Che cento fiori fioriscano, che cento scuole gareggino,
soltanto col metodo della discussione e del ragionamento
si possono sviluppare le giuste idee
(Mao Tse Tung)
MOVIMENTO DI AGGREGAZIONE POPOLARE
Siamo delle persone che attraverso forme di lotta come i referendum, le proposte di legge,petizioni popolari, informazione, vogliono creare un'opposizione atta a contrastare il potere e i privilegi acquisiti dai politici .
1) Divenire voce unitaria del dissenso.
2) Promuovere un referendum per diminuire i privilegi della casta e delle alte cariche della pubblica amministrazione.
3) Abolizione dell'immunità parlamentare escludendo i reati d'opinione.
4) Un tetto massimo di reddito tra stipendio parlamentare e privato.
5) Diminuzione del numero dei parlamentari ed abolizione enti provinciali
6) Eliminare le pensioni d'oro con un giusto livellamento delle altre,una sola pensione con scadenza nei termini previsti per età e anni lavorativi.
7) Lotta alle forti disuguaglianze dei salari e abolizione del precariato.
8) Destinare i finanziamenti per l'istruzione esclusivamente alla scuola pubblica .
9) Una giustizia veramente uguale per tutti con la responsabilità civile e penale per i giudici.
10) Ristrutturare l'organizzazione della Pubblica Sanità.
IL NOSTRO MOVIMENTO E' PACIFISTA, FORMATO DA PERSONE COMUNI CHE NON SI RITROVANO NELLA CASTA, VUOLE METTERE IN EVIDENZA I PROBLEMI CON CUI ABBIAMO OGNI GIORNO A CHE FARE E VALORIZZARE LE COSE POSITIVE CHE CI SONO NELLA NOSTRA REGIONE.
Ci sono uomini che lottano un giorno
e sono importanti, alcuni lottano un'anno
e sono molto importanti,
altri lottano tutta la vita:
quelli sono indispensabili
(Bertold Brecht)
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c'è la crisi, ma non per tutti!!!
Post n°11 pubblicato il 15 Marzo 2009 da SIAMOVIVI_VENETO
Maxi premio ai super dirigenti, Ai supermanager ricchi premi (a spese dei
È polemica in Veneto per il premio di risultato - in media circa 15mila euro ciascuno - assegnato dalla Giunta Regionale ai 13 massimi dirigenti della Regione. Un maxi bonus che equivale al 10% dello stipendio, il massimo previsto, per il raggiungimento degli obiettivi 2008 da parte di dirigenti e segretari ai vertici dell’ente regionale. «La giunta - ha commentato oggi per il Pdci il consigliere regionale Nicola Atalmi - dimostra di non rendersi conto della crisi che sta colpendo i veneti. Dare un premio di 15 mila euro indistintamente a tutti i massimi dirigenti della Regione vuol dire insultare le migliaia di veneti che in questi giorni devono arrabattarsi con assegni di cassa integrazione di 700 euro al mese». Per Atalmi significa anche dare «il cattivo esempio perchè, come già per i direttori delle Asl, non si premia chi merita, chi ha migliorato il funzionamento della macchina pubblica, chi ha servito meglio le istituzioni e i cittadini». In tempi di crisi, rileva l'esponente dei Comunisti italiani, servirebbe semmai «tagliare gli sprechi, ridurre i costi della politica, proprio a partire dai dirigenti e politici». «Ai manager caviale e champagne, ai lavoratori devastati dalla crisi economica neppure un tozzo di pane». È il duro commento del deputato del Pd Andrea Martella, alla decisione della Giunta regionale del Veneto di gratificare con un maxi premio di risultato - circa 15 mila euro lordi - i massimi dirigenti dell’ente. «Questa - aggiunge - è la logica di chi governa la Regione, che elargisce a pioggia il massimo del premio previsto ai suoi dirigenti indipendentemente dai loro risultati e, soprattutto, incurante del clima sociale che stiamo vivendo nel Paese e nella nostra regione». Per Martella «la cosa ancora più strabiliante è che, contemporaneamente, Galan e la sua Giunta continuano a far finta di nulla nei confronti delle decine di migliaia di lavoratori che si trovano in cassa integrazione e che non hanno ancora alcuna certezza circa la copertura economica degli ammortizzatori sociali». «È bene che su questa vicenda - conclude Martella, annunciando in proposito un’interrogazione al ministro Brunetta - venga fatta piena luce. Anzi, se il presidente Galan ha un minimo di dignità, metta da parte i suoi quotidiani proclami, fatti su ogni cosa, e agisca bloccando questi aumenti». (ANSA). Mentre decine di migliaia di lavoratori e le loro famiglie soffrono nella morsa di una crisi che taglia salari e posti di lavoro, la casta politica regionale foraggia i propri galoppini dispensando loro ricchi premi a pioggia e senza valutazione del merito, se non quello di un ferreo servilismo politico, utilizzando i soldi delle tasse pagati dai contribuenti, sempre più tartassati e spremuti dal fisco, compreso quello regionale e locale. Ma quando verrà la crisi anche per costoro??? |
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