RITUALI D’AMORE
ALLEGRA GIOIA*LE LETTURE VANNO BENE PER AVERE UN’IDEA SUL DA FARSI. MA CIÒ CHE CONTA È LA MESSA IN PRATICA, NEL FARE QUOTIDIANO, DI QUELLO CHE ABBIAMO COMPRESO E APPRESO. E ANCOR DI PIÙ RENDRE PARTECIPI GLI ALTRI DELLE NOSTRE CONQUISTE E DELLE NOSTRE REALIZZAZIONI. UNA PRECISAZIONE: NON È CULTURA, È IL MIO VISSUTO QUOTIDIANO. VI RICORDO( A TUTTI ) CHE UNA MANGUSTA TIENE A BADA 7 SERPENTI !! NON SOLO IN SENSO LETTERALE !!
✔Profilo Italiano Verificato allegra gioia © Profilo Originale & Ufficiale█║▌│█││█│║▌ ✘All rights reserved © Profili Italiani ✘
Iscritta alla S.I.A.E. (Società Italiana degli Autori ed Editori)
– sezione-
(autrice e compositrice) e sezione OLAF (letteratura – autrice)
Usa..
la mia carne per farne cibo..
usa le mie braccia..per accarezzarti..
usa la mia schiena..per perderti tra le sue calde pieghe..
usa..la mia bocca ..le mie labbra..la mia lingua ..la mia saliva..
per saggiarne il fondo,usa il mio sguardo..
per scioglierti nelle tue riserve..
usa le mie cosce,come colonne al tuo corpo mentre penetri..
con dolcezza ma deciso dentro di me..
mentre il tuo bacino
si adagia sul mio sapiente nei movimenti
come ritrovati da tempi senza data..
usa..usami..e penetrami fino ad arrivarmi all’anima,
schiava e padrona di questo amore..pronta ad accoglierti..
ma..non svegliarmi..mai..
e io..non potro mai essere di un altro..
siamo in un emozione solo nostra..
davanti ad uno specchio..
che ci rimanda solo l’immagini ..
che riconosciamo che costruiamo dentro..noi..
in una girandola di attimi infiniti..di allegria e gioia..sempre
(da…Emozioni Rubate-A-D.G.)
allegragioia78 |
allegra.gioia |
guerrieradelmondo |
allegra_gioia |
gioia.allegra |
✔Profilo Italiano Verificato allegra gioia © Profilo Originale & Ufficiale █║▌│█││█│║▌ ✘All rights reserved © Profili Italiani ✘
Dagli errori si impara.
Ce ne cibiamo come da un lauto banchetto, gustoso, succulento.
Sono pietanze raccapriccianti, eppure ai nostri occhi o alle nostre papille gustative, quella nausea sembra…Appetitosa.
E non aspettiamo altro. Non facciam che inventarci nuovi modi per darci un senso, e nutrirci di quel putrido veleno.
Poi, quando per un po’ siamo sazi, piangiamo. Ci abbandoniamo alla crisi d’astinenza che segue, con lacrimosa gioia.
Non ha senso, in effetti. Eppure è così che funziona.
E vomitare quei succhi gastrici fa male, fa rabbia. Ed è con rabbia che rimettiamo al mondo quel male che ci devasta.
Ma più fa male, più siamo contenti. O no? Beh, considerando che nel giro di poco tempo saremo di nuovo allo stesso punto, direi di si.
Non è da capire.
E’ da accettare.
E si. Sono una fottuta arrogante. Me lo posso permettere.
Ci sono volte in cui vorrei avere la forza di uccidere con le parole.
Non mi servirebbero armi.
No, non è per niente banale.
Ma tanto è solo questione di tempo. Imparo ogni giorno qualcosa di più.(A.D.G.)
*
Tocca..
saggia..la mia Anima..accarezza il suo involucro cosi resistente da sempre per chiunque..
nell’insieme delle membrane dei miei muscoli ,nervi..fino a riuscire a entrare nelle mie vene..
tra il sangue che si scalda arrivando tra le pieghe del cuore svegliandolo dal suo letargo
dal suo stato di torpore dal sonno profondo..
Sei…
ora sopra la mia pelle..ignara incapace di capire cosa avverte..mentre le tue dita..
ci scivolano sopra umide sapendo cosa cercare,cosa vogliono sentire..
Vuoi…
andare oltre..cerchi fessure da esplorare,curioso,voglioso,
Usi…
le labbra, ora incerto,sorpreso della mia accondiscendenza, acquiescenza, compiacenza,
condiscendenza, docilità, indulgenza, remissività, sottomissione.
Cosi…
mi vuoi..cosi desideravi che fossi..una femmina..che nasconde la donna,
infondo all’Anima..dietro il cuore..
Io…
guarnita,ora solo dalla mia ingordizia.. della gola.. mentre il desiderio di ingurgitare più di
quanto io possa necessitare…si fa forte, ora condannata in una sfrenatezza e ormai più
senza controllo di me stessa..
La gioia nasce da un sorriso…
Tu..
ne diventi schiavo..perdendo la memoria, senza più..passato..godi..sfrontato,
di questo presente..usando il corpo come l’unico mezzo per gustare..
per far vivere..i sensi completamente, usando tutto quello che l’istinto..
ti suggerisce..mentre unito a me..ti senti elevare in una nebbia calda..
In…un Peccato immorale nascosto agli occhi di tutti…chiuso in un nodo stretto..
(Peccati ingordi-(A.D.G.)
A.D.G. © Copyright 2013
@
allegra gioia © Copyright 2013
Eri..
vicino,troppo..
tanto da sentire il tuo odore scaldato dall’amore..
Mentre..
mi allontanavo da te, il tuo sguardo,sorpreso ferito,
mi seguiva..è bastato questo per riuscire a fidarmi completamente..
E..
ho iniziato..a spogliare la mia Anima..lasciandomi guidare dai tuoi occhi..
Ti..
ho lasciato avvicinare..certa ormai di quello che desideravi da me..
Mi..
soffiavi sul viso..mi donavi il tuo sorriso..mentre le tue mani..
Mi…
scivolavano sul seno..
lente..troppo lentamente..attimi..trasformati in minuti ..e io immobile in attesa
di udire,sentire, la voce del mio corpo..
tradurre i suoi messaggi confusi,per riuscire a fidarmi completamente ..
E…
divinire una femmina..e aprirmi al tuo sesso..trasformarmi..in quella
unica..porta..che si apre con un unica chiave..ed è in tuo possesso..
Tocca..
saggia..la mia Anima..accarezza il suo involucro cosi resistente da sempre per chiunque..
nell’insieme delle membrane dei miei muscoli ,nervi..fino a riuscire a entrare nelle mie vene..
tra il sangue che si scalda arrivando tra le pieghe del cuore svegliandolo dal suo letargo
dal suo stato di torpore dal sonno profondo..
Sei…
ora sopra la mia pelle..ignara incapace di capire cosa avverte..mentre le tue dita..
ci scivolano sopra umide sapendo cosa cercare,cosa vogliono sentire..
Vuoi…
andare oltre..cerchi fessure da esplorare,curioso,voglioso,
Usi…
le labbra, ora incerto,sorpreso della mia accondiscendenza, acquiescenza, compiacenza,
condiscendenza, docilità, indulgenza, remissività, sottomissione.
Cosi…
mi vuoi..cosi desideravi che fossi..una femmina..che nasconde la donna,
infondo all’Anima..dietro il cuore..
Io…
guarnita,ora solo dalla mia ingordizia.. della gola.. mentre il desiderio di ingurgitare più di
quanto io possa necessitare…si fa forte, ora condannata in una sfrenatezza e ormai più
senza controllo di me stessa..
Tu..
ne diventi schiavo..perdendo la memoria, senza più..passato..godi..sfrontato,
di questo presente..usando il corpo come l’unico mezzo per gustare..
per far vivere..i sensi completamente, usando tutto quello che l’istinto..
ti suggerisce..mentre unito a me..ti senti elevare in una nebbia calda..
In…un Peccato immorale nascosto agli occhi di tutti…chiuso in un nodo stretto..
(Peccati ingordi-(A.D.G.)
La gioia nasce da un sorriso…
Ricordo bene quella paura infantile.
Scansavo le pozzanghere,
specie quelle recenti, dopo la pioggia.
Dopotutto qualcuna poteva non avere fondo,
benché sembrasse come le altre.
Farò un passo e d’improvviso sprofonderò tutta,
comincerò a volare verso il basso
e ancora più in giù verso il basso,
verso le nuvole riflesse
e forse anche oltre.
Poi la pozzanghera si asciugherà,
si chiuderà su di me,
ed eccomi rinchiusa per sempre
dove con un grido non arrivato in superficie.
Solo in seguito ho capito:
non tutte le brutte avventure
rientrano nelle regole del mondo
e se anche lo volessero,
non possono accadere.”
(La pozzanghera – Wislawa Szymborska)
ALLEGRA GIOIA
” Ero io. Ero nebbia, opaca, incorporea, fluttuante sui tasti d’avorio di quello strumento. Si, strumento perchè mezzo di espressione, di ogni piega incandescente che la mia anima prendeva.
Le mie mani, volavano come farfalle, così fragili ed esili, battendo a ritmo su quelle parole difficili da capire, per molti…Parole, senza lettere, cariche di tutti i significati conosciuti. Senza confini, parole senza barriere, perchè slegate ,dal linguaggio.
Ed io. Io avevo avuto il dono di saperle usare. Io, sapevo farle scivolare via, pulite e intatte, da me. Senza macchia, senza corruzioni, nascevano da quegli arti che erano i miei, che conoscevo come tali, specchio di una malattia che mi avrebbe uccisa. Erano rami secchi e pallidi, di un albero troppo giovane, cui l’inverno aveva strappato via la vita ed il calore.Mi nutrivo delle emozioni che la mia musica evocava. Il mio sangue, erano quelle note. I miei respiri, scanditi dalle pause tra una battuta e l’altra.
Ero io.
Ero fragile.
Ero condannata. Ma non era più tempo di paura, per me.
Non temevo più l’inevitabile.
Ero immersa in una quiete rassegnata, fredda, tagliata via.
E quella musica…sapeva consolarmi anche laddove non ce n’era più bisogno.
Alcuni l’avrebbero chiamata “follia”, ribattezzando con quel meschino nome, i miei sentimenti, i miei coscienti vaneggiamenti. E sebbene non facessi alcunchè per impedire loro di credere ciò che volevano, dentro quel cuore che ancora indugiava in lenti battiti, sentivo una pena, un rammarico.
Sentivo un rimorso. Mi prendeva la gola, me la chiudeva in un nodo che poteva sciogliersi solo in lacrime. Avrei voluto essere più banale, di quanto in effetti non fossi. Avrei voluto essere come le persone che osservavo. Come le protagoniste di certi libri che avevo letto, negli interminabili pomeriggi che passavo in compagnia di un fuoco spento, mentre il gelo mi entrava nelle ossa rendendole rigide, quasi di ghiaccio…ed a volte, temevo che solo alzandomi in piedi, le avrei mandate in frantumi, insieme alla mia scarsa capacità di movimento.
Avrei voluto chiamare le cose con nomi comuni, senza mai lettere maiuscole all’inizio. Avrei voluto accontentarmi di conoscere anche le ridicolaggini, in grado di riempire tante vite…non la mia.
Ero io. Ero bianca. Ero in attesa, di ricominciare a vivere.”
Nero,
profumato e denso il caffè scorreva
dalla macchinetta nella tazzina.
Un lampo nella mente e quel nero ha preso forma.
Guardandomi tra le ciglia socchiuse hai sussurrato
“mi vuoi?”
poi, distesa sul divano e poggiata sui gomiti,
hai cominciato a muoverti lentamente,
facendo ondeggiare il ventre e i fianchi fino al seno,
in un osceno candore.
Sapevi che quel tuo ondeggiare mi ipnotizzava,
proprio come una serpe con la sua preda.
Ma sapevi anche che poi sarei stato io
a condurre il gioco e l’ avrei fatto a modo mio .
Si ti voglio, ma ti voglio …distesa su quel tavolo,
accanto alla tazzina di caffè fumante,
il caffè può aspettare.. io no.
Ho sentito quando con il fiato caldo
vicino all’orecchio hai sussurrato:
“bastardo che vuoi fare?”.
Voglio che allarghi le gambe,
quel tanto che basta per accarezzare
l’interno delle cosce,
lisce, delicate e profumate.
Dal ginocchio fino al pube,
lentamente, prima con la guancia,
poi con il fiato, le labbra,
la lingua e infine con i denti,
aumentando ogni volta la pressione.
Voglio vedere le tue xxxxx aprirsi
come petali di un fiore
ad un raggio di sole
e mostrare il loro frutto segreto,
rosa e lucido… ora,
senza mai smettere di guardarmi negli occhi,
dimmi cosa vuoi che faccia,
vuoi che affondi il viso tra le tue xxxxx
per riempirmi e nutrirmi di quel frutto,
per poi lasciarti cogliere dalle mie labbra
il sapore e le tracce di te?
O vuoi che continui ad assaporare la tua pelle-
usando la bocca e i denti, le mani , le dita e le unghie –
alternando momenti di dolcezza a momenti di furia
quando il tuo corpo e le tue movenze urleranno
e chiederanno di farlo – , sul ventre,
sui fianchi, su quell’ ombelico perfetto,
sui seni, sui capezzoli duri come olive,
sul collo e le spalle,
e solo allora xxxxtrare quel frutto
fino alla tua parte più profonda di donna
e cercare la tua bocca per respirarti fino a stordirmi,
mentre sento le labbra di quel frutto
chiudersi e serrarsi come una pianta carnivora
attorno alla sua preda per fonderla,
con le sue contrazioni sempre più forti e accelerate?
Dimmelo… adorabile bestia…
guardami negli occhi e dimmelo…
e mentre il tuo corpo obbediva sottomesso al mio,
ho visto in fondo a quella tazzina
la mia mente prigioniera della tua.
|————(©G.)______________-/
A1
Il tempo passa..su..tutto di noi..
tra la pelle del viso..
tra le pieghe del corpo..ci appanna..lo sguardo..ci trascina verso..l’ignoto..verso il viaggio sconosciuto..Mentre..tutto cambia..attorno..nessun..tempo..silenzioso..rumoroso..può nulla contro i ricordi del cuore..le storie più cariche di passioni..il tempo..passa..l’amore no..Noi..rimaniamo..come ci ricordano..gli altri..Il tempo..fugge..lasciando dietro di se..i nostri passi..le parole..ascolta..questo tempo ora ti parla di me..
(da..Notti Silenziose-A.D.G.)
Sono una maledizione i tuoi capelli
che mi avvolgono come lingue nere,
sono una maledizione i tuoi occhi
che mi lasciano affogare in un mare senza fondo,
esaminando esattamente quel che ero,
e vedendo che potevo fingere di non avere nessun corpo,
e che non ci fosse mondo né luogo alcuno in cui mi trovassi,
ma che non potevo fingere, perciò, di non esserci;
e che al contrario, dal fatto stesso
che pensavo di dubitare della verità delle altre cose,
seguiva con assoluta evidenza e certezza che esistevo;
mentre, appena avessi cessato di pensare,
ancorché fosse stato vero tutto il resto di quel che avevo
da sempre immaginato, non avrei avuto alcuna ragione
di credere ch’io esistessi: da tutto ciò conobbi che ero
una sostanza la cui essenza o natura sta solo nel pensare
e che per esistere non ha bisogno
di alcun luogo né dipende
da qualcosa di materiale.
In cerca di te Puntuale.. come scandito da un tempo perfetto.. quando la notte ha disteso il suo mantello profondo.. e si spengono i rumori della strada.. arriva lei.. questa smania.. e non c’è verso di trovare una posizione.. un punto dove fissare lo sguardo e vedere qualcosa.. o chiudere gli occhi per riprendere il sonno.. tutto diventa insofferenza.. io divento insofferenza.. e la mente.. vive di suo.. si libera del peso del corpo.. si alza da quel letto.. esce da quella stanza.. vaga per le vie del desiderio.. in cerca.. in cerca del suo pasto.. in cerca di Te.. e sente profumi che non ci sono.. immagina odori forti che scendono dolci nelle narici.. carni tenere che riempiono la bocca.. pelli delicate che palpitano sotto le dita.. parole mute che sanno di gemiti e sospiri.. corpi che danzano al ritmo di un canto antico.. e il corpo si riunisce alla mente.. e ritrova la sua pace.. quando la mia mano diventa la tua.. già.. già… |
* PS-Non -accetto-..
richieste di amicizia..
non cerco confidenti..
non cerco..amanti..
non cerco complicità..
Sono completamente
SAZIA..avvisati!
“Una ragazza dovrebbe essere due cose:. Classe e favolosa”
(Coco Chanel)
Copyright e Disclaimer Questo blog può essere oggetto della protezione accordata dalla Legge sul Diritto d’Autore (Legge 633/1941). Il copyright degli articoli appartiene ai rispettivi autori, ove applicabile. Opere pubblicate sotto una Licenza Creative Commons. Questo blog non rappresenta una testata giornalistica poiché viene aggiornato senza alcuna periodicità. Non può pertanto considerarsi un prodotto editoriale ai sensi della legge n. 62/2001. Le immagini pubblicate sono sia di proprietà dell’estensore sia tratte da Internet e quindi valutate come ‘fair use’. In caso di eventuali reclami su foto o articoli contattarmi iscrivendosi a questo blog ed esponendo le proprie ragioni. Nel blog non è presente alcuna forma di pubblicità