Voglio un cielo blu
Guarda il cielo: che cosa stanno facendo?
L'IGNORANZA E' LA MADRE DELLA DEVOZIONE
Alluminio, torio, bario. Queste sono soltanto alcune delle pericolose sostanze che da circa un decennio vengono quotidianamente riversate nei cieli di tutto il mondo grazie all'utilizzo di aerei cisterna non meglio identificati. Il loro passaggio è solitamente accompagnato da scie lunghissime e persistenti che nell'arco di poche ore si espandono a dismisura, creando una pesante velatura del cielo. Televisioni e giornali hanno steso sull'argomento una criminale cortina di silenzio e disinformazione, negando all'opinione pubblica il diritto di conoscere la verità. Soltanto Internet, grazie a svariati siti e blog dedicati, cerca di far luce sul fenomeno "Scie chimiche". Voglio un cielo blu nasce proprio per questo: informare tutti coloro che sono ancora all'oscuro di quanto sta accadendo sopra le nostre teste.
Chiunque conosca già l'argomento e volesse collaborare con noi è ovviamente il benvenuto: per essere attivati come membri del blog è sufficiente farne richiesta scritta tramite e-mail all'indirizzo observerofthesky@hotmail.it. Inoltre, per qualsiasi domanda, dubbio o chiarimento, è possibile contattarci tramite Live Messenger (utilizzando il medesimo indirizzo) o ICQ, digitando il numero di contatto 351903494.
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Post n°3 pubblicato il 30 Maggio 2008 da Observer_of_the_Sky
"Fenomeno per cui una sostanza passa a uno stato di maggior densità. In particolare, in fisica, passaggio di una sostanza dallo stato gassoso a quello liquido, per effetto della compressione o del raffreddamento." Queste, nel vocabolario della lingua italiana, sono le parole utilizzate per descrivere la condensazione. La caratteristica fisica che, tanto per fare il più banale degli esempi, ci costringe, dopo aver fatto una bella, calda doccia rivitalizzante, ad eliminare quella sottile patina di vapore acqueo depositatasi sullo specchio. Già, perchè proprio di questo si tratta: di semplice vaporeo acqueo, lo stesso che esce dalla pentola quando ci cuciniamo un'appetitosa e sana pastasciutta e che, ingigantendo la cosa qualche centinaio di volte, viene espulso dai potenti reattori di qualsiasi aereo di linea del mondo. In quest'ultimo caso, perchè il fenomeno abbia luogo, è tuttavia indispensabile la concomitanza di tre fattori ambientali fondamentali: - Quota di volo oltre gli 8.000 metri In assenza anche di una soltanto di queste caratteristiche, le classiche scie di condensazione che siamo abituati a vedere fuoriuscire dai motori degli aeromobili non potrebbero assolutamente formarsi. Non solo: anche in presenza di tali parametri, le scie non possono resistere che per pochi secondi (una ventina al massimo), trascorsi i quali si dissolvono naturalmente nell'aria. Un fenomeno piuttosto comune, al quale, almeno una volta nella vita, abbiamo assistito tutti quanti. In lingua inglese prende il nome di contrails (contrazione dei vocaboli condensation e trails). Le chemtrails, invece (contrazione di chemical trails), sono anch'esse scie prodotte dagli aerei, ma non sono nemmeno lontanamente paragonabili con quelle descritte pocanzi. La differenza, purtroppo, è abissale e terribilmente più inquietante. |
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