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Post N° 383

Post n°383 pubblicato il 27 Febbraio 2007 da viralastrega
 
Tag: BLOOD

ero nel marzo del 2004. e avevo 21 anni.
mia madre mi aveva appena fatto visita per poki giorni.
avevamo parlato delle mie scelte sbagliate e di come potessi rimediare.
l'unica soluzione era togliermi dal guaio il prima possibile.
fu in quei giorni ke presi coscienza di cosa avessi combinato, di cosa significasse per ME studiare al dams e di cosa significasse studiare all'università oggi (come ieri) e per di più a Bologna.
mia madre se ne andò e io le feci una promessa, la prima ke sapevo avrei mantenuto.
avrei annullato me stessa per un pò, avrei messo al bando tutto per la causa. ai tempi non immaginavo quanto sarebbe stata dura, ma le sfide dure mi hanno sempre appassionata. da quando a 17 anni capìì ke avrei pulito cessi pur di rincorrere i miei sogni. non pensavo ke effettivamente l'avrei fatto, almeno non nel senso letterario del termine. e invece, anke questo ho fatto, per sopravvivere e x rispettare i miei fatidici sogni farei qualunque cosa. (momento chiarificatorio: magari riuscissi a fare qualsiasi cosa!!!magari fossi un pò zoccola, almeno un pò maliziosa, un tantino vanitosa, un pokettino sicura di me, un briciolo di consapevole avvenenza almeno!!) se davvero fossi una persona ke farebbe qualsiasi cosa non credo sarei finita a pulire cessi di un infimo fast food)
in quel marzo ero senza lavoro. avevo appena lasciato "l'ospizzico" e avevo una massa di capelli color lilla.
non sarebbe stato facile trovare lavoro con i capelli lilla.
un conoscente mi disse ke cercavano qualcuno in un'agenzia immobiliare ma ke era necessaria una certa presenza. 4 ore al giorno tutti i giorni 500 euro al mese in nero. quel lavoro doveva essere mio.
quella notte non dormii. l'amOr era x qualke giorno a casa dei suoi, giù.
la mattina alle 9 telefonai alla mia amica Sara e dopo 2 ore ero senza + i miei adoratissimi nastri lilla ke mi avvolgevano la testa e mi davano gioia.
mi rasai i capelli per la seconda volta nella mia vita (la prima volta avevo 15 anni e mio padre voleva uccidermi).qui potete ammirare una diapositiva di un mese dopo.
e decisi ke sarebbe stato l'inizio della mia trasformazione.
decisi di farmeli crescere e con una sorta di voto di non toccarli più con le forbici (uno dei miei hobby preferiti) fino a nuovo ordine.
da allora sono passati esattamente 3 anni.
ogni tanto mi spavento, mi sembra di avere un topo sulla spalla.
quando la gente mi vede con i capelli sciolti rimane così sconvolta ke puntualmente scatta il commento: stai bene con i capelli lunghi sciolti! e io: mmm sì ho liberato un pò il gatto stamattina...
naturalmente il lavoro all'agenzia immobiliare fu mio.
ma fu il primo e unico lavoro ke mi permisi di lasciare dopo un mese: telemarketing.
mi deprimeva disturbare la gente in casa a tal punto da somatizzare tutti gli insulti in quelle 4 ore e tornare a casa piegata in due dal dolore. sì inventarsi un personaggio ke cerca un appartamento aveva i suoi lati creativi... potevo sbizzarrirmi sulle generalità del personaggio ma non potevo continuare.
dopo ke rasai i capelli dalla mia amica tornai a casa mia.
la mia coinquilina Cristina appena alzata mentre andava in bagno si affacciò nella mia stanza per salutarmi e rimase scioccata. xkè quella notte in cui decisi di darci un taglio lei mi sognò esattamente con i capelli rasati. e non poteva crederci al risveglio ke ciò fosse accaduto sul serio. io l'avevo deciso quella notte e non ne avevo parlato con nessuno.
cmq fu quello il momento in cui tutto è cambiato. in cui ho capito seriamente di dovermi assumere tutte le mie responsabilità. mi guardavo intorno e mi sentivo talmente sola ke oggi, in confronto a quel periodo, non è niente... nessuno con cui condividere la mia vita. una cosa impensabile x me ai tempi. nessun compagno di studi, nessun amico ke come me subisse l'ingiustizia della precarietà degli studi dei lavoratori, nessuno con cui andare al cinema, nessuno con cui dividere una passione, nessuno attanagliato dall'angoscia almeno un pò quanto me! le mie coinquiline e i miei amici coi loro bei progetti, le loro indispensabili vacanze, l'happy hour.
fu con la testa rasata ke mi misi sotto terra.
forse x sentire meglio l'umidità del terreno ke poi in poki anni mi avrebbe ridotto a vapore acqueo l'ipotalamo.
come uno struzzo sui libri.
via tutto. via i miei giochi e le mie poesie, via le riunioni del collettivo, via le vacanze, via il tempo libero. nessuna differenza tra estate e inverno. nessun progetto ricreativo. ogni proposta o idea abbuttuta sul nascere. via tutto. e via anke lo studio! xkè x dare 20 esami in poco + di 2 anni qualcosa la devi pure sorvolare... ke tristezza ke tristezza!
ogni idea, ogni desiderio era proibito. proibito desiderare. proibito pensare.
mamma mia da paura... come ho fatto? come ho potuto annullarmi così? non potevo mandare all'aria tutto e restare con la testa alta? kissà oggi cosa farei, invece di stare qui come una giraffa... allunga allunga pure il collo quanto vuoi tanto fin qui non ci vedi! sei miope! sei una giraffa miope!
questa è la storia della giraffa miope, ke aveva il collo più lungo di tutte le giraffe tanto ke si era sforzata di vedere. ma x quanti sforzi ella facesse non riusciva cmq a vedere aldilà degli alberi. e allora una notte decise di non guardare più niente al di fuori della luna e del sole. e così passava il suo tempo. col collo in alto e il muso verso il cielo. la luce del sole e il calore della luna le facevano vedere la savana come non l'aveva mai vista. fino a quando una notte una stella decise di cadere sulla sua testa. la giraffa la avvolse nel suo lungo collo. sentì il suo ardore. la sua vivacità. e desiderò di volare in alto con lei, ke le avrebbe permesso di guardare la savana dall'alto, con la luce e con gli occhi della luna. così la giraffa miope dal collo lungo lungo strinse forte forte a sè la stella fino a bruciarsi in una vampata.

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Anonimo il 28/02/07 alle 13:02 via WEB
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"...feci il mio ingresso nel mondo con una radicale abitudine alla verità che ha automaticamente eliminato dalla mia vita quella piatta monotonia che devono provare i bugiardi ... e così sono rimasta, in una crudele ricerca di verità e perfezione, come il carnefice inumano di ogni ipocrisia , evitata da tutti, tranne da quei pochi che hanno vinto la propria avversione alla verità per poter liberare quanto di buono c'è in loro."immagine


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IO_AMO: l'amOr mio, la mia gatta nera fetente e la nostra splendida routine, la mia piccola famiglia di amici e mia cugina ke passa sempre a trovarmi, svegliarmi al tramonto con la voglia di bere, aspettare l'alba per darle il buongiorno, le canzoni ke hanno dato una svolta alla mia vita, i film di Nanni Moretti, la mia determinazione, correre in scooter, conoscere gente, le citazioni, ki mi fa ridere, ki mi fa piangere, il bisogno di aiutare gli altri, i temporali estivi, ki non ha peli sulla lingua, il viola e il nero, il cielo grigio piombo, giocare, il vino e la birra, sperimentare sostanze che alterano i livelli di percezione, mangiare, dormire a culo aperto, la considerazione di cose o persone, immaginare la fine del mondo, la schiettezza, l'autoironia, le fate e i folletti, la fotografia e le mie fotografie, il gelato cioccolato e fragola e mi raccomando prima il cioccolato, ki nn è mai stanco, i concerti e il pogo, ki sorride agli sconosciuti, accettare caramelle dagli sconosciuti, chiacchierare con gli autisti dell'autobus, dare significato a quello ke indosso, le cenette a casa con l'amOr, l'umiltà, andare al parchetto, i falò sulla spiaggia, andare a zonzo, l'idea di viaggiare senza una meta, il living theatre, le cianfrusaglie ai mercatini, conservare le mie scarpe rotte, inkazzarmi di prima mattina leggendo i giornali, i cuscini, le stelle, far ridere senza averne la consapevolezza, il mio blog, i gatti, immaginare, sapere tutto della gente, l'mp3, le imperfezioni, le voci fuori dal coro, i cartoni di Matt Groening, le bolle, ... 
 


 

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IO_ODIO: la maggior parte delle persone, svegliarmi a mezzogiorno con tremila cose da fare, gli studenti fankazzisti ke vengono a fare la spesa un quarto d'ora prima della kiusura, gli ipocriti, quelli ke ti aggrediscono quando sanno di avere torto, credere nelle mie emozioni, a volte me stessa, dire sìmammahairagione, quando piove solo in quei 5 minuti in cui io mi sposto in motorino, le farse, ki fa finta di niente, ki fa finta in tutto, dio, i punkabbestia miliardari, le donne in macchina che mi fanno fare il semaforo rosso, il mio istinto di fuggire, fare ciò ke non vorrei fare, il tempo, le previsioni e i discorsi sul tempo, la fretta, i rapporti di comodo, il mio lavoro e i galoppini, ki se ne frega di tutto, le mie tette giganti, fare le pulizie, dire ti kiamo e poi nn kiamare mai, le soluzioni temporanee, i miei capelli e il mio colore naturale, il processo di femminilizzazione ke mi aspetta, il culo pesante, l'arroganza dell'ignoranza, l'indifferenza, gli egocentrici e gli egoisti, freud, la competizione e la fatica, la malinconia, gli skieramenti, ki nn vede oltre il proprio naso, ki se ne lava le mani, ki segue la moda, le spazzole, tutti i poteri del mondo a cominciare dal soldo ovvero il potere d'acquisto, la tecnologia ke anzikè aiutarci ci complica, il mio compleanno, fare la fila, le discoteche, il sabato sera, quelli ke fanno tanto gli alternativi e poi scopri ke sono le prime pecore, gli americani, avere sempre qualcosa da fare, i sacrifici e ki non sa cosa siano, i miei incubi, i primi 3 minuti della giornata, le feste comandate, gli ereditieri, i figli Di, la democrazia, piergiorgio il vicino, gli amici lontani, le religioni ke si basano sulla favola di adamo ed eva, i frisbee, la sveglia, i programmi, il bianco, le scadenze, la legge della giungla, quando ho bisogno di un abbraccio, commuovermi tutti i giorni, le tradizioni senza radici, i giornalisti in generale, il gossip, i programmi televisivi che vogliono fare... ma ke alla fine..., i sensi di colpa, l'impotenza, la paura di essere violentata, i miei complessi, l'idea del sesso debole e del sesso forte, preferire il silenzio alla guerra cioè evitare risse x il bene di ki mi sta vicino, dare per scontato ke siamo tutti buoni, l'educazione maschilista, le gerarchie, i benpensanti, la morale borghese, le diete, l'estate e il caldo, rispondere agli squilli, rispondere Pronto al telefono, andare al cinema da sola, il mio essere troppo polemica, la sindrome del foglio bianco, le visite mediche, gli aghi, fare le cose sempre all'ultimo minuto, ...
 
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