dietro le nuvoleLasciate la vostra impronta... |
UNA POESIA DALL'ESILIO...
N. Hikmet
Durante tutto il viaggio la nostalgia non si è separata da me
non dico che fosse come la mia ombra
mi stava accanto anche nel buio
non dico che fosse come le mie mani e i miei piedi
quando si dorme si perdono le mani e i piedi
e io non perdevo la nostalgia nemmeno durante il sonno
durante tutto il viaggio la nostalgia non si è separata da me
non dico che fosse fame o sete o desiderio
del fresco nell’afa o del caldo nel gelo
era qualcosa che non può giungere a sazietà
non era gioia o tristezza non era legata
alla città alle nuvole alle canzoni ai ricordi
era in me e fuori di me
durante tutto il viaggio la nostalgia non si è separata da me
e del viaggio nulla mi resta se non quella nostalgia.
DAL BLOG DI UN AMICO...
(nella vita...)
Non vi è vincitore
Non esistono premi
Ognuno ha il suo tempo
Che ci piaccia o no"
grazie Alex
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mi guardi cercando di non esser visto,mi vedi piangere e in parte non capisci,non sai esattamente cosa è successo oggi, mi conosci,sai che devo metabolizzare per poterne parlare,e forse scrivere,come stò facendo, oggi è stata una giornata difficile,molto difficile,e da ore non riesco a frenare questo pianto,che è di rabbia,malinconia e frustrazione,e chissà ancora quanti sentimenti che non riesco a decifrare...
il bimbo da portare all'asilo e poi questo cambio di programma, dover chiudere un capito della vita che speravo di non viverlo in prima persona,invece no, mi è toccato, e in questa melma dolorosa ci sono finita con tutti i due i piedi...
porto,fai ciò che devi e ritorno a casa,sto male ho l'influenza e guidare non è il massimo... aspettavano molto seccati,perchè eri in ritardo...
chi con corde in mano.. chi un trapano... chi altri ferri...
tatto... essere più presente,ma è il minimo,ti comprendo, gli operai muti si girano mi guardano e aprono un varco per farmi passare,afferro la sua borsa e le cerco ,le trovo ed apro,e dentro c'era tutto un mondo passato...i corridoi senza mobili,ancora tanti sacchi da buttare come anni dolorosi e densi di vissuto...ancora cose da salvare,ma non c'è più tempo,non ti danno tempo,gli operai che sussurrono che non si possono liquidare in questo modo più di 40 anni... e lui,arrivato con la sua Porche Carrera con i cerchioni arancioni e lo sguardo di chi tutto può non gli intaressa nulla,lui oggi ha deciso così... avresti voluto lottare,ma gli avvocati costano e poi tu non ne hai più voglia,vorresti scivolare in un oblio,dove nulla accade...invece quì stemperare l'aria con battute per farci capire chiaramente che la nostra situazione il nostro disagio,dolore come un lutto o un fallimento,era compreso con rammarico,gli elettricisti smontano i lampadari,chiedo di metterli nella mia macchina,così tu sei più serena che non vanno in pezzi,lampadari che per 40 anni hanno illuminato 5 figli,figli che correvano in quei corridoi ora vuoti,che dalle finestre si richiamavano da parte a parte in questa grande casa,momenti di gioia e momenti di grandi,grandissimi dolori,rivedevo la bambina che ero stata,i giochi a nascondino,risentivo la voce di mio fratello,delle mie sorelle, le domeniche con la colazione golosa,la focaccia bella unta e con tanti occhi,aspettavano a mia sorella i migliori,era la più grande,risate e piacere di condividere,i Natali le feste e i compleanni...i vicini che ci chiamano che salgono per il caffè,era un porto di mare,bambini che correvano,io che facevo l'altalena con la tenda in quella grande finestra,dentro casa fuori casa........e mia madre che mi afferrà con il terrore nel cuore,eppure mi sentivo una dura per esserci riuscita così bene...
occhiali nel terrazzo di sotto per poter scendere e vedere la scimmia che i miei vicini tenevano in gabbia, ricordo l'odore e lo risento...
sono arrabbiata,gli dico di mollare tutto,di venire quì,ma nulla, nessuno con cui condividere il tutto, io e mamma non riusciamo a condividere il dolore,troppo intimo, poi scopro che nel pomeriggio sei venuto,ti sei nascosto e hai guardato quegli uomini fare su è giù con la nostra storia,un po' sgangherata,ma ormai l'abbiamo capito che la famiglia del mulino bianco non è nulla di più di uno spot in tv... uno spot.che ci ha fatto crescere con immagini utopistiche che ci hanno solo daneggiato...
,ricordo un pomeriggio che si gustò la Callas,era in veranda,guardava il mare sorseggiando un digestivo,chissà quanti anni...i ricordi riemergono spesso senza didascalie e date... chiusa la casa,calato il sipario... papà non c'è più,e neppure mio fratello... forse in una terra che noi definiamo paradiso loro assistono,e piangono per noi...
"W"ciaoooo,sei tu?sono passati 20 anni,un tempo lunghissimo,RICORDI?ci vedevamo io te e lui,e tutta la compagnia... ma ora lui è morto,il nostro caro amico comune...altro dolore,altre parole...altri ricordi...ricordi...ricordi... impossibile dare un fine a questa giornata,che è un'assurda innarestabile valle di lacrime,forse non capirete nulla,ma solo condividere mi è di aiuto... |
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Non vivere su questa terra
come un estraneo
o come un turista della natura:
Vivi in questo mondo come nella casa di tuo padre;
Credi al grano, alla terra, all'uomo.
Ama le nuvole, le macchine, i libri
ma prima di tutto ama l'uomo.
Senti la tristezza
del ramo che secca,
dell'astro che si spegne,
dell'animale ferito che rantola
ma prima di tutto senti la tristezza
e il dolore dell'uomo.
Ti dian gioia
tutti i beni della terra.
L'ombra e la luce ti dian gioia,
le quattro stagioni ti dian gioia
ma soprattutto, a piene mani
ti dia gioia l'uomo.
Inviato da: jolyn
il 15/11/2015 alle 17:07
Inviato da: vittorio.35
il 15/11/2015 alle 16:54
Inviato da: jolyn
il 06/11/2010 alle 02:46
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 09:04
Inviato da: ctthsoe
il 25/03/2009 alle 07:22