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capitano,mio capitano!

Post n°40 pubblicato il 12 Novembre 2011 da semplicity4
 
Tag: scuola

Perchè studiare deve essere una prerogativa dell'infanzia e adolescenza nonchè giovincellagine?

io,ricercatrice nata spezzo una lancia in favore di coloro i quali,senza obblighi di lavoro,continuano a frequentare scuole,o ad ascoltare la mattinata di radiotre,o si iscrivono a corsi,di solito abbordabili economicamente.perchè se è vero che per studiare bastano i libri,apprendere ad un livello piu alto,olistico direi,richiede una grossa fetta di pazienza e dedicazione.studiosi del cervello sostengono che il cervello nn muore,ma che le sue cellule,seppur nn possono ricrescere come tutte le altre cellule del corpo,trova sempre una via in campi infiniti.l'internet della mente.le miliaiadi di neuroni ancora in latenza nn aspettano che di essere messi in funzione.

è per questo che,seppur piu matura che anziana,mi sono iscritta ad un corso di medicina tradizionale cinese nel piccolo centro campestre dove mi sono trasferita (ecco il perchè della mia latenza su questi lidi) piu esattamente all'università delle tre età,associata all'università di torino.e sono emozionatissima!avrò pure dei compagni di classe,anzi compagne visto che qui le donne sono più numerose degli uomini,un pò storditi e di certo nn vado per trovare il fianceè..;)ma che bello tornare a scaldare l'ultimo banco,con le spalle al muro e i proff che spiegano..!un pò di scuola di vita lò già fatta,adesso torno sui banchi universitari....nn l'avrei mai detto.ma la brama di cultura mi assale e mi assilla da tanti anni ormai.

 
 
 

maghi e stregoni,il presente del paese(siamo messi bene...)

Post n°39 pubblicato il 18 Novembre 2009 da semplicity4

vi siete mai chiesti cosa sta dietro alle piu eminenti figure politiche,alle loro scelte,aslle loro mosse?la magia.

tutti questi mangiapane dei politici sono SOSTENUTI dalle pratiche magiche dei migliori maghi e stregoni del paese.sono cose che nn si dovrebbero dire,ma nn si mette freno o limite alla verità

perchè lo psiconano sta sù da così tanto tempo?

perchè ha i suoi maghi che tessono trame per lui,per nn farlo cadere e se cade,come è già successo,per farlo rialzare ottenebrando il tutto.perchè nn è andato a processo come dovevasi?ne avete piu sentito parlare?eppure sfidare la costituzione e la giustizia di un paese nn è cosa da poco...

insabbiato.è stato tutto insabbiato.si sta facendo cronaca per arrivare a natale e fare dimenticare tutto,anche gli atti contro il paese.

questa è magia.

in ogni tempo e in ogni luogo sono sempre successe queste cose.lo descrive molto bene Susanne Clarke ne"jonathan strange e il signor norrell"che parla di come dei maghi coalizzati fecero vincere l'inghilterra sui francesi

ai suoi tempi era anche luigi xiv il Re Sole ad avere una folta mandria di maghi a corte.addirittura li praticavano satanismo,ma questo nn ci interessa.

ci interessa invece sapere che siamo nelle mani di 4 stregoni asserviti al potere.

cosa possiamo fare noi?

ben poco,se nn affermare la verità e urlare contro le ingiustizie.il buddha si esprimeva con la voce.possiamo dire no alle ingiustizie e proclamare ad alta voce la Verità.

 
 
 

i am a loser baby,so why don't you kill me

Post n°38 pubblicato il 25 Ottobre 2009 da semplicity4

stasera ho preso in mano la chitarra e ho fatto due pezzi.poi l'ho posata perchè mi facevano male le dita.nn ho più molte occasioni per suonare,e i polpastrelli nn reggono le corde perchè nnho più i calli sulla punta delle dita.poi l'ho guardatastesa sul letto e mi ha preso il ricordo di altre chitarre migliori che ho avuto modo di suonare in passato,tra cui la fender,l'ibanez bianca,la strato.ma nessuna mi ha lasciato dentro un ricordo piacevole come ha fatto il suono della 12 corde di mio cugino...una cascata di suoni cristallini.cantarci insieme è stato uno dei miei più grandi sballi.sono stata una merda a nn portare avanti e migliorare le mie passioni doti che avevo in abbondanza da giovine.

se solo l'avessi fatto ,avrei da scrivere un libro su molte cose adesso.e invece sono solo canzonette...

 
 
 

changes

Post n°37 pubblicato il 22 Ottobre 2009 da semplicity4

NEW YORK, 22 ottobre (Reuters) - Microsoft (MSFT.O: Quotazione) lancia oggi Windows 7, il suo prodotto più importante da oltre dieci anni, sperando di riguadagnare utenti dopo i deludenti risultati di Vista e di rafforzare la sua posizione sul mercato dei personal computer.

 

La più grande compagnia di software al mondo, i cui programmi girano su più del 90% dei pc, ha ottenuto buone recensioni per il suo nuovo sistema operativo, su cui punta per fare concorrenza ad Apple (AAPL.O: Quotazione) e Google (GOOG.O: Quotazione).

 

"E' il primo lancio significativo che Windows fa da dieci anni a questa parte", ha detto a Reuters Television Brendan Barnicle, analista di Pacific Crest Securities. "Con i passi falsi fatti con Vista, la gente ha davvero messo in discussione la posizione di Microsoft nel settore tecnologico. Per Microsoft, questo è un primo passo cruciale per recuperare credibilità".

 

Il nuovo sistema - più veloce, meno complicato e dotato di funzionalità touch-screen - arriva sul mercato a circa tre anni dal lancio di Vista, la cui complessità aveva tenuto lontani utenti e aziende.

 

Per Steve Ballmer, AD della compagnia di Redmond, il successo di Windows - da cui derivano metà degli utili di Microsoft - è fondamentale perché la compagnia possa riaffermare la sua immagine di società di software più importante del mondo.

 

PREZZI INFERIORI A VISTA

 

La versione Home Premium di Windows 7 costerà 209 euro, o 129 euro se acquistata come aggiornamento a versioni precedenti. Si tratta di prezzi molto inferiori a quelli di Vista.

Secondo gli analisti, dopo il periodo natalizio si potrà capire se le vendite di pc consumer saranno spinte dal nuovo sistema operativo, ma per capire se avrà successo con le imprese - fulcro del potere finanziario di Microsoft - bisognerà attendere il 2010.

l'ho aspettato tutto il mese.ancora qualche giorno e sarà mio!!!Vista nn mi aveva mai convinta...nn vedo l'ora!!!:DDD

 
 
 

no nukes

Post n°36 pubblicato il 15 Ottobre 2009 da semplicity4
 

Il Ministro dello Sviluppo economico Claudio Scajola ed il Segretario di Stato all'energia americano Steven Chu, hanno firmato l’Accordo sulla Cooperazione nucleare fra l’Italia e gli Stati Uniti d'America che porterà alla costruzione di nuove centrali. 

Ovviamente le attività previste riguardano solo impieghi pacifici di questa energia e tutto quello che potrebbe anche solo lontanamente essere riferito ad usi bellici è stato specificamente escluso dall'accordo. Per la precisione, le parti in causa parlano di "un quadro per la collaborazione fra le parti sulla ricerca e lo sviluppo per migliorare i costi, la sicurezza, il ciclo dei rifiuti e la resistenza alla proliferazione dei sistemi per l’energia nucleare per usi civili".

L'accordo è l'ennesimo tassello che certifica il (comunque molto discusso) ritorno del nostro paese al nucleare, dopo che con il referendum abrogativo del 1987 fu sancito l' abbandono da parte dell' Italia a ricorrere a questa energia come forma di approvvigionamento e venne certificata la chiusura delle quattro centrali nucleari allora attive nel nostro paese.

Il piano dei lavori prevede l'apertura del primo cantiere nel 2013 e l'attivazione della prima centrale in un periodo compreso tra il 2018 e il 2020. Su questo piano di lavoro pende però la spada di Damocle del ricorso che le Regioni hanno presentato contro la "legge sviluppo" che, a loro dire, dà eccessivi poteri decisionali al governo sottraendoli alle comunità locali e per il quale si aspetta la pronuncia della Corte Costituzionale. Le aree tecniche di cooperazione includono la progettazione di reattori di nuova generazione con maggior efficienza, minori costi, migliore sicurezza e resistenza alla proliferazione, i combustibili avanzati, la ricerca nucleare di base, le tecnologie per il trattamento rifiuti, lo stoccaggio e il deposito finale, l'analisi della sicurezza nucleare, standard e criteri. Dati i tempi previsti, l'espressione "chi vivrà, vedrà" non ci sembra particolarmente fuori luogo...

Online editing di Federica Cocco

Photo Credit: Flickr CC: Topato

chi è della mia generazione nn può aver scordato il disastro di three mile island di qualche decennio fà in America.a quei tempi svariati musicisti tennero concerti tutti sullo stesso palco riuniti per dire NO AL NUCLEARE..NO NUKES era appunto il triplo vinile che uscì in seguito a quell'evento.parteciparono tra gli altri il grande e mitico James Taylor,Nicolette Larson,Carole King,C.S.& N. ecc.ora,è possibile richiedere di fermare questa politica che nn vuole tenere conto del referendum degli anni '80,spero che qualcuno che ha la capacitàdi farlo,raccogliesse le 500.000 firme per evitare che ai nostri figli lasciamo in eredità delle splendide ecatombi.
 
 
 

la bauhaus a genova

Post n°35 pubblicato il 13 Ottobre 2009 da semplicity4
 
Tag: arte

Riporto un'articolo tratto da Repubblica-Bauhaus
L'arte di Otto Hofmann
Il Novecento mai visto

Stefano Bigazzi

Tra i pezzi esposti anche alcuni dipinti che l'artista abbandonò nella Germania Est nel'51 e ritrovati dopo la caduta del Muro di Berlino

 

Esperienza di rigore formale, lungimiranza creativa, spirito di modernità. Anche e non solo questo nella retrospettiva che Palazzo Ducale dedica (da venerdì 16 ottobre a San Valentino) a Otto Hofmann (Essen 1907-Pompeiana, Imperia 1996) significativo esponente di Bauhaus, allievo di Paul Klee e Vasilj Kandinsky. Una poetica - sottolinea la mostra curata da Giovanni Battista Martini - di alto profilo artistico e culturale, che vede in allestimento alcune centinaia di opere, tra cui numerosi pezzi mai esposti al pubblico.
Nato a Essen in Germania all´inizio del secolo scorso e morto a Pompeiana vicino a Sanremo, Otto Hofmann - artista di rilievo internazionale - aveva scelto di vivere e lavorare negli ultimi vent´anni della sua vita nella Riviera Ligure.
L´iniziativa, cui collabora il Goethe-Institut Genua, raccoglie una esaustiva testimonianza dell´artista, dagli esordi nell´ultimo scorcio degli anni Venti alla stagione ligure.
Le prime opere documentano il periodo della permanenza al Bauhaus di Dessau (1927-1930) dove tiene la prima mostra personale (con l´avvento del nazismo Hofmann vedrà limitata qualsiasi libertà espressiva, sino alla confisca - l´accusa: arte degenerata - dei lavori acquisiti dai musei tedeschi).
Quindi il laborioso e sofferto periodo della guerra, la prigionia e il ritorno in patria, il dibattito artistico, culturale, politico, il dissenso con la nuova nomenklatura, la fuga dalla Germania Orientale e l´approdo a Berlino (alcune opere, ritrovate dopo l´89, sono qui in visione. Curiosamente un percorso piuttosto simile venne compiuto più tardi da Georg Baselitz, via dalla Ddr e contestatore tanto dell´arte realista-socialista quanto della cultura di reazione all´Ovest, oggi divide l´attività tra la Germania e la Liguria di Ponente).
La mostra si articola in quattro sezioni, tra notazioni storiche e culturali, il contesto in cui si sviluppò Bauhaus e lavorò l´artista, nei diversi linguaggi espressivi e interdisciplinari di Hofmann, seguendone il percorso dagli anni Cinquanta in avanti tra Berlino, Parigi e la Svizzera, tra dipinti, disegni e oggetti (porcellane e ceramiche per le manifatture Hutschenreuther e Rosenthal), grafica (xilografie e litografie Anni '40) fino al ventennio vissuto a Pompeiana.
A corredo della mostra un catalogo Electa con introduzione di Gianni Martini e testi critici di Fulvio Cervini, Matteo Fochessati, Markus Krause, Lutz Schöbe, Erik Stephan.
Otto Hofmann. La poetia del Bauhaus, Palazzo Ducale, Appartamento del Doge, sino al 14 febbraio, martedì-domenica ore 10-19. www. palazzoducale. genova. it.

 
 
 

nn di solo spirito...

Post n°34 pubblicato il 12 Ottobre 2009 da semplicity4

Una multinazionale come Google sta digitalizzando 15 milioni di libri (ed è già a due terzi del lavoro) prendendoli dalle maggiori biblioteche del mondo per metterli on line. L'obiettivo è quello che hanno sempre avuto a Mountain View: fare di Google l'hub universale della conoscenza via Internet. Su alcuni di questi titoli, circa il dieci per cento, non ci sono litigi perché non più coperti da diritti d'autore. Il problema sono gli altri, soprattutto quelli ancora sotto copyright ma introvabili sugli scaffali delle librerie: sei-sette milioni di volumi. Secondo Google renderli disponibili al pubblico è cosa buona e giusta, perché consente la famosa 'coda lunga' grazie alla quale chiunque potrà comprare i titoli fuori catalogo, rari, di nicchia.

Non può che fare piacere una tale notizia,anche perchè rispetto a quello che pubblicavano qualche decennio fa,la maggior parte della carta dei libri oggi nn fa che annientare le foreste e nn fa neanche riflettere quello che vi è stampato sopra...

 
 
 

imitations mal riusciten

Post n°33 pubblicato il 12 Ottobre 2009 da semplicity4

ve le ricordate nina hagen e lena lovich?le due regine del punk di fine anni 70?mostravano ribellione e anarchia da ogni gesto e espressione artistica

ma la bertè ci fa o ci è quando si traveste da lena lovich?per me soffre di cattivo gusto.per voi?anzi il cattivo gusto che mi fa venire allo stomaco quando la vedo è totale.deprimente.

 
 
 

back to past.but i's future.cosi è forse la teoria della relatività

Post n°32 pubblicato il 09 Ottobre 2009 da semplicity4
 
Tag: vinile

Il disco in vinile (piastra circolare incisa con un solco a spirale per la riproduzione di suoni) è stato ufficialmente introdotto nel 1948 negli Stati Uniti come evoluzione dei precedenti dischi, dalle simili caratteristiche inizialmente in gommalacca.

Le migliori caratteristiche del vinile permisero di rimpicciolire i solchi e abbassare il numero di giri per minuto dei dischi dai 78 ai 33⅓ ottenendo così una maggiore durata di ascolto, che raggiunse circa 25-30 minuti per facciata nei Long-Playing (LP), con punte massime di anche 38-40 minuti per lato, specie per le opere liriche.

Per la riproduzione sonora di un disco viene solitamente impiegato un giradischi collegato ad un amplificatore. In genere i giradischi supportano diversi formati e, per mezzo di un selettore, è possibile impostare la velocità di rotazione del disco.

Fino agli anni ottanta del Novecento, è stato il più diffuso supporto per la riproduzione audio di materiale pre-registrato ed è stato prodotto su larga scala fino ai primi anni novanta, (in Italia fino al 1993).

E ora sta per tornare sul mercato per sostituire i cd...voi che ne pensate?

 
 
 

don't throw anything out of the window..!

Post n°31 pubblicato il 09 Ottobre 2009 da semplicity4
 
Tag: eco

Storie di città
BRUNO GAMBAROTTA
Ho sempreinvidiato gli inglesi perché nelle loro città sono frequenti i negozi di «usato ». Mi piacciono gli oggetti che hanno un passato, mi piacciono le scoperte inaspettate che si fanno in questi magazzini. Un'amica, conoscendo questo mio interesse, mi segnala che anche a Torino esiste un emporio del genere, si riconosce da un'insegna gialla con la scritta «Tutto Usato»e si trova in corso Palestro. E' lì dal 2006 e non l'avevo mai notata, forse perché l'ingresso è piccolo e ha una sola minuscola vetrina. Grazie a una scala metallica a due rampe si scende in un ampio scantinato. E' gestito da una giovane coppia di sposi rumeni. Funziona così: se uno vuole disfarsi di qualcosa lo affida in conto vendita, stabilendo di comune accordo un prezzo.

I gestori non sono tenuti ad accettare tutto quello che viene loro proposto. Se un oggetto entra in magazzino, i casi sono due: se trova un compratore ai gestori spettaunacommissioneche va dal 35% al 45% più il 20% di IVA. Se non trova un acquirente, trascorsi tredici mesi chi l'ha portato deve riprenderselo oppure accettare che diventi uno scarto per la raccolta rifiuti. In «Tutto Usato» c'è tutto quello che uno si aspetta di trovare in questo genere di empori, dai mobili alle stoviglie, piatti, bicchieri e posate. Dai dischi in vinile (ma anche cd) alle videocassette, ai dvd, ai giocattoli, alla bigiotteria. E poi cartoline, quadri, oggetti di cancelleria, lampadari, frigoriferi, apparecchi radio, grammofoni, poster.

Non ci sono computer e stampanti, quella è merce che, una volta sorpassata, va direttamente in discarica. Non mancano le sorprese: una bottiglia di grignolino del 1970, altre di Müller Thurgau del 1989, ormai imbevibili, a chi possono interessare? Chi colleziona bottiglie storiche si orienta sui grandi vini. C'è persino una bottiglia di un meglio identificato «liquore cinese» a 5 euro. Una grande arbarella colma di bottoni di ogni genere aspetta paziente il suo estimatore. Per certi oggettinon è difficile immaginare le vicende che li hanno portati lì. Il nastro scorrevole per allenarsi a correre in casa reca l'impronta di qualcuno che l'ha comprato pieno di buona volontà per rimettersi in forma e dopo pochi giorni ha deciso di disfarsene a qualunque costo, per non ritrovarselo tra i piedi tutte le mattine, muto rimprovero per la sua incostanza.Amia volta, tornato a casa, ho iniziato a cercare qualcosa che non mi servisse più per partecipare al gioco del tutto usato.

Negli armadi ho trovato molte cose che non ricordavo più di avere: raccolte di distintivi, album di fotografie, cartoline, vassoi, raccoglitori di biglietti da visita, cataloghi e inviti a mostre, stampe, i primi volumi delle enciclopedie che uscivano gratis con i quotidiani, la raccolta completa delle lettere scritte dall'ufficio personale della Rai nel corso degli anni. Li estraevo, li spolveravo, li mettevo nel mucchio da portare in corso Palestro. Ci credereste? Non ho avuto il coraggio di staccarmene, ognuno di quegli oggetti mi ricordava qualcosa, dopo anni di oblio tornavano a essermi indispensabili. La visita a «TuttoUsato» a qualcosa è servita.

NON GETTATE VIA,RYCICLATE!anks

 
 
 

everybody's saying that music is love

Post n°30 pubblicato il 02 Settembre 2009 da semplicity4
 

Torino, 17:45
MITO: A TORINO MUSICA IN STRADA, OSPEDALI E BIBLIOTECHE

La musica scende in strada, raggiunge le piazze, i giardini, ma anche gli ospedali, le case di riposo, le biblioteche e le librerie. A due giorni dall'inaugurazione della terza edizione di MITO SettembreMusica, e' stata prestata, oggi a Torino nel corso di una conferenza stampa, 'MITO per la Citta'', una iniziativa che ha lo scopo di avvicinare alla musica la gente che di rado frequenta teatri e auditorium. 'Ad affiancare il ricco cartellone ufficiale di MITO SettembreMusica - ha spiegato l'assessore alla Cultura del Comune di Torino, Fiorenzo Alfieri - fa la sua comparsa MITO per la Citta' con cui il Festival anima spazi dove raramente si fa musica, come ospedali, case di riposo, luoghi di assistenza psichiatrica e di detenzione, biblioteche e librerie, e per contro æsi fa animare' dal passaggio di utenti di stazioni, ambulatori, giardini e piazze'. Musica da camera, dunque, fuori dalle solite camere per far suonare ambienti che per la citta' hanno rilevanza sociale e culturale. Saranno 96 gli interventi musicali in 55 sedi del territorio cittadino nei tre fine settimana del Festival. Il Conservatorio Giuseppe Verdi contribuisce all'iniziativa con formazioni nate dalla classe di Chitarra del professor Fre'de'ric Zigante e dalla classe di Musica d'assieme per Fiati della professoressa Francesca Odling. Le formazioni coinvolte sono il Duo di chitarre Ambrosi Monarda, il quintetto di fiati Venti Sonori e il quintetto di ottoni Brass Around the World. 'L'obiettivo di MITO per la Citta' - ha sottolineato il direttore artistico Enzo Restagno - e' quello di coinvolgere il maggior numero di persone. Con questa iniziativa la musica cerca di entrare capillarmente nel tessuto sociale della citta''

 
 
 

il ritorno del vinile

Post n°29 pubblicato il 25 Maggio 2009 da semplicity4
 
Tag: vinile

tratto da Il Giornale

 

di jacopo franzotto


Il dolce suono del vinile come antidoto alla crisi del mercato discografico. Scocca l’ora degli apostoli del vintage, una sorprendente retromarcia temporale in fatto di consumo musicale. Il cd ha il fiato corto e le poche ristampe tutte rimasterizzate in fretta e furia forniscono l’insperato assist per la rinascita dell’lp dopo 20 anni di dimenticatoio. Lo scorso anno la vendita di vinili in Italia ha registrato un clamoroso +250%. La fetta di mercato è piccola, 0,2% contro il 15 dei download, mentre il grosso lo fanno ancora i cd. Ma in ogni caso il fenomeno incuriosisce.
Ma la sfida di ripopolare i negozi di dischi grazie all’lp sa - per ora - di scalata all’Everest con le ciocie. Tutta colpa dei prezzi praticati. Per ora si tratta di un mercato destinato all’appassionato facoltoso piuttosto che al neofita. Già, perché se 16 euro per la ristampa in vinile di Eye in The Sky di Alan Parsons sono un affare, i 26 per Moon Safari degli Air e i 69 (sessantanove) euro per Pet Sounds dei Beach Boys sembrano esagerati. Primo ad annunciare l’estinzione del dischetto digitale fu Alan Parsons, il sommo ingegnere del suono di Pink Floyd, Ambrosia e Al Stewart: «La musica del futuro non è il cd e neanche l’I-pod, ma un concerto live. Se proprio non ce la fate, datevi all’analogico, un buon giradischi è quello che fa per voi». Poi fu la volta di Bob Dylan: «Il cd suona da schifo». Infine l’uscita pasquale di Elvis Costello: «Chi vuole il formato digitale del mio ultimo disco lo può scaricare con un coupon che troverete nel vinile». Insomma quelli che nell’84 esultarono per la purezza e l’eterna durata del digitale dovranno fare un passo indietro e rassegnarsi all’lp che si graffia e si deteriora, alla taratura della puntina, alla polvere che si insinua nei solchi. Detto questo, per molti, quasi per tutti, l’idea del vinile rimane meravigliosa. C’è poesia nelle parole di Rossana Casale: «L’idea di una riscoperta dei vecchi lp la trovo interessante, anche se mi rendo conto che è pura ideologia. Il vinile era un oggetto importante, aveva quella grossa copertina colorata e io stavo seduta ore intere sul letto a leggere le note di copertina. Dentro, poi, c’era di tutto: adesivi, poster, gadget. L’involucro grande era la pennellata finale al dipinto. Col cd siamo diventati merce». Meno romanticismo per Antonella Ruggiero, ex voce dei Matia Bazar, ma stesso rimpianto per quelle copertine di una volta: «La tecnologia deve andare avanti. Però stavamo mesi a pensare alla posa migliore, alle tonalità, che nostalgia quei tempi...». Ma se i cantanti hanno orecchio un direttore d’orchestra ne deve avere due: Marco Celi Stein, allievo di Lenny Bernstein e fondatore del Premio Acustica, tiene maniacalmente al bel suono; il vellutato timbro di un’orchestra è terreno scivoloso per impianti milionari nutriti da sorgenti digitali: «L’lp suona più caldo - spiega il maestro -, anche se la gamma dinamica è certamente minore, ma un violino sull’analogico suona più liquido, naturale. Le voci poi...».
Nel dicembre 1984 le parole di Tina Turner nelle note del depliant di iscrizioni d’uso del Cdp 101 della Sony (il secondo lettore della storia) dichiarava orgogliosa: «Avete finito con i problemi della puntina. E poi che dinamica... Il rumore di fondo? Impercettibile. Rimane solo il silenzio della musica». Sembra già preistoria.

 
 
 

basta casino!

Post n°28 pubblicato il 22 Maggio 2009 da semplicity4

Dopo tre giorni di lavori stradali di fronte a casa,forse mi dedicherò al silenzio ...o forse alla musica.

nn capisco però perchè i lavori in strada li debbano fare soltanto in estate.

secondo me nn c'è ragione.

voglia di perdersi...

 
 
 

hall of fame

Post n°27 pubblicato il 22 Maggio 2009 da semplicity4
 
Tag: rock

magare Steven Tyler in questo pezzo nn è al massimo:),un po troppo disincronizzato(un paio di doppie voci ...sottotono)ma angus è impeccabile.

ma sapete dirmi quanti anni aveva nel 2003?

 
 
 

il giardino dei tarocchi

Post n°26 pubblicato il 21 Maggio 2009 da semplicity4
 

7 anni fa scompariva un artista alla quale dobbiamo molto.le sue opere ,sparse per il mondo,parlano di tante cose,e sanno di libertà,creatività,gioia.si chiamava NIKI DE SAINT PHALLE.

se volete vedere qualcuna delle sue opere: http://www.nikidesaintphalle.com/

un artista nn smette mai di raccontare quello che ha da dire

peace

 
 
 

18 maggio 1980: muore IanCurtis

Post n°25 pubblicato il 18 Maggio 2009 da semplicity4

Nato a Manchester, in Inghilterra, fu il cantante e il paroliere della band Joy Division, di cui fu uno dei fondatori nel 1977 a Manchester. Ian Curtis era affascinato dalle opere decadenti dei poeti romantici ottocenteschi e da personaggi della musica dell'epoca come Jim Morrison, David Bowie, i Sex Pistols, e in generale dalla musica punk e reggae.

Alle scuole superiori era un ottimo studente, appassionato soprattutto di storia, sebbene prese l'abitudine di fare abuso di farmaci.

Era sofferente di epilessia fotosensibile. La sua malattia, negli ultimi anni di vita, era diventata per lui un peso insostenibile, e fu per questo che, intorno ai vent'anni, iniziò a soffrire anche di depressione cronica, che lo portò al suicidio.

Ian Curtis sposò Deborah (Debbie) Woodruff il 23 agosto 1975: entrambi avevano 19 anni. Nathalie Curtis, unica figlia della coppia, nacque nel 1979. Il matrimonio durò dal 1975 al febbraio-marzo 1980 quando Deborah, scoperta la relazione del marito con la giornalista belga Annik Honorée, chiese il divorzio.

Morì suicida a soli 23 anni, il 18 maggio 1980, impiccandosi ad una rastrelliera nella cucina della propria casa situata al numero 77 di Burton Street a Macclesfield. Lasciò la moglie Deborah, dalla quale si era ormai separato, e la figlia Nathalie. Prima di compiere il gesto che mise fine alla sua vita, il cantante guardò il film La ballata di Stroszek di Werner Herzog e ascoltò l'album The Idiot di Iggy Pop. Ian fu cremato e le sue ceneri tumulate a Macclesfield. Sulla lapide è riportato il suo verso più famoso: "Love will tear us apart" ("L'amore ci strazierà").

Alla morte di Curtis, avvenuta alla vigilia del primo tour americano dei Joy Division, seguì la ricostituzione del gruppo con il nuovo nome di New Order. Come da accordo tra i membri dei Joy Division, tale nome sarebbe stato scelto nel caso in cui qualche componente avesse abbandonato la formazione.

Nel 2007 la storia dell'artista è stata portata sul grande schermo dal regista e fotografo olandese Anton Corbijn nel suo film d'esordio Control, presentato alla Quinzaine des réalisateurs, al Festival di Cannes.

Nel luglio del 2008 la lapide con sopra inciso il famoso verso "Love will tear us apart" venne trafugata dal cimitero di Macclesfield. Successivamente è stata rimpiazzata da una nuova.

 
 
 

nowadays

Post n°24 pubblicato il 17 Maggio 2009 da semplicity4
 
Tag: beatles, U2


Sicuramente la versione originale del vinile è più potente e compressa,ma anche questo exploi con gli U2 vale la gioia di un primo ascolto!

 
 
 
 
 

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