Voglio un cielo blu
Guarda il cielo: che cosa stanno facendo?
L'IGNORANZA E' LA MADRE DELLA DEVOZIONE
Alluminio, torio, bario. Queste sono soltanto alcune delle pericolose sostanze che da circa un decennio vengono quotidianamente riversate nei cieli di tutto il mondo grazie all'utilizzo di aerei cisterna non meglio identificati. Il loro passaggio è solitamente accompagnato da scie lunghissime e persistenti che nell'arco di poche ore si espandono a dismisura, creando una pesante velatura del cielo. Televisioni e giornali hanno steso sull'argomento una criminale cortina di silenzio e disinformazione, negando all'opinione pubblica il diritto di conoscere la verità. Soltanto Internet, grazie a svariati siti e blog dedicati, cerca di far luce sul fenomeno "Scie chimiche". Voglio un cielo blu nasce proprio per questo: informare tutti coloro che sono ancora all'oscuro di quanto sta accadendo sopra le nostre teste.
Chiunque conosca già l'argomento e volesse collaborare con noi è ovviamente il benvenuto: per essere attivati come membri del blog è sufficiente farne richiesta scritta tramite e-mail all'indirizzo observerofthesky@hotmail.it. Inoltre, per qualsiasi domanda, dubbio o chiarimento, è possibile contattarci tramite Live Messenger (utilizzando il medesimo indirizzo) o ICQ, digitando il numero di contatto 351903494.
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2008, le prime Olimpiadi "manipolate"...
Post n°32 pubblicato il 08 Luglio 2008 da Observer_of_the_Sky
Molti, moltissimi sorridono di compatimento quanto vedono dibattere sul web la "storia" delle "scie chimiche". Pochi credono che ci sia del mistero dietro quelle scie nei cieli, che ai più appaiono come essere la condensa degli scarichi di qualche aereo ad alta quota o semplicemente un addensamento di nuvole. Ma adesso, la dichiarata necessità, da parte delle autorità cinesi, di evitare che le Olimpiadi non siano disturbate dal cattivo tempo, ridà fiato a chi sostiene che quelle scie non sono altro che prodotti chimici sparsi di proposito nell’atmosfera. La "guerra cinese" al meteo metterà in campo un esercito di trentaduemila persone, armato di settemila cannoni, cinquemila lanciamissili e trentacinque aeroplani. Solo che stavolta non si tratterà di cospargere nuvole già formate di sostanze chimiche che favoriscono le precipitazioni bensì di evitarle, ma sempre di sostanze chimiche bisognerà avvalersi. In un caso e nell’altro, si conferma quindi che in cielo si sparano sostanze chimiche che ricadono poi sulla terra e su chi l’abita. In particolare per nuvolosità a quote basse si usano sali di litio, sodio o potassio che sono le sostanze che allarmano proprio le persone che vedono le scie chimiche. Secondo un articolo pubblicato da Nature, la Cina spenderebbe circa sessanta milioni di dollari l’anno e sembra aver raggiunto dei buoni risultati nel campo della manipolazione del clima, almeno in alcuni aspetti: 30 mila tonnellate di pioggia prodotta all’anno da portare a 50 mila entro i prossimi due anni. Ma non è solo la Cina a fare lo "stregone" chimico: tentativi simili a quello cinese sono in corso in tutto il mondo, dall’Australia all’Iran: “La California ad esempio - si legge nella rivista - sostiene che l’investimento di 3 milioni di dollari nelle tecniche di fertilizzazione delle nuvole ha portato ad una maggiore produzione di pioggia di 490 milioni di metri cubi all’anno. Dal sito: www.iltamtam.it |
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