Creato da semplicity4 il 23/03/2009
hearts club band

Cerca in questo Blog

 
  Trova
 

Area personale

 
 

Archivio messaggi

 
 
 << Agosto 2024 >> 
 
LuMaMeGiVeSaDo
 
      1 2 3 4
5 6 7 8 9 10 11
12 13 14 15 16 17 18
19 20 21 22 23 24 25
26 27 28 29 30 31  
 
 

FACEBOOK

 
 
 

Ultime visite al Blog

 
bisbetico_rmlatigidsimone_gioacchiniboscodeicervipotti1986etna48semplicity4mbedoringuerriero_78enzinafatadave3dgl5sonia_martenitida_mentea_virtual_ladymaresogno67
 

Chi puņ scrivere sul blog

 
Solo l'autore puņ pubblicare messaggi in questo Blog e tutti gli utenti registrati possono pubblicare commenti.
 
 
RSS (Really simple syndication) Feed Atom
 
 

 

 
« nn di solo spirito...no nukes »

la bauhaus a genova

Post n°35 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da semplicity4
 
Tag: arte

Riporto un'articolo tratto da Repubblica-Bauhaus
L'arte di Otto Hofmann
Il Novecento mai visto

Stefano Bigazzi

Tra i pezzi esposti anche alcuni dipinti che l'artista abbandonò nella Germania Est nel'51 e ritrovati dopo la caduta del Muro di Berlino

 

Esperienza di rigore formale, lungimiranza creativa, spirito di modernità. Anche e non solo questo nella retrospettiva che Palazzo Ducale dedica (da venerdì 16 ottobre a San Valentino) a Otto Hofmann (Essen 1907-Pompeiana, Imperia 1996) significativo esponente di Bauhaus, allievo di Paul Klee e Vasilj Kandinsky. Una poetica - sottolinea la mostra curata da Giovanni Battista Martini - di alto profilo artistico e culturale, che vede in allestimento alcune centinaia di opere, tra cui numerosi pezzi mai esposti al pubblico.
Nato a Essen in Germania all´inizio del secolo scorso e morto a Pompeiana vicino a Sanremo, Otto Hofmann - artista di rilievo internazionale - aveva scelto di vivere e lavorare negli ultimi vent´anni della sua vita nella Riviera Ligure.
L´iniziativa, cui collabora il Goethe-Institut Genua, raccoglie una esaustiva testimonianza dell´artista, dagli esordi nell´ultimo scorcio degli anni Venti alla stagione ligure.
Le prime opere documentano il periodo della permanenza al Bauhaus di Dessau (1927-1930) dove tiene la prima mostra personale (con l´avvento del nazismo Hofmann vedrà limitata qualsiasi libertà espressiva, sino alla confisca - l´accusa: arte degenerata - dei lavori acquisiti dai musei tedeschi).
Quindi il laborioso e sofferto periodo della guerra, la prigionia e il ritorno in patria, il dibattito artistico, culturale, politico, il dissenso con la nuova nomenklatura, la fuga dalla Germania Orientale e l´approdo a Berlino (alcune opere, ritrovate dopo l´89, sono qui in visione. Curiosamente un percorso piuttosto simile venne compiuto più tardi da Georg Baselitz, via dalla Ddr e contestatore tanto dell´arte realista-socialista quanto della cultura di reazione all´Ovest, oggi divide l´attività tra la Germania e la Liguria di Ponente).
La mostra si articola in quattro sezioni, tra notazioni storiche e culturali, il contesto in cui si sviluppò Bauhaus e lavorò l´artista, nei diversi linguaggi espressivi e interdisciplinari di Hofmann, seguendone il percorso dagli anni Cinquanta in avanti tra Berlino, Parigi e la Svizzera, tra dipinti, disegni e oggetti (porcellane e ceramiche per le manifatture Hutschenreuther e Rosenthal), grafica (xilografie e litografie Anni '40) fino al ventennio vissuto a Pompeiana.
A corredo della mostra un catalogo Electa con introduzione di Gianni Martini e testi critici di Fulvio Cervini, Matteo Fochessati, Markus Krause, Lutz Schöbe, Erik Stephan.
Otto Hofmann. La poetia del Bauhaus, Palazzo Ducale, Appartamento del Doge, sino al 14 febbraio, martedì-domenica ore 10-19. www. palazzoducale. genova. it.

La URL per il Trackback di questo messaggio è:
https://blog.libero.it/waterfalls/trackback.php?msg=7822028

I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
Nessun trackback

 
Commenti al Post:
Nessun commento
 
 
 

© Italiaonline S.p.A. 2024Direzione e coordinamento di Libero Acquisition S.á r.l.P. IVA 03970540963