Bimba Cattiva

PENSANDO

E si che di tempo per pensare me ne sono presa quanto ne volevo.

Se consideriamo che dopo un pò che guardo le nuvole,  mi scoccio e abbasso lo sguardo sul libro che dovrebbe appassionarmi ma non ci riesce, quindi lo chiudo;
se continuiamo a considerare che non posso chiedere come un'ossessa l'ora al mio vicino, perchè sarebbe punibile dal galateo;
se teniamo conto del fatto che proprio col mio vicino non è il caso conversare amabilmente,  perchè non ha capito che sarebbe carino tenere l'orologio in bella vista affinchè io, di tanto in tanto, sbirci per essere informata delle evoluzioni dell'ora rispetto a circa 5 minuti prima, evitando di svegliarlo dal suo sonno leggero;
se gli svaghi ammazzatempo, tipo il giochino del pollice e dell'indice, dopo un pò rischiano di ledere il mio già precario sistema nervoso; se il marranzano non ce l'ho con me, ma anche se lo avessi non sarebbe il caso infliggere la tortura del "tinghiti tonghiti" ai miei compagni di viaggio; se avessi portato con me, ma non l'ho portato, il mio fedelissimo cubo di  rubik, per imparare finalmente (dopo 25 anni che ci provo) a risolvere la terza faccia, senza dover, ogni volta, staccare e riposizionare al loro posto i colori.
Se teniamo conto che tutti questi impedimenti rallentano il fluire naturale del tempo, non mi resta che realizzare, con un guizzo da genio, che l'unico modo per impegnare il mio preziosissimo tempo è.... PENSARE.

E allora, giusto per assumere l'atteggiamento tipico di chi pensa intensamente e partorisce pensieri intelligenti e profondi, dirigo la mia mano destra e precisamente l'indice e il medio, sulla fronte e socchiudo gli occhi come per lasciar intendere che sto cercando nella 4° dimensione il senso recondito delle domande che mi pongo (ed è noto a molti che il pensare e il porsi domande è segnale di intelligenza di per se, ed io quindi sono intelligente). Spaziando con lo sguardo da miope da un individuo ad un altro, ci sarà stato qualcuno che ha frainteso il mio gesto ed ha ricambiato lo sguardo con un occhiolino e un ammiccamento ambiguo, quindi decido di cambiare tattica e cercare dentro me la concentrazione.
"Svuotare la mente" da pensieri inutili e concentrarsi solo sull'essenziale. Un po come insegnano durante i corsi di Yoga, di Tantra o di Pranayama.. e così faccio (ci tento perlomeno).
Dopo 40 minuti circa di elucubrazioni mentali, voli pindarici con la mente, salti mortali e piroette varie, realizzo e mi convinco, che in fondo, tirandoci le somme, sono proprio una.......... SFIGATA