Nessuna conseguenza

Questa la urlo a te che sei il mio passato
Questa la ripeto a me nel mio presente
Questo sarò nel mio futuro.

 

 

 

 

 

A te che mi dicevi ma tu dove vuoi andare che non conosci il mondo
e ti puoi fare solo male ancora hai troppe cose da imparare
devi solamente stare zitta e ringraziare

Parlando mi dicevi tutto questo e molto altro
guardandomi ogni volta dall’alto verso il basso
perché non pensavi che avrei avuto un giorno il coraggio

E mi sembrava di restare ferma al punto di partenza
di non essere capace di bastare mai a me stessa
di non avere una certezza
di non essere all’altezza

E invece pensa
nessuna conseguenza
di te so stare senza
non sei necessario alla mia sopravvivenza
E invece pensa
io non mi sono persa
di quel che è stato non resta
nessuna conseguenza

E ripetevi tutto questo con quell’aria da padrone
convincendomi a pensare che io avevo torto e tu ragione
ma lo sai alla fine che l’amore
se lo tieni chiuso a chiave guarda altrove

Come se accontentarmi fosse la scelta migliore
come fosse troppo tardi sempre per definizione
come se l’unica soluzione fosse quella di restare

E invece pensa
nessuna conseguenza
di te so stare senza
non sei necessario alla mia sopravvivenza
E invece pensa io non mi sono persa
di quel che è stato non resta
nessuna conseguenza
nessuna conseguenza
di quel che è stato non resta
nessuna conseguenza

A te che mi dicevi ma tu dove vuoi andare
che non conosci il mondo e ti puoi fare solo male
ancora hai troppe cose da imparare
devi solamente stare zitta e ringraziare

E invece pensa
nessuna conseguenza
di te so stare senza
non sei necessario alla mia sopravvivenza
E invece pensa io non mi sono persa
di quel che è stato non resta
nessuna conseguenza
nessuna conseguenza

Di quel che è stato non resta
nessuna conseguenza

Cicatrici

Un lungo appassionato incontro a letto, esausti poggiano la testa sui cuscini e iniziano a parlare.
Le chiacchiere del dopo sesso.
Lei è sdraiata con le gambe accavallate, lui le guarda e chiede la causa di un piccolo taglio ormai rimarginato.
-Da piccola cadevo spesso, questa è la cicatrice di quando mi sfracellai lungo un sentiero.
Lui rise e fece caso a un altro taglietto sul gomito
-E questa,di quand’è?
-Te l’ ho detto ero sbadata da piccola.
A lui allora non so perché venne in mente di toglierle il lenzuolo di dosso per vedere bene il suo corpo nudo.
Lo fece  e  una smorfia comparve sul suo viso.
No, non era possibile, come aveva fatto a non accorgersene.
Erano mesi che loro due scopavano.
Lei non era la sua compagna, quella vera stava a casa con la figlia.

Di fronte a se vedeva per la prima volta il corpo di lei, pieno di cicatrici.
Piccoli tagli ormai chiusi sopra il seno, lungo il costato.
-Ma ,ma come, quando?
-Sono sbadata te l’ ho detto, mi infilo sempre in qualche strana situazione e mi faccio male.
-Ma come è possibile?
La rigirò pancia in sotto  e anche la schiena, i glutei erano pieni di ferite.
Lui senti addosso una tale ansia, tristezza paura.
Lei si mise seduta sul letto fissandolo
-Cosa c’è?
-Ma cazzo !Come cosa c’è ?!Sei piena di tagli, cicatrici ovunque: sulla schiena, sulla pancia, le tue mani, le tue gambe, ma perché  perché  ?
Improvvisamente il suo sguardo si posò sul seno sinistro…un rigolo di sangue stava scendendo lungo la pelle di lei
-Ma che cazzo succede!
-Non ti preoccupare, si rimarginerà
-Ma come hai fatto a farti male ora?
-Non sono stata io
-Cosa? E chi ,siamo noi due e basta
-Sei stato, te
-Non è possibile non ti ho stretto i capezzoli così forte
-Il sangue non viene dal seno…

Lui guardò meglio ed era vero c’era un ferita più profonda
-Cristo che succede? Da dove viene questo sangue??
-Non hai capito? E’ il mio cuore ,ma non ti preoccupare ogni tanto fa così si ferisce ,esce del sangue ma poi passa tutto…sono solo cicatrici