Creato da Typhoon4 il 05/11/2007
(nonsolo cartelle esattoriali impazzite) - Se i giusti non si oppongono, sono già colpevoli
 

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A chi affidiamo la riscossione dei tributi in Italia?

Foto di Typhoon4

"Equitalia è la società per azioni, a totale capitale pubblico (51% in mano all’Agenzia delle entrate e 49% all’Inps), incaricata dell’esercizio dell’attività di riscossione nazionale dei tributi. Il suo fine è quello di contribuire a realizzare una maggiore equità fiscale, dando impulso all'efficacia della riscossione attraverso la riduzione dei costi a carico dello Stato e la semplificazione del rapporto con il contribuente."

Questo è quanto si legge dal sito internet di Equitalia (www.equitaliaonline.it).

La verità è un'altra: la riscossione dei tributi in Italia è affidata ad un sistema perverso con banche dati carenti ed affette da errori grossolani e clamorosi.

Citiamo un esempio (che ci riguarda da vicino): la nostra personale vicenda di cartelle pazze (lo scrivente ne ha ricevute ben 77 in 3 anni dalla banda di quelli di Equitalia) trae origine dal fatto che il codice fiscale / la partita iva di un contribuente (il sottoscritto) risulta associata ad una pluralità di imprese (finora ne abbiamo contate dieci) presso le banche dati utilizzate per l'iscrizione a ruolo dei tributi.

Qualcuno ci può spiegare come è possibile che una partita iva od un codice fiscale possa essere associato da un sistema informatico ad una pluralità di soggetti? Non dovrebbe esserci un controllo, da parte del software, che impedisca che un codice fiscale o una partita iva possa essere associato (per errore o per frode) a più di un soggetto?

Una banca dati che poggia su di un tale errore è una porcata di cui Equitalia e la SOGEI sono responsabili!

E affidare la riscossione dei tributi a dei soggetti che fanno uso di tali strumenti, con dati corrotti e viziati, è altresì una porcata, di cui l'Agenzia delle Entrate è responsabile!

Dunque la riscossione dei tributi in Italia è effettuata a mezzo di iniquità e di porcate come quella che vi abbiamo appena esposto!

Quando vi viene notificata una cartella esattoriale, dunque, chiedetevi sempre se effettivamente dovete pagare quel che vi viene chiesto o se siete anche voi vittima di un sistema perverso...Opponete ricorso!

In aggiunta ai ricorsi inoltrati ai Giudici di Pace o alle istanze presentate ai Prefetti o direttamente agli Enti Creditori, non tutti sanno che in Italia esiste la figura del Garante del Contribuente, istituita con l'Art. 13 della legge 212/2000, cui potersi rivolgere per verificare le irregolarità, le scorrettezze e le disfunzioni dell'attività fiscale segnalate dai contribuenti.

Ci chiediamo se esista in Europa un osservatorio, dotato di autonomia e imparzialità, cui poter denunciare l'assurdità ed il meccanismo perverso e fallace della riscossione dei tributi in Italia, basato su dati corrotti e falsati.

Se necessario combatteremo la nostra guerra contro Equitalia e "la sua banda"  su di un tavolo europeo, presso la Corte di giustizia delle Comunità Europee (http://europa.eu/institutions/inst/justice/index_it.htm),  mostrando di quali mostruosità è capace l'Italia!

Viva l'Italia e viva l'Europa!

 
 
 
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