donna.......pensieri |
YEROHAM FIGLIO DI YOSEF COMINCIO A CITARE:
Beato l'uomo che ha trovato sapienza e l'uomo che ha raggiunto la cognizione. Guarda e t'accorgerai che ovunqe la Scrittura ricorda la sapienza, le pone accanto l'intelligenza e la cognizione, così che tu ti convinca che sapienza e intelligenza sono pari e mai si trovano separate .
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A volte non credo di avere la pazienza di aspettare eppure è una vita che aspetto. (rossella porro)
L'esortazione conosci te stesso è un motto greco, iscritto sul tempio dell'Oracolo di Delfi e può ben riassumere l'insegnamento di Socrate, in quanto esortazione a trovare la verità dentro di sé anziché nel mondo delle apparenze.
donne: diavoli senza i quali la vita sarebbe un inferno
L'ATTESA
L'ATTESA DEL PIACERE è ESSA STESSA PIACERE
VANITÀ
VENIRSENE
lei è la sua fi**
eterna, la sua fi** eterna è lei.
c'è un luogo o un istante di morte in vita.
è il piacere nel finale.
venirsene e venirsene in quel mondo.
lei è la sua fi**, di donna, calda e vera.
lei è i suoi occhi, socchiusi o maledettamente spalancati.
lei è il gesto ultimo nel quale sprofondare.
c'è un ritorno alla vita in quella morte in vita.
c'è una condizione di volo arrendevole.
ci sono miliardi di donne ed occhi e vino e c'è una notte che andrebbe bene per ogni donna.
e per ogni uomo.
c'è un seme di piacere che va a chiudere il cerchio dei suoni sul filo del collo di una donna, se riesci, se ti sforzi, e riesci a sfiorarlo, con le labbra, mentre prendi quella che è la rivincita che prendi dalla vita.
lei non è lo strumento, non è uno strumento.
ti suoni in tutte le apparenze possibili, ogni santo giorno.
non in quel momento.
non in quel tempo in cui te ne stai a scorrere, uomo fiume, in lei.
se riesci, se riesci, posa le labbra sul suo collo mentre ti spremi la vita, finendo il principio dell'inizio dell'amarla, in quella sua carne.
una disperazione trattenuta, conservata, sciolta.
lei è la tua disperazione, il tuo secondo vino, senza vetro. eppure di quella trasparenza che è perfetta, anche nel buio più totale.
lei è la sua fi**, e la sua fi** è lei che si fa donna in quel modo di darsi che solo le donne hanno.
le donne non fnano l'amore, le donne, quando amano, te lo fanno vedere, cosa sia l'amore.
quando stai per finire quella morte in vita, posale le tue labbra di uomo su quel collo di quella donna che è la tua sconsiderata fuga dall'esistere quotidiano.
solo in quel preciso momento, mentre stai per strapparti a questo ed ad ogni altro mondo reale, quando stai per compiere quell'ascesa e quella fuga dal probabile, finisci per capire ogni improbabile necessità.
lei è la sua fi**, e la sua fi** è il luogo, l'unico luogo, dove perdere il senno.
non c'è vino, droga, religione, che sappia rivelare la rivoluzione che è la vita, che non sia quel luogo, quella donna, che ti regala il ricordo della tua stessa nascita. (GGINOPINO)
A volte l'uomo inciampa nella verità,ma la maggior parte dei casi,si rialza e continua per la sua strada
QUESTO BLOG NON E' UNA TESTATA GIORNALISTICA, DATO CHE NON E' AGGIORNATO PERIODICAMENTE E NON HA FINI DI LUCRO: AI SENSI DELLA NORMATIVA VIGENTE, NON PUO' CONSIDERARSI UN PRODOTTO EDITORIALE (L.62 DEL 7/3/'01).
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La forma della lingua italiana è estremamente complessa: aggettivi, avverbi, subordinate, pronomi, nominalizzazioni, forme impersonali e forme passive,se non ben colti nel loro significato ,fanno si che si capisca in modo superficiale i significati della comunicazione. l'italiano utilizza metafore e modi di dire strettamente legati alla sua personale interpretazione del mondo e della realtà. Le parole ,per formare una frase di senso compiuto si uniscono tra loro da legami logici e concettuali: relazioni logiche, temporali, causali, spaziali, seriali, .... Per comprendere,un testo bisogna essere in grado di cogliere tali relazioni. Spesso due frasi simili ma costruiti o con i tempi del condizionale,o congiuntivo,o condizionale,danno vita a un significato diverso; troppe regole che nessuno conosce alle perfezione.Tutti sbagliamo,tutti abbiamo pecche e lacune . Quanti di noi sbaglia l'accento? ecco alcune regole . L'accento,.Scritto da Marika Piscitelli Naturalmente, parliamo di accento "grafico". Quello "tonico" è una questione di fonologia. Non riguarda, cioè, il modo di scrivere, ma individua la vocale della sillaba sulla quale occorre elevare il tono, e la sua funzione è di garantire un'esatta pronuncia. L'accento che viene segnato sulle parole, invece, si chiama accento grafico. La sua posizione coincide con l'accento tonico, ma l'accento grafico svolge anche un'altra importante funzione, ossia chiarisce se abbiamo a che fare con una vocale aperta o con una vocale chiusa: l'accento "grave" (') indica la vocale aperta; l'accento acuto (΄), quella chiusa. L'accento grafico è obbligatorio solo per talune parole e talvolta tracciarlo è addirittura scorretto. Perciò, ho pensato di segnalarvi alcuni casi "critici", di quelli che talvolta generano dubbi anche nei conoscitori della lingua. Ovviamente, non mi impegolerò con la classificazione delle parole (tronche, piane, polisillabiche... e chi più ne ha più ne metta) né troverete una tabella con tutti i casi di scuola, pronti per ogni evenienza: il mio vuole essere solo un semplice promemoria, uno schema utile ad evitare gli errori più comuni. Vogliono l'accento:
Non vogliono l'accento:
Ancora:
Alcune regole per le doppie: - la lettera q raddoppia solo nella parola "soqquadro" (che vuol dire "confusione"). - non si ha raddoppiamento con il prefisso -contro- es.: controcorrente - la lettera b non raddoppia nella parte terminale di -bile, per esempio: - le lettere z e g non raddoppiano mai davanti a parole che finiscono in -ione, per esempio: ragione, stagione, azione, emozione.
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Da secoli e secoli la donna ha avuto sempre un ruolo secondario; questo avviene nella vita politica, nella religione per non parlare di quella pubblica che domestica. La donna è sempre stata un passo dietro l'uomo .Gli uomini hanno sempre fatto leggi che tutelavano il loro interesse : leggi a "personam" (sessista) Le donne prima degli anni 80 se subivano uno stupro non erano tutelate, la polizia non interveniva se non in caso di denuncia, e sempre in tal caso non si parlava di "dignità della persona", ma in senso etico. Negli ann'50 il marito cornificato poteva assassinare tranquillamente la moglie facendo appello all'onore. Il delitto d'onore infatti non era perseguibile. Sentirsi veri uomini equivaleva alla sottomisione della donna al loro volere che doveva stare muta e nella maggior parte dei casi subiva anche violenze domestiche e per quelle.... non era neanche garantita protezione alcuna; nemmeno tramite denuncia. Anche nella religione la donna non è mai stata considerata. Se leggiamo i 10 comandamenti nel nono si legge NON DESIDERARE LA DONNA D'ALTRI". Sul desiderare l'uomo d'altri non vi è cenno alcuno: non c'è scritto nero su bianco che la donna non deve desiderare l'uomo di altri. Bene... cio significa che se una donna desidera l'uomo d'altri ... non fa peccato; non andrà all'inferno. :-)))
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"Cerco un uomo alto, colto, informato (che legga almeno un quotidiano al giorno) intelligente, distinto, bravo, bello, buono, gentile, affettuoso, generoso, simpatico socievole, affabile, vivace, allegro, spiritoso divertente, brillante, sensibile, tenero, premuroso, devoto, che mi faccia compagnia fino all'arrivo del Principe Azzurro... "
Donne che scrivono questi tipi di msg se ne trovano tante; c'è chi li scrive con tanta ironia ,ma la maggior parte (credo ) pensa realmente che qui ,ma anche fuori di qui esista l'uomo dei sogni. l'uomo perfetto per loro. Se c'è...... se lo sono già accaparrate :-)))))
Il msg con cui ho esordito mi da spunto per iniziare un discorso che avevo in mente da tempo: Cosa cercano le donne . Un 20 % cerca amicizia, un 50% cerca sesso e il restante 30 % vuole l'amore. L'amore, qui ....Pie illuse. qui si travano calessi non amori! Donne romantiche,ingenue e credulone Svegliatevi! Siete solo facili prede di uomini che adorano il sapore della conquista; Siete donne che ancora credono a babbo natale? alle favole? non sapete che spesso il lupo cattivo si traveste da agnello? Una volta ottenuto quel che vuole: mangiarvi in un sol boccone, state pur certe che non vi richiamera' piu; e non illudetevi con false speranze,non restate incollate al cell: non ha perso il vostro numero telefonico ,non è stavo investito da un camion, ne tanto meno ha perso memoria in un incidente.. probabile (certezza) che è già al telefono con un 'altra o e gia in cerca di un 'altra. Gli uomini si dividono in due categorie : Quelli che ti amano. E Quelli che non ti amano. Tutto il resto è una scusa; sono uomini che non vogliono impegnarsi o molto piu verosimile, sono gia' impegnati. (sposati) Ehi! credulona togli le fette del prosciutto dagli occhi. SVEGLIATI! impara a scegliere invece di essere scelta. impara l'arte dell'essere femmina. Impara ad ottenere quel che desideri, non battendo i piedini facendo scenate inutili, recriminzioni superflue , ma facendogli credere che siano stati loro a scegliere. |
LO STIPENDIO DEL PRETE Come si calcola lo stipendio di un sacerdote? Anzitutto bisogna dire che ciascuno dei 38 mila sacerdoti in Italia ricevono lo stipendio ogni mese dall'Istituto Centrale Sostentamente Clero, il quale calcola l'ammontare dello stipendio in base a punteggi. C'è un punteggio di partenza che è di 80 punti e poi ci possono essere punti in aggiunta in base ad alcune voci: anzianità, oneri d'ufficio, ecc. per un massimo di 110 punti. Il valore di ciascun punto è di 12,36 euro. Le voci che contribuiscono alla formazione di questo stipendio sono diverse: quello base che elargisce l'Istituto Centrale , -a percentuale di offerte che ogni Parroco è tenuto a trattenere per sè dalla Parrocchia (0,071 euro per ciascun abitante) , eventuali stipendi derivati da altri uffici (insegnamento della religione, uffici di Curia, ecc.) L'Istituto Centrale elargisce naturalmente solo la parte restante, detratte le altre entrate diocesane per ciascun sacerdote, precisa: la chiesa, sia le opere strutturali che coloro che lavorano a tempo pieno per la liturgia e la pastorale (come i sacerdoti) deve essere sostenuta unicamente dai fedeli. Dopo la liturgia, il sacerdote trattiene i fedeli con degli avvisi d'interesse per la comunità. Ieri, come primo avviso, il "mio" parroco ha illuminato i fedeli su come viene calcolato lo stipendio dei preti. Argomento che ha suscitato un "grande interesse"sopratutto in coloro che alla fine del mese non ci arrivano con lo stipendio. Al prete della "mia" parrocchia viene elargito uno stipendio di 900 euro,piu le offerte e senza calcolare lo stipendio da docente religioso. La prima parola che mi è venuta in mente è stata: "Cazzarola" e alla parola è seguito un moto di rabbia al pensiero che molte famiglie non hanno neanche 900euro mensili. La rabbia mi è montata ancor piu quando il prete ha continuato la sua predica (lavaggio del cervello) dicendo che donare è un bene; Si ho pensato, è un bene, ma solo quando le offerte vanno a chi ne ha veramente bisogno, se invece il mio donare deve contribuire allo stipendio dei preti, sinceramente non mi va . Il mio paese è stato uno dei piu generosi della zona e il prete con motivzioni inconsistenti (a mio parere) e modi teatrali faceva leva sull'orgoglio dei parrocchiani invogliandoli a donare di piu affinche restasse il primato.Questo primato non mi fa sentir fiera, anzi ,mi lascia indifferente,avvilita e arrabbiata. Avrei voluto che il mio paese avesse il primato come paese con meno disoccupazione, come paese dove si vive meglio. Invece questo non è. L'altro giorno il tg ha confermato che la "mia" provincia è una delle ultime 10 dove si vive peggio.
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"Non ci sono piu i valori di una volta" Sarà capitato a tutti di dire questa frase e puntualmente cadiamo "nell'errore "di fare del qualuquismo.Di frasi fatte come quella citata ce ne sono a iosa; mette d'accordo tutti, destra e sinistra,nord e sud, ricci e poveri, analfabeti e intelletuali. "Il mondo va male." con questo postulato il qualunquista sintetizza tutta la situazione geo-socio-economico-culturale-politica contemporanea, che lui naturalmente conosce alla perfezione. Questo postulato si chiama anche dogma del "qualunquismo statico", per distinguerlo da quello del "qualunquismo dinamico" che recita: "Il mondo va sempre peggio". Generalizzazione del precedente. Con questi due postulati il qualunquista spiega tutto il mondo e la storia senza sapere né dell'uno né dell'altra. "Il qualunquismo non esiste" Il qualunquista nega di essere qualunquista, lui è realista. È il mondo stesso che lo porta a pensare che il mondo va male. Ma al tempo stesso è cosciente del fatto che il mondo va male per via di quelli come lui che sono qualunquisti. Questo prende il nome di auto-giustificazione qualunquista, ed è usata dal qualunquista come argomento vincente per ogni discussione.
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La parola "libertà" compare scritta per la prima volta su una tavola sumera cuneiforme col termine amargi, che vuol dire "ritorno alla madre", mentre si narra della rivolta del popolo contro il re tiranno. Il libero arbitrio è il concetto filosofico e teologico secondo il quale ogni persona è libera di fare le sue scelte. La libertà è piu un concetto astratto è uno stato mentale che reale. La realtà ci dice che la nostra libertà è vincolata a quella dell'altro,ma è difficile che coincida con quella dell'altro, se coincidesse ,se ognuno rispettasse il confine che separa la nostra libertà da quella dell'altro forse non ci servirebbero,non ci sarebbero state regole che tutelino i diritti di tutti; ma qui si ricade nell'utopia. |
Intollerenza:in un contesto sociale o politico è l'intransigenza verso persone o opinioni che esprimano punti di vista differenti dai nostri. Intollerenza religiosa,intolleranza in medicina: l'incapacità di assumere determinati farmaci, intolleranza alimentare: l'incapacità di assumere determinati cibi. intolleranza politica.... Libero: sito di svago, di contradittori, di opportunità e perchè no, anche di crescita; e sito anche ,dove vige tanta intolleranza. Gente pronta ad offendere,a mandarti a facc*** per un nonnulla, a regalarti rimproveri gratuiti solo perchè sei passato nel profilo senza previa autorizzazione, o perchè hai dissentito(educatamente) su argomento di un post o semplicemente perchè non la pensi come loro, sei di un'altra idea politica ,sei di un'altra parrocchia(religione) o solo perchè sei te stesso, non ti nascondi dietro una maschera pur "nascondendoti " dietro un nick. Ma si puo essere sempre se' stessi? o spesso ciò che siamo e ciò che vorremmo essere non collimano? (ma questo è un altro argomento) L'intollerenza qui è in esubero ed è accentuata ancor piu dal fatto che la gente usando nick si sente libera, sicura di poter dir tutto senza rispetto ,senza educazione. L'anonimato lo si usa come scudo; sguainiamo la parte peggiore di noi. Nel mondo reale non siamo nick: abbiamo nome e cognome ,se vogliamo inveire, lo facciamo a viso scoperto, assumendoci responsabilità, pagando conseguenze, almeno in teoria. Ma non sempre è così. Spesso nel "reale" indossiamo maschere come quella della diplomazia,quando non si vuol offendere dicendo quel che si pensa. Qui su libero ,invece, come dicevo all'inizio, protetti dall'anonimato, siamo diventati sempre piu intolleranti. Niente diplomazia.Tolleranza zero.
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Spesso la gente si dà molto da fare per conseguire un obiettivo ,poi ancora un obiettivo e così all'infinito, si agisce così perché ci si trova in uno stato d'insoddisfazione...per conseguire la soddisfazione ogni essere umano si ritrova su una linea di confine, un confine che separa le cose che gli danno piacere e a cui ha accesso da quelle invece a cui non ha accesso e che desidera. Ci diamo da fare per avere le cose che sono al di la di quella linea ,una volta raggiunto l'obiettivo appagato il desiderio subbentra la noia e l'insodisfazione e poniamo lo sguardo verso un'altro desiderio Oscar Wilde definisce questa condizione umana con queste parole: "Ci sono due tragedie nella vita, due drammi che noi viviamo:" uno, quello di non avere ciò che desideriamo; l'altro, di aver soddisfatto il nostro desiderio!" La libertà dal desiderio non è l'assenza del desiderio...il desiderio è forse un qualcosa di naturale, come è naturale il piacere nella vita. Il problema forse non è il piacere ma il nostro attaccamento al piacere, il nostro desiderio di vederlo ripetersi, di volerne sempre di più . Ogni forma di attaccamento ,porta alla dipendenza , che sia dall'alcool, che sia dal fumo, è una forma di dipendenza; e dove c'è dipendenza e attaccamento allora c'è anche la paura di perdere quel che si ha. La libertà dalla paura non è possibile finché c'è l'attaccamento.Spesso ci si rivolge alla vita con l'atteggiamento di un mendicante che stende la mano e dice: "Ho bisogno di soldi",anche noi spesso ci comportiamo come mendicanti, soltanto che la nostra mano tesa non si vede! |
Ho trovato questa frase:"non odio, al massimo detesto". Mi sono documentata sul vocabolario e recità cosi': detestare, sinonimo di odio. Spesso crediamo che scrivere una parola anzichè un'altra sia di impatto meno forte ,non ci rendiamo conto però che la parola cambia ma il significato resta; come per la barzelletta di Pierino: maestra"Pierino che hai,perche' piangi?" Ho voluto saperne un po di piu sul significato di alcune parole,mi sono resa conto (anzi lo sapevo )che la lingua italiana è complessa ;basta sbagliare un accento,sostituire una virgola con un punto e cambia il significato del discorso. SINONIMA:rapporto che le due parole dal significato quasi uguale. Nessuna parola però ha significato identico ad un'altra. Esistono sempre delle sfumature che le connotano di un SIGNIFICATO PRECISO Spesso i sinonimi possono essere usati indifferentemente e vengono usati al fine di non creare ripetizioni dello stesso termine nell'ambito del medesimo discorso, ma in altri casi la sostituzione non è possibile. Primitivo e preistorico possono essere usati come sinonimi in determinati contesti: gli uomini primitivi, gli uomini preistorici. Non è più adeguata la sinonimia se cambia il contesto: "la parola primitiva" è un concetto che non può essere espresso con la " parola preistorica". Le parole: principio, avviamento, esordio, inizio, causa, origine, sorgente, fonte, nascita sono legate fra di loro dal comune concetto di qualcosa che inizia, ma ciascuna di esse ha sfumature di significato che le sono proprie. Vi sono sinonimi che appartengono a registri linguistici diversi: medico e dottore, ad esempio. E' venuto il dottore, appartiene ad un registro linguistico meno elevato di: è venuto il medico. Fregare al posto di rubare appartiene ad un registro linguistico famigliare e confidenziale. Spesso sinonimi eufemistici vengono usati per attenuare una espressione troppo cruda o per denotare mestieri umili o per rendere meno brutale l'indicazione di difetti fisici: ha un brutto male al posto di ha un cancro, oppure passare a miglior vita al posto di morire o ancora collaboratrice domestica al posto di cameriera, claudicante al posto di zoppo, non vedente al posto di cieco. ANTONIMIA: rapporto che lega due parole dal significato opposto. Le parole che hanno più di un significato hanno tanti antonimi (contrari) quanti sono i significati che può assumere. Tenero può avere come contrari duro oppure spietato; abbandonare, trova i suoi contrari in mantenere o resistere; accogliente, ha gli antonimi inospitale o scomodo ecc. Mantenere a sua volta può significare provvedere economicamente a qualcosa o qualcuno oppure salvaguardare o ancora resistere. Ognuna di queste accezioni ha, a sua volta, il suo contrario. Non tutte le parole hanno un antonimo. I colori ad esempio non hanno un contrario. (verde non è il contrario di rosso, così come blu non è il contrario di giallo). Non hanno un contrario le figure geometriche (triangolo, quadrato, ecc), la cittadinanza (italiano, americano ecc.), l'appartenenza ad una comunità religiosa (cristiano, mussulmano ecc.), alcune condizioni soggettive (madre, padre, zia, nonna ecc.) INCLUSIONE: rapporto che lega le parole agli iperònomi (lett. parole che stanno sopra) e agli ipònomi (lett. parole che stanno sotto). Ad esempio: leopardo < animale arredi > tavolo e sedie fiori > gerani Le parole che hanno un significato più generico o più grande si chiamano iperònomi; quelle dal significato più ristretto ( e più denotativo) si chiamano ipònomi. OMONIMIA: rapporto che lega due parole con lo stesso significante, ma con diverso significato. Esempio: Tasse: femmine del tasso, ma anche imposta. Imposta a sua volta può essere sia una tassa che una protezione per le finestre. Zecca: acaro, ma anche istituto statale che conia e stampa denaro. Lira: moneta, ma anche strumento musicale. Qualche volta gli omonimi si differenziano nella pronuncia (come nel caso della diversa accentazione di àncora e ancòra), ma in altri casi, quando l'omonimia è perfetta, (stessa scrittura e stessa pronuncia) potrebbe ingenerarsi un po' di confusione. Il contesto del discorso, però, permette quasi sempre l' attribuzione del giusto significato. POLISEMIA: caratteristica di alcune parole della nostra lingua che possono avere un solo significante, ma più di un significato. Ad esempio: Volume = intensità di un suono oppure libro oppure essere relativo ad un corpo solido. Espresso = treno o tipo di affrancatura o caffè. Penna = parte del corpo di un uccello,ma anche pasta alimentare o oggetto per scrivere. |
Litigare:avere un violento contrasto con qualcuno o piu persone. Conflitto: scontro armato ,combattimento.Il termine "conflitto" deriva dall'etimologia latina del verbo fligo, fligere (urtare, percuotere, atterrare) ed il suffisso cum che indica una dimensione comune, compartecipazione,associazione, un mettersi insieme e quindi possiede una connotazione positiva. Il paradosso consiste nell'esperienza del conflitto che è uno stare insieme connotato in modo negativo, determinando un disequilibrio. Dunque il conflitto si svolge nell'ambito di una dimensione relazionale in cui ogni contendente vuole mantenere la propria posizione. Si litiga per lo piu perchè l'uno vuol prevalere sull'altro. Gli animali litigano per affermare la forza l'uno sull'altro,il loro comportamento è tuttavia più saggio del nostro; l'animale infatti una volta che ha stabilito il rapporto di forza lo mantiene: chi vince diviene il capo branco e chi perde e vuol rimanere in quel branco deve accettare il ruolo di rango inferiore. Questa cosa logicamente non puo sussistere in un rapporto di coppia o in un qualsiasi altro rapporto , la ragione impedisce o dovrebbe impedire un rapporto che non sia paritario.la coppia dovrebbe essere complementare non subordinata. L'aggressività non è una necessità ma è una delle risposte possibili alle situazioni conflittuali. La risposta aggressiva è una risposta primitiva molto diretta; rispondere in modo cooperativo tenendo conto della presenza dell'altro, non è altrettanto immediato, e questo richiede maggiore impegno ed energie ma rende possibile la risoluzione di un conflitto alla radice mentre la soluzione conflittuale, determinando un vincitore e un vinto, spesso non agisce sulle cause che hanno determinato il contrasto. Ciò può anche significare che un conflitto risolto unicamente in termini aggressivi avrà maggiori probabilità di riemergere e di riproporsi. La risoluzione dei conflitti, include il riconoscimento dei sentimenti, il definire il problema, il chiarire le aspettative, esplorare le alternative e contribuire con un piano d'azione basato su principi che mantengano l'autostima, con particolare attenzione al problema e sviluppando rapporti costruttivi. La prima cosa da fare è ascoltare. Cosa difficilissima. Ascoltare con la curiosità di voler capire chi è , cosa pensa e cosa prova senza aver la presunzione di cosa dirà,senza avere soluzioni preconfezionate è cosa altrettanto difficile. Assumere comportamenti di tolleranza ,cooperativi piuttosto che competitivi è sempre auspicabile. I cambiamenti devono partire sempre da lui/lei, altrimenti è solo un "accontentarci" per evitare...di litigare.
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I legami di reciprocità o mutualistico è una forma d'interazione tra due individui di specie diversa, grazie alla quale entrambi riescono a ricevere dei benefici. In biologia il mutualismo è un «tipo di simbiosi armonica nella quale le specie conviventi traggono reciprocamente vantaggi dalla vita in comune». In campo socio-economico il mutualismo è, conseguentemente, un rapporto di reciprocità tra individui eo associazioni d'individui strutturati egualitariamente sul «pari doveri e pari diritti», scardinando quindi la subordinazione che al contrario caratterizza il rapporto individuo-Stato.
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Post n°161 pubblicato il 24 Ottobre 2012 da vesirene
Da cosa dipende quando il mondo che ci circonda non ci capisce? puo dipendere da tante cose,le due piu importanti sono: 1) stiamo vivendo un momento di malinconia e non riusciamo a comunicare 2) dipende dagli altri che non sanno ascoltare non sanno empatizzare. Oggi non c'è più la pazienza nei sentimenti, nessuno perde un'ora del suo "prezioso" tempo ad ascoltare. Ciò che facciamo non viene mai capito, ma soltanto lodato o biasimato. Non v'è dubbio, essere sinceri è una buona cosa, ma a volte non è sempre detto che dire ciò che si pensa, riferire le cose esattamente come stanno sia di giovamento agli altri e a se stessi. |
Non sono persona formale. Quando scrivo msg privati, (sottolineo privati, non mi piace commentare in pubblico) alla fine del mio dire .. non uso concludere apponendo oltre al saluto anche la firma. Molta gente (sopratutto gli uomini) lo fa. Quando firmiamo lo si fa per convalidare contenuto precedente ,un documento, un opera d'arte ,un testo pubblico o privato. Con la firma lasciamo la nostra impronta, ci prendiamo responsabilità del contenuto. La firma è affermazione d'identita. Non mi piace (su libero) firmare un commento, un msg mi sembrerebbe formalizzare non solo il contenuto ma anche il rapporto con la persona.(punti di vista) Ironicamente... mi sono data delle risposte sul perchè molti uomini amano firmarsi anche qui. La risposta piu ovvia è ..per eccesso di zelo o/e per sottolineare che quello che scrivono è loro, tutto loro; unico autore: bando ai plagi! ahahaha oppure molto piu "veritiero"(ihihihih ) perchè .. marcano il territorio.
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Post n°159 pubblicato il 12 Ottobre 2012 da vesirene
Premessa: Scrivo questo post non per difendere libero, non ho nessun interesse a difendere l'indifendibile ma perchè mi piace pensare che posso dir la mia senza essere censurata e/o bannata. Spesso (ne sono convinta) cio che fa ,ha fatto libero: bannando persone su segnalazione di altre non mi sembra corretto. La prima cosa è appurare i fatti ,senza lasciarsi forviare dalle solo segnalazioni. Sono dell'avviso che ogni persona è innocente se non viene provata colpevolezza e qui è difficile appurare con certezza; anche se ci sono regole ,spesso si è applicato due pesi e due misure Dico sempre cio che penso! senza peli sulla lingua, espongo le mie idee politiche, il mio credo ma sempre usando toni pacati: questo almeno qui. Qui è piu facile (in genere non sono pacata mi scaldo facilmente) i tempi sono piu lenti o modo di riflettere, quindi non capisco coloro che scrivendo post o facendo commenti si ergano come unici portatori di verità,soldati in procinto di andare in guerra,armati e corazzati usano linguaggio scurrile, offese gratuite; non pensiate che sia una bacchettona so usare, uso anch'io parole grosse per sottolineare concetti, quello che non mi piace (ribadisco) son le offese gratuite che non portano a niente. Nel linguaggio verbale, ( capisco che è piu difficile essere pacati) la comunicazione è piu diretta, mancano i tempi per riflettere : ahi voglia che ci dicono:" conta fino a 10..." la virzella (il cervello)non connette in quei momenti e la lingua parte prima del pensiero. La rabbia, l'enfasi sono cattive consigliere, ti danno l'illusione che buttando fuori rancori e rivendicazioni poi ..ci sentiremo soddifatti e con questo "diritto" vomitiamo nei post di tutto e di piu, non capiamo che così facendo: insultando ,attaccando.. ineschiamo mine pericolose che daranno vita a comportamenti sgradevoli. (oserei dire da bassi fondi) Meglio sempre esporre fatti , con lucido ragionamento ,con una buona dose d'ironia, arrivando così in profondita alla questione; non restiamo in superfice insultando,rinfacciando cose che si è fatto o non si è fatto , offedendo, sparando a zero; chi alza la voce (verbalmente o scrivendo) crede così di attirare attenzione,di averlo piu "duro" di risvegliare coscienze, invece inevitabilmente (pur avendo ragione) si ritrova per i suoi modi dalla parte del torto. Qualcuno potrà ribadire che parlo così perchè non ho gli attributi per far sentire a gran voce le mie ragioni,che il mio modo di esprimermi e da vile, che il mio modo di fare non emoziona e non mi emoziono ,che cosi' facendo... non cambi niente; puo darsi che non cambi niente , ma ..(parafrasando un proverbio) dico: "l'acqua quieta logora i ponti."
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Uffa ...ci risiamo...sono la solita pallosa che ama le regole scitte e non scritte, che ribadisce sempre la solita tiritera:educazione, rispetto alla base di ogni rapporto: qui in virtuale e fuori di qui. Capita a tutti , mi è capitato di trovare in posta msg con su scritto "successo qualcosa? stai bene, tutto a posto? la logica, l'educazione "imporebbe" che rispondessi: "si, sto, bene; no, non è successo niente ; ma quando ...la persona che ti fa questa domanda, e' un latitante ,una di quelle che spariscono per intere settimane senza un perchè , per poi riapparire con msg del tipo :" che hai fatto oggi?" (mi verrebbe da rispondere.. cazzi miei) come se non fossero passate settimane ,ma ci fossimo msg il giorno prima, allora penso.... cavoli, non merito spiegazione alcuna della sua latitanza? neanche scusa banale? insomma per il tizio sarei/sono persona x , e se non sono (giustamente ) nessuno (siamo in virtuale dove vige la regola : nessuna regola!) allora anche a me non va di risponderti. La storia sembrerebbe concludersi così:1 a 1 palla al centro, invece no...il tizio (90 volte su 100) manda altro msg di cui ho accennato sopra: gentile , s'interesa della mia salute.. ihiihiih. Da cinica che sono ....invece penso che al tizio non va giu' che questa volta sia io a non rispondere, a darmi latitante. Apro parentesi... ognuno è libero di comportarsi come crede e puo succedere/succede che si sparisca per mesi per problemi, perchè non si ha voglia di collegarsi ,per svariati motivi (non si discute) quello che non capisco e perchè nel momento che si riappare non vi è un accenno di "giustificazione" del tipo" ehi! ciao da quanto tempo non ci si sente, si, sono stato via ect ect" ,ma rispondere con il :" che hai fatto oggi? "senza nessuna considerazione per chi sta dall'altra parte del pc , a me non va. bastano semplici parole, un po di considerazione, un po di gentilezza ,per far la differenza tra persona attenta, educata,da persona che non ha rispetto e considerazione per l'altro. Bisogna assomigliare alle parole che si dicono! (stefano benni) |
Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei! sempre o quasi sempre ci affianchiamo a persone simili a NOi ; cerchiamo, dialoghiamo,amiamo persone che si avvicinano al nostro modo di essere, di pensare, d'esprimere , d'emozionare. Il simile ci rassicura; il diverso ci spaventa ; ci spaventa il dover mettere in gioco idee, emozioni, modi di fare, è piu facile confrontarsi con il simile perchè non mette in dubbio il NOI. Un classico luogo comune dice che gli opposti si attraggono.ma quant'è vero? puo esser vero all'inizio del conoscersi,il diverso da NOI (non v'è dubbio) allarga i nostri orizzonti,aggiunge, potenzia,ma coinvivere con persone troppo diverse, a lungo andare divide. |
SI, " odio" i ma; è una congiunzione che limita ,avversativa (introduce un concetto che limita la validità di quanto affermato in precedenza o esprime un diverso punto di vista: - vorrei partire con te ma... - vorrei restare qui ma..... - mi piaci ma.... Ancor peggio quando il ma è seguito dalla congiunzione però - vorrei star con te ma però..... le due congiunzioni servono a rafforzare il concetto avversativo. non mi piace il ma ... nelle conversazioni, arriva alla chitichella, freddo e come lama ferisce; premessa a qualcosa che non vorremmo sentire. Il ma sottolinea un non voler prendersi responsabilità, come a voler dire: vorrei far quella cosa ma non posso, (io direi ,non vogliamo) esula dalla mia volonta
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Le certezze come gia ho scritto in altra occasione non esistono. La vita è un'incognita. Si possono solo vivere momenti. Il domani non è cosa certa, ma questo non ci autorizza a far quel che ci pare senza rispetto; ci sono regole non scritte da rispettare, come educazione e rispetto per gli altri, coesione fra quel che si pensa e quel che si fa. Essere persona coerente significa aver fermezza,,armonia tra le proprie convinzioni e l'agire pratico: mancanza di contraddittorietà, coesione di un discorso, ma stiamo attenti ad aver misura ,il troppo puo portare all'intrasigenza ed essere intrasigente è sinonimo di mente non aperta: chiusa nelle sue convinzioni; troppo arrogante per mettere in discussione le proprie idee. |
Post n°154 pubblicato il 30 Agosto 2012 da vesirene
"..forse dovrei avere anche la fica per capire cosa sia il "dentro" da uomo.....non posso avere l'idea di cosa sia il concetto di "lasciare entrare qualcuno (gginopino) Grazie!! Bellissimo questo concetto; poi quando a scriverlo è un uomo,il significato ,il valore.. vale il doppio. Scritta da una donna ... avrebbe assunto meno significato: sarebbe sembrato di parte .
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Parliamo un pò del sentito dire e di luoghi comuni sul quel che si dice del maschio italiano.Con un po d'ironia cercherò di stilare una lista E' accertato,dimostrato il maschio possiede un cervello. Ci sono uomini che lo usano e uomini che pensano che il cervello sia un optional. (lo so... sono di parte, comunque il discorso per restare parziali vale anche per alcune specie di femmine) - Tipologia di uomo che pensa solo al sesso ,il classico homo erectus :-)) : capisce solo cos'è un figa. (la cosa non è stata però del tutto accertata che lo sappia :-))) Cerca espedienti per farsela dare, bugie comprese, si palesa dietro situazioni inverosimili del tipo ho un cancro al cervello, mia moglie è un arpia e non me la da, sono infelice con la mia compagna ect ect ect. Fa di tutto perchè tu creda alle sue fantasiose bugie e non ammette che tu possa sgamarlo o pensarla diversamente da lui. In genere è il classico tipo di uomo frustrato che non riesce a istaurare nessun tipo di rapporto ,dialogo se non quello sessuale - L'uomo di pensiero: sa di avere cervello, e lo sa usare, cio non toglie ...che sa come "" fotterti"" lo stesso ma con ragionamento. :-)) Con lucido ragionamento ti espone cosa vuole da te. (che poi a conti fatti vuole sempre la stessa cosa... ) Sono abili conoscitori dell'animo femminile o almeno si palesano tali. Il rapporto che cercano di costruire e' fatto di comprensione, coccole, intrigo, complicita', evasione dal casino quotidiano, esperienze, sensazioni, ed emozioni nuove, nell'assoluta discrezione... cercano una donna da emozionare.. e con cui emozionarsi... con cui suscitare e condividere sensazioni... far crescere l'intesa e la complicita' incontro dopo incontro... per lasciarsi andare sempre di piu' incontro dopo incontro...far venire fuori la femmina bollente che c'e' in una donna, scavare nel suo animo... indovinare e realizzare le sue fantasie erotiche piu' inconfessabili... e darsi il buongiorno al mattino e la buona notte la sera, per sms o per telefono. Fanno si che la donna in questione sia abbagliata dalle belle parole: sanno come sedurre e convincere. - L'uomo romantico: usa piu il cuore che il cervello. Il cervello?... e cosa troppo razionale meglio lasciarsi andare alle emozioni. Niente estremizzazioni. La relazione per loro è più bella, quanto piu libera è, tanto più spontanea, più autentica, e che si tinga di tanti colori intermedi.... niente bianco o nero . Le emozioni per loro ( per tutti quanti io direi) sono così delicate che non hanno bisogno di regole su cui basarsi. Viverle facendosi condizionare dalle regole ne implica una non spontanietà; da qui ne consegue che si toglie vitalità, all'allegria, ironia allo stare insieme soffocata da troppa razionalità. - L'uomo ragione e sentimento: Brutto connubio!(per la scema di turno) Sono i peggiori! Dosano, cervello-cuore con molta abilità. Riescono a farti intravedere la favola e a farti sognare, emozionandoti fisicamente e mentalmente per poi riportarti bruscamente a terra con logica realtà. Possiamo raggruppare questi uomini in una sola "cattegoria": maschio. Con una sola verità-regola; e a qualsiasi "cattegoria" tu ,uomo appartenga ....la regola è una, una sola: darvela e non rompere il cazzo ! :-)))))))))
PS. NON FACCIAMO PERò......DI TUTT UN 'ERBA UN FASCIO.
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INFO
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Non importa a cosa credi,l'importante è credere!
Il desiderio è come fuoco che si alimenta dalla stessa aria che consuma per bruciare....più brucia e più si alimenta !!!
(pin7p)
Sei donna e
sei chi sei e
sei la donna che
è irrequieta
tranquillamente indomita
ti tieni a bada
(gginopino)
Quando non farò piu domande... è perchè non m'interessano più le risposte..
Brivido dara' la carezza a quel vello che il dolce monte ricopre ed esplorar con umide ed ansimanti labbra quel che cela all'ignaro occhio. E far si che, anche dal nero manto, sbocci il roseo fiore della passione.
(L. paolo)
La bellezza di una donna s'esprime nell'armonia tra corpo e mente
Quella del vino nell'armonia di sapori e profumi
Il rischio di un uomo in entrambi i casi è..... d'ubriacarsi
(Lopez N.)
ANIME
CONQUISTARE LEI AFFINCHè MI DONI LA SUA ANIMA
ED ESSERNE CONQUISTATO AFFFICHè LEI COCCOLI LA MIA ANIMA
(Kriss321)
Colui al quale confidate il vostro segreto,diventa padrone della vostra libertà
(Francois de la Rochefoucauld)
!
SOLO PER TE IO CAMBIERò PELLE!
SAKAMOTO
COSA SEDUCE UNA DONNA CON LA D MAIUSCOLA
IL FASCINO DELLA MENTE.
LA SEDUZIONE DELLE PAROLE.
GLI UOMINI,CHE FANNO PAZZIE PER UNA DONNA.
Quando si guarda a lungo nell'abisso....Poi l'abisso guarda dentro te
La giusta posizione del filosofo non consiste nell'affermare, ma nell'interrogare; non una risposta a tutte le domande, ma una domanda ad ogni risposta. Mettere in evidenza le opposizioni, renderle lampanti, portare la comunità all'altezza della situazione e quindi chiederle di trovare una soluzione, o di ammettere che esiste una contraddizione irriducibile..
PENSACI!!!
SE UN UOMO TI TRATTA COME SE NON GLI è NE FREGASSE UN CAZ.. DI TE,
NON CLI è NE FREGA UN CAZ.... DI TE, DAVVERO, SENZA ECCEZIONI
http://www.youtube.com/watch?v=vMSB37rrlTs&feature=youtu.be
LA DONNA SA DONARE L'ANIMA PRIMA DI CEDERE IL SUO CORPO
In realtà temiamo il domani solo perché
non sappiamo costruire il presente
e quando non sappiamo costruire
il presente ci illudiamo
che saremo capaci di farlo domani, e
rimaniamo fregati perché domani finisce
sempre per diventare oggi.
La cosa più importante nella vita è amare qualcuno.
La seconda cosa più importante nella vita è avere qualcuno che ti ami.
La terza cosa più importante è che le prime due accadano in contemporanea.
H. Schneider
GLI UOMINI VORREBBERO ESSERE SEMPRE IL PRIMO AMORE, QUESTA è LA LORO SCIOCCA VANITà. LE DONNE HANNO UN ISTINTO PIU SOTTILE, A LORO PIACE ESSERE L'ULTIMO AMORE DI UN UOMO
un cervello che iucula alla stessa velocità di un pisello eccitato
pruduce la stessima cazzata