In questo post, desideriamo proporvi alcune meditazioni scritte dal grande Eugenio Bernardi, sacerdote di grande spessore e cultura teologica, senza dubbio uno tra gli illuminati del XX secolo. Scomparso da qualche decennio in concetto di santità, don Bernardi ha scritto molto e tra i suoi libri più diffusi una splendida "Passione e morte di Gesù" alla quale qualche volta abbiamo fatto cenno durante le nostre meditazioni.Vediamo cosa scriveva nel 1950 in un meraviglioso libro dedicato alla famiglia cristiana."Nel pensiero religioso della maggior parte dei cristiani, la grazia ha un posto molto modesto. Non si può affatto dire che il cristiano comune si preoccupi del problema che riguarda la grazia.Per esempio perdere la grazia non pare che, nel pensiero di molti cristiani, debba essere una gran perdita. Conservare la grazia, accrescerla, é cosa che ha pochissima importanza per la maggior parte dei battezzati.Se voi domandate a un cristiano comune che cosa é la grazia, non v'é dubbio ch'egli resterà estremamente imbarazzato a rispondervi.Troverete perfino delle persone devote che protestano di non avere altra preoccupazione fuori di quella di salvarsi l'anima.Se domandate loro se almeno ci tengono ad accrescere quel patrimonio spirituale, quella ricchezza interiore che in linguaggio cristiano si chiama "grazia", vi rispondono che queste cose sono riservate ai santi. Per la gente comune basta salvarsi l'anima e punto fermo. Non parliamo della gente di mondo! Per costoro la grazia é assolutamente un pleonasmo verbale che non significa niente. Il più piccolo affare, la visione d'un cinema, un particolare della moda, una insignificante vicenda sportiva valgono infinitamente di più.Eppure Gesù é venuto a portare la grazia a tutti gli uomini. E' venuto apposta per questo : "veni ut vitam habeant et abundantius habeant" (Ioan., 10, 10).La grazia é appunto la vita soprannaturale. Quando, voi, cristiani, dite: "Voglio salvarmi, voglio andare in Paradiso", senza saperlo voi aspirate alla grazia nella sua piena effusione. La grazia, che, invece di rimanere circoscritta e contenuta misteriosamente nella sostanza spirituale della nostra anima, fuori di ogni percezione possibile; invece di rimanere non vista e non sentita come una perla nascosta nel fango, si diffonde in tutto il nostro essere trasformandolo, trasfigurandolo, dandogli una grandezza e una bellezza e una dignità che lo pone sul piano stesso di Dio!La grazia é già il "Paradiso incominciato" (incohatio vitae eternae, S. Tommaso), ma non ancora manifestato. E la manifestazione avverrà con una potenza che ci supera infinitamente. Sarà come "un torrente di gioia" (Salmo 35) che ci travolge, come un "fiume impetuoso di acqua viva scintillante come un cristallo" (Apoc. 22, 1) che ci trasporta fino a Dio col quale vivremo in comunione di vita, vedendo sentendo godendo e vivendo come Lui (Ioan., 1, 3, 2 e I Cori., 13, 12).
Inviato da: un_uomo_della_folla
il 26/12/2015 alle 17:40
Inviato da: vienievedi
il 26/12/2015 alle 17:33
Inviato da: romanovincenzo123
il 05/08/2014 alle 15:29
Inviato da: anna1564
il 18/12/2013 alle 03:22
Inviato da: danyfs
il 01/01/2013 alle 19:03