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18.03.2016 - IL TAR CONFERMA LA REVOCA DELLA CONCESSIONE: VILLA MASSIMO CERCAVA GIUSTIZIA, E' STATA GIUSTIZIATA

Foto di comitatovillamassimo

Il Tribunale Amministrativo Regionale del Lazio, dopo mesi di rinvii e proroghe, ha oggi emesso la sentenza che respinge il ricorso presentato dal concessionario contro la revoca da parte del Comune di Roma della concessione sull'area del giardino di viale di Villa Massimo.
I giudici amministrativi, dunque, hanno sancito che gli atti emessi dagli uffici del Comune in seguito alla sentenza del Consiglio di Stato del settembre 2014 -pur non essendo adottati "in esecuzione del giudicato" ma solo nell'ambito dell' "esercizio discrezionale del potere di autotutela"- sono da considerarsi legittimi e dunque applicabili.


Quindi, cosa accadrà ora?

Il testo della sentenza parla chiaro: il Comune deve ora procedere alla nuova convocazione della conferenza dei servizi per approvare un nuovo progetto per la realizzazione del Punto Verde Infanzia ed un nuovo schema di convenzione-concessione, "fatti salvi" i procedimenti antecedenti al 2001 (anno di approvazione della precedente convenzione, ora revocata). Ovvero, è tutto da rifare, bisogna ricominciare daccapo e rifare tutto il procedimento amministrativo degli ultimi quindici anni. Con i ben noti tempi della macchina burocratica, questo nuovo procedimento potrebbe durare anni ed anni, e la villa restare chiusa per un tempo indefinito.

E, come se non bastasse, la sentenza aggiunge subito di seguito uno specifico paragrafo: "Va da sé che la tutela ordinamentale prevista in simili fattispecie per il soggetto che sostenga di aver subito un danno dall'avere incolpevolmente confidato nella legittimità dell'azione amministrativa a sé favorevole è costituito dall'eventuale preposizione dell'azione di risarcimento del danno innanzi al giudice civile". In altre parole, il concessionario -ingiustamente danneggiato- potrà rivalersi facendo causa al Comune ed ottenere un congruo risarcimento economico.
Dunque, la "giustizia" ha "giustiziato" il giardino di Villa Massimo, con enorme danno per tutti i cittadini del quartiere: i tempi si allungheranno inevitabilmente, ed i costi economici dell'intera vicenda saranno enormi. Oltre alle nuove risorse che saranno necessarie per il nuovo procedimento e per il ripristino dei luoghi, si dovranno aggiungere probabilmente diversi milioni di euro per una causa civile che il Comune è quasi certamente destinato a perdere.

Una "vittoria" della burocrazia e della cattiva amministrazione. Una sconfitta molto dura per i cittadini ed il bene pubblico.



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