AMORE...FA RIMA CON DOLORE?
Molto spesso sui forum, sui giornali, nelle varie posta del cuore, si leggono storie di amori dolorosi, una costante che mi fa pensare che forse siamo entrati nella consuetudine mentale che la parola amore debba immancabilmente fare rima con dolore.
Ma se la storia d’amore che stiamo vivendo è il buio, è una galleria anzi un tunnel senza una piccola luce che brilla in lontananza, siamo sicuri che non sia paura di essere soli, la convinzione di essere nulla se qualcuno non ci ama, la vigliaccheria di stare soli con noi stessi che ci porta a chiamare “amore” qualcosa e qualcuno che sicuramente non lo è? Siamo sicuri che non stiamo semplicemente amando l’amore?
L'amore è un sole all’improvviso, che ti scalda e ti accarezza, è un arcobaleno colorato. Sì l’amore è colore, pennellate stupende di colore, è un giro in giostra che ci fa ridere come bambini, è un prato illuminato da lucciole danzanti, è il sogno mai sognato: è vita, è luce, luce che ti abbaglia.
Ci si ritrova invece ad accettare il buio, a camminare senza sapere dove e cosa, camminare quasi arrancando, dimenticando che l’amore vola, come dice una canzone stupenda di Mia Martini, dimenticando che possiamo vestirci da regine anche se nessuno ci invita alla sua festa, che siamo belli, grandi, siamo immensi, siamo NOI anche se nessuno ci dice "ti amo", che un ti amo non si mendica, che un mi manchi deve avere il sapore di una fragola, non il sapore amaro e disgustoso del cianuro: siamo stelle che brillano di luce propria e che non vogliamo più sederci su un marciapiede a vedere la vita degli altri che passa in nuvole indistinguibili perché abbiamo gli occhi pieni di lacrime; non vogliamo più stare lì seduti per terra a dirci "sono sbagliata" perché qualcuno abilmente ci fa sentire in colpa dei sui limiti, con il cuore che piange lacrime invisibili. Lacrime che toccano terra, toccano l’asfalto e diventano proiettili nella cartucciera del dolore.
Tutti prima o poi nella vita, si troveranno a vivere una storia dolorosa, si darà fiducia a qualcuno che poi ci deluderà e ci sentiremo dei falliti, ancora una volta, ma autopunirsi per aver peccato di ingenuità ci porterà a perdere stima di noi stessi, a sentirci colpevoli, ma non riusciamo a capire di cosa: capiamo solo che siamo colpevoli di avere amato così tanto, senza remore, senza tutelare la nostra anima…
Mai abituarsi al dolore, mai pensare che qualcosa che ci distrugge possa avere come nome "amore" e mai pensare che senza amore siamo niente, chiamiamo le emozioni con il proprio nome senza false coperture, le belle parole spesso sono ciliegie su una torta, ma lottiamo con tutti noi stessi per difendere la nostra identità, perché la parola amore non sia inflazionata, umiliata e derisa, che non sia mai al pari con altre parole, ma sia la parola,"l'emozione unica", non certo un dolore immenso.
L'amore è il mistero e nella mia stupida ingenuità voglio continuare a credere che la parola amore faccia rima con cuore, con sole, calore, infantile, utopistico forse ridicolo, lasciamo che il mondo rida di noi, ma mai lasciamo che qualcuno rida dell’amore.
(sissunchi)
Inviato da: fasanobi
il 20/03/2018 alle 21:24
Inviato da: MossyBlue
il 16/11/2011 alle 10:27
Inviato da: zipp67
il 17/06/2011 alle 11:24
Inviato da: biancaneve.mc
il 12/06/2011 alle 21:07
Inviato da: Uniroma.Tv
il 09/03/2011 alle 14:17