riflessioni

qualche frase per riflettere... ogni tanto fa bene

 

PARABOLA DEL RANOCCHIO

C'era una volta una gara ... di ranocchi. L'obiettivo era arrivare in cima a una gran torre. Richiamata dall'insolito spettacolo, si radunò molta gente per vedere e fare il tifo. Cominciò la gara, ma in realtà, la gente probabilmente non credeva possibile che i ranocchi raggiungessero la cima, e tutto quello che si ascoltava erano frasi del tipo: "Ma che pena!!! Non ce la faranno mai!" E così alcuni ranocchi, che percepirono questi commenti, cominciarono a desistere, sfiduciati, tranne uno, che continuava a cercare di raggiungere la cima. Ma la gente continuava: "... Che pena!!! Non ce la faranno mai!..." Sennonché molti ranocchi si diedero per vinti tranne il solito ranocchio testardo che continuava ad insistere. Alla fine, tutti desistettero tranne quel ranocchio testardo, che, solo e con grande sforzo, raggiunse alla fine, la cima. Quindi, com'è naturale che fosse, gli altri vollero sapere come avesse fatto e uno degli altri ranocchi più curiosi si avvicinò per chiedergli come avesse fatto a concludere quella difficile prova. Non ottenne risposta. E cosi si scoprì che quel ranocchio vincitore... era sordo! 

Morale: non ascoltare le persone con la pessima abitudine di essere negative... derubano le migliori speranze del tuo cuore! Ricorda sempre il potere che hanno le parole che ascolti o leggi. Per cui, preoccupati di essere sempre POSITIVO!

 
 

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« RIFLESSIONE SULLA VITAI BAMBINI IMPARANO CIO'... »

DIARIO DI UN CANE

Post n°6 pubblicato il 21 Aprile 2010 da DonnaDiPicche1960


> Settimana 1:
>
> Oggi, è una settimana che sono nato; che gioia essere arrivato in
> questo mondo!
>
> Mese 01:
>
> Mia mamma mi accudisce molto bene. E' una mamma esemplare.
>
> Mese 02:
>
> Oggi, sono stato separato dalla mamma. Era molto inquieta e mi ha detto
> addio con lo sguardo. Speriamo che la mia nuova "famiglia umana" si
> occupi così bene di me, come l'ha fatto lei.
>
> Mese 04:
>
> Sono cresciuto in fretta, tutto mi attrae e m'interessa. Ci sono
> parecchi bambini in casa; sono per me, dei "fratellini". Siamo dei
> monelli, mi tirano la coda e li mordo per giocare.
>
> Mese 05:
>
> Oggi, mi hanno sgridato. La mia padrona mi ha ripreso perchè ho fatto
> "pipi" dentro in casa, ma non mi avevano mai detto dove dovevo farla.
> Inoltre, dormo nella "riserva" ........e non protestavo.!
>
> Mese 12:
>
> Oggi ho compiuto un anno. Sono un cane quasi adulto. I miei padroni
> dicono che sono cresciuto più di quello che immaginavano.
> Ah, come devono essere orgogliosi di me!
>
> Mese 13:
>
> Oggi mi sono sentito molto male. Il mio "fratellino" mi ha preso la mia
> palla. Io non prendo mai i suoi giocattoli. Allora, me la volevo
> riprendere. M le mie mascelle sono diventate troppo forti e l'ho ferito
> senza volerlo. Dopo la paura, mi hanno incatenato; non posso quasi più
> vedere il sole. Dicono che mi tengono d'occhio, che sono un ingrato.
> Non capisco niente di quello che sta succedendo.
>
> Mese 15:
>
> Tutto è diverso........vivo sul balcone. Mi sento molto solo, la mia
> famiglia non mi ama più. A volte dimenticano che ho fame e sete.
> Quando piove, non ho un tetto dove ripararmi.
>
> Mese 16:
>
> Oggi mi hanno fatto scendere dal balcone. Ero certo che la mia famiglia
> mi avesse perdonato; ero così contento che saltavo dalla gioia. La mia
> coda si muoveva in tutti i sensi. Oltretutto mi hanno portato con loro
> per una passeggiata. Abbiamo preso la direzione dell'autostrada e di
> colpo, si sono fermati. Hanno aperto la portiera dell'auto e sono sceso
> tutto contento, credendo che stavamo per trascorrere la giornata in
> campagna. Non ho capito perchè hanno richiuso la portiera e sono
> partiti. " Ehi, aspettate! mi state dimenticando!.........mi sono messo
> a correre dietro l'auto con tutte le mie forze. La mia angoscia
> aumentava quando mi accorgevo che stavo per svenire e.....non si
> fermavano: mi avevano dimenticato.
>
> Mese 17:
>
> Ho tentato invano di ritrovare la strada per casa "mia". Mi sento e mi
> sono perso. Sul mio cammino, trovo persone di buon cuore che mi guardano
> con tristezza e mi danno un pò da mangiare. Li ringrazio con lo sguardo
> e dal profondo del mio cuore. Mi piacerebbe che mi adottassero; sarei
> leale e fedele come nessuno al mondo. Ma dicono solo "povero, piccolo
> cagnolino", si sarà perso!!!!!!!!!
>
> Mese 18:
>
> Qualche giorno fà, sono passato davanti a una scuola e ho visto tanti
> bambini e giovani come i miei "fratellini". Mi sono avvicinato e un
> gruppetto, ridendo, mi ha lanciato una pioggia di sassi per "vedere chi
> aveva la mira migliore". Una della pietre mi ha rovinato un occhio e da
> quel giorno non ci vedo più, da quella parte.
>
> Mese 19:
>
> non ci crederete, ma la gente aveva maggiore pietà per me quando ero più
> bello. Adesso sono molto magro, il mio aspetto è cambiato. Ho perso un
> occhio e la gente mi fa scappare a colpi di scopa quando provo a trovare
> un piccolo riparo all'ombra.
>
> Mese 20:
>
> Non mi muovo quasi più. Oggi, tentando di attraversare la strada dove
> circolano le auto, mi hanno preso sotto. Pensavo di essere al sicuro in
> quel luogo chiamato fosso, ma non dimenticherò mai lo sguardo
> soddisfatto dell'autista che si è addirittura buttato di lato per
> schiacciarmi. Almeno mi avesse ucciso. Ma mi ha solamente rotto l'anca.
> Il dolore è terribile, le mie zampe dietro non reagiscono più e mi sono
> issato con molta difficoltà, verso un pò d'erba ai lati della strada.
>
> Mese 21:
>
> Sono 10 giorni che sto sotto il sole, la pioggia, senza mangiare. Non
> mi posso muovere. Il dolore è insopportabile. Mi sento molto male; è un
> luogo umido e direi che il mio pelo sta cadendo. La gente passa, nemmeno
> mi vedono, altri dicono "non ti avvicinare". Sono quasi incosciente, ma
> una forza strana mi fa aprire gli occhi......la dolcezza della sua voce
> mi ha fatto reagire. Lei diceva" povero piccolo cane, in che stato ti
> hanno ridotto"......con lei c'era un signore con una veste bianca, mi ha
> toccato e ha detto "mi dispiace, cara signora, ma questo cane è
> incurabile, è meglio mettere fine alle sue sofferenze". La signora
> gentile si è messa a piangere ma ha approvato.
>
> Non so come, ma ho mosso la coda e l'ho guardato, ringraziandolo per
> aiutarmi a trovare finalmente riposo. Ho sentito solo la puntura della
> siringa e mi sono addormentato per sempre chiedendomi perchè fossi nato
> se nessuno mi voleva.
>
> La soluzione non è di buttare un cane sulla strada ma di educarlo. Non
> trasformare in un problema una compagnia fedele. Aiuta a fare prendere
> coscienza e a mettere fine al problema dei cani abbandonati.

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Commenti al Post:
cavaliere.dei.draghi
cavaliere.dei.draghi il 11/07/10 alle 17:38 via WEB
eccezionale..veramente sublime come tutto il blog e il profilo. Complimenti sinceri. drag
 
 
DonnaDiPicche1960
DonnaDiPicche1960 il 28/08/10 alle 15:41 via WEB
grazie molte per i complimenti.. io quando ho letto il diario di un cane ho pianto a dirotto e non mi vergogno ad ammetterlo... di quali nefandezze è capace l'essere umano.... un saluto...
 
   
saulmar
saulmar il 31/01/11 alle 22:50 via WEB
Hai un Anima Nobile...Ho Letto Anchio un pezzetto...e devo dire che Se uno ha un anima sensibile ho capito cosa hai provato....specie quando nello scritto incominciano le prime Brutte cose Al Cane..."oggi mi hanno chiuso fuori da balcone...non capisco cosa succede..."...e tutto il resto...mi son immedesimato in cosa Provavi Tu....Stasera ero in ciatt..e solo la 2à volta che entro nella ciatt di libero...A Volte e Anche li triste notare come in una ciatt..non siamo comunque compresi per ciò che siamo realmente....per disattenzione del momento...perchè parlano in tanti..o anche semplicemente perchè Al momento Non possiamo esprimere il nostro essere Allora Mettiamo delle parole e degli argomenti che possono essere compresi da tutti...non so se Son riuscito a spiegare bene ciò che vorrei dire....la mia sensazione di vuoto di incomprensione che hanno gli altri di me o di Altri che sono al momento nella ciatt......già....Scusa per la lunghezza del commento...e Per le Mie Para Ciao...In Conclusione....Siamo tutti soli....e Pur così vicini....E triste Vero?...
 
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Quando il corpo umano fu creato, tutte le sue parti inoltrarono domanda al Creatore onde poter essere poste a capo dello stesso.Disse il cervello:“Io trasmetto disposizioni e messaggi a tutte le parti del corpo, lo controllo e lo dirigo. È giusto che io venga eletto capo.”Disse lo stomaco:“Io conduco all’intestino e trasformo in energia tutti gli alimenti di cui il corpo ha bisogno, lo nutro e lo preservo da morte causata da inedia e quindi mi sembra giusto che io venga eletto capo.”Dissero le gambe:“Noi trasmettiamo e trasformiamo in moto tutti gli impulsi del cervello e l’energia che ci fornisce lo stomaco, senza di noi il corpo non potrebbe andare da nessuna parte, è giusto che noi veniamo elette come capo.”Una dopo l’altra tutte le parti del corpo umano posero la loro candidatura adducendo motivi più o meno validi; ed infine anche il buco del sedere propose la propria. Scoppiò una risata generale, tanto ridicola fu trovata l’idea che il buco del sedere fosse eletto capo. Offeso, il buco del sedere diventò rosso, si gonfiò, si accluse e da quel momento si rifiutò di fare il suo dovere, ossia: lo stronzo!Il tempo passò ed a causa dello sciopero indetto dal buco del sedere, tutte le parti del corpo incominciarono a star male; il cervello divenne febbricitante, lo stomaco aveva i crampi, le gambe e le mani pendevano inerti lungo il corpo e tutto era in disordine.Infine, per non andare incontro a morte sicura, tutti gli organi si rivolsero al Creatore, pregandolo di eleggere il buco delsedere a capo del corpo umano.Avvenuto ciò e rabbonitosi, il buco del sedere riprese a lavorare regolarmente, cioè a fare lo stronzo!

 

MORALE

Per diventare capo, non c’è bisogno di un genio, ma basta che ci sia qualcuno capace di fare lo stronzo.

 

 
Chi porta aiuto ai cattivi, più tardi se ne duole. Un tale raccolse una serpe intirizzita dal freddo e se la scaldò in seno, misericordioso a suo danno, perché la serpe, quando si riprese, uccise subito quell'uomo. Un'altra serpe le chiese il motivo della sua mala azione e lei rispose: "Perché nessuno impari a fare del bene ai perfidi".
 
 

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