Creato da steresis il 23/04/2009

ventocontrario

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Ascoltando la luce

Post n°3 pubblicato il 11 Maggio 2009 da steresis
 

'Ho cominciato con la pittura e poi, fotografando le mie tele, ho scoperto il gusto di riprodurle in bianco e nero. Un giorno sono arrivato al punto di distruggere l'originale per conservare poi la sola riproduzione. Da quel momento in poi, non ho più cessato di credere che la pittura fosse una forma espressiva ormai superata e destinata, non appena il pubblico avrà la sufficiente educazione visiva, ad esser spodestata dalla fotografia...Per me, una cosa è certa: ho bisogno di sperimentare, in un modo o nell'altro. La fotografia me ne offre un mezzo, semplice e più rapido della pittura'. (Man Ray, pittore e avanguardista del novecento appartenente al DADAISMO)



Ecco. Questa è potrebbe esser la metafora di steresis, una metafora di vita e di come sperimentare, in un modo o nell'altro, la propria capacità e consapevolezza di fotografare il mondo che circonda il nostro esser e le nostre passioni.

Steresis. Come un'oasi nel deserto. Vive e porge la vita solo se c'è il deserto tutto intorno rimanendone indifferente...muore, o, se volete, non ha senso la sua esistenza, in mancanza del deserto.


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Godi se il vento ch'entra nel pomario


vi rimena l'ondata della vita:
qui dove affonda un morto
viluppo di memorie,
orto non era, ma reliquiario.

Il frullo che tu senti non è un volo,
ma il commuoversi dell'eterno grembo;
vedi che si trasforma questo lembo
di terra solitario in un crogiuolo.

Un rovello è di qua dall'erto muro.
Se procedi t'imbatti
tu forse nel fantasma che ti salva:
si compongono qui le storie, gli atti
scancellati pel giuoco del futuro.

Cerca una maglia rotta nella rete
che ci stringe, tu balza fuori, fuggi!
Va, per te l'ho pregato, - ora la sete
mi sarà lieve, meno acre la ruggine ...

 

Eugenio Montale

 

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