Viola ArcobalenoUn Ponte fra me e il Cielo |
LETTERA D'AMORE
AREA PERSONALE
Quando senti che tutti sono contro di te
Quando ti senti rompere dentro
Quando senti che la vita ti sta ferendo a morte
Ricorda, il Maestro è con te.
Quando pensi che tutto il mondo ti sia nemico
Quando pensi che la tua anima non abbia più luce
Quando pensi che la paura sia tua compagna
Ricorda, il Maestro è con te.
Quando deciderai di finirla con questa vita
Quando camminando per la strada,
non vedrai il volto della gente
Quando camminando nella natura non troverai la luce
Ricorda, il Maestro è con te.
Quando diventerai cieco, sordo e muto
Quando il tuo corpo non avrà più vita
Ricorda, il Maestro è con te.
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Cara Amica
Post n°314 pubblicato il 18 Agosto 2009 da unpontetrameeilcielo
Dolce creatura, cercavo di scriverti qualche riga per lenire il tuo dolore dopo che ero passata nel blog ma mi si è spento e riacceso il PC. e sono apparse queste righe che ho scritto tempo fa inframezzate da quella poesia che non so da dove arrivi. Credo quindi che sia opportuno e giusto che io lo pubblichi perchè è per te. Da mamma a mamma ti abbraccio con le ali e con il cuore. Iole Era un sabato mattina… anche quel giorno il sole era riapparso incurante del macigno che avevo nel cuore. Come faceva a splendere il sole, mi prendeva in giro? Dentro di me c’era il buio totale, un dolore indicibile che mi spaccava in due. … e il sole picchiava da spaccare le pietre e il mondo continuava a girare… Tutto a un tratto senza un prima e senza un dopo, si scatenò l’inferno. Un temporale incredibile: il vento spazzava via i fiori, i vasi e i cipressi sembravano toccare la ghiaia come per farmi capire che erano partecipi al mio dolore. In fretta e furia rientrai in casa. Entrai tra quelle mura pregne di dolore e incominciai ad aggirarmi per le stanze. Entrai in quella che era stata di mio figlio, mi affacciai alla finestra … il cielo si squarciò e come per incanto in mezzo a quel grigio funebre apparve il più bell’arcobaleno che avessi mai visto nella mia vita e io capii. Quella era la strada che mi univa alla mia creatura, quello era il modo per arrivare a lui.
Prendi un sorriso,
Non ricordo molto di quel giorno ma ricordo la piccola Luna, mi saltò in braccio, mi buttò le braccia al collo e mi mise un foglio tra le mani. Poi nell’orecchio mi sussurrò: "Mi dispiace tanto, però non devi piangere perché hai visto??? io ho guardato il cielo e l’ho visto, lui è diventato un angelo. Era grande, grandissimo come una nuvola e con il pennello ha dipinto un arcobaleno per te, grande come una strada, così tu puoi andare da lui tutte le volte che vuoi" Poi prese il foglio che mi aveva dato, era tutto spiegazzato: aveva dipinto una figura con un grandissimo pennello e un arcobaleno che riempiva tutto il foglio. Io allora ho incominciato a camminare sugli arcobaleni. Grazie Luna, grazie piccola creatura . Un giorno forse potrò anche io disegnare un arcobaleno per te.
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