Creato da white.pawn il 29/05/2013

Il pedone bianco

...come in una partita a scacchi, dove si avanza sfruttando le altrui sviste...

 

 

I blog degli altri

Post n°25 pubblicato il 05 Settembre 2013 da white.pawn
 

Sebbene con non troppa assiduità, mi piace gironzolare sui blog.
Quando mi ci metto, ne giro parecchi.
Di alcuni leggo solo il titolo e passo oltre.
Di altri leggo alcuni post e poi passo oltre.
Di altri ancora mi sento attratto, e allora, magari dopo aver chiesto permesso, li aggiungo tra i blog amici.
Si perchè io son fatto così: prima di entrare in spazi non miei, chiedo sempre permesso.
Me l'ha insegnato la mamma molti e molti anni fa, talvolta anche con qualche sberla giusto per farmi ben capire, al di là di ogni ragionevole dubbio, cosa prescriveva la buona educazione.
Con gli anni, crescendo e vivendo, ho capito che questa è anche una questione di rispetto verso gli altri.
Quando passo sui blog degli altri uso sempre questa buona educazione: osservo in silenzio, senza disturbare.
Talvolta commento, magari con ironia, ma sempre cercando di non superare mai il limite dell'insolenza.
Osservo, invece, come siano numerose le persone che, arrogandosi ruoli tra il taumaturgico e il demiurgico, esprimono pareri al limite del definitivo, dispensando consigli "sentendosi come Gesù nel tempio"(cit.).
Non mi piacciono queste cose.
Io ho ben le mie idee, le mie convinzioni, le mie visioni delle cose.
Ho anche la mia esperienza, e un'idea di quello che può esser...positivo, buono, utile al miglioramento, e quello che invece rischia solo di peggiorare le cose.
Sono tuttavia consapevole di almeno un paio di cose.
Poche probabilmente, ma almeno di quello sono molto sicuro.
La prima è che ho ben presente, sempre, o almeno nella maggior parte dei casi, cosa sia bene, cosa possa portare un miglioramento, o comunque non porti a peggiorare le cose.
La seconda è che, nonostante questo, non sempre si è in grado di metter in pratica quanto, si sa, possa farci star meglio.
E sulla base di questo, evito, se non esplicitamente richiesto, di offrire consigli, o peggio ancora, sparare sentenze.
E mi infastidisco quando leggo invece commenti di questo tenore.
E quando mi infastidisco, passo oltre: la vita è già troppo complicata e impegnativa di suo per lasciarmi il tempo di indignarmi ed esternare per cose non mi riguardano direttamente.
Quello che so, e mi piacerebbe imparassero in molti, è "che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri"(cit.).

WP

 
 
 

Peccato

Post n°24 pubblicato il 27 Agosto 2013 da white.pawn
 

Che peccato.
E' proprio un peccato 'sta cosa.
E' un vero peccato che la vita ci permetta di apprendere delle lezioni, di capire quello ci è successo solo dopo che qualcosa ci è successo da un po' di tempo.
Mai una volta capiti che le lezioni le apprendiamo MENTRE ci sta succedendo qualcosa, o magari appena prima sia troppo tardi.
E nemmeno che le lezioni imparate siano direttamente applicabili alle situazioni successive.
Mai una volta.
Le lezioni le impariamo sempre dopo, e valgono solo per le situazioni passate, mai per quelle future.
Al massimo, se proprio il Grande Demiurgo ha deciso di volerci bene per un momento, che insomma, ci abbia detto bene, potrà succedere che la lezione potrà darci qualche debole e labile riferimento nelle situazioni successive.
Ma nulla di più.
E' proprio un peccato che le cose le impariamo solo quando, di fatto, non ci servono quasi a nulla, se non a capire come sono andate le cose, e quanto prima, nonchè in quanti modi, avremmo potuto rendercene conto.
Disdicevole questa cosa!
WP

 
 
 

Emozioni di carta

Post n°23 pubblicato il 23 Agosto 2013 da white.pawn
 

Non so se ho letto molto o poco.
Molto o poco sono aggettivi che hanno bisogno di un riferimento,  essendo relativi.
E io non saprei a cosa far riferimento.
Diciamo che avrò letto un paio di centinaia di libri nella mia vita,  oltre ad averne scritto uno,  la maggior parte dei quali in età adulta.
Probabilmente prima avevo,  o pensavo di avere,  qualcosa di meglio da fare.
Ho letto un po di tutto, dal thriller alla narrativa,  dal giallo alla filosofia,  dal fantasy alla psicologia, passando per qualcuno dei grandi classici,  sia mai mi toccasse di morir ignorantissimo.
E credo di aver scoperto che la narrativa è il genere che mi piace di più.
Mi piace,  ma ci devo andare piano,  come un diabetico con i dolci.
Mi piace,  perché racconta qualcosa che,  in un modo o nell'altro,  finisce per coinvolgermi.
Mentre per gialli e  thriller il bello sta nell'intrigo,  per i fantasy nella storia e l'ambientazione irreale,  per i libri di narrativa il bello sta nella storia.
Una storia che magari è anche originale, ma in ogni caso, si avvicina,  o si può comunque adattare, alla tua di storia.
Perche quando leggi di serial killer,  di omicidi,  di poliziotti e di indagini,  fai fatica ad immedesimarti,  al pari di quando leggi di omindi con poteri infiniti o di voli intergalattici.
Ma quando l'argomento sono i sentimenti,  le passioni, la felicità, le delusioni, il dolore...beh allora,  si parla di cose che sicuramente ti è già capitato di sperimentare.
Mentre un inseguimento su una strada te lo puoi immaginare, il dolore di una perdita, quello non te lo devi immaginare.
Non serve: mentre lo leggi ti tornano tutte le sensazioni hai provato nel momento in cui è capitato a te.
Del tutto analogamente a quando ti capita di leggere la scena del primo bacio al terzo appuntamento, dopo la cena perfetta,  nel posto più romantico del mondo.
Che magari, in fondo, era un luogo sfigatissimo.
Ma a te non importava: c'eri tu,  c'era lei,  e sopratutto le vostre labbra era appoggiate le une sulle altre.
Quei libri mi fanno questo effetto: fanno viaggiare la mia memoria, mi fanno rivivere momenti passati.
E,  perchè no,  a volte mi danno anche fiducia.
Perchè è ben vero che sono il frutto della fantasia dell'autore, ma comunque, hanno quel tocco di verosimiglianza che ti fa immaginare che magari, certe cose, possono succedere ancora anche a te.
E a me,  capricorno con i piedi ben saldi per terra,  immaginare troppo...mi fa specie.
Per questo ci devo andare piano.
Quindi,  visto ne ho appena finito uno,  adesso tocca a Dan Brown.
WP.

 
 
 

Temporali

Post n°22 pubblicato il 20 Agosto 2013 da white.pawn
 

Mi chiedevo ieri sera, dopo una serata con un'amica, quale sia la forza che ci fa continuare vivere, anche in quei momenti in cui, sebbene non ci sia nulla che va particolarmente male, non c'è nemmeno nulla che sembra voler infilare la direzione giusta.
Perchè vivere, magari non è la cosa più difficile che ci sia, ma sicuramente non è mica uno scherzetto.
O almeno, non lo è sempre.
A volte ci vuole della gran volontà.
"E questa volontà da dove ci arriva?" mi chiedevo ieri sera, mentre rientravo a casa, guidando sotto un temporale estivo come si deve, comprensivo di lampi e tuoni.
A pensarci adesso non se la consecutio temporum corretta, ovvero se sia arrivato prima il lampo e poi il pensiero, o prima il secondo del primo, o se siano arrivati insieme.
Fatto sta che prima arrivasse il tuono, mi son ritrovato con questo pensiero: si va avanti per vedere come va a finire!
E dopo il tuono, ho dato un paio di ritoccate al pensiero.
Secondo me si va avanti per vedere come va a finire la cosa, perchè si ha sempre la convinzione che un giorno a caso, che sò, un martedì, o magari un mercoledì, ti capita una cosa che ti fa pensare: "beh dai, mica male sta cosa!".
Perchè alla fine, non è importante come sono andate le cose prima: prima ormai è storia, è acqua passata, che come ben si sa, di farina ne fa fare ben poca.
L'importante è solo come andrà a finire.
Perchè sempre, anche le situazioni più piatte, possono riservare delle gran sorprese.
Probabilmente, la cosa più importante è non farsi intimorire nè demotivare troppo dal presente, e continuare a pensare che qualcosa può sempre succedere.
Se poi, alla fine del cinema della vita, si dovesse rivelare che la cosa che si aspettava era simile al Signor Godot...beh quello sarebbe abbastanza una seccatura.
Ma tanto, visto si è giunti alla fine, e pure i titoli di coda son passati, a chi interesserebe più che il Signor Godot non siano arrivato....

W.P.

 
 
 

Sfarfallamenti

Post n°21 pubblicato il 19 Agosto 2013 da white.pawn
 

Prima o poi potrei anche perdere la pazienza.
Ma, al momento, ancora no.
Al momento fa ancora troppo caldo per scaldarsi su qualcosa.
Però appena arriva un po' di freschino, potrei anche perder la pazienza per il fatto che non riesco a tradurre in post un po di pensieri.
Che poi di pensieri, di opinioni, di idee ne ho anche.
Ma in questo periodo si divertono a rimbalzare nella teca cranica, senza mai decidersi ad infilarsi nel condotto cranico-digitale.
Che io ho sempre ben a portata di mano la mia moleskine per raccoglierli.
E per averla sempre più a portata, adesso l'ho pure trasformata in formato app, così le cose che scrivo sono in cloud, e non corro il rischio di perderle.
Ma nonostante i miei sforzi....niente, nada, nothing.
Solo sfarfallamenti.
Che sia il caos di cui Nietzsche parlava, quale preludio a brillanti evoluzioni?
Mah...
Intanto mi armo di un buon retino per farfalle.
E poi vediamo che succede.

WP.

 
 
 

AREA PERSONALE

 

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sono d'accordo:-) ciao white
Inviato da: LaFemmina
il 13/06/2014 alle 08:29
 
Banalmente...citerò..." Fatti non foste per viver come...
Inviato da: bisou_fatal
il 12/05/2014 alle 18:15
 
23/11/1967: a me è piaciuto parecchio :-) WP
Inviato da: white.pawn
il 12/05/2014 alle 12:36
 
Già letto...ehehe ti ho detto che è uno degli autori che...
Inviato da: bisou_fatal
il 09/05/2014 alle 11:14
 
Consiglio Joyland :-) WP
Inviato da: white.pawn
il 09/05/2014 alle 10:15
 
 

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