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Siamo "dolomitici"

Post n°24 pubblicato il 13 Giugno 2008 da Vittore_Bassani

Lettera aperta a Sergio Reolon -

Caro Presidente, 

chi ti scrive è Vittore, formatore professionale agricolo, vent’anni di esperienza e tanti corsi alle mie spalle. Tante le aziende che conosco, alle quali ho fornito consulenze, consigli ed aiuti. Tanti gli agricoltori con i quali ho mangiato insieme, gioito insieme, sofferto insieme. Forse troppo di tutto ciò. Troppo, perché ora non riesco più capire, non riesco a comprendere, non riesco a condividere.

 

Alla mattina mi alzo e sento alla radio che dobbiamo “essere dolomitici”, offrire il sorriso e l’accoglienza, mortificare il nostro orgoglio montanaro ed aprire il nostro cuore, le nostre case, le nostre mense (le nostre casse n.d.r) all’ospite.

 

Provo ad essere “dolomitico” Presidente, ma non ci riesco. Non ci riesco. Non ci riesco perché dopo vent’anni d’insegnamento in agricoltura ho avuto un licenziamento a motivo della chiusura dell’ente di formazione per il quale operavo, per il quale ho dato vita, ideali e salute. “C’erano problemi di bilancio, avevamo il dovere di chiudere”, così ha detto uno che si sente più “dolomitico” di me. Avevamo il dovere di chiudere? Di fronte all’approvazione di un Piano di Sviluppo Rurale, di fronte ad una continua emergenza in tema di sicurezza nelle aziende agricole, di fronte all’impossibilità di giovani ad aprire aziende a meno di non transitare per la formazione professionale, di fronte a molti altri problemi che qui ti risparmio e che sono comunque riconducibili ad incapacità professionale mi sento dire “… avevamo il dovere di chiudere.”!

 

Provo ad essere “dolomitico” Presidente, ma non ci riesco. Non ci riesco. Non ce la faccio proprio perché dopo approvazione del PSR e del conseguente DGR 199/2008 ho iniziato le istruttorie per i progetti di finanziamento delle aziende agricole esistenti e per l’insediamento dei giovani in agricoltura, incontrando così AVEPA alla stregua dell’incontro del Titanic con l’Iceberg. E come per il Titanic, l’Iceberg non lasciò appello, uguale trattamento ricevetti per i miei errori di trascrizione sulle pratiche. Nessuna possibilità di appello. Pratica sbagliata, pratica cassata. Anche agli assassini viene riconosciuto il terzo grado in giudizio, a me nemmeno il primo. Dirai tu “qui non si parla di delitti”. Ma è forse meno delittuoso togliere le speranze ad un trentenne di perseguire il proprio sogno di attività professionale in contatto diretto con la natura?

 

Credimi Presidente, ci provo. Provo ad imitare la vertiginosa parete del Burel, piuttosto che l’asprezza della Val Falcina,i tenebrosi abissi dei Piani Eterni e la dolcezza del Lago di Misurina che alla sera richiama alla mente la storia di una principessa vanitosa, un padre forse troppo severo ed una maga astuta quanto approfittatrice (ogni riferimento a figure istituzionali é puramente casuale! n.d.r.). Luoghi che, in qualità di alpinista e speleologo ho frequentato per tempo e dai quali ho tratto molti insegnamenti; insegnamenti utili come un lavoro, belli come un’arte e nobili come una fede, parafrasando colui che ha dato vita all’alpinismo moderno e che, sicuramente, si sentiva più “dolomitico” di me.

 

Comunque continuo a non capire. A non capire perché a fronte di problemi di veste lapalissiana ci si nasconda e, come diceva il grande Blaise Pascal, “si corra verso il precipizio dopo esserci bendati il volto per impedire di vederlo”. Abbiamo bisogno di assistenza tecnica alle aziende, di formazione professionale, di attività di ricerca e sperimentazione, di metodi di organizzazione aziendale, fattori questi che ci rendano non dico competitivi, ma almeno rispondenti alle normative europee. Abbiamo bisogno che nulla osti all’accesso al credito, piccolo o grande che sia, qualora questo sia espressione di una volontà istituzionale. Abbiamo bisogno che questo credito sia efficace e che si traduca, non sulla carta ma nelle aziende, in una ricaduta ed in un indotto seguendo le semplici leggi dell’economia fordiana. Denaro dato ad imprenditore formato, o se preferisci boni pastoris esse pecus tondere, non deglubere.

Abbiamo bisogno di risposte rapide, sicure e concrete a tutte le richieste d’inserimento, mantenimento ed ampliamento dell’attività d’impresa. Se il progetto richiede un sì o viene respinto con un no, questo deve essere un SignorSì o un SignorNo e non un “… se la sua azienda risponde ai requisiti di cui all’articolo 4 della legge 11, se la sua azienda dimostra che non sussistono effetti negativi per ambiente ai sensi della direttiva 92/43/CEE, se …., se…, se …,allora può essere che …”. Qui sì che la burocrazia esprime il massimo della sua “dolomiticità”.

 

Questa mia lettera Presidente verte su argomenti pesanti….Non per amarezza mia, non per scontento di un formatore che ama il suo lavoro nonostante qualcuno voglia eclissarlo.
Una lettera pesante per dirti che l’ospitalità non è uno spot ma CONOSCENZA, che per avere CONOSCENZA ci vuole VOLONTA’ e desiderio di MIGLIORARE, che burocrazia e fiscalità in meno, sono 40 ANNI in PIU’ di VITA per un padre di famiglia, che chi lavora da tanti anni nell’amministrazione in un certo modo PUO’ sempre LAVORARE in un MODO MIGLIORE…..

Poiché per chi fa il mio mestiere con coscienza ogni giorno è una lotta contro l’ignoranza e la stupidità intese in quanto tali e che non possono essere usate come arma propria per difendersi dalle novità, ogni giorno è una partita con la vita di altri che deve essere vinta, per forza.
Poiché il singolo, per quanto motivato, non è nulla senza gli altri, perché per fare ACCOGLIENZA tutti, proprietari e proletari, datori di lavoro e lavoratori, tipici e atipici, consulenti e dipendenti, funzionari e sottoposti, TUTTI, DEVONO dare una MANO e provarci, a lavorare bene, a lavorare con la regola di quel ormai defunto buon senso, che da sempre è stato fonte di buona condotta per gli abitanti delle Dolomiti…. Perché ci sono ancora tante persone con la mentalità del “appena volta le spalle….faccio quello che mi pare”…. Perché abbiamo una evoluzione ed adeguamento delle imprese tra le più basse in Europa.

Perché in giornate come questa le persone che pensano se essere o no “dolomitici” sono di più di quelle che credi….

 

Con affetto

Vittore Bassani

 
 
 

Inaugurata la più grande banca fitogenetica del mondo

Post n°23 pubblicato il 03 Marzo 2008 da Vittore_Bassani
 

La creazione di una Banca mondiale di semi (la Global Seed Vault) per ospitare duplicati di varietà uniche delle colture mondiali più importanti “è una delle imprese più innovative e straordinarie al servizio dell’umanità”, ha dichiarato Jacques Diouf intervenendo ad una conferenza a Svalbard organizzata in occasione dell’inaugurazione della Banca mondiale di sementi. “La ricchezza che viene salvaguardata a Svalbard sarà una garanzia a livello mondiale per affrontare le sfide future”, ha aggiunto.
 
Conservati nel permafrost
Questa banca genetica è costruita all’interno di una montagna ghiacciata nei pressi del villaggio di Longyearbyen, nelle isole Svalbard, un arcipelago a circa mille chilometri nord dalle coste norvegesi. Il permafrost e la roccia faranno sì che anche senza elettricità il materiale genetico conservato nel caveau rimarrà congelato e protetto.
La costruzione di questo deposito mondiale è stata finanziata dal governo norvegese. Secondo il Fondo mondiale per la diversità delle coltivazioni* la banca è una componente essenziale di un sistema globale razionale e sicuro per conservare la diversità di tutte le coltivazioni. Il Fondo assiste i paesi in via di sviluppo a preparare, imballare e trasportare le loro sementi al caveau artico. 
La banca genetica di Svalbard riceverà, nell’ambito dell’accordo del Trattato sulla Biodiversità, circa 200.000 sementi, ma la sua capacità complessiva è di 4.5 milioni di campioni, equivalenti a circa 2 miliardi di semi.

 
 
 

Vittoria sulla questione "Parmesan"!!!

Post n°22 pubblicato il 26 Febbraio 2008 da Vittore_Bassani
 
Tag: Lex

Poiché la Commissione non ha dimostrato che l’ordinamento tedesco non tutela a sufficienza la DOP «Parmigiano Reggiano», il ricorso per inadempimento contro la Germania è stato respinto

Secondo il regolamento relativo alla tutela comunitaria delle denominazioni d'origine 1, i prodotti registrati come DOP godono di tutela contro qualsiasi «usurpazione, imitazione o evocazione». Le denominazioni generiche non possono invece essere registrate e quelle registrate non possono divenire generiche.

Ritenendo che la Germania non tutelasse a sufficienza la DOP «Parmigiano Reggiano», la Commissione ha avviato un procedimento per inadempimento. Essa reputa che il termine «parmesan» sia la traduzione della DOP «Parmigiano Reggiano» e ha richiesto alle autorità tedesche di intervenire d’ufficio per porre fine alla commercializzazione dei prodotti venduti con la denominazione «parmesan» ma non conformi al disciplinare della DOP «Parmigiano Reggiano».

La Corte osserva anzitutto che non è solo la forma precisa in cui è registrata una DOP che gode della tutela del diritto comunitario.

Essa constata poi che, in considerazione delle somiglianze fonetiche e visive fra le denominazioni in questione e dell’analogo aspetto esterno dei prodotti, l’uso della denominazione «parmesan» dev’essere considerato un’evocazione della DOP «Parmigiano Reggiano», la quale è tutelata dal diritto comunitario contro una situazione del genere. È quindi irrilevante accertare se la denominazione «parmesan» sia la traduzione della DOP «Parmigiano Reggiano». Non avendo dimostrato che la denominazione «parmesan» possiede carattere generico, la Germania non può avvalersi di questa eccezione prevista dal regolamento.

 
 
 

Incontro informativo Piano di Sviluppo Rurale

Post n°21 pubblicato il 22 Febbraio 2008 da Vittore_Bassani
 

Lunedì 25 Febbraio alle ore 20 presso la Birreria di Pedavena incontro informativo sul Piano di Sviluppo Rurale della Regione Veneto. Presente Luca Zaia, vivepresidente della Regione Veneto.

 
 
 

Per favore, se proprio volete truffarci ... almeno fatelo con un minimo di nobiltà.

Post n°20 pubblicato il 20 Febbraio 2008 da Vittore_Bassani
 

Che dire ... continuano ad arrivare messaggi in spam inneggianti servizi bancari e postali. Come sempre "il tuo conto è sospeso, se vuoi ripristinarlo ..."
Come dicono a Napoli "quando nasce il sole nasce il fesso". Però qui il problema è diverso. Non si tratta di frode ma di ortografia e grammatica! Ecco l'ultimo spam arrivatomi:

"Caro cliente CartaSi,
Eseguiamo attualmente la manutenzione regolare delle nostre misure di sicurezza. Il suo conto e stato scelto a caso per questa manutenzione, e lei sara adesso portato attraverso una serie di pagine di verifica di identita. Per eseguire la manutenzione regolare per favore  scatto qui

Proteggere la sicurezza del suo conto e il nostro interesse primario, e chiediamo scusa per qualunque inconvenienza che questo puo causare
Per favore nota:
Se non riceviamo la verifica di conto entro 24 ore presumeremo che questo conto e fraudolento e sara sospeso. Lo scopo di questa verifica e assicurare che il suo conto non si e compromesso e combattere la frode dalla nostra comunita."

Ad essere frodato qui può essere solo il "Devoto-Oli" e le scuse andrebbero rivole a Cesare Beccaria, che di delitti e delle pene (aggiungo 'e dell'italiano') se ne intende.

 
 
 
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Un blog di: Vittore_Bassani
Data di creazione: 18/12/2007
 

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