A.T.T.I.L.I.O.

Da oggi siamo tutti un po' puttane

Il sindaco ordina: “E' fatto inoltre divieto di assumere atteggiamenti, modalità comportamenti ovvero indossare abbigliamenti che manifestino inequivocabilmente l'intenzione di adescare o esercitare l'attività di meretricio”.
Sta scritto proprio così sull'ordinanza del sindaco Lupomanno contro le prostitute. Parte con il divieto di "contattare soggetti dediti alla prostituzione ovvero concordare con gli stessi prestazioni sessuali" su tutte le strade, aree soggette a pubblico passaggio, con particolare riferimento alle vie consolari.
Chi viene beccato paga la multa, 200 euro cadauno a cliente e prostituta, prossimamente arriverà a 500. Chi vuole può pagare in loco, in maniera da evitare che arrivi la contravvenzione a casa. Inutile spiegare il motivo.
L’ordinanza del sindaco, spiega ligio il sito del Comune di Roma, anticipa i contenuti del disegno di legge Carfagna.
Io credo che ancora una volta la destra confonda il problema con gli effetti dello stesso. Detto in parole povere: il problema sono le puttane in strada? Perché fanno scandalo? Oppure il problema è la rete degli sfruttatori, la tratta delle schiave dall’Africa e dai paesi dell’Est?
Io credo che chinque sia libero di fare quello che crede del proprio corpo. Semmai sarebbe il caso di spiegare ai tanti benpensanti che non è una cosa bella pagare per fare sesso, che è degradante per il cliente, non per la prostituta. E credo che il problema sia combattere lo sfruttamento della prostituzione.
Con l’ordinanza del sindaco tutto questo non affronta. Ancora una volta la destra alza un gran polverone per nascondere i problemi veri. Spostiamo le prostitute dalle consolari alle strade meno trafficate, quelle dove la polizia non passa mai. Così, in mancanza del poliziotto di quartiere, di cui si sono perse le tracce, avremo la puttana di quartiere. Vuoi mettere la differenza. E ai parlamentari che si portano donnine e cocaina in albergo?
E poi ‘sta cosa del “divieto di assumere atteggiamenti, modalità comportamenti ovvero indossare abbigliamenti che manifestino inequivocabilmente l'intenzione di adescare”. Ma diavolo vuol dire? Che fanno misurano i centimetri delle gonne? E il perizoma sotto quale categoria lo classifichiamo? E un abito da sera scollato? Si può usare solo al chiuso? Ma ci meritiamo un sindaco così idiota? Forse sì, perché l’ha votato la maggioranza dei romani, molti dei quali, immaginiamo, dediti abitualmente al sesso a pagamento.
Una proposta concreta: stampiamo una maglietta con scritto: “Anche io sono una puttana”. E andiamoci in giro. Chissà se ci multano per adescamento.