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AMORE

Il mare spesso parla con parole lontane, dice cose che nessuno sa. Soltanto quelli che conoscono l'amore possono apprendere la lezione delle onde, che hanno il movimento del cuore.
~ da Una rosa nel mare ~

 

POESIA D'AMORE

In questo momento vorrei averti al mio fianco per poterti dire tante parole, e tante frasi mai dette, perchè vorrei farti capire l'immensità dell'amore che provo per te, e che inesorabilmente ignori, facendomi soffrire. mi si riempie la testa di tanti dubbi, tante paure, tante domande a cui so che non mi verrà mai data risposta ma che continueranno a divagare nella mia testa tormentando i miei pensieri. Noi ci conosciamo appena, ma il mio amore per te è immenso, anche se tu lo ignori, e fai finta che non ci sia nulla; ma quando i nostri sguardi si incrociano sento il fuoco nel mio cuore, confusione nella mia mente, non ho più il controllo dei miei gesti, delle mie azioni, e non riesco a dire neanche una parola. passerei ore ed ore a guardartu negli occhi, perdendomi nel tuo sguardo, e potrei capire tante cose, potrei capire che sei un sogno irraggiungibile, oppure il contrario;spero che tra noi in futuro nasca qualcosa, ma se così non fosse lo accetterei comunque, perchè: "certi sogni sono irraggiungibili come le stelle, ma è bello alzare gli occhi e vedere che sono sempre là

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Post N° 706

Post n°706 pubblicato il 09 Marzo 2007 da venboo

Spagna, D&G ritirano la foto «machista»

La foto aveva suscitato le critiche dell'Istituto della donna. La replica: «È arte. Nel resto del mondo continueremo a usarla»
Dolce & Gabbana hanno deciso di ritirare la pubblicità che ha fatto infuriare gli spagnoli. Un'immagine definita espressione di violenza 'machista' dall'Istituto spagnolo della donna. Gli stilisti, che nel frattempo hanno inaugurato a Milano la mostra «Secret Ceremony», hanno deciso di cedere alle pressioni, pur insistendo che si tratta di "arte" e che l'immagine continuerà ad essere utilizzata nel resto del mondo.
La pubblicità incriminata era una foto in cui si vede una donna costretta in terra da un uomo seminudo che la tiene per i polsi mentre altri quattro osservano la scena. Le critiche erano giunte dall'Istituto della donna, un'organizzazione ufficiale, e dal governo regionale catalano. Il quotidiano El Periodico di Barcellona riporta oggi dichiarazioni dei due creatori italiani che hanno assicurato che «ritireranno la foto solo dal mercato spagnolo» dove «sono rimasti un po' arretrati». E si sono chiesti: «Cosa ha a che vedere una foto artistica con un fatto reale?».
Pubblicità con stupro, la Cgil: boicottiamo D&G

Un uomo a petto nudo (con occhiali scuri e jeans) è chinato su una ragazza e la tiene bloccata a terra, per i polsi, mentre lei tenta di divincolarsi. Altri quattro uomini, più o meno vestiti, assistono alla scena impassibili. Quest’immagine, una specie di foto-ricordo scattata pochi secondi prima di uno stupro di gruppo, è stata scelta dagli stilisti milanesi Dolce & Gabbana come icona per lanciare i loro prodotti alla moda: appunto jeans, occhiali, profumi, vestiti .

Così il 19 Febbraio scorso in Spagna l'Istituto de la Mujer, un ente che è parte del Ministero del Lavoro del governo spagnolo, insieme a varie associazioni femministe e gruppi dei consumatori, ha chiesto all'azienda di moda di ritirare questa pubblicità che incita alla violenza perché «se ne può dedurre che è ammissibile l'uso della forza come modo di imporsi alle donne» e «rafforza atteggiamenti che al giorno d'oggi sono un crimine, attentano contro i diritti delle donne e ne denigrano l'immagine». L'Istituto ha chiesto a tutti i mezzi di comunicazione, stampa, televisione, di non prestarsi alla diffusione di questa immagine.

L’idea che uno stupro collettivo possa convincere uomini donne a vestirsi Dolce & Gabbana, però, sembra piacere molto ai due stilisti milanesi che il il 23 Febbraio hanno semplicemente dichiarato che avrebbero ritirato la pubblicità dalla Spagna. Ma solo dalla Spagna da loro definito un paese «arretrato» e che quindi l'avrebbero mantenuta in tutti gli altri paesi del mondo dove smerciano i loro prodotti.

Italia compresa. Ed ovviamente non è passata inosservata. Secondo gli ultimi dati Istat la violenza sulle donne nel Belpaese è un fenomeno in crescita. Oltre 6 milioni di donne di età compresa tra i 16 e i 70 anni (in percentuale il 31,9%) hanno subito nel corso della loro vita violenza fisica (ovvero: minacce o atti violenti dalle forme più lievi a quelle più gravi) o sessuale (ossia: costrizione a fare o subire contro la propria volontà atti sessuali che vanno dalla stupro alle molestie fisiche ). Quelle che hanno subito violenza negli ultimi 12 mesi sono esattamente 1 milione 150 mila. Il 23,7% ha subito violenze sessuali, il 18,8% violenze fisiche. Circa un milione sono stati gli stupri o i tentati stupri. Ma ovviamente va considerato che il 95% della violenza subita dalle donne non viene denunciato e che un terzo delle donne non ne ha parlato con nessuno.

Per questo, proprio mentre l’istantanea pre-stupro di Dolce & gabbana arriva sui nostri giornali, il Ministero per le pari opportunità sta diffondendo su tv e non solo la campagna contro la violenza sulle donne. Inevitabili quindi le immediate proteste contro i due stilisti milanesi, proteste che hanno visto scendere in campo non solo associazioni e politici ma anche i sindacati. «La moda è innanzitutto cultura, etica, e veicolo di trasmissione di valori, sogni emozioni. È vergognoso che Dolce & Gabbana veicolino un messaggio di violenza e sopraffazione nei confronti delle donne - sottolinea Valeria Fedeli , segretario generale della Filtea-Cgil (sindacato dei lavoratori tessili che ha un’altissima percentuale di donne) - Quel manifesto dovrebbe scomparire e gli stilisti devono chiedere scusa a tutte le donne. Se ciò non avverrà, l'8 marzo le donne proclameranno uno sciopero degli acquisti dei capi di Dolce & Gabbana».

Anche dalla Provincia di Milano arrivano critiche. Secondo Arianna Censi (Ds), consigliera alle Politiche di genere della Provincia, «è inammissibile che venga proposta a fini commerciali un'immagine che incita alla violenza contro le donne, riproponendo un'idea di sottomissione e prevaricazione che ancora una volta rischia di generare una cultura maschilista sbagliata e fondata sulla violenza». «È un messaggio maschilista e violento» aggiunte l’esponente della Quercia.

Ma anche Amnesty international, da anni impegnata nelle campagne di lotta alle violenze contro le donne in tutto il mondo, chiede che la pubblicità venga ritirata perché «rischia di rappresentare un'apologia dell'uso della violenza nei confronti delle donne ed è un contributo veramente inaccettabile dei due stilisti italiani alla vigilia della Giornata internazionale della donna». «Dal 2004 - spiega il portavoce di Amnesty Italia, Riccardo Noury - Amnesty International cerca di denunciare e fermare un fenomeno che colpisce, in molti paesi, due donne su tre e da cui l'Italia non è affatto immune, come denunciato dall'ultimo rapporto Istat. Il diritto delle donne a vivere libere dall'incubo della violenza ha bisogno di tutto, meno che di immagini come quelle di Dolce e Gabbana».

E poi  13 senatori, sia del centrodestra che del centrosinistra, chiedono che la pubblicità venga ritirata e che l'azienda sia richiamata al rispetto delle regole. Prima firmataria dell’appello Vittoria Franco, presidente della commissione Cultura e responsabile nazionale delle Donne Ds, che ha inviato la richiesta al Giurì per l'autodisciplina pubblicitaria, Umberto Loi.

Ma non solo politici e grandi associazioni internazionali si sono mobilitati contro questa pubblicità. Sono molti anche i semplici cittadini e cittadine che si sono attivati per chiederne il ritiro. L'Associazione di donne Orlando ha, ad esempio, avviato una vera e propria mobilitazione on line con raccolta di firme sul sito www.women.it che ha già raccolto l'adesione di centinaia di navigatori.

Come diceva Coco Chanel «La moda riflette sempre i tempi in cui vive. Anche se, quando i tempi sono banali, preferiamo dimenticarlo»

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Commenti al Post:
Tolstoj27
Tolstoj27 il 10/03/07 alle 01:22 via WEB
STRITOLATO IN UN CASSONETTO KILLER! Andate sul mio blog e aiutatemi a firmare la petizione contro la Caritas! Grazie e scusami il disturbo. http://www.acmedelpensiero.blogspot.com/
 
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Il più bello dei mari
è quello che non navigammo.
Il più bello dei nostri figli
non è ancora cresciuto.
I più belli dei nostri giorni
non li abbiamo ancora vissuti.
E quello
che vorrei dirti di più bello
non te l'ho ancora detto.


 

Quando al mattino il sole si leva ditro le montagne fa nascere nei nostri cuori un grande senso di libertà
che ci accompagna per tutto il giorno. Quando fra le gole profonde delle montagne sibila il vento
ci ispira un sentimento di liberazione che ci fa sognare lidi lontani.
Quando l'acqua dei ruscelli scorre veloce dopo le grandi piogge ci indica il sentiero della vita
e le nuvole bianche nel cielo sono le nostre speranze che si muovono verso il futuro.
Quando l'uomo saprà capire tutte queste cose allora avrà raggiunto la felicità.

~ da Cielociaro ~

 

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