Voglio un cielo blu
Guarda il cielo: che cosa stanno facendo?
L'IGNORANZA E' LA MADRE DELLA DEVOZIONE
Alluminio, torio, bario. Queste sono soltanto alcune delle pericolose sostanze che da circa un decennio vengono quotidianamente riversate nei cieli di tutto il mondo grazie all'utilizzo di aerei cisterna non meglio identificati. Il loro passaggio è solitamente accompagnato da scie lunghissime e persistenti che nell'arco di poche ore si espandono a dismisura, creando una pesante velatura del cielo. Televisioni e giornali hanno steso sull'argomento una criminale cortina di silenzio e disinformazione, negando all'opinione pubblica il diritto di conoscere la verità. Soltanto Internet, grazie a svariati siti e blog dedicati, cerca di far luce sul fenomeno "Scie chimiche". Voglio un cielo blu nasce proprio per questo: informare tutti coloro che sono ancora all'oscuro di quanto sta accadendo sopra le nostre teste.
Chiunque conosca già l'argomento e volesse collaborare con noi è ovviamente il benvenuto: per essere attivati come membri del blog è sufficiente farne richiesta scritta tramite e-mail all'indirizzo observerofthesky@hotmail.it. Inoltre, per qualsiasi domanda, dubbio o chiarimento, è possibile contattarci tramite Live Messenger (utilizzando il medesimo indirizzo) o ICQ, digitando il numero di contatto 351903494.
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L'unione fa la forza
Post n°12 pubblicato il 09 Giugno 2008 da Observer_of_the_Sky
Il precedente post, "L'inganno passa anche dal cervello", è corredato dal commento di miluria che, giustamente, sostiene che la sola pubblicazione di fotografie di scie chimiche non è sufficiente a destare il dovuto interesse per l'argomento nella maggioranza della popolazione. Innanzitutto ringrazio miluria per il suo cortese intervento e, in secondo luogo, gli comunico che sono pienamente d'accordo con tale opinione. Hai ragione: poche foto in un semplice blog non sono una gran cosa, soprattutto considerando che questo spazio sarà visitato, sù per giù, da poche decine di persone al giorno. Tuttavia, al di là della presenza in Internet di altre centinaia di siti e blog dedicati al fenomeno chemtrails (e questo vorrà pur dire qualcosa, giusto?) personalmente ritengo già un successo il fatto che "Voglio un cielo blu" totalizzi quelle poche visite giornaliere. Ed il perchè è presto detto: se anche in una soltanto delle persone che per puro caso giunge su queste pagine scatterà la molla della curiosità nei confronti di un argomento così "oscuro" e se questa curiosità la spingerà ad approfondire ulteriormente la questione, beh, sarà un piccolo ma importante passo avanti. D'altra parte, allo stato attuale delle cose, le alternative non sono poi molte: essendo totalmente snobbato da TV e carta stampata, il fenomeno scie chimiche non può che trovare spazio nella Grande Rete, l'unico ed ultimo avamposto in cui l'informazione libera non è ancora del tutto soggetta alla censura dei poteri forti. E poi, come si dice? Il passaparola è la miglior pubblicità al mondo. Dal mio punto di vista, infatti, la rivelazione delle cosiddette "verità nascoste" non può che passare dalla caparbietà e dall'ostinazione di chiunque sia impegnato a farle venire a galla. Certo, è un prosposito tutt'altro che semplice da attuare, soprattuto perchè il lavaggio del cervello che i mass media attuano ormai da parecchi anni ha raggiunto pienamente il suo obiettivo, ossia quello di far ingoiare all'opinione pubblica ogni sorta di balla mediatica. La logica conseguenza di tale lobotomizzazione di massa è che il sottoscritto, i suoi collaboratori e tutti i loro simili sparsi nel mondo, diventano automaticamente i veri ingannatori, i cosiddetti "complottisti" fuori di testa sempre pronti ad inventarsi le più folli diavolerie. Così, giusto per passare il tempo... Per carità, ognuno è libero di pensarla come gli pare, sia chiaro. In ogni caso tale discredito non è assolutamente un problema: "E pur si muove!" disse una volta un certo Galileo Galilei. Ci aveva azzeccato in pieno ma "qualcuno" s'infastidì e dovette rimangiarsi tutto. Dimostrazione che i poteri forti erano ben presenti già 360 anni fa e che, allora come oggi, conoscevano un solo mezzo per perseguire i loro scopi: la menzogna assoluta. Detto questo, però, il modo migliore per fare informazione sulle scie chimiche è partendo dalla base: io informo te, tu informi lui, lui informa l'altro e via dicendo. Magari creando dei piccoli comitati che si adoperino (attraverso la diffusione di volantini creati ad hoc, ad esempio) affinchè il maggior numero di persone possa essere informata sui fatti. Chissà, magari qualcuno di voi svolge un ruolo all'interno dell'amministrazione comunale: ecco che allora potrebbe dare un'occhiata più attenta al cielo sopra casa e poi chiedere spiegazioni a chi di dovere attraverso un'interrogazione all'assemblea di Consiglio o, ancora, tramite richieste scritte alla stazione dei Carabinieri, della Polizia o alla sede ASL della propria città. Piccole idee, buttate là, ma che forse possono costituire un buon inizio. L'importante è non arrendersi mai. |
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