Il buco nell'acqua

... pubbliche scuse...

Mi sono reso conto che devo delle scuse a questo mondo e alla socetà in cui vivo...
Sono stati gli sguardi, alle volte quasi disgustati, della gente che mi stà attorno insieme alle loro parole non dette, almeno in faccia, a farmelo capire...
E allora scusate se non sono una figurina come voi...
... scusate se non riesco proprio a conformarmi agli standard dettati dal tempo in cui vivo...
... scusate se non mi ci metto proprio...
... scusate se non riesco proprio a vedere il "così fan tutti" come un buon motivo per tradire il mio "così mi gira"...
... scusate se non sono "un estimatore del bello" ma mi riesce più facile farmi piacere il "buono"...
... scusate se il sottoscritto la raffinatezza la vede nella distribuzione Desmodromica di una Ducati o in cose simili...
... scusate se alle prolisse e intricatamente ermetiche rime dei grandi poeti preferisco le schiette perle di saggezza popolare lasciatemi in eridità dai miei Nonni...
... scusate se non uso terminologie inglesi delle quali non conosco il significato...
... scusatemi se amo parlare la mia lingua nativa...
... scusatemi se le cose che penso mi piace dirle in faccia alle persone...
... scusatemi se preferisco la bettola di campagna al ristorante tunisino che và tanto di moda; ma amo conoscere ciò che mastico e amo masticare...
... scusatemi se preferisco la Panda 4x4 alla BMW X5...
... scusatemi se preferisco viaggiare a modo mio; tenda e zaino leggati al sissybar del mio ferro e via!...
... scusatemi se non mi riesce proprio di essere comunista come la morale comune vorrebbe...
... scusatemi se, quando un Carabiniere spara a un deficente che tenta di dargli un estintore in testa, mi viene naturale stare dalla parte del Caramba...
... scusatemi se preferisco la Saga di paese alla discoteca...
... scusatemi se credo agli UFO...
... scusatemi se amo la diversità ma non il farmi mettere i piedi in testa a casa mia...
... scusatemi se amo la mia cultura...
... scusatemi se al raffinato ma delicato preferisco il grezzo ma robusto...
... scusatemi se reputo sacri i confini della mia patria...
... scusatemi se ancor oggi ricordo il Sangue versato dai nostri Nonni...
... scusatemi se non reputo necessario vestirmi come se dovessi andare in udienza dal Papa per uscire la sera...
... scusatemi se odio i deodoranti...
... scusatemi se sono allergico ai luoghi comuni...
... scusatemi se mi piace tenermi la barba lunga...
... scusatemi se non mi taglio i capelli...
... scusatemi se rutto e scorreggio quando devo farlo...
... scusatemi se credo che l'abito non faccia il monaco...
... scusatemi se la gente, quando serve, la guardo dritta negli occhi...
... scusatemi se adoro la gente che si diverte con poco...
... scusatemi se non ho la puzza sotto il naso...
... scusatemi se non credo che la figa sia un buon motivo per non madare a cagare una persona che se lo merita...
... scusatemi se agli involtini primavera preferisco la polenta...
... scusatemi se non mi depilo il petto; ma non vedo cosa ci sia di male nel pelo...
... scusate se non mi pettino...
... scusate se alla mia età amo ancora girare in calzoni corti...
... scusate se non vi guardo come alieni se non la pensate come me...
... scusate se mi aggrado così...
... scusatemi o no; tanto per mè cambia poco... quasi niente...

... dice il saggio...

... non mi ricordo chi lo ha detto... però ha ragione...

Harley Davidson XLCR 1000 Cafe Racer del 1977

Sono un Asino...

... fine di una estate!

Me ne sono reso conto solo ieri... "L'estate sta finendo... e un anno se ne và..." recita una famosa canzone anni '80...
Pioveva e non faceva caldo... ma qualcosa mi ha spinto a stare in giro in bici fino alle 4 del mattino; quasi a voler salutare la stagione che se ne sta andando... non ha senso pedalare a vuoto per le via della propria "città" sotto la pioggia da solo... ma le strade, bagnate e cosparse dei riflessi prodotti da lampioni e insegne, mi hanno come stregato... non riuscivo a pensare di tornare a casa... nenache di farvi una sosta per tirare fuori il mio ferro... più pedalavo più la mente si svuotava... e non importava se ormai ero zuppo... credo che il momento più bello sia stato quando ho percorso il viale alberato che porta alla stazione dei treni; spiovigginava, l'asfalto luccicava, le foglie degli alberi e l'erba si erano fatte di un verde carico, la pioggia confondeva l'orizzonte come una lieve nebbia... era come se, per una notte, estate e inverno si foserro fuse assieme, in una specie di limbo temporale, per dare il meglio dei loro colori... o forse, sono solo fuso io.