OCCHI VERDI A LECCOse chiedere la pace tra uomo e natura è chiedere troppo, io chiedo troppo. |
TAG
I MIEI LINK PREFERITI
MENU
ULTIMI COMMENTI
CHI PUÒ SCRIVERE SUL BLOG
« MalAria | Si - No » |
In questo messaggio FAQ e relative risposte al problema dell’Amianto Friabile, Cemento Amianto Eternit e sua bonifica e smaltimento La presenza dell’amianto è sempre indice di pericolo? La presenza di materiali costituiti da amianto non è di per se’ pericolosa. Se il materiale è in buone condizioni è molto improbabile che rappresenti un rischio per la salute. Qual’è la procedura per richiedere la verifica del tetto in eternit che ritengo pericoloso? La richiesta di verifica della situazione va inviata al Sindaco del Comune in cui si risiede, che attiverà ARPA per i controlli. ARPA effettuerà un sopralluogo per verificare, utilizzando le indicazioni predisposte dalla Regione, se il tetto sia ancora in buone condizioni o debba essere trattato/sostituito. Si riporta più sotto il facsimile da presentare al sindaco. Chi effettua i controlli per verificare la pericolosità del cemento-amianto eternit? La competenza sui controlli è dell’ASL e della sezione provinciale dell’ARPA competenti per il territorio. Ci si può anche rivolgere a laboratori privati specializzati. Dove trovo la normativa sull’Amianto? Un elenco delle leggi sull’Amianto si trova sul sito del Ministero della Salute: http://www.ministerosalute.it/dettaglio/pdPrimoPiano.jsp?id=111&sub=3&lang=it Sono obbligato a rimuovere l’eternit? I proprietari degli immobili con eternit sono tenuti alla segnalazione all’ASL, che provvede ad un censimento dei siti con presenza di amianto. La rimozione non è sempre necessaria, ma i tecnici valuteranno la possibilità di fissare il materiale in modo da renderlo non pericoloso, oppure la necessità di una sua rimozione. Che rischi corro? I rischi per la salute derivanti dal contatto con l’amianto sono sicuramente molto più elevati per chi lavora a stretto contatto con questo materiale. Questo non significa che sia sottovalutabile il problema anche per chi non ci lavora, per questi motivi: · per il rischio neoplastico non vi sono teoricamente valori di soglia; · le fibre inalate nel tempo si accumulano nell’organismo e accrescono progressivamente il rischio (probabilità) di provocare danni (soprattutto gli anfiboli); · tra la popolazione esposta sono compresi anche i bambini (che eventualmente occupano una scuola con amianto): essi hanno una lunga aspettativa di vita ed hanno perciò più possibilità di sviluppare il tumore; · l’esposizione “civile” è una esposizione vera poiché normalmente gli occupanti un edificio con amianto non portano mezzi di protezione delle vie respiratorie, a differenza dei professionalmente esposti. Come posso fare per effettuare la bonifica? Esistono tre metodi: la rimozione, l’incapsulamento ed il confinamento. La rimozione deve essere effettuata da personale competente con le adeguate protezioni. L’incapsulamento consiste nel trattamento dell’amianto con prodotti penetranti o ricoprenti che (a seconda del tipo di prodotto usato) tendono ad inglobare le fibre di amianto, a ripristinare l’aderenza al supporto, a costituire una pellicola di protezione sulla superficie esposta. Costi e tempi dell’intervento risultano più contenuti. Non richiede la successiva applicazione di un prodotto sostitutivo e non produce rifiuti tossici. Il principale inconveniente è rappresentato dalla permanenza nell’edificio del materiale di amianto e dalla conseguente necessità di mantenere un programma di controllo e manutenzione. Occorre inoltre verificare periodicamente l’efficacia dell’incapsulamento, che col tempo può alterarsi o essere danneggiato, ed eventualmente ripetere il trattamento. L’eventuale rimozione di un materiale di amianto precedentemente incapsulato è più complessa, per la difficoltà di bagnare il materiale a causa dell’effetto impermeabilizzante del trattamento. Inoltre, l’incapsulamento può alterare le proprietà antifiamma e fonoassorbenti del rivestimento di amianto. Il confinamento consiste nell’installazione di una barriera a tenuta che separi l’amianto dalle aree occupate dell’edificio. Se non viene associato ad un trattamento incapsulante, il rilascio di fibre continua all’interno del confinamento. Rispetto all’incapsulamento, presenta il vantaggio di realizzare una barriera resistente agli urti. E’ indicato nel caso di materiali facilmente accessibili, in particolare per bonifica di aree circoscritte (ad es. una colonna). Non è indicato quando sia necessario accedere frequentemente nello spazio confinato. Il costo è contenuto, se l’intervento non comporta lo spostamento dell’impianto elettrico, termoidraulico, di ventilazione, ecc. Occorre sempre un programma di controllo e manutenzione, in quanto l’amianto rimane nell’edificio; inoltre la barriera installata per il confinamento deve essere mantenuta in buone condizioni. Ecco il facsimile della richiesta di verifica di coperture in eternit Al Sindaco del Comune di ___________ Oggetto: Richiesta di valutazione presenza e pericolosità di materiale in cemento-amianto ed eventuali disposizioni per la messa in sicurezza del sito Lo scrivente abita a _____________in via _________________, preoccupato della potenziale pericolosità della copertura in cemento-amianto Eternit di edificio di proprietà di un mio vicino, esposta agli agenti atmosferici e quindi in uno stato di deterioramento che favorisce l'emissione di polveri e fibre, chiedo una valutazione della presenza e della pericolosità della copertura in oggetto, localizzata in via ______________ n° _____ Nel rispetto della normativa vigente si ritiene opportuno valutare la pericolosità della copertura per procedere con l'eventuale obbligo da esercitare nei confronti del proprietario degli interventi previsti dalla legge (incapsulamento, sovracopertura o rimozione) nel caso dell'accertamento del degrado segnalato. Ai sensi dell'articolo 12 comma 5 della Legge 257/92, presso le unita' sanitarie locali e' istituito un registro nel quale è indicata la localizzazione dell'amianto floccato o in matrice friabile presente negli edifici. Chiediamo quindi che questo sito venga controllato anche per l'inserimento nel censimento dei siti a rischio. Lo stesso articolo, inoltre, obbliga le regioni e gli enti locali ad effetture il censimento degli edifici nei quali siano presenti materiali o prodotti contenenti amianto libero o in matrice friabile, con priorità, e quindi non in forma esclusiva, per gli edifici pubblici, per i locali aperti al pubblico o di utilizzazione collettiva e per i blocchi di appartamenti. Certo/i di ottenere la Vostra comprensione ed una piena collaborazione per la risoluzione di un problema di questa importanza per la salute pubblica, di cui è primo responsabile, La ringraziamo anticipatamente. Luogo, data Firmato |
https://blog.libero.it/verdilecchesi/trackback.php?msg=4151084
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
|
CANTICO DELLE CREATURE
IN EQUILIBRIO
Secondo molte medicine gli uomini sono creati per vivere e per funzionare in armonia con se stessi e con il loro ambiente. Ogni persona e quindi l'intera collettività influenza lo spazio intorno e al tempo stesso ne viene influenzata. Ogni individuo e tutta l'umanità nel suo insieme hanno pertanto la possibilità di elevarsi, facendo evolvere la creazione. La corrispondenza tra uomo e natura è la condizione necessaria per la salute e quindi deve essere abbandonata la credenza che l'io sia un tutto unico separato dagli altri organismi.
LE NUOVE FRONTIERE DEL CAMBIAMENTO
La missione mondiale dei Verdi è sempre più quella di diffondere consapevolezza e di cambiare le politiche e gli stili di vita per costruire un’alternativa culturale, etica, economica e sociale in armonia con i cicli naturali. Ciò è condizione essenziale non solo per salvare il pianeta ma anche per garantire il benessere dei cittadini, sempre più minacciato da una crescita quantitativa incontrollata.
Quella che ci proponiamo è la politica della qualità e dell’armonia, di un benessere vero non minacciato dall’inquinamento, dagli sconvolgimenti climatici dalle guerre e dalle ingiustizie.
Inviato da: magazine enfance
il 12/08/2013 alle 09:57
Inviato da: giovanni
il 06/03/2011 alle 19:46
Inviato da: giancvilla
il 08/11/2009 alle 16:24
Inviato da: marco
il 19/10/2009 alle 18:39
Inviato da: paolo trezzi
il 05/10/2009 alle 22:28