VISTO DA NOIil mondo della chat visto attraverso l'esperienza di Dani e Miky e l'apporto di tutti quelli che passano di qui .... |
MIKY - PEZZI DI ME...
Probabilmente siamo tutti bottiglie che danzano sopra le onde di un oceano immenso.
Siamo tutti bottiglie con dentro un messaggio e, con la nostra leggerezza di sughero andiamo qua e là toccandoci, sfiorandoci, scontrandoci ed accompagnandoci per un certo numero di anni.
Così potrà accadere che quando la nostra bottiglia sfiorerà o toccherà un'altra bottiglia contenente un messaggio simile al nostro, l'evento sarà celebrato da un tintinnio.
E se vorremo stare insieme il tintinnio si ripeterà diventando un applauso sopra la grande distesa d'acqua.
Si avvicenderanno momenti di tempesta e momenti di bonaccia, di oscurità e di splendore.
Qualcuno tentarà di scalfire o di rompere il nostro vetro, ma se non raccoglieremo gli attacchi e le sfide, verrà in nostro soccorso un'onda più alta che ci allontanerà in un battibaleno.
E potremo persino separarci, ma l'identità del nostro messaggio ci farà un'altra volta ritrovare.
E sarà un tintinnio ed ancora un applauso.
E non è nemmeno necessario che siano le tempeste a separarci. Nella vita nemmeno il marito e la moglie, il padre e la figlia, il figlio e la figlia, anche se vivono insieme, sono uniti in ogni momento.
Essi hanno diritto ad incontrare altre bottiglie di vetro bianco o di vetro giallo o di vetro nero o di vetro rosso, per conoscere altri messaggi, per ondulare in altri spazi, per sondare acque più fresche o più calde, più chiare o più scure, più sopra o più sotto.
Tanto nessun mare è infinito.
Ogni distesa d'acqua, anche la più sconfinata, ha il suo argine di terra e qui le bottiglie si fermano per trasmettere al sole il loro messaggio attraverso la trasparenza del vetro.
E se il messaggio non sarà cancellato da infiltrazioni d'acqua e di sale, noi ci ricomporremo perfetti nella nostra entità e conquisteremo la terra camminando eretti.
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Come potevo resistere a sentirne parlare senza conoscerla… beh mi ci sono tuffata … spinta dalla curiosità di capire cosa succedeva veramente (a me i sentito dire non sono mai piaciuti…) e così mi sono costruita una nuova identità e ho cominciato a nuotare senza affiorare troppo… lasciandomi galleggiare come in un sogno … sono entrata in questo mondo dal luogo che mi ispirava di più la stanza “Aspettando un angelo” una cosa inconscia che mi ha permesso di conoscere delle belle persone e che mi ha fatto capire che è meglio essere se stessi anche se alle volte non si viene capiti anche perché quando parli batti le parole sui tasti e la persona dall’altra parte legge il messaggio….si parla senza mostrare l’espressione del volto, solo il ritmo della mano che corre su una tastiera invisibile… questa la mia esperienza e la vostra? |
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