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Post N° 359

Post n°359 pubblicato il 16 Gennaio 2007 da viralastrega
 

nel frattempo vi lascio con l'introduzione, il primo (un pò noiosello) e il secondo capitolo di Post it!



Introduzione










I nuovi mezzi di comunicazione di
massa non hanno mai sostituito completamente i precedenti, ne hanno
forse limitato l'utilizzo esclusivo ma non per questo dall'avvento
della televisione, la radio, i giornali, il teatro o il cinema
sembrano destinati a scomparire. Invece Internet rischia di far
perdere alla televisione la sua centralità come mezzo di
diffusione della cultura di massa. Oggi l'imperativo categorico da
rispettare per chiunque desideri parlare di comunicazione del futuro
è l'interattività.
Il blog è diventato un
fenomeno di comunicazione di massa in pochissimi anni proprio perchè
è interattivo. Permette lo scambio di opinioni tra chi lancia
un messaggio e chi lo coglie, in modo semplice e soprattutto
immediato, in tempo reale. Ho scelto di intitolare la mia tesi "Post
it" per esprimere chiaramente il senso del blog, che è
quello di comunicare al mondo le proprie idee, riflessioni o
emozioni. Il post, infatti, è il messaggio che pubblica il
blogger sul suo blog e 'postare' è entrato nel linguaggio
comune della blogosfera per indicare l'azione di inserire un post.
Post it, in italiano, si traduce con ‘postalo’, ovvero dillo,
comunicalo, è un'esortazione all'espressione libera e pura,
garantita dall'anonimato.
Come all'inizio del secolo scorso
era stato il cinema a sconvolgere le abitudini, l'informazione e la
comunicazione tra le persone, così oggi, all’ inizio del
terzo millennio è Internet la nuova scatola magica, il nuovo
contenitore emozionale alla portata delle masse e il blog è lo
strumento più semplice per esserci nella rete.
Nel primo capitolo presento il
blog come nuovo mezzo di comunicazione di massa che può
utilizzare chiunque sappia almeno accendere un computer, perchè
non richiede, a differenza dei siti personali tradizionali, la
conoscenza dei linguaggi di programmazione come il codice Html.
Vedremo come nasce il termine blog e come ha generato altri
neologismi quali blogger, blogosfera, blogstar. Spiego che cos'è
un blog, com'è strutturato e illustro i diversi utilizzi che
se ne possono fare attraverso una classificazione delle varie
tipologie. Nel secondo capitolo analizzo le categorie di blog
attraverso i blogger più conosciuti della rete, come il blog
di attualità di Beppe Grillo oppure il blog di Patrizia
Moretti, una madre disperata per la morte del figlio, che chiede
giustizia. Passando per i casi più diversi, dal blog vetrina
per artisti emergenti al blog come grido di aiuto di un giovane
aspirante suicida di nome Eugenio Ciro Milani. Inoltre dedico un
paragrafo alla blogstar, ovvero il blogger che emerge dal medium in
cui nasce per approdare agli altri mezzi di comunicazione come la
stampa o la televisione. Nell'ultimo capitolo metto a confronto la
realtà e la virtualità, dimostrando come il confine tra
i due mondi stia diventando sempre più tenue. Per finire, la
mia personale inchiesta sul mondo dei blogger dal quale emergono
riflessioni interessanti sulla realtà virtuale. Attraverso il
mio blog, ho posto ai blogger quattro domande per capire bene cosa
c'è alla base di questo nuovo fenomeno di massa. Ho chiesto
loro perchè hanno aperto un blog, cioè cosa li ha
spinti a rivelarsi alla rete e con quali aspettative, se leggono i
blog degli altri e per quale motivo, ho chiesto inoltre cosa
significa "blogger" per capire se c'è la
consapevolezza di un nuovo movimento e che valore danno alla comunità
della blogosfera. Per finire ho indagato sul rapporto che si instaura
tra il blogger e il suo blog. Dal centinaio di interventi che i
blogger mi hanno lasciato, ho deciso di concentrare l'analisi
dell'inchiesta alle trenta risposte più complete, ma
aggiungendo infine tutti i commenti più interessanti e
stimolanti per la riflessione che ne emerge. Purtroppo per una
minoranza di blogger, la realtà virtuale può sostituire
quella reale, con conseguenze catastrofiche, in quanto la
comunicazione virtuale potrebbe diventare una parodia della
comunicazione. Per esempio se non ho voglia di rispondere ad una
domanda o se semplicemente non ho più voglia di discutere con
qualcuno, basta spegnere il computer o cambiare identità.
Invece nella vita reale non si può. E questo ci fa temere
ancora di più il confronto con gli altri.
Così la persona debole,
alienata, sola che ha enormi difficoltà a relazionarsi con la
nostra società può benissimo chiuderla, per sempre,
questa dura realtà perché nella blogosfera riceverà
senz’altro tutto quello che nella vita quotidiana, negli amici e
nei familiari non trova. Quindi non è da sottovalutare il
pericolo che il blog, che dovrebbe raccontare della propria vita,
finisca invece per diventare la vita stessa.


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"...feci il mio ingresso nel mondo con una radicale abitudine alla verità che ha automaticamente eliminato dalla mia vita quella piatta monotonia che devono provare i bugiardi ... e così sono rimasta, in una crudele ricerca di verità e perfezione, come il carnefice inumano di ogni ipocrisia , evitata da tutti, tranne da quei pochi che hanno vinto la propria avversione alla verità per poter liberare quanto di buono c'è in loro."immagine


LOUISE BROOKS

 

IO AMO

IO_AMO: l'amOr mio, la mia gatta nera fetente e la nostra splendida routine, la mia piccola famiglia di amici e mia cugina ke passa sempre a trovarmi, svegliarmi al tramonto con la voglia di bere, aspettare l'alba per darle il buongiorno, le canzoni ke hanno dato una svolta alla mia vita, i film di Nanni Moretti, la mia determinazione, correre in scooter, conoscere gente, le citazioni, ki mi fa ridere, ki mi fa piangere, il bisogno di aiutare gli altri, i temporali estivi, ki non ha peli sulla lingua, il viola e il nero, il cielo grigio piombo, giocare, il vino e la birra, sperimentare sostanze che alterano i livelli di percezione, mangiare, dormire a culo aperto, la considerazione di cose o persone, immaginare la fine del mondo, la schiettezza, l'autoironia, le fate e i folletti, la fotografia e le mie fotografie, il gelato cioccolato e fragola e mi raccomando prima il cioccolato, ki nn è mai stanco, i concerti e il pogo, ki sorride agli sconosciuti, accettare caramelle dagli sconosciuti, chiacchierare con gli autisti dell'autobus, dare significato a quello ke indosso, le cenette a casa con l'amOr, l'umiltà, andare al parchetto, i falò sulla spiaggia, andare a zonzo, l'idea di viaggiare senza una meta, il living theatre, le cianfrusaglie ai mercatini, conservare le mie scarpe rotte, inkazzarmi di prima mattina leggendo i giornali, i cuscini, le stelle, far ridere senza averne la consapevolezza, il mio blog, i gatti, immaginare, sapere tutto della gente, l'mp3, le imperfezioni, le voci fuori dal coro, i cartoni di Matt Groening, le bolle, ... 
 


 

IO ODIO

IO_ODIO: la maggior parte delle persone, svegliarmi a mezzogiorno con tremila cose da fare, gli studenti fankazzisti ke vengono a fare la spesa un quarto d'ora prima della kiusura, gli ipocriti, quelli ke ti aggrediscono quando sanno di avere torto, credere nelle mie emozioni, a volte me stessa, dire sìmammahairagione, quando piove solo in quei 5 minuti in cui io mi sposto in motorino, le farse, ki fa finta di niente, ki fa finta in tutto, dio, i punkabbestia miliardari, le donne in macchina che mi fanno fare il semaforo rosso, il mio istinto di fuggire, fare ciò ke non vorrei fare, il tempo, le previsioni e i discorsi sul tempo, la fretta, i rapporti di comodo, il mio lavoro e i galoppini, ki se ne frega di tutto, le mie tette giganti, fare le pulizie, dire ti kiamo e poi nn kiamare mai, le soluzioni temporanee, i miei capelli e il mio colore naturale, il processo di femminilizzazione ke mi aspetta, il culo pesante, l'arroganza dell'ignoranza, l'indifferenza, gli egocentrici e gli egoisti, freud, la competizione e la fatica, la malinconia, gli skieramenti, ki nn vede oltre il proprio naso, ki se ne lava le mani, ki segue la moda, le spazzole, tutti i poteri del mondo a cominciare dal soldo ovvero il potere d'acquisto, la tecnologia ke anzikè aiutarci ci complica, il mio compleanno, fare la fila, le discoteche, il sabato sera, quelli ke fanno tanto gli alternativi e poi scopri ke sono le prime pecore, gli americani, avere sempre qualcosa da fare, i sacrifici e ki non sa cosa siano, i miei incubi, i primi 3 minuti della giornata, le feste comandate, gli ereditieri, i figli Di, la democrazia, piergiorgio il vicino, gli amici lontani, le religioni ke si basano sulla favola di adamo ed eva, i frisbee, la sveglia, i programmi, il bianco, le scadenze, la legge della giungla, quando ho bisogno di un abbraccio, commuovermi tutti i giorni, le tradizioni senza radici, i giornalisti in generale, il gossip, i programmi televisivi che vogliono fare... ma ke alla fine..., i sensi di colpa, l'impotenza, la paura di essere violentata, i miei complessi, l'idea del sesso debole e del sesso forte, preferire il silenzio alla guerra cioè evitare risse x il bene di ki mi sta vicino, dare per scontato ke siamo tutti buoni, l'educazione maschilista, le gerarchie, i benpensanti, la morale borghese, le diete, l'estate e il caldo, rispondere agli squilli, rispondere Pronto al telefono, andare al cinema da sola, il mio essere troppo polemica, la sindrome del foglio bianco, le visite mediche, gli aghi, fare le cose sempre all'ultimo minuto, ...
 
"Quando me metto 'n testa 'na cosa io, deve da esse quella! O il mondo ammazza a me, o io ammazzo a lui."

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DA ACCATTONE

 

Yes, there were times, I'm sure you knew When I bit off more than I could chew. But through it all, when there was doubt, I ate it up and spit it out. I faced it all and I stood tall; And did it my way.

MY WAY_SID VICIOUS

 

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