VIAGGI DEL CUORE

Camminando sulle orme di Gesù attraverso il vangelo.

 

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PREGANDO POI...

 

La vera preghiera. Il Pater

[7]Pregando poi, non sprecate parole come i pagani, i quali credono di venire ascoltati a forza di parole. [8]Non siate dunque come loro, perché il Padre vostro sa di quali cose avete bisogno ancor prima che gliele chiediate. [9]Voi dunque pregate così:

Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome;
[10]venga il tuo regno;
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
[11]Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
[12]e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
[13]e non ci indurre in tentazione,
ma liberaci dal male.

[14]Se voi infatti perdonerete agli uomini le loro colpe, il Padre vostro celeste perdonerà anche a voi; [15]ma se voi non perdonerete agli uomini, neppure il Padre vostro perdonerà le vostre colpe.

 

 

 

Giovanni 13,16-20

Post n°129 pubblicato il 15 Maggio 2014 da sole.cp2
 

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 13,16-20. 

In quel tempo, dopo che ebbe lavato i piedi ai discepoli,

Gesù disse loro: «In verità, in verità vi dico: un servo non

è più grande del suo padrone, né un apostolo è più grande

di chi lo ha mandato. 
Sapendo queste cose, sarete beati se le metterete in pratica. 
Non parlo di tutti voi; io conosco quelli che ho scelto; ma si

deve adempiere la Scrittura: Colui che mangia il pane con me,

ha levato contro di me il suo calcagno. 
Ve lo dico fin d'ora, prima che accada, perché, quando sarà

avvenuto, crediate che Io Sono. 
In verità, in verità vi dico: Chi accoglie colui che io manderò,

accoglie me; chi accoglie me, accoglie colui che mi ha mandato».

 

 

 
 
 

Amatevi gli uni e gli altri

Post n°128 pubblicato il 14 Maggio 2014 da sole.cp2
 

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 15,9-17. 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Come il Padre ha amato me, così anch'io ho amato voi.

Rimanete nel mio amore. 
Se osserverete i miei comandamenti, rimarrete nel mio

amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre

mio e rimango nel suo amore. 
Questo vi ho detto perché la mia gioia sia in voi e la vostra

gioia sia piena». 
Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri,

come io vi ho amati. 
Nessuno ha un amore più grande di questo: dare la vita

per i propri amici. 
Voi siete miei amici, se farete ciò che io vi comando. 
Non vi chiamo più servi, perché il servo non sa quello che

fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perché tutto

ciò che ho udito dal Padre l'ho fatto conoscere a voi. 
Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi e vi ho costituiti

perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga;

perché tutto quello che chiederete al Padre nel mio nome,

ve lo conceda. 
Questo vi comando: amatevi gli uni gli altri».

 

 

 
 
 

Seguiamo Gesù

Post n°127 pubblicato il 13 Maggio 2014 da sole.cp2
 

 

 

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 10,22-30. 

Ricorreva in quei giorni a Gerusalemme la festa della Dedicazione.

Era d'inverno. 
Gesù passeggiava nel tempio, sotto il portico di Salomone. 
Allora i Giudei gli si fecero attorno e gli dicevano: «Fino a

quando terrai l'animo nostro sospeso? Se tu sei il Cristo,

dillo a noi apertamente». 
Gesù rispose loro: «Ve l'ho detto e non credete; le opere

che io compio nel nome del Padre mio, queste mi

danno testimonianza; 
ma voi non credete, perché non siete mie pecore. 
Le mie pecore ascoltano la mia voce e io le conosco

ed esse mi seguono. 
Io do loro la vita eterna e non andranno mai perdute

e nessuno le rapirà dalla mia mano. 
Il Padre mio che me le ha date è più grande di tutti e

nessuno può rapirle dalla mano del Padre mio. 
Io e il Padre siamo una cosa sola».  

 
 
 

Il buon pastore

Post n°126 pubblicato il 13 Maggio 2014 da sole.cp2
 

 

 

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 10,11-18. 

In quel tempo, disse Gesù: «Io sono il buon pastore. Il buon

pastore offre la vita per le pecore. 
Il mercenario invece, che non è pastore e al quale le pecore

non appartengono, vede venire il lupo, abbandona le pecore

e fugge e il lupo le rapisce e le disperde; 
egli è un mercenario e non gli importa delle pecore. 
Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie

pecore conoscono me, 
come il Padre conosce me e io conosco il Padre; e offro

la vita per le pecore. 
E ho altre pecore che non sono di quest'ovile; anche queste

io devo condurre; ascolteranno la mia voce e diventeranno

un solo gregge e un solo pastore. 
Per questo il Padre mi ama: perché io offro la mia vita, per

poi riprenderla di nuovo. 
Nessuno me la toglie, ma la offro da me stesso, poiché ho

il potere di offrirla e il potere di riprenderla di nuovo.

Questo comando ho ricevuto dal Padre mio».

 
 
 

Io sono la porta

Post n°125 pubblicato il 11 Maggio 2014 da sole.cp2
 

 

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 10,1-10. 

In quel tempo, Gesù disse; «In verità, in verità vi dico: chi

non entra nel recinto delle pecore per la porta, ma vi sale

da un'altra parte, è un ladro e un brigante. 
Chi invece entra per la porta, è il pastore delle pecore. 
Il guardiano gli apre e le pecore ascoltano la sua voce: egli

chiama le sue pecore una per una e le conduce fuori. 
E quando ha condotto fuori tutte le sue pecore, cammina

innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perché conoscono

la sua voce. 
Un estraneo invece non lo seguiranno, ma fuggiranno via

da lui, perché non conoscono la voce degli estranei». 
Questa similitudine disse loro Gesù; ma essi non capirono

che cosa significava ciò che diceva loro. 
Allora Gesù disse loro di nuovo: «In verità, in verità vi dico:

io sono la porta delle pecore. 
Tutti coloro che sono venuti prima di me, sono ladri e briganti;

ma le pecore non li hanno ascoltati. 
Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvo;

entrerà e uscirà e troverà pascolo. 
Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere;

io sono venuto perché abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza».

 
 
 

E lo Spirito che da la vita

Post n°124 pubblicato il 10 Maggio 2014 da sole.cp2
 

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 6,60-69. 

In quel tempo, molti tra i discepoli di Gesù, dissero: «Questo linguaggio

è duro; chi può intenderlo?». 
Gesù, conoscendo dentro di sé che i suoi discepoli proprio di questo

mormoravano, disse loro: «Questo vi scandalizza? 
E se vedeste il Figlio dell'uomo salire là dov'era prima? 
E' lo Spirito che dà la vita, la carne non giova a nulla; le parole che

vi ho dette sono spirito e vita. 
Ma vi sono alcuni tra voi che non credono». Gesù infatti sapeva fin

da principio chi erano quelli che non credevano e chi era colui che

lo avrebbe tradito. 
E continuò: «Per questo vi ho detto che nessuno può venire a me,

se non gli è concesso dal Padre mio». 
Da allora molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano

più con lui. 
Disse allora Gesù ai Dodici: «Forse anche voi volete andarvene?». 
Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole

di vita eterna; 
noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio».

 

 

 
 
 

il mio corpo e il mio sangue

Post n°123 pubblicato il 09 Maggio 2014 da sole.cp2
 

Il mio corpo e il mio sangue versato per voi

 

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 6,52-59. 

 

In quel tempo, i Giudei si misero a discutere tra di loro:

«Come può costui darci la sua carne da mangiare?». 
Gesù disse: «In verità, in verità vi dico: se non mangiate l

a carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue,

 non avrete in voi la vita. 
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha la vita

eterna e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 
Perché la mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda. 
Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me

e io in lui. 
Come il Padre, che ha la vita, ha mandato me e io vivo per

il Padre, così anche colui che mangia di me vivrà per me. 
Questo è il pane disceso dal cielo, non come quello che

mangiarono i padri vostri e morirono. Chi mangia questo

pane vivrà in eterno». 
Queste cose disse Gesù, insegnando nella sinagoga

 a Cafarnao.

 
 
 

AMMAESTRATI DA DIO

Post n°122 pubblicato il 09 Maggio 2014 da sole.cp2
 

 

 

8 MAGGIO  2014

 

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 6,44-51. 

In quel tempo, Gesù disse alle folle: «Nessuno può venire a me, se non

lo attira il Padre che mi ha mandato; e io lo risusciterò nell'ultimo giorno. 
Sta scritto nei profeti: E tutti saranno ammaestrati da Dio. Chiunque ha

udito il Padre e ha imparato da lui, viene a me. 
Non che alcuno abbia visto il Padre, ma solo colui che viene da Dio ha

visto il Padre. 
In verità, in verità vi dico: chi crede ha la vita eterna. 
Io sono il pane della vita. 
I vostri padri hanno mangiato la manna nel deserto e sono morti; 
questo è il pane che discende dal cielo, perché chi ne mangia non

muoia. 
Io sono il pane vivo, disceso dal cielo. Se uno mangia di questo pane

vivrà in eterno e il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo».

 
 
 

io sono il pane della vita

Post n°121 pubblicato il 07 Maggio 2014 da sole.cp2
 

 

 

 

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 6,35-40. 

In quel tempo, disse Gesù alla folla: «Io sono il pane della vita; chi viene

a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà più sete.» 
Vi ho detto però che voi mi avete visto e non credete. 
Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me; colui che viene a me, non lo

respingerò, 
perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà

di colui che mi ha mandato. 

E questa è la volontà di colui che mi ha mandato, che io non perda nulla

di quanto egli mi ha dato, ma lo risusciti nell'ultimo giorno. 

Questa infatti è la volontà del Padre mio, che chiunque vede il Figlio

e crede in lui abbia la vita eterna; io lo risusciterò nell'ultimo giorno».

 
 
 

MAGGIO 6 Giovanni 6,30-35

Post n°120 pubblicato il 06 Maggio 2014 da sole.cp2
 

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 6,30-35.

In quel tempo, la folla disse a Gesù: «Quale segno dunque tu fai perché

vediamo e possiamo crederti? Quale opera compi?
I nostri padri hanno mangiato la manna nel deserto, come sta scritto:

Diede loro da mangiare un pane dal cielo».
Rispose loro Gesù: «In verità, in verità vi dico: non Mosè vi ha dato il

pane dal cielo, ma il Padre mio vi dà il pane dal cielo, quello vero;
il pane di Dio è colui che discende dal cielo e dà la vita al mondo».
Allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane».
Gesù rispose: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più

fame e chi crede in me non avrà più sete.»

 

 
 
 

Metti il tuo dito....

Post n°119 pubblicato il 07 Aprile 2013 da sole.cp2
 

 

 

 

LA PAROLA
7 aprile 2013
Domenica
S. Giovanni Battista de la Salle (m)
2.a di Pasqua - P

PREGHIERA DEL MATTINO
"Perché mi hai veduto, hai creduto: beati quelli che pur non

avendo visto crederanno!". Signore, nel tuo Figlio Gesù tu hai compiuto

l'avvenimento più straordinario di tutti i tempi, ma non l'hai fatto in

modo da obbligarci a credere. Tu non forzi la nostra libertà, ci lasci liberi

di scegliere, liberi di credere, liberi di amarti. Tu hai messo a nostra

disposizione una potenza che mai nessuna scienza giungerà ad eguagliare,

e noi l'abbiamo resa arida con il nostro dubitare.
Signore, tu sei la risurrezione e la vita. Io credo, ma vieni ad

accrescere

la mia fede perché la tua potenza di vita in me possa trasformarmi

secondo la tua immagine. Io so che tu in me puoi tutto, ma che non

farai nulla senza il mio "Fiat": tu aspetti il mio accordo per compiere

la tua volontà. Se solo noi avessimo la fede come un granello di

senape, tu potresti trasformare il mondo. Gloria alla tua risurrezione,

Cristo! Gloria alla tua regalità! Gloria a te che governi ogni cosa per a

more verso gli uomini!

ANTIFONA D'INGRESSO
Come bambini appena nati, bramate il puro latte spirituale,

che vi faccia

crescere verso la salvezza. Alleluia. (1Pt 2,2)

COLLETTA
Dio di eterna misericordia, che nella ricorrenza pasquale ravvivi la

fede del tuo popolo, accresci in noi la grazia che ci hai dat

o, perché

tutti comprendiamo l'inestimabile ricchezza del Battesimo

che ci ha

purificati, dello Spirito che ci ha rigenerati, del Sangue che ci ha redenti. Per il nostro Signore Gesù Cristo...

PRIMA LETTURA (At 5,12-16)
Venivano aggiunti credenti al Signore, una moltitudine di uomini

e di donne.
Dagli Atti degli Apostoli
Molti segni e prodigi avvenivano fra il popolo per opera degli apostoli.

Tutti erano soliti stare insieme nel portico di Salomone; nes

suno degli

 

 

altri osava associarsi a loro, ma il popolo li esaltava.
Sempre più, però, venivano aggiunti credenti al Signore, una

moltitudine

di uomini e di donne, tanto che portavano gli ammalati persino

nelle piazze,

ponendoli su lettucci e barelle, perché, quando Pietro passava, a

lmeno

la sua ombra coprisse qualcuno di loro.
Anche la folla delle città vicine a Gerusalemme accorreva, portando malati

e persone tormentate da spiriti impuri, e tutti venivano guariti.
Parola di Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Dal Salmo 117)
R. Rendete grazie al Signore perché è buono: il suo amore è

per sempre.
Dica Israele: 
«Il suo amore è per sempre».
Dica la casa di Aronne: 
«Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore: 
«Il suo amore è per sempre». R.
La pietra scartata dai costruttori 
è divenuta la pietra d'angolo.
Questo è stato fatto dal Signore: 
una meraviglia ai nostri occhi.
Questo è il giorno che ha fatto il Signore: 
rallegriamoci in esso ed esultiamo! R.
Ti preghiamo, Signore: dona la salvezza! 
Ti preghiamo, Signore: dona la vittoria!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore. 
Il Signore è Dio, egli ci illumina. R. 

SECONDA LETTURA (Ap 1,9-11a.12-13.17-19)
Ero morto, ma ora vivo per sempre.
Dal libro dell'Apocalisse di san Giovanni apostolo
Io, Giovanni, vostro fratello e compagno nella tribolazione, nel regno e

nella perseveranza in Gesù, mi trovavo nell'isola chiamata

Patmos a

causa della parola di Dio e della testimonianza di Gesù.
Fui preso dallo Spirito nel giorno del Signore e udii dietro di me

una voce

potente, come di tromba, che diceva: «Quello che vedi, scrivilo

in un libro

e mandalo alle sette Chiese».
Mi voltai per vedere la voce che parlava con me, e appena

voltato vidi

sette candelabri d'oro e, in mezzo ai candelabri, uno simile a un

Figlio d'uomo, con un abito lungo fino ai piedi e cinto al petto

con una fascia d'oro.
Appena lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli, posando su

di me la sua destra, disse: «Non temere! Io sono il Primo e l'Ultimo,

e il Vivente. Ero morto, ma ora vivo per sempre e ho le chiavi della

morte e degli inferi. Scrivi dunque le cose che hai visto, quelle presenti

e quelle che devono accadere in seguito.
Parola di Dio.

CANTO AL VANGELO (Gv 20,29)
R. Alleluia, alleluia.
Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto:
beati quelli che non hanno e hanno creduto!.
R. Alleluia.

VANGELO (Gv 20,19-31)
Otto giorni dopo venne Gesù.
Dal Vangelo secondo Giovanni
La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse

le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei,

venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo,

mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al

vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me,

anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo

Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati;

a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando

venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!».

Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e

non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano

nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c'era con loro anche

Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse:

«Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le

mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere

incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!»

. Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che

non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono

stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate

che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la

vita nel suo nome.
Parola del Signore.

OMELIA
Partecipando al sacrificio della Messa, noi ascoltiamo ogni volta le parole

di Cristo che si rivolge agli apostoli: "Vi lascio la pace, vi do la mia pace".

Inoltre, imploriamo il Signore di concederci "unità e pace secondo la

sua volontà" e di donare "la pace ai nostri giorni".
Ogni volta che apparve agli apostoli Cristo, dopo aver vinto la morte

, augurò la pace, sapendo quanto tutti loro la desiderassero.

Nel conferire agli apostoli il potere di rimettere i peccati, Cristo

ha portato la pace nell'anima inquieta dell'uomo. L'anima creata d

a Dio ha nostalgia di Dio. La pace con Dio è il fondamento della pace

tra gli uomini. Liberato dalla schiavitù del peccato, l'uomo è in pace,

ha l'anima in festa, in pace. La pace regna sui cuori puri.

È partendo dalla pace interiore, quella del cuore, appoggiandosi ad

essa, che si può stabilire la pace esteriore: in famiglia, fra vicini,

in seno alla Chiesa, tra i popoli. Dio chiama tutti gli uomini ad unirsi

al suo popolo unico. Il suo desiderio, che è di riunire tutti gli uomini

in seno ad un'unica comunità per salvarli, è già espresso

nell'Antico Testamento.
Gli Ebrei capirono di essere un popolo unico nella lontana notte di

Pasqua in cui Dio li separò dagli Egiziani ed indicò loro la

Terra promessa.
La Pasqua viene per ricordare questo avvenimento alle generazioni

successive: in questo giorno ogni ebreo ha il sentimento di essere

di nuovo condotto fuori dall'Egitto per essere salvato. Allo stesso

modo, il nuovo popolo di Dio è nato il giorno di Pasqua, quando

la concordia eterna fu rinnovata e suggellata dal sangue del Figlio

di Dio. Questo popolo creato da Cristo è precisamente

la Chiesa.
Gli uomini assomigliano a piccoli universi, chiusi e segreti. Dio

li ha creati così. Ciò nonostante, il Creatore ha dato agli uomini

anche il gusto di riunirsi in gruppi, di vivere, di lavorare, di creare

in comune. Dio ha voluto allo stesso tempo assicurare loro la salvezza

in quanto comunità, la salvezza del suo popolo. Accettare la salvezza

promessa da Dio significa nello stesso tempo integrarsi al nuovo popolo

riunito da Cristo, in seno al quale tutti usano i medesimi strumenti

della grazia, cioè i sacramenti, scaturiti dalla Passione di Cristo.
In diversi momenti, il Nuovo Testamento designa Cristo come

il volto visibile di Dio, l'immagine del Padre, il suo segno

(Col 1,15Gv 1,18). Cristo è come un sacramento che significa

e trasmette l'amore del Padre. È un segno carico di significato e di

forza di salvezza; in lui si trovano riuniti il perdono del Padre e la

filiazione. In questo senso, Cristo appare come il primo sacramento

nato dall'amore di Dio, la fonte di tutti i sacramenti.

I sacramenti possono esistere solamente perché in loro Cristo

stesso è presente ed agisce.
Come una madre premurosa, la Chiesa si sforza di spiritualizzare

tutta la vita dei suoi figli e delle sue figlie. Vivere la spiritualità,

provare la pace dell'anima è tentare di dare un carattere divino

al quotidiano attraverso il flusso di grazie, di sapienza, di

sentimenti, di consolazione che viene da Dio. Per ottenere la

salvezza, egli ci fa pervenire, in un modo o nell'altro, a raggiungere

Cristo. Ci fa camminare la mano nella mano con i figli del popolo

di Dio, ci dirige verso un destino comune sotto l'egida di Cristo

che si occupa di noi, ci perdona, ci santifica e ci concede la pace.

PREGHIERA SULLE OFFERTE
Accogli con bontà, Signore. l'offerta del tuo popolo [e dei nuovi

battezzati]: tu che ci hai chiamati alla fede e rigenerati nel Battesimo,

guidaci alla felicità eterna. Per Cristo nostro Signore.

ANTIFONA ALLA COMUNIONE
"Accosta la tua mano, tocca le cicatrici dei chiodi e non essere

incredulo, ma credente". Alleluia. (cf. Gv 20,27)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE
Dio onnipotente, la forza del sacramento pasquale che abbiamo

ricevuto continui a operare nella nostra vita.

Per Cristo nostro Signore.


MEDITAZIONE
San Tommaso amava Gesù, il maestro che lo scelse come apostolo,

e si mise interamente al suo servizio. Ma, qua

ndo vide Gesù

crocifisso, vacillò nella fede, come tutti gli altri. E non si può

negare il fatto seguente: i suoi dubbi non furono solamente,

come per gli altri, il risultato delle circostanze. Fu per lui

l'effetto di una pericolosa condizione dello Spirito. Stando a san

Giovanni, secondo le stesse parole del Salvatore, si vede bene

che egli meritava più degli altri il biasimo di Gesù. Si era

isolato da tutti, rifiutò violentemente la testimonianza, non

di uno solo ma di tutti gli altri: "Se non vedo nelle sue mani

il segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo costato,

non crederò" (Gv 20,25).
Abbiamo visto manifestarsi il suo dubbio interiore anche prima

della risurrezione. Tommaso voleva, prima di tutto, delle prove

riguardo la missione del suo maestro: "Signore, non sappiamo

dove vai e come possiamo conoscere la via?" (Gv 14,5).

Con un tale stato d'animo, Tommaso non poteva non sentire

la medesima esigenza di prove tangibili all'annuncio della

risurrezione. In mancanza di prove, egli rifiuta di credere e

mette in dubbio ogni cosa riguardo al suo maestro. Fino a

quando non gli venga tutto dimostrato. È in quel momento

che sopraggiunge il Salvatore per colmare

il suo desiderio.

Ma gli rimprovera fermamente la sua ostinazione. L'apostolo,

sottomesso e ormai fiducioso, si sente dire ciò che oggi

concerne tutti: "Perché mi hai veduto, hai creduto: beati

quelli che pur non avendo visto, crederanno!" (Gv 20,29).
Card. JOHN HENRY NEWMAN 

 
 
 

Vangelo del giorno

Post n°118 pubblicato il 24 Febbraio 2013 da sole.cp2
 

 

 

Domenica della Samaritana

Santo(i) del giorno : B. TOMMASO MARIA Fusco, Sacerdote, fondatore,  B. ASCENSIÓN del Corazón de Jesús, Religiosa, cofondatrice
image Per saperne di più sui Santi del giorno... 


Meditazione del giorno : Beata Teresa di Calcutta 
« Dammi da bere »

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 4,5-42. 
Giunse pertanto ad una città della Samaria chiamata Sicàr, vicina al terreno che Giacobbe aveva dato a Giuseppe suo figlio: 
qui c'era il pozzo di Giacobbe. Gesù dunque, stanco del viaggio, sedeva presso il pozzo. Era verso mezzogiorno. 
Arrivò intanto una donna di Samaria ad attingere acqua. Le disse Gesù: «Dammi da bere». 
I suoi discepoli infatti erano andati in città a far provvista di cibi. 
Ma la Samaritana gli disse: «Come mai tu, che sei Giudeo, chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?». I Giudei infatti non mantengono buone relazioni con i Samaritani. 
Gesù le rispose: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi è colui che ti dice: "Dammi da bere!", tu stessa gliene avresti chiesto ed egli ti avrebbe dato acqua viva». 
Gli disse la donna: «Signore, tu non hai un mezzo per attingere e il pozzo è profondo; da dove hai dunque quest'acqua viva? 
Sei tu forse più grande del nostro padre Giacobbe, che ci diede questo pozzo e ne bevve lui con i suoi figli e il suo gregge?». 
Rispose Gesù: «Chiunque beve di quest'acqua avrà di nuovo sete; 
ma chi beve dell'acqua che io gli darò, non avrà mai più sete, anzi, l'acqua che io gli darò diventerà in lui sorgente di acqua che zampilla per la vita eterna». 
«Signore, gli disse la donna, dammi di quest'acqua, perché non abbia più sete e non continui a venire qui ad attingere acqua». 
Le disse: «Và a chiamare tuo marito e poi ritorna qui». 
Rispose la donna: «Non ho marito». Le disse Gesù: «Hai detto bene "non ho marito"; 
infatti hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non è tuo marito; in questo hai detto il vero». 
Gli replicò la donna: «Signore, vedo che tu sei un profeta. 
I nostri padri hanno adorato Dio sopra questo monte e voi dite che è Gerusalemme il luogo in cui bisogna adorare». 
Gesù le dice: «Credimi, donna, è giunto il momento in cui né su questo monte, né in Gerusalemme adorerete il Padre. 
Voi adorate quel che non conoscete, noi adoriamo quello che conosciamo, perché la salvezza viene dai Giudei. 
Ma è giunto il momento, ed è questo, in cui i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verità; perché il Padre cerca tali adoratori. 
Dio è spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verità». 
Gli rispose la donna: «So che deve venire il Messia (cioè il Cristo): quando egli verrà, ci annunzierà ogni cosa». 
Le disse Gesù: «Sono io, che ti parlo». 
In quel momento giunsero i suoi discepoli e si meravigliarono che stesse a discorrere con una donna. Nessuno tuttavia gli disse: «Che desideri?», o: «Perché parli con lei?». 
La donna intanto lasciò la brocca, andò in città e disse alla gente: 
«Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che ho fatto. Che sia forse il Messia?». 
Uscirono allora dalla città e andavano da lui. 
Intanto i discepoli lo pregavano: «Rabbì, mangia». 
Ma egli rispose: «Ho da mangiare un cibo che voi non conoscete». 
E i discepoli si domandavano l'un l'altro: «Qualcuno forse gli ha portato da mangiare?». 
Gesù disse loro: «Mio cibo è fare la volontà di colui che mi ha mandato e compiere la sua opera. 
Non dite voi: Ci sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: Levate i vostri occhi e guardate i campi che gia biondeggiano per la mietitura. 
E chi miete riceve salario e raccoglie frutto per la vita eterna, perché ne goda insieme chi semina e chi miete. 
Qui infatti si realizza il detto: uno semina e uno miete. 
Io vi ho mandati a mietere ciò che voi non avete lavorato; altri hanno lavorato e voi siete subentrati nel loro lavoro». 
Molti Samaritani di quella città credettero in lui per le parole della donna che dichiarava: «Mi ha detto tutto quello che ho fatto». 
E quando i Samaritani giunsero da lui, lo pregarono di fermarsi con loro ed egli vi rimase due giorni. 
Molti di più credettero per la sua parola 
e dicevano alla donna: «Non è più per la tua parola che noi crediamo; ma perché noi stessi abbiamo udito e sappiamo che questi è veramente il salvatore del mondo». 

 

 

 
 
 

vangelo del 25/7/2012

Post n°117 pubblicato il 25 Luglio 2012 da sole.cp2
 

 

 

 

San Giacomo, detto il maggiore, apostolo, festa

Santo(i) del giorno : S. GIACOMO il Maggiore, Apostolo (festa) ,  B. ÁNGEL DARÍO Acosta Zurita, Sacerdote messicano, martire
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Letture del giorno 

Meditazione del giorno : San Gregorio Magno 
"Il mio calice lo berrete"

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 20,20-28. 
Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli, e si prostrò per chiedergli qualcosa. 
Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Dì che questi miei figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». 
Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». 
Ed egli soggiunse: «Il mio calice lo berrete; però non sta a me concedere che vi sediate alla mia destra o alla mia sinistra, ma è per coloro per i quali è stato preparato dal Padre mio». 
Gli altri dieci, udito questo, si sdegnarono con i due fratelli; 
ma Gesù, chiamatili a sé, disse: «I capi delle nazioni, voi lo sapete, dominano su di esse e i grandi esercitano su di esse il potere. 
Non così dovrà essere tra voi; ma colui che vorrà diventare grande tra voi, si farà vostro servo, 
e colui che vorrà essere il primo tra voi, si farà vostro schiavo; 
appunto come il Figlio dell'uomo, che non è venuto per essere servito, ma per servire e dare la sua vita in riscatto per molti». 

 

 

 
 
 

Parola di oggi 18/7/2012

Post n°116 pubblicato il 18 Luglio 2012 da sole.cp2
 

 

18 luglio 2012 

Mercoledì della XV settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Santo(i) del giorno : S. BRUNO (o BRUNONE) di Segni, Vescovo ,  S. SIMONE da Lipnica, Sacerdote O.F.M. polacco
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Letture del giorno 

Meditazione del giorno : San Giovanni Crisostomo 
"Le hai rivelate ai piccoli" 

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 11,25-27. 
In quel tempo Gesù disse: «Ti benedico, o Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai tenuto nascoste queste cose ai sapienti e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli. 
Sì, o Padre, perché così è piaciuto a te. 
Tutto mi è stato dato dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare. 

 

 

 
 
 

Parola di oggi 30/9/2011

Post n°115 pubblicato il 30 Settembre 2011 da sole.cp2
 

 

 

Venerdì della XXVI settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Santo(i) del giorno : S. GIROLAMO, Padre e Dottore della Chiesa (memoria)
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Letture del giorno 

Meditazione del giorno : Sant Agostino 
«Chi ascolta voi ascolta me»

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 10,13-16. 
Guai a te, Corazin, guai a te, Betsàida! Perché se in Tiro e Sidone fossero stati compiuti i miracoli compiuti tra voi, gia da tempo si sarebbero convertiti vestendo il sacco e coprendosi di cenere. 
Perciò nel giudizio Tiro e Sidone saranno trattate meno duramente di voi. 
E tu, Cafarnao, sarai innalzata fino al cielo? Fino agli inferi sarai precipitata! 
Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me. E chi disprezza me disprezza colui che mi ha mandato».

 

 

 
 
 

Parola di oggi 29/9/2011

Post n°114 pubblicato il 30 Settembre 2011 da sole.cp2
 

 

 

Santi Archangeli Michele, Gabriele e Raffaele, festa

Santo(i) del giorno : SS. MICHELE, GABRIELE, RAFFAELE, Arcangeli (festa)
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Letture del giorno 

Meditazione del giorno : San Bernardo 
« Benedite il Signore, voi tutti suoi angeli, ... suoi ministri che fate il suo volere » (Sal 102,20-21)

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Giovanni 1,47-51. 
Gesù intanto, visto Natanaèle che gli veniva incontro, disse di lui: «Ecco davvero un Israelita in cui non c'è falsità». 
Natanaèle gli domandò: «Come mi conosci?». Gli rispose Gesù: «Prima che Filippo ti chiamasse, io ti ho visto quando eri sotto il fico». 
Gli replicò Natanaèle: «Rabbì, tu sei il Figlio di Dio, tu sei il re d'Israele!». 
Gli rispose Gesù: «Perché ti ho detto che ti avevo visto sotto il fico, credi? Vedrai cose maggiori di queste!». 
Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico: vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio dell'uomo». 

 

 

 
 
 

Parola di oggi 28/9/2011

Post n°113 pubblicato il 30 Settembre 2011 da sole.cp2
 

 

 

 

Mercoledì della XXVI settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Santo(i) del giorno : S. VENCESLAO, Duca di Boemia e martire (mf),  B. LUIGI MONZA, Sac. della Chiesa Ambrosiana, fondatore
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Letture del giorno 

Meditazione del giorno : Autore ignoto 
« Il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo »

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 9,57-62. 
Mentre andavano per la strada, un tale gli disse: «Ti seguirò dovunque tu vada». 
Gesù gli rispose: «Le volpi hanno le loro tane e gli uccelli del cielo i loro nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo». 
A un altro disse: «Seguimi». E costui rispose: «Signore, concedimi di andare a seppellire prima mio padre». 
Gesù replicò: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti; tu và e annunzia il regno di Dio». 
Un altro disse: «Ti seguirò, Signore, ma prima lascia che io mi congedi da quelli di casa». 
Ma Gesù gli rispose: «Nessuno che ha messo mano all'aratro e poi si volge indietro, è adatto per il regno di Dio». 

 

 

 
 
 

Parola di oggi 27/9/2011

Post n°112 pubblicato il 30 Settembre 2011 da sole.cp2
 

 

 

 

Martedì della XXVI settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Santo(i) del giorno : S. VINCENZO DE' PAOLI , Sacerdote e fondatore (memoria)
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Letture del giorno

 

Meditazione del giorno : San Bonaventura 
«Si diresse decisamente verso Gerusalemme»

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 9,51-56. 
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui Gesù sarebbe stato tolto dal mondo, si diresse decisamente verso Gerusalemme 
e mandò avanti dei messaggeri. Questi si incamminarono ed entrarono in un villaggio di Samaritani per fare i preparativi per lui. 
Ma essi non vollero riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme. 
Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». 
Ma Gesù si voltò e li rimproverò. 
E si avviarono verso un altro villaggio.

 

 

 
 
 

Parola del giorno 26/9/2011

Post n°111 pubblicato il 27 Settembre 2011 da sole.cp2
 

Martedì della XXVI settimana delle ferie del Tempo Ordinario

Santo(i) del giorno : S. VINCENZO DE' PAOLI , Sacerdote e fondatore (memoria)
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Letture del giorno

 

Meditazione del giorno : San Bonaventura 
«Si diresse decisamente verso Gerusalemme»

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Luca 9,51-56. 
Mentre stavano compiendosi i giorni in cui Gesù sarebbe stato

tolto dal mondo, si diresse decisamente verso Gerusalemme 
e mandò avanti dei messaggeri. Questi si incamminarono ed

entrarono in un villaggio di Samaritani per fare i preparativi per lui. 
Ma essi non vollero riceverlo, perché era diretto verso Gerusalemme. 
Quando videro ciò, i discepoli Giacomo e Giovanni dissero:

«Signore, vuoi che diciamo che scenda un fuoco dal cielo e li consumi?». 
Ma Gesù si voltò e li rimproverò. 
E si avviarono verso un altro villaggio.

 

 

 
 
 

Parola di oggi 25/9/2011

Post n°110 pubblicato il 25 Settembre 2011 da sole.cp2
 

 

 

XXVI Domenica delle ferie del Tempo Ordinario - Anno A

Santo(i) del giorno : S. CLEOFA, Discepolo di Gesù 
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Letture del giorno 

Meditazione del giorno : Santa Teresa Benedetta della Croce [Edith Stein] 
Obbedienti al Padre, come il Figlio

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 21,28-32. 
«Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli; rivoltosi al primo disse:

Figlio, và oggi a lavorare nella vigna. 
Ed egli rispose: Sì, signore; ma non andò. 
Rivoltosi al secondo, gli disse lo stesso. Ed egli rispose: Non ne ho

voglia; ma poi, pentitosi, ci andò. 
Chi dei due ha compiuto la volontà del padre?». Dicono: «L'ultimo».

E Gesù disse loro: «In verità vi dico: I pubblicani e le prostitute vi

passano avanti nel

regno di Dio. 

E' venuto a voi Giovanni nella via della giustizia e non gli avete

creduto; i pubblicani e le prostitute invece gli hanno creduto. Voi,

al contrario, pur avendo

visto queste cose, non vi siete nemmeno pentiti per credergli.

 

 

 
 
 
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UNA LETTERA PER TE...

 

UNA LETTERA PER TE...

"Carissimo, mio unico bene,

Quando ti sei alzato, questa mattina, 
ti ho osservato ed ho sperato che mi parlassi, 
fosse anche con due sole parole, chiedendo 
la mia opinione o ringraziandomi per 
qualcosa di buono che ti era accaduto ieri. 
Ma ho notato che eri molto occupato a cercare 
il vestito adatto da indossare per 
andare al lavoro. 
Ho continuato ad aspettare ancora, 
mentre correvi per la casa 
per vestirti e sistemarti. 
Pensavo potessi avere alcuni minuti 
anche solo per fermarti 
e dirmi: "CIAO !".... 
...ma eri troppo occupato 
Per questo per te ho acceso il cielo, 
l'ho riempito di colori 
e di dolci canti di uccelli, 
per vedere se così mi avresti ascoltato... 
...ma nemmeno di questo ti sei reso conto. 
Ti ho osservato mentre andavi di corsa 
al lavoro e ti ho aspettato pazientemente 
tutto il giorno. 
Con tutte le cose che tu avevi da fare, 
suppongo sia stato troppo 
occupato per dirmi qualcosa. 
Al tuo rientro, ho visto la tua stanchezza e ho 
pensato di farti bagnare un po' affinchè l'acqua 
si portasse via il tuo stress; 
pensavo di farti un piacere perché così tu avresti pensato a me, 
ma ti sei infuriato ed hai offeso il mio nome. Io desideravo 
tanto che tu mi parlassi.... 
anche se c'era ancora tanto tempo!

Poi hai acceso il televisore; 
io ho aspettato pazientemente. 
Mentre guardavi la TV hai cenato, 
....però ti sei dimenticato nuovamente di parlare con me, 
non mi hai rivolto la parola 
Ho notato che eri stanco ed ho compreso il tuo 
desiderio di silenzio e così ho oscurato 
lo splendore del cielo, 
ma non ti ho lasciato al buio, l'ho cambiato con una stella. 
In verità era bellissimo, ma tu non eri interessato ad osservarlo. 
All'ora di dormire, credo che ormai tu fossi distrutto. 
Dopo aver detto buonanotte alla tua famiglia 
sei caduto sul letto e immediatamente ti sei addormentato. 
Ho accompagnato i tuoi sogni con una musica, 
i miei angeli si sono illuminati......ma....non importa, 
perchè forse non ti sei nemmeno reso conto che io 
sono sempre lì con te, al tuo fianco. 
Ho più pazienza di quanto tu possa immaginare. 
Mi piacerebbe anche insegnarti 
come avere pazienza con gli altri. 
TI AMO tanto e aspetto tutti i giorni una tua preghiera; 
il paesaggio che faccio è solo per te. 
Bene, ti stai svegliando di nuovo, e ancora una volta 
io sono qui e aspetto, senza nulla più che il mio amore per te, 
sperando che oggi tu possa trovare un po' di tempo per me. 
Buona giornata, tesoro........

 

Tuo Papà,........DIO."

 

 

 

AIUTAMI A TROVARE

 

Vai all'homepage del sito

Sant'Antonio è famoso nel mondo anche come il Santo che aiuta a trovare le cose smarrite. Dagli oggetti della vita quotidiana, a documenti importanti, alla stessa fede. La preghiera che segue è dedicata ad invocare l'aiuto di Sant'Antonio proprio nella ricerca di quanto è stato smarrito.

 

 

Glorioso Sant'Antonio, tu hai esercitato il divino potere di trovare ciò che era stato perduto. Aiutami a ritrovare la Grazia di Dio, e rendimi zelante nel servizio di Dio e nel vivere le virtù. Fammi trovare ciò che ho perso, così da mostrarmi la presenza della tua bontà. 
(Padre nostro, Ave Maria, Gloria al Padre)

Preghiamo

Sant'Antonio, glorioso servo di Dio, famoso per i tuoi meriti e i potenti miracoli, aiutaci a ritrovare le cose perdute; dacci il tuo aiuto nella prova; e illumina la nostra mente nella ricerca della volontà di Dio. Aiutaci a trovare di nuovo la vita di grazia che il nostro peccato distrusse, e conduci noi al possesso della gloria promessaci dal Salvatore. Ti chiediamo questo per Cristo nostro Signore. Amen.

 

 

 

 

 

Amami come sei 

 Conosco la tua miseria, le lotte e le tribolazioni della tua anima, le deficienze e le infermità del tuo corpo….so la tua viltà, i tuoi peccati, e ti dico lo stesso: "Dammi il tuo cuore….amami come sei!.Se aspetti di essere un angelo per abbandonarti all'amore, non amerai mai. Anche se sei vile nella pratica del dovere e della virtù, se ricadi spesso in quelle colpe che non vorresti commettere più, non ti permetto di non amarmi.Amami  come sei.In ogni istante e in qualunque situazione tu sia, nel fervore o nell'aridità, nella fedeltà o nella infedeltà,…amami come sei. Voglio l'amore del tuo povero cuore; se aspetti di essere perfetto, non mi amerai mai.Non potrei forse fare di ogni granello di sabbia un serafino radioso di purezza, di nobiltà e di amore? Non sono io l'Onnipotente? E se mi piace lasciare nel nulla quegli esseri meravigliosi e preferire il povero amore del tuo cuore, non sono io padrone del mio amore?Figlio mio, lascia che ti ami, voglio il tuo cuore. Certo voglio col tempo trasformarti, ma….per ora…ti amo come sei…..e desidero che tu faccia lo stesso; io voglio vedere dai bassifondi della miseria salire l'amore. Amo in te anche la tua debolezza, amo l'amore dei poveri e dei miserabili; voglio che dai cenci salga continuamente un gran grido: "Gesù, ti amo!".Voglio unicamente il canto del tuo cuore, non ho bisogno né della tua scienza, né del tuo talento. Una sola cosa m'importa, di vederti lavorare con amore.Non sono le tue virtù che desidero; se te ne dessi, sei così debole che alimenterebbero il tuo amor proprio; non ti preoccupare di questo. Avrei potuto destinarti a grandi cose; no, sarai il servo inutile; ti prenderò persino il poco che hai….perché ti ho creato soltanto per l'amore.Oggi sto alla porta del tuo cuore come un mendicante….io, il Re dei Re! Busso e aspetto: affrettati ad aprirmi. Non allegare la tua miseria; se tu conoscessi perfettamente la tua indigenza, morresti di dolore. Ciò che mi ferirebbe il cuore sarebbe di vederti dubitare di me e mancare di fiducia.Voglio che tu pensi a me ogni ora del giorno e della notte; voglio che tu faccia anche l'azione più insignificante solo per amore. Conto su di te per darmi gioia……….Non ti preoccupare di non possedere virtù: ti darò le mie.Quando dovrai soffrire, ti darò la forza. Mi hai dato l'amore, ti darò di saper amare al di là di quanto puoi sognare…..Ma ricordati…..amami come sei…..Ti ho dato mia Madre: fa passare tutto dal suo Cuore così puro.Qualunque cosa accada, non aspettare di essere santo per abbandonarti all'amore, non mi ameresti mai……amami come sei....sai bene che da te stesso non sei niente, non puoi niente, ma un giorno ti meraviglierai nel vedere quel che avremo realizzato insieme……….

 

 

 

 

 

 

 

CORONA DETTA DELLA MISERICORDIA.

Questa corona è stata composta da Sua Santità Papa Pio IX.

Al cominciare la corona, tenendo la crocetta, si dica il Pater noster e l'Ave Maria. Sui grani grossi si dirà:

O buon Gesù, nostro dolcissimo Redentore, fateci salvi, Voi a cui niente è impossibile, fuorchè il non aver pietà dei peccatori!

Sui piccoli grani si dica:

O mio Gesù, misericordia.

Si deve dire per i bisogni e interessi di Santa Chiesa e per le necessità del Sommo Pontefice prima di aggiungervi le particolari intenzioni di chi le recita.

Il Sommo Pontefice Pio IX desiderava che si desse a questa corona la maggior possibile propagazione.

 

 

 
 

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