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Post N° 356

Post n°356 pubblicato il 09 Gennaio 2007 da viralastrega
 
Tag: BLOOD

catatonia

quando apro gli occhi la mattina penso: e ora?
trattengo il respiro mentre la mia mente cerca un appiglio... ma non c'è e si scivola.
allora mi rintano sotto il piumone, strizzo gli okki e mi immergo di nuovo nell'amnesia del sonno. ma a ki voglio prendere in giro? sono sveglia! e ke faccio? dovevo fare qcosa ke adesso non ricordo... maledetta agenda. non ho voglia di muovermi. non ho voglia di uscire. non ho voglia di affrontare il nuovo mondo ke mi aspetta, anzi ke io aspettavo...
dove s'è nascosta la lista infinita di cose da fare, appena finivo l'università?

ho pensieri ke si attorcigliano intorno a colonne ke si stanno sgretolando, sento lo scricchiolio ma non trovo lo strumento adatto al restauro.

NOTIZIONE:ho lasciato il supermarket xkè ho trovato un nuovo lavoro.
è successo nella settimana prima della tesi. nell'arco di 10 giorni sono spariti entrambi gli incubi del lavoro e dell'università. x la verità, ero più felice x il nuovo lavoro ke x la fine degli studi. sì, effettivamente, quando mi kiedono se studio, continuo a dire d'istinto di sì. ad aprile mi scade la carta d'identità... cosa scriverò nella professione? l'angoscia mi attanaglia. meglio non pensarci ora. ancora non ho capito se sono contenta oppure no. a me piace studiare, ogni volta ke facevo un esame, non vedevo l'ora di cominciarne un altro. certo lo sbattimento per recuperare i libri in 6,7 biblioteche diverse, compilare sempre lo stesso foglio con nome cognome indirizzo telefono, prendere la kiave x posare la borsa nell'armadietto, sali le scale, kiedi il libro, incrocia le dita ke il libro non sia sparito, fai coincidere tutti gli orari, ogni biblioteca ha il suo orario e guai se non corrispondeva a quello letto su internet, e fare le fotocopie era davvero uno skazzo, ma l'entusiasmo c'è sempre stato, anke se poi mi faceva sentire in colpa... sì, fare sacrifici x prendere una laurea inutile è da idioti. fare il dams, a bologna poi, è da figli di papà, diciamoci la verità. e non avere il papi con i soldoni, mi ha fatto sentire spesso inadeguata e cretina. quando penso ke in questi 5 anni sono stata un caprone sui libri x farmi una cultura, mi prenderei a morsi in faccia. la cultura me la potevo fare anke da sola e penso pure ke sarebbe stato meglio. ora so tutto sul cinema muto e sulle avanguardie degli anni 20. ma ci sono ancora troppe cose ke non so, troppi registi ke ignoro, e questo mi fa vedere il mio pezzo di carta ancora con + rabbia. certo ke ho tutto il tempo x leggere tutti i libri ke non ho letto, comincerei dal cinema italiano dagli anni 60 in poi, mi dispiace troppo quel 27 in storia del cinema italiano in cui, x uno stupido errore con word, ero convinta ke il programma arrivasse fino al 45. e così ho preso un 27 portando solo mezzo programma. ke skifo. ma c'è sempre tempo!!! ke kazzo mi deprimo a fare? fa parte di me vedere il bicchiere non mezzo vuoto, ma quasi finito.

pensiamo a qualcosa di bello: il mio nuovo lavoro da H&M!
part-time 16,50 ore (un pò pokine) ven e sab 16,00-20,30 e dom 11,30-20,30. a tempo in-de-ter-mi-na-to!!!!
era una mattina del kazzo
e decisi di fare un'eccezione alla regola della resistenza e tentare una via di fuga.
ho odiato il plenty da subito, ma siccome l'incubo era solo nel fine settimana e negli altri giorni dovevo pensare solo a studiare, ho sempre resistito a denti stretti con i vari esaurimenti nervosi e picchi di depressione acuta ke ne derivano, ma mi dicevo ke la resistenza è un valore ke prima o poi mi farà onore. anke se non ci credevo un grankè, ma oggi so ke era vero. infatti ora da H&M mi sembra di essere in paradiso. solo passando dal terzo reich (del plenty di via irnerio) si può apprezzare ogni piccola cosa di un ambiente normale. per esempio la gentilezza. sembrerà una kazzata, ma non pensate ke sia normale essere gentili con i colleghi, io so come ci si sente ad essere accolti con acidità e scorbuticamente. siamo 43 persone, tutti ggiovani, molti studenti, vicino all'ufficio c'è anke una cucina con un enorme tavolata ke mi ricorda una classica casa di studenti. mi hanno fatto una testa così sull'importanza della franchezza, della personalità, dell'iniziativa personale... insomma cose ke venivano disprezzate nel mio ex ambiente di lavoro, e invece qui ne fanno dei valori portanti. sarà ke è una multinazionale e questo lo sapevo già ke più è grande l'azienda e meglio stanno i dipendenti, poi tutto dipende dai colleghi, è indubbio. anke se, eticamente parlando, non credo sia proprio una multinazionale per bene... i capi sono tutti made in terzomondo... infatti costano poco e la qualità non è male (sono cliente! ke devo fare se costano meno del mercato e sono + belli?!) ma l'esperienza mi insegna ke il piccolo proprietario non si fa scrupoli eticamente parlando... quindi...
domenica ero alle cabine, na pacchia, non dovevo far altro ke dare cartellini alla gente con il numero dei capi con cui entravano in camerino e mettere in ordine i capi sulle stampelle, dopo qualke ora viene la floor manager a prendermi dicendo: poverina! sta qui da stamattina la porto un pò con me a fare formazione. io ho pensato ma questa skerza? io stanca?! ahahhahahahahhahaha
al plenty mi abbandonavano 8 ore di fila in cassa da sola il ven e sab col delirio, e nessuno mai mi kiedeva se avessi bisogno di un cambio x una pipì o semplicemente xkè mi girava la testa... tra di loro si sostituivano, facevano un pò ciascuno, invece a me no... forse mi consideravano come wonderwoman, indistruttibile e con poteri sovrannaturali... mica male eh?!
da spizzico, tutti i giorni, per 30 giorni, oltre a rincorrere zingari ke si nascondevano sotto i tavoli e io dovevo cacciarli, non feci altro ke pulire vassoi, cessi e bidoni della spazzatura simpaticissimi con sacchi troppo piccoli ke non si fissavano bene al cesto con la conseguenza... ahahhahahahah ke ridere se ci penso ora... ke tutta la roba cadeva all'interno del bidone e non nel sacco quindi, quando ormai era saturo, mi toccava trascinare il bidone dentro il corridoio di servizio, rovesciarlo x terra e raccogliere tutta la spazzatura in due sacchi... ce n'erano 4 o 5 di bidoni... ke momenti! ricordo ke avevo i capelli viola ke x il sudore mi scambiavano la pelle e la divisa ke diventava a chiazze arancione e viola... ecco in questo caso, il lavoro faceva skifo, ma l'aria era pulita, i colleghi stavano tra di loro come in una grande famiglia e questo non mi faceva pesare + di tanto il pulire i cessi xkè anke con un semplice sorriso ci si scambiava affetto... cmq furono solo 30 giorni xkè poi la manager patty, una grande, mi disse ke gli altri avevano fatto una petizione in mio favore x assumere qualcun altro e farmi fare altre cose...
quindi immaginate come mi sembri una pacchia il lavoro da H&M?
ma se quella mattina non mi fossi svegliata storta, oggi forse stavo ancora in quel posto di stronzi.
da H&M mi posso vestire come mi pare, tra i miei colleghi c'è ki ha la cresta nera e blu, ki ha tremila piercing in faccia, il mio padrino ha una croce rossa tatuata sul cranio rasato, insomma mi sento in un ambiente familiare finalmente! al plenty ogni forma di personalità era al bando, e se entrava un cliente coi piercing bisognava seguirlo xkè era considerato un potenziale ladruncolo.
essì sono contenta. non è il lavoro della mia vita, non è nelle mie aspirazioni, economicamente sono sempre al di sotto della soglia di povertà, ma ora è quello ke ci voleva. poi sta anke a milano. e milano mi aspetta... era ciò ke desideravo. un lavoretto nel fine settimana ke mi permetta di avere il tempo x fare le mie cose, x costruirmi il mio sentiero parallelo. poi mal ke vada ho sempre la possibilità di fare altre cose in H&M. spero così ke papà stia più tranquillo. il posto fisso in fondo ce l'ho. anke se poi già lo so ke secondo lui prendersi una laurea per poi fare la commessa è da falliti... ma ke posso fare? mio padre deve accettare l'idea ke nel ramo dove voglio lavorare io, il posto fisso non c'è. si lavora a progetto. poi sta a me, trovare progetti ke mi facciano campare decentemente. ma qui entriamo nel campo minato. e non mi va. ci devo pensare bene. cameramen? ... e se invece prendo coraggio e affronto il mio sogno nel comò?

ho finito le sigarette.
voglio andarle a comprare.
non ho voglia di vestirmi, nè di lavarmi.
il cielo non è più grigio piombo come stamattina.
potrei kiamarti pillow...

scendo in pigiama? come facevo anni fa, senza pormi il minimo problema...
non sono più la stessa persona di 5,6 anni fa. e ki sono? ma sono domande da farsi queste?!

cmq, grazie x gli auguri guaglioni... in particolare a peppe, ke condivide spesso le mie sensazioni , al caro papone (ho detto papone ;D) Matr974 sì, quella nella foto sono io, con la bacchetta magica da fata, la corona con le kiavi x aprire tutte le porte e le ali x spiccare il volo, che mi hanno portato i miei amici, a tripletwo ke aspetta ancora mie notizie ma io continuo a non raggiungermi, a Zelgadis ke condivide lo skazzo x il simpaticissimo 99, a Taffy ke ha apprezzato molto il titolo, a gatto.punk il punk + gatto ke punk ;), alla mia carissima Wendy ke nonostante l'abbia vergognosamente trascurata la sento sempre vicina, a quel pazzoide di twisted truth, all'amicone fratellone iofumodasolo ke mi ha dato tanti consigli insieme al sorcioverde, a taviel ke anke se non la sentivo da un pò so ke c'è sempre, ai fantastici cugini ke mi hanno aiutato con simpatia e nei momenti più tragici degli ultimi giorni pre-tesi e alla nuova amica frittarella, e x finire a pillowbiter, il mio primo amico di blog, ke mi ha fatto questa bellissima sorpresa...
non riesco a scrivere altro xkè mi commuovo! immagine
sono un idiota emotiva io!!!

ah! siccome la tesi è quasi più vostra ke mia, kiunque la voglia leggere io, anke se mi vergogno, prometto di passargliela in formato word.
vi racconto un pò:
capitolo 1: che cos'è un blog?
1.1 anatomia di un blog
1.2 tipologie di blog
1.3 come si crea un blog con Libero
qui spiego praticamente che è sto blog, a ke serve, com'è strutturato e come sia facile aprirsene uno.

capitolo 2: il blogger
2.1 la blogstar
qua parlo delle diverse tipologie di blog attraverso i blogger + famosi della blogosfera. poi definisco la blogstar e porto come esempio i blodge, le creature del mitico Lorenzo M. (Ladri di virgolette, Augusto de Megni, Libreria Grande)

capitolo 3: realtà vs virtualità
3.1 il blog come piazza
3.2 il paradosso della comunicazione
qui, sulla base delle vostre risposte all'inkiesta, ci sono riflessioni sulle due realtà, sulla linea di confine sempre più labile, facendo anke l'esempio di second life, e sui pericoli di questa "provvidenziale" tecnologia

inchiesta sui blog
le 4 domande con le risposte prima in percentuale e poi x intero ho inserito tutte le risposte ke prendevo in esempio. ne ho prese solo 30 xkè erano le unike complete... a proposito volete sapere le percentuali? chiedetemi e vi sarà dato ;)

riflessioni dei blogger
qui ho messo tutti i vostri commenti, secondo me, migliori.

sono 70 pagine, il prof. ne voleva max 50 ma io non potevo non aggiungere le vostre riflessioni, sarebbe stato incompleto. cmq sta nuova riforma la odio sempre di più. è castrante, castrante, castrante, castrante.

a. finalmente ho scritto un post.

immagine di Bruno Cantais

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Anonimo il 10/01/07 alle 01:04 via WEB
no, non sono anonimo: sono taviel, ma mi rompevo di fare login! :* buona nootte vIRA
 
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"...feci il mio ingresso nel mondo con una radicale abitudine alla verità che ha automaticamente eliminato dalla mia vita quella piatta monotonia che devono provare i bugiardi ... e così sono rimasta, in una crudele ricerca di verità e perfezione, come il carnefice inumano di ogni ipocrisia , evitata da tutti, tranne da quei pochi che hanno vinto la propria avversione alla verità per poter liberare quanto di buono c'è in loro."immagine


LOUISE BROOKS

 

IO AMO

IO_AMO: l'amOr mio, la mia gatta nera fetente e la nostra splendida routine, la mia piccola famiglia di amici e mia cugina ke passa sempre a trovarmi, svegliarmi al tramonto con la voglia di bere, aspettare l'alba per darle il buongiorno, le canzoni ke hanno dato una svolta alla mia vita, i film di Nanni Moretti, la mia determinazione, correre in scooter, conoscere gente, le citazioni, ki mi fa ridere, ki mi fa piangere, il bisogno di aiutare gli altri, i temporali estivi, ki non ha peli sulla lingua, il viola e il nero, il cielo grigio piombo, giocare, il vino e la birra, sperimentare sostanze che alterano i livelli di percezione, mangiare, dormire a culo aperto, la considerazione di cose o persone, immaginare la fine del mondo, la schiettezza, l'autoironia, le fate e i folletti, la fotografia e le mie fotografie, il gelato cioccolato e fragola e mi raccomando prima il cioccolato, ki nn è mai stanco, i concerti e il pogo, ki sorride agli sconosciuti, accettare caramelle dagli sconosciuti, chiacchierare con gli autisti dell'autobus, dare significato a quello ke indosso, le cenette a casa con l'amOr, l'umiltà, andare al parchetto, i falò sulla spiaggia, andare a zonzo, l'idea di viaggiare senza una meta, il living theatre, le cianfrusaglie ai mercatini, conservare le mie scarpe rotte, inkazzarmi di prima mattina leggendo i giornali, i cuscini, le stelle, far ridere senza averne la consapevolezza, il mio blog, i gatti, immaginare, sapere tutto della gente, l'mp3, le imperfezioni, le voci fuori dal coro, i cartoni di Matt Groening, le bolle, ... 
 


 

IO ODIO

IO_ODIO: la maggior parte delle persone, svegliarmi a mezzogiorno con tremila cose da fare, gli studenti fankazzisti ke vengono a fare la spesa un quarto d'ora prima della kiusura, gli ipocriti, quelli ke ti aggrediscono quando sanno di avere torto, credere nelle mie emozioni, a volte me stessa, dire sìmammahairagione, quando piove solo in quei 5 minuti in cui io mi sposto in motorino, le farse, ki fa finta di niente, ki fa finta in tutto, dio, i punkabbestia miliardari, le donne in macchina che mi fanno fare il semaforo rosso, il mio istinto di fuggire, fare ciò ke non vorrei fare, il tempo, le previsioni e i discorsi sul tempo, la fretta, i rapporti di comodo, il mio lavoro e i galoppini, ki se ne frega di tutto, le mie tette giganti, fare le pulizie, dire ti kiamo e poi nn kiamare mai, le soluzioni temporanee, i miei capelli e il mio colore naturale, il processo di femminilizzazione ke mi aspetta, il culo pesante, l'arroganza dell'ignoranza, l'indifferenza, gli egocentrici e gli egoisti, freud, la competizione e la fatica, la malinconia, gli skieramenti, ki nn vede oltre il proprio naso, ki se ne lava le mani, ki segue la moda, le spazzole, tutti i poteri del mondo a cominciare dal soldo ovvero il potere d'acquisto, la tecnologia ke anzikè aiutarci ci complica, il mio compleanno, fare la fila, le discoteche, il sabato sera, quelli ke fanno tanto gli alternativi e poi scopri ke sono le prime pecore, gli americani, avere sempre qualcosa da fare, i sacrifici e ki non sa cosa siano, i miei incubi, i primi 3 minuti della giornata, le feste comandate, gli ereditieri, i figli Di, la democrazia, piergiorgio il vicino, gli amici lontani, le religioni ke si basano sulla favola di adamo ed eva, i frisbee, la sveglia, i programmi, il bianco, le scadenze, la legge della giungla, quando ho bisogno di un abbraccio, commuovermi tutti i giorni, le tradizioni senza radici, i giornalisti in generale, il gossip, i programmi televisivi che vogliono fare... ma ke alla fine..., i sensi di colpa, l'impotenza, la paura di essere violentata, i miei complessi, l'idea del sesso debole e del sesso forte, preferire il silenzio alla guerra cioè evitare risse x il bene di ki mi sta vicino, dare per scontato ke siamo tutti buoni, l'educazione maschilista, le gerarchie, i benpensanti, la morale borghese, le diete, l'estate e il caldo, rispondere agli squilli, rispondere Pronto al telefono, andare al cinema da sola, il mio essere troppo polemica, la sindrome del foglio bianco, le visite mediche, gli aghi, fare le cose sempre all'ultimo minuto, ...
 
"Quando me metto 'n testa 'na cosa io, deve da esse quella! O il mondo ammazza a me, o io ammazzo a lui."

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Yes, there were times, I'm sure you knew When I bit off more than I could chew. But through it all, when there was doubt, I ate it up and spit it out. I faced it all and I stood tall; And did it my way.

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