In cammino verso Te

Una buona Confessione

Domenica mi sono confessata prima di accostarmi alla Santa Comunione Sacramentale. Avevo bisogno di parlare con il mio confessore del bilancio che ho fatto della Pasqua. Ero molto angosciata perchè non mi ero sentita coinvolta abbastanza e non avevo alcun alibi per questo.

In un primo momento mi era sembrato di poter dire che era stato il mio lavoro a togliermi la possibilità di preparmi bene alla Pasqua ma quel giorno avevo compreso che non era così: tanti santi hanno lavorato tanto e molto più duramente di me eppure erano santi.

Era la Domenica della Festa della Divina Misericordia, io sono molto devota alla pratica della coroncina che recito tutti i giorni e mi sono sentita che quello era il giorno giusto per presentarmi al tribunale della Misericordia con questo peso nella coscenza che per me era molto grande e con l'altro grande peso: la responsabilità che ho come madrina del mio fidanzato che non mi sembra mai di assolvere appieno.

E' stata una delle mie migliori confessioni. Ho ricevuto ottimi consigli per la mia vita spirituale e mi ha molto rassicurato. Ho proprio sentito che quello era il tribunale della Misericordia e che davvero il confessore era il tramite tra me e Dio e che quei consigli erano i suoi.

E' stata una bellissima esperienza.

Oggi è la Domenica della Divina Misericordia

E' la festa che Dio ha lasciato all'umanità attraverso Santa Faustina Kowalska. E' una grandissima occasione per presentarci al tribunale della Divina Misericordia, di cogliere i frutti della Passione e Resurrezione di Nostro Signore.

Oggi abbiamo tutti una grandissima possibilità accostandosi alla Confessione e alla Comunione riceverà il totale perdono delle colpe e delle pene come nel Battesimo. Gesù ha domandato l'istituzione di questa festa per portare a sè anche i più grandi peccatori.

Chiunque oggi si accosti a questi due sacramenti con fiducia oggi può prendere a piene mani le grazie di Dio, dunque oggi non lasciamoci rubare questa occasione di riempirci della Misericordia di Dio.

Da una brutta Quaresima una brutta Pasqua

Come era abbastanza prevedibile da una Quaresima scadente è derivata una Pasqua scadente.

Non si può ottenere tante più grazie dalla Pasqua quanto più la si vive intensamente e io purtroppo non sono riuscita ad ottenere quanto ho ottenuto gli anni scorsi.

Quello che mi pesa di più è che purtroppo non vedo alcun motivo per cui nei prossimi anni e fino alla mia pensione debba andare diversamente. Lavorerò sempre il Mercoledì delle Ceneri, il Giovedì Santo e il Venerdì Santo, avrò sempre molto del mio tempo impegnato in ufficio molto lontano dalla Bibbia e dalle meditazioni.

Sono molto angosciata da questo, è come se sentissi che il mondo mi sta portando via la mia anima anche senza portarmi al peccato perchè mi toglie tempo alla mia edificazione spirituale.

D'altra parte nella vita laicale il lavoro è necessario per il sostentamento e non posso quindi pensare a una vita senza lavoro. Sarebbe bello un mondo del lavoro rispettoso della vita spirituale ma non è possibile al giorno d'oggi purtroppo...

Bilancio di Quaresima

Ho pensato molto in questi giorni a come è andata questa Quaresima e se sono pronta a vivere la Pasqua.

Ho ottenuto un bilancio che purtroppo non mi soddisfa affatto, anzi mi fa rimordere la coscenza, ma voglio incominciare dai lati positivi: sono quasi uscita dalla mia aridità spirituale; ho risvelgiato la mia coscenzache era un pò intontita da qualche tempo a questa parte; mi sono dunque accostata alla confessione con più assidiutà e con migliore conoscenza dello stato della mia anima. I lati negativi sono: non sono stata in grado di approfondire la mia meditazione sulla Passione, sul mistero della nostra salvezza; non sono perciò in grado di vivere la Pasqua meglio dell'anno scorso anzi per il fatti che lavoro e che perciò ho meno tempo per la preghiera e per la meditazione...non potrò cogliere appieno la grazia di questo periodo.

Ma ho ancora qualche giorno e lo userò al meglio per vivere la Pasqua degnamente.

Odio

Ieri, al lavoro, mi è capito di assistere a una discussione riguardante il disegno di legge sul testamento biologico che sta facendo il suo iter in Parlamento.

A parte il fatto che era carica di odio per la Chiesa senza motivo: infatti il Catechismo della Chiesa Cattolica è molto chiaro e non predica certamente di tenere in vita le persone a tutti i costi quanto quello di lasciare che la morte giunga nel momento in cui inevitabilemente giunge in modo naturale. Perciò un disegno di legge in cui si da adito ad accanimenti terapeutici non è un disegno di legge che porti valori cristiani. Odiare la Chiesa perchè resposabile di un tale disegno come facevano ieri è errato.

Orribile sentire dire che per il fatto che è usata nei contrasti tra uomini che la religione non dovrebbe esistere è altrettanto sbagliato. Sarebbe come dire che a scissione nucleare non dovrebbe esistere perchè c'è la bomba atomica.

La mia religione è parte di me, è parte integrante della mia identità, è il sostegno alla mia vita nel mondo, esprime la parte più bella di me stessa. Se non esistesse non sarei quella che sono. E' una cosa bellissima e sentirsi dire che non dovrebbe esistere è terrificante.

Ho davvero temuto che se un giorno questo genere di mentalità dovesse diffondersi nella società un giorno potrebbero tornare per noi cattolici le occasioni per il martirio. Io ho pensato bene e non credo che mi lascerò mai tarpare le ali: non smetterò di recitare i mio rosario quotidiano mentre vado al lavoro (l'unico momento in cui ho il tempo di recitarlo), non lascerò che limitino il mio cammino di fede.