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Fini: stillicidio nei miei confronti

Post n°158 pubblicato il 10 Settembre 2009 da vitotroiano

Gubbio, seminario della scuola di formazione del Pdl. Il presidente della Camera torna all'attacco: "Contro di me uno stillicidio non degno del partito". E ancora: "Non è degno il dibattito in un partito con questo stillicidio di dichiarazioni basate su tre ipotesi: che sono folle, che sono un 'compagno travestito' e che aspiro a fare il Capo dello stato", così si è espresso l'ex leader di An aprendo il suo intervento. "Chiedere democrazia interna non rappresenta "un reato di lesa maestà", ha sottolineato.

Il presidente della Camera ha ribadito le posizioni espresse da settimane, difendendole, ma anche chiarendole ulteriormente, per evitare, come aveva denunciato mercoledì, replicando a Berlusconi, che vengano relegate al ruolo di "fraintendimenti".

"Hanno detto che io aspiro al Quirinale ma piuttosto ambisco a fare il successo di Ban Ki Moon", si è schermito il presidente della Camera. " a Berlusconi ho detto che dal 27 marzo non si è deciso nulla ed il punto è proprio questo: non è possibile che non si sia deciso nulla, il partito non è un organigramma. Serve un cambio di marcia, un dibattito interno", ha sottolineato Fini.

Il presidente della Camera è poi entrato nel merito dei temi della discussione che intende affrontare all'interno del Pdl, a cominciare dagli immigrati". "Quando vengono respinti dei clandestini si fa bene, ma se su un barcone c'è un bambino o una donna incinta che sta per partorire e magari viene rimandata in un paese dove c'è un dittatore che la manda a morte, la sussistenza del diritto d'asilo la pretendo da un paese civile", ha ribadito, ricordando che la questione degli immigrati non può essere affrontata come "un problema di sicurezza", come vorrebbe la Lega, ma in modo globale.

E a proposito della Lega, ha affermato Fini, bisogna discutere, avanzare proposte, mediare. Nel Pdl occorre confrontarsi e alla fine anche "votare". "A Berlusconi dico: attento ai plauditori e cioè a quelli che dicono che va tutto bene e poi, quando Berlusconi non sente, dicono qualcos'altro", avverte Fini. "E' un reato avere delle proposte, delle richieste da avanzare? Io chiedo che non soltanto non lo sia, ma che sia indispensabile per far radicare il partito e per farlo crescere".

Anche in riferimento ai processi per le stragi di mafia, Fini ha manifestato un orientamento molto diverso da quello di Berlusconi: "Mai, mai, mai dare l'impressione di non avere a cuore la legalità e la verità. Sono convinto quanto voi dell'accanimento giudiziario contro Berlusconi, ma non dobbiamo lasciare nemmeno il minimo sospetto sulla volontà del Pdl di accertare la verità sulle stragi di mafia. Se ci sono elementi nuovi, santo cielo se si devono riaprire le indagini, anche dopo 14-15 anni! Soprattutto se non si ha nulla da temere, come è per Forza Italia e certamente per Berlusconi".

Altra questione aperta, è quella del biotestamento: "Se un giorno ci sarà modo di discutere, il che vuol dire anche con eventuali emendamenti, con cose non collimanti con il testo del Senato, non ci sarà nulla di male se si metteranno a confronto delle posizioni, magari anche votando: sarà un momento in cui il Pdl non avrà fatto un passo indietro ma un passo in avanti o forse il primo momento in cui si sarà comportato da partito del 35-40% dei voti".

E quella del Sud: "'Il Pdl è un partito nazionale, non può avere la testa al Nord o al Sud ed è per questo che dobbiamo discutere la questione meridionale", ha detto Fini, ricordando che nel Mezzogiorno il problema principale è quello del ripristino della legalità.

 

  
 

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Commenti al Post:
sminob
sminob il 13/09/09 alle 21:02 via WEB
non so cosa stia capitando a fini,un cambiameto psicologico profondo estraneo ai principi della destra nazionale che comunque rimane il suo partito,sara' il suo nuovo e tardivo ruolo di papa',oppure sara' un normale deterioramento senile.....comunque sia a me leghista la convivenza con lui mi e' sempre andata stretta,non ho mai dimenticato il ruolo mdeio suoi vecchi esponenti nell' assistenzialismo al sud ....quidi se bossi dovesse mandarlo a cagare io sarei con bossi.....
 
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