Post n°50 pubblicato il 02 Settembre 2014 da vienievedi
LE SANTE INDULGENZE Il 2 Agosto abbiamo celebrato il perdono di Assisi. Prendiamo spunto da questo evento per parlare delle Sante indulgenze, tema fondamentale per la nostra vita spirituale, ma oggi troppo spesso dimenticato anche a causa di un falso concetto di Misericordia. Anzitutto occorre essere riconoscenti perché la Chiesa dispensa tesori guadagnati con i sacrifici e le preghiere offerti in primis da Cristo con tutte le sofferenze della Sua Passione e Morte di Croce, ma anche dalla Vergine Maria e da tutti i Santi. Ci rifacciamo al Magistero della Chiesa e in particolare al “Manuale delle indulgenze” (Enchiridion indulgentiarum, 1968). Cos’è l’indulgenza? Col Sacramento della Confessione viene perdonata la colpa dei peccati, ma il peccatore può avere comunque bisogno di un’ulteriore purificazione, cioè di una pena temporale che può essere scontata nella vita presente oppure nell’altra vita mediante il Purgatorio. Ebbene, l’indulgenza è la remissione dinanzi a Dio della pena temporale per i peccati già rimessi, quanto alla colpa, con la Confessione sacramentale. L’indulgenza può essere plenaria o parziale a seconda che rimetta in tutto o in parte tale pena temporale e può essere applicata a sé stessi o ai defunti (sappiamo che le anime del Purgatorio possono pregare per noi, ma non possono fare più nulla per sé stesse e attendono il tempo necessario alla loro purificazione per entrare in Paradiso, tempo che può essere ridotto con le nostre preghiere in loro suffragio, in primis il Sacrificio della S. Messa e le indulgenze applicate a loro favore. Si tratta di un atto di grande Carità; ecco, infatti, cosa dice Gesù a S. Faustina Kowalska: “Oggi conducimi le anime che sono nel carcere del Purgatorio ed immergile nell’abisso della Mia Misericordia. Tutte queste anime sono molto amate da me; ora stanno dando soddisfazione alla Mia giustizia; è in tuo potere recar loro sollievo. Prendi dal tesoro della Mia Chiesa tutte le indulgenze e offrile per loro …” (dall’8° giorno della novena alla Divina Misericordia). L’indulgenza plenaria può essere acquistata una volta al giorno, mentre quella parziale anche più volte. Le condizioni per lucrare l’indulgenza, oltre al compimento dell’opera indulgenziata, sono: intenzione di acquisirla, distacco del cuore dal peccato anche veniale e proposito di non commetterlo più, Confessione Sacramentale (anche alcuni giorni prima e dopo di aver compiuto l’opera), Comunione Eucaristica e preghiera per il Papa (Pater, Ave, Gloria) da farsi nello stesso giorno dell’opera. Spesso è richiesta la visita in Chiesa e la recita del Credo. Il Manuale riporta dapprima quattro gruppi di concessioni di indulgenze di carattere generale, secondo cui si concede l’indulgenza parziale al fedele che: nel compiere i doveri e sopportare le avversità della vita, innalza con umile fiducia l’animo a Dio aggiungendo, anche mentalmente, una pia invocazione; con spirito di fede e misericordia pone sé o i suoi beni a servizio dei fratelli; si priva spontaneamente con spirito di sacrificio e penitenza di qualche cosa lecita; rende, senza vergognarsi, aperta testimonianza di fede davanti agli altri, riconoscendo Dio davanti agli uomini e combattendo la buona battaglia della fede. Il Manuale elenca, poi, numerose occasioni per lucrare l’indulgenza plenaria e parziale. C’è davvero da rimanere stupiti e, forse, certi atti e preghiere a cui eravamo abituati magari senza dargli tanto peso, li vedremo e penseremo sotto una luce diversa … Atti o preghiere cui è legata l’Indulgenza plenaria: Adorazione del SS. Sacramento per almeno mezz’ora; pio esercizio della Via Crucis; recita del S. Rosario (senza interruzione e meditando i misteri) o dell’Inno Akathistos in Chiesa oppure in famiglia, in una comunità religiosa o associazione di fedeli; lettura/ascolto della Sacra Scrittura per almeno mezz’ora; consacrazione della famiglia al Sacro Cuore di Gesù o alla Santa Famiglia di Nazareth in presenza di un sacerdote; consacrazione del genere umano a Cristo Re nel giorno della relativa Solennità; benedizione del Papa Urbi et Orbi (seguita anche tramite radio o TV); nel Giovedì Santo, recita del Tantum Ergo davanti alla reposizione del SS. Sacramento; nel Venerdì Santo, partecipazione all’adorazione della Croce; partecipazione alla processione Eucaristica nel giorno del Corpus Domini; partecipazione alla celebrazione della Prima Comunione anche di altri; nei Venerdì di Quaresima recita della preghiera “A Gesù Crocifisso”; partecipazione agli esercizi spirituali di almeno 3 giorni interi; partecipazione a qualche funzione durante la settimana di preghiera per l’unità dei cristiani; recita in Chiesa del Veni Creator nel 1° giorno dell’anno o a Pentecoste; recita del Te Deum l’ultimo giorno dell’anno; partecipazione alla prima S. Messa di un novello Sacerdote o nel giorno di particolari anniversari di ordinazione; rinnovo delle promesse battesimali durante la Veglia Pasquale e nell’anniversario del proprio Battesimo; benedizione apostolica impartita dal sacerdote (insieme ai Sacramenti) al fedele in punto di morte (in subordine la Chiesa concede l’indulgenza anche in mancanza del Sacerdote purché il fedele sia debitamente disposto e durante la sua vita abbia abitualmente pregato); visita di particolari luoghi sacri (es. le quattro Basiliche patriarcali di Roma, le Cattedrali, I Santuari, ecc.) in ricorrenze particolari quali dedicazione, memoria del Titolare, ecc.; applicabile solo per i defunti, visita di un cimitero dall’1 all’8 Novembre insieme alle altre condizioni da praticarsi nel giorno della Commemorazione dei defunti; festa della Divina Misericordia (istituita nel 2000 da Giovanni Paolo II); perdono di Assisi il 2 Agosto. Atti o preghiere cui è legata l’Indulgenza parziale: insegnamento/ascolto della dottrina cristiana; visita al SS. Sacramento; Comunione Spirituale; ringraziamento dopo la S. Comunione; recita privata del S. Rosario; esame di coscienza; ritiro mensile; recita del Magnificat; recita dell’Angelus o del Regina Coeli; recita di alcune preghiere mariane (tra cui “Sotto la tua protezione …”, preghiera di S. Bernardo “Ricordati o pietosissima Vergine Maria …”, Salve Regina); recita dell’Angelo di Dio; preghiera a S. Giuseppe; preghiere legittimamente approvate in onore di Apostoli, Santi e Beati; partecipazione a novene fatte in pubblico; preghiera per il Papa e il Vescovo; preghiera all’inizio e termine della giornata, iniziando a compiere il proprio lavoro e prima e dopo il pasto; segno di croce fatto con devozione; recita del Credo; recita degli atti di Fede, Speranza e Carità; uso con devozione di oggetti di pietà benedetti quali Crocifisso, Croce, corona, scapolare, medaglie; per i defunti, visita al cimitero e recita dell’eterno riposo. Stupiti? Non ci resta che aprire questo scrigno prezioso e, con fede e umiltà, attingere a questo immenso tesoro! Non lasciamoci distogliere da certa teologia e predicazione che, intrise di relativismo e materialismo e negando il peccato e la distinzione chiara tra bene e male, pur riempendosene la bocca, di fatto nega anche la Misericordia di Dio!
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