la sai l’ultima?


Ciascuno impiega il proprio tempo libero nel modo in cui ritiene. Si può leggere, scrivere, suonare il flauto, cucinare, ricamare, inchiodare, sedersi a chiacchierare o scambiare opinioni, dipingere o fotografare. Il tutto, ovviamente, prevede anche una eventuale mobilità. Questo credo che rientri in quella fetta della nostra esistenza che, in ogni caso, è “vivere”.
Anche Libero come altre piattaforme hanno sempre dato e continuano a dar da “vivere” ad un sacco di gente. Fra questa gente ci sono anch’io e, quando parlo di dar da vivere, lo dico riferendomi a quell’essermi ritagliato uno spazio dedicandogli parte del mio tempo. Un modo che, per gran parte è libertà di espressione ma, soprattutto, è libertà di farci quello che cazzo me ne pare senza doverne dar conto ad altri perché sono spazio e tempo miei.
Questo, sempre in tema di libertà, non significa che altri non possano pensarla diversamente e non possano ritenere che invece abitare Libero o altre piattaforme equivalga a trasferire tutta la propria esistenza nel blog. Abbiano solo il buon gusto, quando si svegliano, di non affermare che la vita è altrove. Il problema, semmai, ero solo loro. Fermo restando che dei singoli spicchi della propria vita, ognuno ne dispone come gli pare.
Ma sì, dài, la vita è bella anche per questo, perché c’è sempre quello che te la vorrebbe spiegare. Come con le barzellette, dove se non ridi, c’è sempre quello che “non l’hai capita?”
la sai l’ultima?ultima modifica: 2019-06-25T09:27:41+02:00da arienpassant

4 pensieri riguardo “la sai l’ultima?”

  1. E’ così che avrei voluto metterla a seguito di commiati in cui venivano sventolati fazzoletti intrisi di lacrime di pena per chi restava; purtroppo non ci sono riuscita ma ora, grazie a te, giustizia è fatta. Thanks.

  2. Qui dentro c’è una fetta di vita e guai a negarlo. E’ solo uno dei molteplici aspetti di essa. Ergo, si presuppone che altri aspetti ne esistano altrove. Mi rifugio volentieri in questo antro che, non a caso, ho denominato ‘angolo nascosto’. Non ti spieghero’ la vita, né la mia né quella di chiunque. Dovrebbero essere le pagine di questi appartamenti a raccontare qualcosa di noi, senza la pretesa di andare troppo a fondo, salvo quando se ne senta il bisogno e non si abbia altro luogo dove farlo, come spesso mi è successo. Anche le proprie amarezze e disappunti, come tu sai fare molto bene 🙂 Un sorriso

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