lasciai un giorno la mia casa
i miei averi la mia famiglia
sandali ai piedi e qualche vestito nella valigia
e un senso di dolore mi stringeva il cuore.
trovai la pace nella nuova terra
mi accompagnavano baci di un sole tiepido
abbracci di anime sconosciute e vagabonde
e la pioggia mi lavava le spalle bruciate.
inverni terribili e primavere ventose
facevano da contorno a lunghe camminate
in parchi malinconici e teatrali
spettatori di futuri identici ai passati.
creavo vortici colari in quei tempi allegri
gioioso e iracondo come un fuoco di paglia
credendo fosse quello e non altro
quello che mi attendevo da sempre.
anni mesi giorni minuti e secondi sono trascorsi da quei giorni
lasciandosi dietro solamente il fischio del treno o il rombo di un aereo
i suoni di passi lenti e pieni di fatica
di sorrisi languidi e gonfi di lagrime.
ritorno a casa ora
con la nostalglia che gia' mi chiude lo stomaco
e la voglia di sorridere come un tempo
in riva al mare a sbeffeggiare poseidon.
Inviato da: col_corpo_capisco
il 30/04/2009 alle 19:22
Inviato da: ladymiss00
il 22/01/2009 alle 22:20
Inviato da: polychrome
il 08/01/2009 alle 20:21
Inviato da: col_corpo_capisco
il 08/01/2009 alle 15:03
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il 18/11/2008 alle 13:55