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La verità
è la più raffinata forma
di aggressione
 

 

Post N° 88

Post n°88 pubblicato il 28 Marzo 2006 da ondeggiamenti

Le cose che ho imparato nella vita

 di Paulo Coelho

   

Ecco alcune delle cose che ho imparato nella vita:

Che non importa quanto sia buona una persona, ogni tanto ti ferirà.

E per questo, bisognerà che tu la perdoni.

Che ci vogliono anni per costruire la fiducia e solo pochi secondi per distruggerla.

Che non dobbiamo cambiare amici, se comprendiamo che gli amici cambiano.

Che le circostanze e l'ambiente hanno influenza su di noi, ma noi siamo responsabili di noi stessi.

Che, o sarai tu a controllare i tuoi atti, o essi controlleranno te.

Ho imparato che gli eroi sono persone che hanno fatto ciò che era necessario fare, affrontandone le conseguenze.

Che la pazienza richiede molta pratica.

Che ci sono persone che ci amano, ma che semplicemente non sanno come dimostrarlo.

Che a volte, la persona che tu pensi ti sferrerà il colpo mortale quando cadrai, è invece una di quelle poche che ti aiuteranno a rialzarti.

Che solo perché qualcuno non ti ama come tu vorresti, non significa che non ti ami con tutto se stesso.

Che non si deve mai dire a un bambino che i sogni sono sciocchezze:
sarebbe una tragedia se lo credesse.

Che non sempre è sufficiente essere perdonato da qualcuno.

Nella maggior parte dei casi sei tu a dover perdonare te stesso.

Che non importa in quanti pezzi il tuo cuore si è spezzato; il mondo non si ferma, aspettando che tu lo ripari.

Forse Dio vuole che incontriamo un po' di gente sbagliata prima di incontrare quella giusta, così quando finalmente la incontriamo, sapremo come essere riconoscenti per quel regalo.

Quando la porta della felicità si chiude, un'altra si apre, ma tante volte guardiamo così a lungo a quella chiusa, che non vediamo quella che è stata aperta per noi.

La miglior specie d'amico è quel tipo con cui puoi stare seduto in un portico e camminarci insieme, senza dire una parola, e quando vai via senti come se fosse stata la miglior conversazione mai avuta.

È vero che non conosciamo ciò che abbiamo prima di perderlo, ma è anche vero che non sappiamo ciò che ci è mancato prima che arrivi.

Ci vuole solo un minuto per offendere qualcuno, un'ora per piacergli, e un giorno per amarlo, ma ci vuole una vita per dimenticarlo.

Non cercare le apparenze, possono ingannare.

Non cercare la salute, anche quella può affievolirsi.

Cerca qualcuno che ti faccia sorridere perché ci vuole solo un sorriso per far sembrare brillante una giornataccia.

Trova quello che fa sorridere il tuo cuore.

Ci sono momenti nella vita in cui qualcuno ti manca così tanto che vorresti proprio tirarlo fuori dai tuoi sogni per abbracciarlo davvero!

Sogna ciò che ti va; vai dove vuoi; sii ciò che vuoi essere, perché hai solo una vita e una possibilità di fare le cose che vuoi fare.

Puoi avere abbastanza felicità da renderti dolce, difficoltà a sufficienza da renderti forte, dolore abbastanza da renderti umano, speranza sufficiente a renderti felice.

Mettiti sempre nei panni degli altri.

Se ti senti stretto, probabilmente anche loro si sentono così.

Le più felici delle persone, non necessariamente hanno il meglio di ogni cosa; soltanto traggono il meglio da ogni cosa che capita sul loro cammino.

La felicità è ingannevole per quelli che piangono, quelli che fanno male, quelli che hanno provato, solo così possono apprezzare l'importanza delle persone che hanno toccato le loro vite.

L'amore comincia con un sorriso,

cresce con un bacio e finisce con un the.

Il miglior futuro è basato sul passato dimenticato,non puoi andare bene nella vita prima di lasciare andare i tuoi fallimenti passati e tuoi dolori.

Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano.

Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico a sorridere e ognuno intorno a te a piangere.

 
 
 

Post N° 87

Post n°87 pubblicato il 27 Marzo 2006 da ondeggiamenti

sono felicissima.........

.anzi

STRAFELICISSIMA

CHE PIù STRAFELICE

NON SI PUò...................

 
 
 

UNA FAVOLA AL GIORNO

Post n°86 pubblicato il 27 Marzo 2006 da ondeggiamenti

 IL NIBBIO E LE COLOMBE

 

C'era una volta un gruppo di colombe molto veloci e molto furbe..... che avevano piu' volte rischiato la propria vita sfuggendo al loro acerrimo nemico, il nibbio.        

 

Ormai vecchio e stanco delle peripezie delle colombe, il nibbio, cambio' il proprio metodo di caccia, ricorrendo, come spesso capita anche agli uomini, all'inganno e all'ipocrisia.

Radunate le colombe fece loro un discorso: "Non sarebbe meglio, se invece di angosciarVi per la mia caccia, mi eleggeste Vostro Re in modo tale da non temermi piu'...".

 

 Le povere colombe, accettando il patto scellerato, si consegnarono al nibbio il quale una dopo l'altra le divoro'. 

Una delle superstiti allora disse: "Ben ci sta se siamo state duramente punite..

 

morale:

guai affidarti alla protezione di un malvagio quando cerchi aiuto, perche' purtroppo troverai solo guai..

 

 

 

 

 

 
 
 

Post N° 85

Post n°85 pubblicato il 23 Marzo 2006 da ondeggiamenti

 una

 e la stessa

è la via all'in sù

e la via all'in giù

 
 
 

Post N° 84

Post n°84 pubblicato il 19 Marzo 2006 da ondeggiamenti

Quando Dio creo il papà, cominciò disegnando una sagoma robusta e alta.
Un angelo che svolazzava lì intorno sbirciò sul foglio e si fermò incuriosito.

-Cosa stai disegnando? - chiese un pò intimidito

-Un grande progetto- rispose Dio - l'ho chiamato papà!

-Papa? e a cosa serve un papà? chiese l'angioletto accarezzandosi le piume

-Il papà servirà per dare aiuto ai propri figli, saprà incoraggiarli, saprà coccolarli quando si sentono tristi, giocherà con loro, gli insegnarà ciò che è bene e ciò che non lo è-rispose Dio continuando a lavorare....

E lavorò tutto la notte....e l'angioletto si addormentò al suo fianco...

Al mattino sbirciò ancora sul foglio...

- Ma non ti sembra troppo grosso questo papà se poi i bambini li hai fatti così piccoli?

Dio sorrise....- E' della grandezza giusta per farli sentire protetti e incutere quel pò di tomore perchè non se ne approfittino troppo......

-Ma non sono troppo grandi quelle mani?- continuò l'angioletto curioso...

- No...sono grandi abbastanza per poterli prendere in braccio e chiudere in una carezza il viso di un figlio...

-E quelli sono i suoi occhi?..

-Esatto...occhi che vedono fin nell'anima....

- Ma non ti sembran troppo severi?

-Guardali bene- rispose Dio con un sorriso....

Fu allora che l'angioletto si accorse che gli occhi del papà erano velati di lacrime mentre guardava con orgoglio e tenerezza il suo piccolo bambino.............

Auguri a tutti  i papà........

 
 
 

Post N° 83

Post n°83 pubblicato il 16 Marzo 2006 da ondeggiamenti

vado via

a piedi nudi

per non svegliarti

lascio sul letto

l'ultimo bacio

dormi

e

un petalo cade

da quella rosa

ormai

sfiorita....

 
 
 

Post N° 82

Post n°82 pubblicato il 14 Marzo 2006 da ondeggiamenti

Se averti vuol dire morire
lasciami morire
tra le tue braccia

Se perderti vuol dire vivere
sono pronta a morire per te

 
 
 

Post N° 81

Post n°81 pubblicato il 06 Marzo 2006 da ondeggiamenti

Nel silenzio

odo i miei pensieri

anche quelli che mai vorrei sentire

Nel silenzio

carezzo la mia anima

che piano  si risveglia

Il macigno del cuore

sembra più leggero

e piano torna primavera

 
 
 

Post N° 80

Post n°80 pubblicato il 17 Febbraio 2006 da ondeggiamenti

Il silenzio....
ciò che mai è muto...
ciò che, deciso e lieve,
traccia le netta linea di confine
tra il formicaio assordante e famelico
e l'attesa riverente e viva
della Settima Onda.

Tu….

 
 
 

Post N° 79

Post n°79 pubblicato il 16 Febbraio 2006 da ondeggiamenti

Pioggia e silenzio

in un mattino ancora buio
riprendo il cammino

Sandali ai piedi
conchiglia e mantello

Pelligrinando nella mia anima

 
 
 
 
 

INFO


Un blog di: ondeggiamenti
Data di creazione: 07/11/2005
 

Abbiamo perso...

Abbiamo perso anche questo crepuscolo.
Nessuno ci ha visto stasera mano nella mano
mentre la notte azzurra cadeva sul mondo.

Ho visto dalla mia finestra
la festa del tramonto sui monti lontani.

A volte, come una moneta
mi si accendeva un pezzo di sole tra le mani.

Io ti ricordavo con l'anima oppressa
da quella tristezza che tu mi conosci.

Dove eri allora?
Tra quali genti?
Dicendo quali parole?
Perchè mi investirà tutto l'amore di colpo
quando mi sento triste e ti sento lontana?

E' caduto il libro che sempre si prende al crepuscolo
e come cane ferito il mantello mi si è accucciato tra i piedi.

Sempre, sempre ti allontani la sera
e vai dove il crepuscolo corre cancellando statue.

da Venti poesie d'amore e una canzone disperata

 
 

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