VILLA SAN VINCENZO

Brutto risveglio per il Villa che dopo l'illusorio succeso ottenuto contro il Villamagna, torna a perdere sul campo del River 65.
Il risultato potrebbe far pensare ad un predominio netto dei locali ed invece, soprattutto nel primo tempo, il Villa si è mostrato alla pari se non superiore ai rosa-nero. Balza agli occhidi tutti che la squadra guidata da Giandonato subisce molti goal, troppi per un reparto che quest'estate era stato adeguatamente rinforzato. Molto spesso abbiamo parlato, in questa sede, dei singoli errori che hanno pregiudicato i risultati, verissimo, ma quando gli errori diventano troppi forse le cause vanno ricercate più a fondo: allenamento settimanale, approccio alla partita, schieramento in campo, ecc. Al mister il compito di trovare il vero problema.
Come si diceva nel primo tempo il Villa ha giocato bene, sembrava essere lei la squadra di casa con il River pericoloso nelle ripartenze in velocità. Stranamente (non troppo a dire il vero) sono i padroni di casa ad andare in vantaggio sfruttando una indecisione di tutta la retroguardia. Il pareggio viene raggiunto subito dal Villa: bella incursione sulla sinistra di Canzano, che mette in mezzo un pallone che taglia tutta l'area avversaria finchè non viene raccolto da Auriti F. che insacca facilmente. Il primo tempo si conclude in parità con il Villa che però può anche riecriminare su due grandi occasioni da goal fallite da Ciccocioppo e Canzano.
Nella ripresa la frittata. Il goal del 2-1 del River chiude la partita, tagliando gambe e mente a Di Loreto e compagni. Il goal nasce da un disimpegno mal riuscito a Ciavalini e la palla che giunge al laterale sinistro del River che mette in mezzo per la conclusione vincente del centravanti. Giandonato, decide a questo punto di inserire anche la terza punta Tartaglia proprio per un difensore Ciavalini. Mossa azzardata che però si rivela infruttuosa. Il Villa si spinge in avanti in maniera anche disordinata e il River di rimessa colpisce altre due volte per chiudere la partita sul 4-1.
L'ennesima sconfitta da digerire per tutto l'ambiente.