voglia di farcela

un modo per sfogarsi

 

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POESIA




18 anni


Una finestra che s'apre alla vita

Un fiore che si schiude alla primavera

L'aurora che sognante s'affaccia

allo splendore di un nuovo giorno

T'ho veduta incerta muovere i primi passi

aggrapparti a me per non cadere

Ho udito il mio cuore

battere d'infinita tenerezza

Quante volte, guardandoti negli occhi

mi sono perso in oceani di dolcezza

Quante volte ancora, stringendoti tra le braccia

hai saputo rubarmi una carezza

T'ho veduta crescere pian piano

e, pian piano diventare una donna

Il mio orgoglio, la mia fierezza di padre

si scontrano con l'egoismo, la paura

del mio amore cieco e sconfinato per te

Perché so che un giorno te ne andrai via

Perché ogni nave anela al mare

ogni vita segue la sua rotta

Adesso sono io che m'aggrappo a te per non cadere

Buon compleanno, figlia mia...

Eufrasio Burzi

 
Una Carezza inaspettata,da percepire il calore tra le righe
24 Aprile 2007
Sorpresa?

penso di si..non so neanche perchè ti scrivo..non abbiamo mai avuto
rapporti che vanno oltre la cordialità e qualche cazzata..
avrei
potuto scriverti in ********.ma non mi andava..avrei potuto chiederti
un pvt..ma avresti potuto pensare che volessi chissà cosa da te..e
forse lo penserai pure attraverso la mail....
ti
ho letta in questi giorni,avevo intuito qualcosa in chat ma in questi
giorni sono potuto entrare un pochino di più nell'universo Tania..
sto vedendo piccole cose di te,che se fossimo uno davanti all'altra..ti abbraccerei..
ho letto la tua tristezza..mista a rabbia..
un amore sincero che va oltre la presenza..oltre la rabbia..oltre la tristezza..
un amore che merita rispetto..anche se molti non capiscono..
non
so come sei esteticamente..ma di sicuro dentro non sei brutta..so che è
il suo nomignolo..ma ho paura che ti stai convincendo di esserlo..
sto vedendo ora tante risposte che dai piene di rabbia..da un pò in chat sei spesso nervosa..a volte anche volgare..
ma la Tania che vedo io è molto diversa da quello che sta facendo vedere..
è una donna dolce..con dei valori veri..con un cuore enorme..
non credo di sbagliarmi..se dico così..
come
non credo di sbagliarmi se ti dico che stai rischiando..a causa della
delusione..di cambiare te stessa..di smettere di sognare..ed inaridirti
come tante persone che ci sono qui..ciniche e cattive..
non
permetterlo Tania..non permettere a nessuno di distruggerti..sei bella
così e sii fiera di ciò che sei..ed anche del tuo cuore spezzato..
perchè solo chi ha provato qualcosa di grande può tornare a volare..
ma
ci vorrà un pò di tempo per volare ancora..dapprima penserai che è
impossibile..ma poi vorrai volare ancora..ma avrai paura..ma poi ce la
farai..
ne sono sicuro..
l'importante è che impari a volerti bene..a rispettarti..pur soffrendo..
scusami
se mi sono intrufolato nella tua vita..se ci sarà una prossima volta
sarà perchè lo vorrai tu..se ti va scrivimi..ti leggerò volentieri..

una carezza..

Z**********o
Ancora oggi
a distanza di mesi ricorderò sempre le tue parole.. le hai trafitte nel
mio cuore e la tua dolcezza la si vede e trova ovunque:O) ...mille
dubbi ..ma avevo la sensazione che fossi tu:O)
Ti abbraccio forte forte:O)
Taniozz :O)))
 
 

MIEI DISEGNI

















 

MIEI DISEGNI

















 

DEDICHE


Da alessandro
anche se la vita ti schiaccia e ti opprime, non chiudere mai il tuo cuore alla vita, ci sono momenti in cui senti di non farcela, ma ci sono momenti in cui una parola detta da una amico o un sorriso o una carezza possono allietare quel dolore che ci opprime e ci rende cupi e tristi, noi spiegheremo le nostri ali al vento e voleremo altissimi nel cielo ridenti e felici di una nuova vita, in cui tutto è rosa e niente potra' farci soffrire, sconfioggeremo il dolore e nascera' in noi una nuova speranza, guarda il mare e vedi quanta vita c'è oltre l'orizzonte.

regalatami da

trasognoerealta_17

Pensando al cuore
Colui che sa molto è
un dotto,ma è ancora
più intelligente chi
conosce se stesso.
Colui che esercita
potere sugli altri
è potente, ma è ancora
più possente chi sa
dominare se stesso.
Ascolta il tuo cuore,
più intensamente
prima di dormire, mettendo
insieme un bocciolo di
una rosa rossa che si schiude
lentamente...
Magari troverai qualcosa che
non hai saputo di avere, una
nuova sensazione, una giornata
diversa, un'altro umore, un segreto
interiore, un cuore nuovo colmo di
profondità...
Libera la mente e inizia a riflettere.
Grazie...ora il mio sogno è diventato realtà!
Ti Aspetto nel mio blog il sogno
 

IL PICCOLO ALFREDINO

Come il piccolo alfredino, fu figlio di tutti noi e fratello per i più piccoli.
Come si può non ricordarsi di lui, ormai parte di noi.
un Bacio piccolo Alfredino

Tania

 

 

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l'italiano e il marocchino

Post n°15 pubblicato il 11 Dicembre 2007 da aleidita

Erano anni che le due sorelle non vedevano il loro padre, poi arrivò quel giorno e tutto per incanto sembrò tornare alla normalità, la classica famiglia riunita. Erano figlie di genitori separati.
Si ritrovavano per l'affetto ricevuto e dato a quel padre che non vedevano da anni, troppi ormai e di cui non avevano un bel ricordo.
Scoprirono che la famiglia era aumentata, oltre al loro padre, la sua donna e il loro fratello c'era anche lui, Sallah, un ragazzo semplice, statura media corporatura normale, un viso piacevole se non fosse stato deturpato da una malformazione alla dentatura, così sporgente da non permettergli di chiudere bene la bocca.
Le visite al loro padre diventarono più frequenti. Sallah era sempre lì. Come ogni membro della casa del loro padre pure lui era una vittima del suo carattere aggressivo, manesco, anche lui come tutti subiva le sue violenze.
Non solo… c'era pure lei, la donna del padre, una donnona cattiva sempre pronta a sparlare con tutti e di tutti.
Provò anche con la più grande delle sorelle, ma scoprì, solo guardandola, che non era il caso di continuare quel tipo di conversazioni.
La grande era fisicamente somigliantissima al padre, ma detestava tanta rassomiglianza, stesso carattere forte, stesso sguardo ma, diversamente da lui, con un cuore capace di amore.
Quella donna, pur sapendo com'era il suo uomo, non faceva nulla per mantenere la serenità in casa, per evitare le violenze, prepotenze subite anche sulla sua persona. Lei apriva la bocca solo per umiliarlo, poco importava chi c'era davanti, faceva bene attenzione che in quel momento ci fosse lui, quel uomo che con solo lo sguardo faceva pregare Dio che tutto finisse in fretta!
Lei prese di mira quel ragazzo.
<<Sallah!>> diceva ad alta voce, mentre cucinava, senza nemmeno voltarsi per guardarlo in faccia, <<ti sei lavato le mani?>>
<<Lo sai che ti devi lavare le mani se ti siedi a tavola altrimenti Mario si arrabbia, e quando si arrabbia lo sai com'è fatto!>>
<<Sallah! sento puzza ti sei lavato?>>
<<Sallah! c'è da andare a prendere la legna!>>
<<Sallah! apparecchia la tavola, c'è da dare da mangiare ai polli… Sallah ricordati che domani devi tagliare l'erba, Sallah… Sallah!!>>
Sempre solo Sallah!
Sallah fai qui , Sallah, fai qua.
Invece chiedeva nulla al figlio.
Sembrava che il padre non avesse un figlio, il loro fratello, mai un ordine, mai una faccenda da sbrigare, eppure lavorava come Sallah nella ditta del padre, anche 12 ore il giorno come muratore. Sallah era il servo di quella donna. Ubbidiva, il suo sguardo il più delle volte era basso, lo alzava solo se ci si rivolgeva a lui. Allora si vedeva la paura di commettere un errore. Non solo, nel suo sguardo s’intravedeva l'amore che aveva per quelle persone, che l'avevano accolto in casa loro dopo averlo raccolto per strada. Uno schiavo per scelta, prigioniero della riconoscenza. L'amore che manifestava per il padre era commovente.
Tutte le volte che le sorelle andavano a trovare il loro padre vedevano umiliazioni nei confronti di Sallah, botte, per aver detto una parola di troppo, per non aver svolto un compito.
Le sorelle ricordavano bene il loro vissuto e se per caso se lo dimenticavano, bastava alzare gli occhi e guardare un regalo di un amico, appeso a muro, un oggetto che molte volte avevano sentito sulla loro pelle, appeso come un caro ricordo, una frusta. Ancora lì...
Come dimenticare chi era il loro padre?
Quel uomo dallo sguardo duro, che riempiva di botte o gridava così forte da congelare il sangue. Aveva anche il dono di dimenticare la cattiveria. Allora chiamava a sé... << dai vieni qua,lo sai che ti voglio bene>> diceva <<ma se mi fai arrabbiare...>>.
La stessa cosa faceva con Sallah.
Le sorelle in tutto quel orrore riuscivano a percepire quanto affetto c'era negli occhi di Sallah, che come vedeva quel uomo addolcirsi, scoppiava in lacrime rispondendogli: <<…anche io ti voglio bene, scusami non capiterà più!>>
Una sensazione che provavano anche loro, si rivedevano in lui e si commuovevano come lui, perchè sapevano che bella sensazione si provava sentirselo dire, anche se poco prima avevano subito tanta crudeltà.
Proprio vero, Sallah, era uno della famiglia: le stesse umiliazioni, stessa ferocia, stesso riscatto!
Finché un giorno il padre accompagnando le figlie alla stazione, nel tragitto disse: <<Quando venite a trovarmi non c'è bisogno di dare tutti quei baci a Sallah!>>
Certo quando andavano a trovare il padre, le due sorelle erano felici di vedere Sallah e lo salutavano come si saluta un amico, un fratello, lo baciavano sulla guancia, tre baci com’era consuetudine per la sua cultura. Lui mostrava di gradire quelle effusioni, e quando poteva, lontano dallo sguardo di quel uomo, faceva loro anche un sorriso, un bel sorriso, così bello che la sua deformazione non si notava.
Dopo quelle parole le sorelle smisero di andare a trovare il padre e non baciarono più Sallah.
Lo incontrarono a distanza di anni, quando il padre fu colto da un malore e andarono a trovarlo, era li in ospedale, era andato a fargli visita.
Non viveva più con il loro padre e non lavorava più per lui.
Viveva in una baracca e lavorava sotto altro padrone...
Sallah finalmente non era più prigioniero della troppa gratitudine per quel uomo italiano.
Le due sorelle ricorderanno con affetto Sallah, il ragazzo marocchino.
Ricorderanno che nel suo sguardo hanno riconosciuto il loro sguardo… lo sguardo di chi ha vissuto con il demonio, un demonio italiano...
Quel italiano era il loro padre.

Commenti al Post:
senor11
senor11 il 30/10/08 alle 12:05 via WEB
Penso che certi avvenimenti ti segnano per tutta la vita! Una storia dai contorni decisamente ambigui e violenti ma, nonostante tutto, con delle sfumature d'affetto. Mi ha molto colpito la figura del povero marocchino, che nonostante le umiliazioni e le percosse subite, continuava ad amare il suo carnefice. Immagino che tu fossi una delle figlie dell'italiano...! Hai assistito impotente negli anni ad un simile spettacolo e credo che ancora adesso ne stai subendo le conseguenze. Ti abbraccio forte, Eufrasio
 
aleidita
aleidita il 30/10/08 alle 12:09 via WEB
Si sono una delle sue figlie.
 
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INFO


Un blog di: aleidita
Data di creazione: 10/11/2007
 

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Fiori della mia memmuzza
 

WINNIE


blog redelconsumismo

Fatto da
AirbrushFree.com / Explo Orazio - side A


i miei pupazzetti ricordi
di amici e amori:O)

lui è mammolo
regalato da mia madre
pupazzetto tirolese
Austriaco :O)

lui Katiolo, regalato da Katiuscia
un amica mia
( che fantasia a dare nomi eh)



le mie cianfrusaglie
che adoro tanto

fiore finto

fiori freschi per mia sorella

Rosa del mio cortile
 

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Palma della mia memmuzza

Fiori della mia memmuzza

Pozzo della mia memmuzza

Foto del mio amico Paolo

Foto del mio amico Paolo

Foto del mio amico Paolo

Un angolo della
casa della mia memmuzza


Antibes



mare di sant'agata di Militello
 

IL PICCOLO TOMMASO

Piccolo Angelo il tuo bel visino i tuoi bei occhioni, 

rimarrano sempre impressi
nel mio cuore

 la mia gattina kaia
Lei è la principessa di casa :o)



La piccola stella :O)


 

MIEI AMICI A 4 ZAMPE




















 

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Palma della mia memmuzza

Fiori della mia memmuzza

Pozzo della mia memmuzza

Foto del mio amico Paolo

Foto del mio amico Paolo

Foto del mio amico Paolo

Un angolo della
casa della mia memmuzza


Antibes



mare di sant'agata di Militello
 

IL PARADOSSO DEL NOSTRO TEMPO........

Da Mauro 16 dicembre 2007
Che ha letto a sua volta..

Il paradosso del nostro tempo nella storia è che abbiamo edifici sempre più alti, ma moralità più basse, autostrade sempre più larghe, ma orizzonti più ristretti.
Spendiamo di più, ma abbiamo meno, comperiamo di più, ma godiamo meno.
Abbiamo case più grandi e famiglie più piccole, più comodità, ma meno tempo.
Più conoscenza, ma meno giudizio, più esperti, e ancor più problemi, più medicine, ma meno benessere
Beviamo troppo, fumiamo troppo, spendiamo senza ritegno, ridiamo troppo poco, guidiamo troppo veloci, ci arrabbiamo troppo, facciamo le ore piccole, ci alziamo stanchi, vediamo troppa TV, e preghiamo di rado.
Abbiamo moltiplicato le nostre proprietà, ma ridotto i nostri valori.
Parliamo troppo, amiamo troppo poco e odiamo troppo spesso. Abbiamo imparato come guadagnarci da vivere, ma non come vivere. Abbiamo aggiunto anni alla vita, ma non vita agli anni.
Siamo andati e tornati dalla Luna, ma non riusciamo ad attraversare la strada per incontrare un nuovo vicino di casa. Abbiamo conquistato lo spazio esterno, ma non lo spazio interno.
Abbiamo creato cose più grandi, ma non migliori. Abbiamo pulito l'aria, ma inquinato l'anima. Abbiamo dominato l'atomo, ma non i pregiudizi.
Pianifichiamo di più, ma realizziamo meno. Abbiamo imparato a sbrigarci, ma non ad aspettare.
Costruiamo computers più grandi per contenere più informazioni, per produrre più copie che mai, ma comunichiamo sempre meno.
Questi sono i tempi del fast food e della digestione lenta, grandi uomini e piccoli caratteri, ricchi profitti e povere relazioni. Questi sono i tempi di due redditi e più divorzi, case più belle ma famiglie distrutte. Questi sono i tempi dei viaggi veloci, dei pannolini usa e getta, della moralità a perdere, delle relazioni di una notte, dei corpi sovrappeso e delle pillole che possono farti fare di tutto, dal rallegrarti al calmarti, all'ucciderti.
E' un tempo in cui ci sono tante cose in vetrina e niente in magazzino. Un tempo in cui la tecnologia può farti arrivare queste parole, e in cui puoi scegliere di condividere queste considerazioni con altri, o di cancellarle.
Ricordati di spendere del tempo con i tuoi cari ora, perchè non saranno con te per sempre. Ricordati di dire una parola gentile a qualcuno che ti guarda dal basso in soggezione, perchè quella piccola persona presto crescerà e lascerà il tuo fianco.
Ricordati di dare un caloroso abbraccio alla persona che ti sta a fianco, perchè è l'unico tesoro che puoi dare con il cuore e non costa nulla. Ricordati di dire "vi amo" ai tuoi cari, ma soprattutto pensalo. Un bacio e un abbraccio possono curare ferite che vengono dal profondo dell'anima. Ricordati di tenerle le mani e godi di questi momenti, perchè un giorno quella persona non sarà più lì.
Dedica tempo all'amore, dedica tempo alla conversazione, e dedica tempo per condividere i pensieri preziosi della tua mente.
E RICORDA SEMPRE:
la vita non si misura da quanti respiri facciamo, ma dai momenti che ci tolgono il respiro.

dedicato a tutti coloro che apprezzeranno,e coglieranno queste verità come le ho percepite io!!!!!!!


x tania
da: dylandog
3 Gennaio - 00:42
un grande sorriso, adesso guarda fuori dal tunnel sai c'è tutto un mondo
nuovo che aspetta te, ti prendero' per mano e faremo tanti girotondi
disegnando gli arcobaleni piu' colorati di tutti.. alessandro.

 

FACEBOOK

 
 

PERCHÈ NON CREDERE?

Per tutti coloro che non credono che in chat possa amarsi veramente , vi riporto una storia,letta in un altro luogo.

Era il mese di Marzo di tre anni fa, era la prima volta che entravo in chat, era il ventesimo anno del mio anniversario di matrimonio,era una giornata più triste del solito.
Clicco alla voce chat, entro in una stanza, "Oddio.....e ora cosa si fa?"
mah! clicco su un nick che mi aveva colpito, sicuramente dietro c'era un uomo gentile e galante, almeno il nick lasciava trapelare questo.

Il mio timido " Ciao" e di là qualcuno che mi chiede: " Ci conosciamo?"Io rispondo candidamente di no, sono stata sempre vera e sincera in chat, con chiunque.
Da quelle parole iniziali comincia tutto, il desiderio di leggersi, di capirsi, di scoprirsi ed infine la voglia di incontrarsi.
Tutto questo mi proietta in un nuovo mondo, ero diventata schiava del pc, del telefono, ma avevo trovato la persona che avevo smpre cercato, ero davvero presa.
Finalmente lo incontro , era il mese di Giugno, il cuore che batte a mille, un bacio informale, eri lì davanti a me, non successe niente, davvero niente, lui era ed è una persona perbene, una grande uomo,rimanemmo abbracciati per qualche ora, scrutandoci e leggendoci negli occhi, una carezza sui miei lunghi capelli e tanti baci desiderati.
Ci capiamo al volo, ambedue con una preparazione simile, lui è un amante di teatro e musicacome me, conosce davvero le opere, svolge un ruolo importante nell'esercito, è una persona che conduce una vita intensa, sempre al top, tra la gente di un certo livello, è anche un bell'uomo, occhi verdi, fossetta sul mento, è amabile, mi piace, mi piace, mi ha catturata.
Risento ancora la sua voce magnifica dirmi: " Sei più bella che in foto,concedimi di tenermi legata al mio cuore", quasi mi chiedeva la mano come si faceva una volta ( io all'epoca avevo 39 anni, lui 44) . Ed io glielo concessi e non me ne pentii.

Continuò così per tanto tempo, telefonate, incontri in chat, sospiri e tanta voglia di amarsi, ma ahimè eravamo lontani, tanto lontani e tutti e due sposati.

Ma il destinoalcune volte ti aiuta e così, mentre io aspettavo che lui venisse da me, almeno x qualche giorno di ferie, ecco che mi si presenta la ghiotta occasione di andare nella sua città; non ci penso due volte, finalemnete eccoci vicini, un forte abbraccio ed un lungo bacio e poi finalmente ci amiamo con passione, ardore, desiderio e tanta voglia di non staccarsi più, lui è magnifico ed anche in questo è un vero signore, educato, gentile, delicato.
Questo succede per 3 meravigliosi giorni, poi , il ritorno alla realtà; lui, occhi lucidi e silenzio tombale, mi guarda andare via, io: il ricordo di un bacio infinito, ancora lo sento.
Tutto torna come prima e continua così per oltre due anni.
Poi io mi accorgo che stavo vivendo in un'altra dimensione, che avrei voluto avere lui se non altro vicino nel momento del bisogno, che avevo necessità di stringere la sua mano e di sentire il calore dei suoi baci,ma la lontanaza, accidenti alla lontananza , questo amore divente sofferenza e , con altrettanta sofferenza, un giorno di novembre dello scorso anno gli ho inventato una bugia e con la morte nel cuore l'ho allontanato da me.
Oggi ,esattamente dopo un anno, al telefono lui mi cerca e mi dice: "Non abbandonarmi, almeno ogni tanto fammi sentire la tua voce, sei stato il raggio di sole più caldo della mia vita", aggiunge anche ( e questo mi fa stare da cani), " Non ti dimenticherò mai..."
Ecco una amore di chat, finito x la lontanaza, ma vero, puro e delicato come un amore vero,in questo momento
le lacrime scendono giù, perchè neanche io lo dimenticherò mai.

 

MIEI DISEGNI

















 

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