesso dalla serie B per esservi poi riammesso dal TAR), prevede disposizioni urgenti in materia sportiva. La “ratio” (cioè le ragioni di fondo della legge) era quella proprio di regolamentare il caso del Catania e di dettare norme che rendessero davvero autonomo l’ordinamento sportivo.
All’articolo 1 comma 2 venne quindi sancito che

“I rapporti tra gli ordinamenti sono regolati in base al principio di autonomia, salvi i casi di effettiva rilevanza per l'ordinamento giuridico della Repubblica di situazioni giuridiche soggettive connesse con l'ordinamento sportivo.”

Questo è il primo punto da tenere in seria considerazione. L’ordinamento sportivo è autonomo da quello giuridico dello Stato. Ciò comporterebbe quindi l’impossibilità per un Tribunale dello Stato, di intervenire in un qualsiasi processo sportivo. Ma la disposizione continua prevedendo un’unica eccezione, quella di una effettiva rilevanza per l’ordinamento statale. Nel caso della cosidetta Calciopoli, questa rilevanza, credo sia visibile a tutti, non tanto per il numero delle società coinvolte, ma ancora per gli interessi economici sia di terzi (gli azionisti, i tifosi, le televisioni, le squadre non coinvolte) che dello Stato (pensate al gettito fiscale che si riduce a causa dei minor introiti delle società…e qui non si parla di cifre basse…se la Juventus, per fare un esempio, perde 100 milioni di euro, vuol dire che lo Stato ne ha persi, più o meno, 50). La competenza, poi, è affidata al TAR del Lazio, dall’articolo 3 comma 2 dello stesso decreto legge.
Ma davanti al TAR cosa può succedere?
Poco, nulla o tantissimo.
Il giudizio del TAR non è un giudizio sulla vicenda, il TAR non può modificare le decisioni prese dalla Corte Federale. Non può il TAR del Lazio ridurre i punti di penalizzazione né prevedere una categoria diversa da quella prevista dalla sentenza. L’unico giudizio che può dare il giudice amministrativo riguarda la corrispondenza o meno del modo in cui si è formata la sentenza ai principi dell’ordinamento sportivo, se questa ha rispettato le regole che lo stesso ordinamento giuridico si è posto, se sono stati garantiti i diritti agli imputati…insomma, se è stato fatto un processo “giusto”. E direi che se i fatti saranno davvero chiariti stiamo in una botte di ferro!  Ma sottolineo se...

Ma il TAR potrebbe doversi adeguare anche ad una sentenza che, secondo quanto riferito già nei giorni scorsi, starebbe arrivando da Bruxelles. Alle società sportive, pare, non potrebbero essere applicate condanne tali da comportare ingenti danni economici o l’impossibilità di fatto di concorrere alla pari con le altre società d’Europa (verrebbe leso il principio della libera concorrenza).
E’ chiaro, perciò, che quella che sta venendo fuori dalla crisi del calcio italiano è una situazione che si fa via via sempre più ingarbugliata e complicata, e francamente a noi juventini, oggi,  va benissimo così!

Vorrei ricordarvi, inoltre, che fonti serie ci prospettano anche la possibilità che a ricorrere al TAR siano gli azionisti della Juve, per conto loro.

Chissà che il temporale non passi prima del previsto...