Post n°3 pubblicato il 16 Ottobre 2012 da WORLD_BAND
Il Progressive nacque alla fine degli anni Sessanta e raggiunse il culmine negli anni Settanta con vari gruppi: esponenti di assoluto primo piano nel suo ambito furono i Genesis. Caratteristica del progressive rock era di fondere le strutture musicali maestose e immaginifiche della musica classica e del melodramma con il rock o il jazz in una forma sinfonica. Quello che diede fama e notorietà ai primi Genesis.
Essi cambiarono più volte formazione. La prima fu quella con Banks( tastiere), Gabriel (voce e flauto traverso), Rutherford (basso elettrico e chitarra a 12 corde), Phillips (chitarra elettrica) e Chis Stewart (batteria) che cominciò a delineare la rotta artistica del gruppo e anche le tematiche dei testi, giocati su personaggi mitologici trasportati nella realtà attuale, sull'onirico, sul doppiosenso e sulle assonanze dei vocaboli. Alla fine del 1970 subentrarono ad Anthony Phillips e John Mayhew (che aveva già sostituito Chris Stewart) rispettivamente Steve Hackett alla chitarra e Phil Collins alla batteria .
La formazione dei Genesis, quelli universalmente riconosciuti era completa. In quegli anni il loro messaggio era addirittura troppo avanti per essere apprezzato e il successo tardò ad arrivare, nonostante la loro bravura ed uno strepitoso Peter Gabriel che nei live cambiava in continuazione maschere e vestiti di scena.
Fu proprio l'Italia uno dei primi paesi a riconoscere il loro talento e a lanciare i Genesis nell'olimpo del rock mondiale. Nel 1974, però, Peter Gabriel uscì dal gruppo ed iniziò la carriera solista. Da allora Phil Collins lo sostituì alla voce, fino al 1996 quando pure lui lasciò. Nel 1977 se ne era andato anche Hackett.
Il suo allontanamento fu siglato dall'uscita dell'album " And Then There Were Three" (E poi rimasero in tre) che segna la definitiva rottura con il passato in direzione del pop rock, un pop molto più quieto. A quell'album appartiene il brano che stiamo ascoltando, forse il primo vero successo dei Genesis. Follow you, follow me è spiazzante se confrontato con il resto della produzione del gruppo, facile nella melodia e quasi banale nel testo.
Nacque in coda al materiale confluito nell'Lp e furono i discografici a convincere il trio ad inciderla cogliendone le potenzialità. E' il loro primo brano apertamente dedicato al tema dell'amore ed è stata la canzone che ha fatto avvicinare alla band una buona fetta di pubblico femminile, oltre ad aver avuto grandi meriti di natura economica e ad aver fatto iniziare alla band la scalata da dominatori degli anni Ottanta...
WB.
Starò con te, starai con me Stai con me amore mio, spero che sarai sempre qui al mio fianco, casomai io abbia bisogno di te oh, amore mio tra le tue braccia mi sento al sicuro e in salvo, ogni giorno è un bel giorno da trascorrere solo con te io ti seguirò, tu mi seguirai? Tutti i giorni e le notti in cui sapevamo sarebbe stato...
starò con te, starai con me? una sola lacrima per ogni anno trascorso nel buio adesso vedo perfettamente tutte le mie paure si allontanano da me molto lentamente, dissolvendosi posso dire la notte è lunga ma tu sei qui vicino sto meglio grazie al sorriso che mi hai regalato mentre vivo io ti seguirò, tu mi seguirai? Tutti i giorni e le notti in cui sapevamo sarebbe stato... starò con te, starai con me? ci sarà una sola lacrima per ogni anno trascorso io ti seguirò...
Inviato da: sirisdg10
il 25/03/2014 alle 11:17
Inviato da: khenan
il 25/03/2014 alle 08:36
Inviato da: alby9art
il 25/03/2014 alle 08:19
Inviato da: luce78_2
il 25/03/2014 alle 04:20
Inviato da: sicily_forever.59
il 25/03/2014 alle 00:50