Creato da Faccio_i_capricci il 31/10/2014
Che voi umani non potete neanche immaginare
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Post n°18 pubblicato il 12 Maggio 2016 da Faccio_i_capricci
Caro Roy, si vede che la coccarda arcobaleno appuntata sulla giacca ha portato fortuna alla Boschi, o probabilmente anche l'Italia ha pensato fosse giunto il momento di darsi una svegliata.
Nastrino o non nastrino comunque, da poco prima dell’ora di cena di mercoledì 11 maggio l’Italia ha la sua prima legge sulle unioni civili. Alle 14 era stato il vice presidente di Montecitorio Roberto Giachetti ad annunciare che con 369 voti favorevoli la Camera aveva votato la fiducia al governo, quindi la legge era già quasi legge. Il voto finale ha dichiarato la vittoria. Inutile dire che le polemiche che fino ad oggi hanno tempestato social e quotidiani (nonchè piazze) non si sono placate e dureranno ancora a lungo. C'è gà chi fa l'offeso ma non faccio nomi... Tanto per dare qualche info, ecco cosa cambia da oggi: La Cirinnà introduce per le persone omosessuali unite civilmente l’obbligo reciproco di assistenza morale e materiale e quello di contribuire ai bisogni comuni, garantisce di fatto la reversibilità della pensione ed equipara il partner dello stesso sesso al coniuge per il diritto di eredità. Le unioni civili gay, però, non prevedono l’obbligo di fedeltà e non permettono l’adozione co-genitoriale, la cosiddetta stepchild adoption. I partner, inoltre, potranno scegliere il cognome da portare: se tenere il proprio, assumere quello dell’altro o unire i due. Più semplici infine le procedure per sciogliere l’unione rispetto a quelle per il matrimonio. Dalla legge manca però un nome per i contraenti: non sono né coniugi, né mariti o mogli. La Cirinnà regola poi anche diritti e doveri dei «conviventi di fatto» etero o gay uniti «stabilmente da legami affettivi di coppia». A loro vengono riconosciuti gli stessi diritti di assistenza del coniuge nel caso di carcerazione e ricovero. E il subentro nell’affitto o il diritto a rimanere fino a 5 anni nella caso di proprietà del partner in caso del suo decesso. Più la possibilità di chiedere gli alimenti in caso di separazione. Fonte Corriere.it
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