Tra gli stili musicali più in voga, specie tra i giovanissimi, l’hip-hop ha una storia particolare che lo differenzia dal suo cugino di primo grado, il rap. Le origini risalgono agli anni settanta, quando due disc-jockey e rapper afroamericani coniarono il termine per descrivere quel genere di musica che attingeva a diversi stili e che veniva cantato, suonato e ballato in occasione dei Block Party, delle vere e proprie feste di strada.
L’hip-hop subì un’evoluzione negli anni ottanta e novanta, uscendo dai confini statunitensi e impattando profondamente il mondo della musica, della danza e della moda. L’hip-hop si fonda su cinque “elementi”, o principi, fondamentali: writing (la scrittura dei pezzi), mcing, djing, breaking (la break dance) e il beatboxing. Quest’ultimo gioca un ruolo importante per il freestyle, in quanto molti MC lo utilizzano durante le competizioni di freestyle, di improvvisazione. Per saperne di più ecco un link utile.