finché piovve

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Adriano nacque in campagna. Poche case. Nemmeno un paese. Correva in mezzo ai campi. Era sempre impolverato. Crescendo arrivò in città e, come se gliel’avesse disegnato il destino, continuò quel percorso finché, un giorno, non incrociò lei, Giulia. Bella e decisa. Gli tagliò la strada senza dire nemmeno un “oops”. Adriano si chiese se fosse quello l’incontro della vita e, invece, fu per lui qualcosa oltre cui non riuscì ad andare. Anche Giulia era nata in campagna. S’incontrarono in città in un giorno di pioggia. Quei giorni dove non c’è nessuno per strada e, se incontri qualcuno, ha troppa fretta per fermarsi. Giulia invece si fermò. Restarono assieme quel giorno. Pure il giorno dopo ed anche l’altro. Restarono assieme finché piovve. Il quarto giorno venne fuori il sole. La gente, come i gatti dai cassonetti, uscì di nuovo in strada. Gli operai tornarono al lavoro e Giulia continuò il suo percorso per andare al mare – “ciao, grazie” – e Adriano non ebbe il coraggio di chiederle di restare e nemmeno di dirle che lui, il mare, non l’aveva mai visto.

“Scusi, mi sa indicare via Giulia?”
“E’ facile, questo è viale Adriano. Lo faccia fino alla fine. Arrivato in fondo, il viale finisce e sarà obbligato a girare per via Giulia. A destra va verso la campagna. A sinistra va verso il mare”.

finché piovveultima modifica: 2019-06-27T18:27:38+02:00da arienpassant

12 pensieri riguardo “finché piovve”

  1. Esattamente. Ma se dovessi ritagliare solo alcune righe sceglierei queste:”S’incontrarono in città in un giorno di pioggia. Quei giorni dove non c’è nessuno per strada e, se incontri qualcuno, ha troppa fretta per fermarsi. Giulia invece si fermò. Restarono assieme quel giorno. Pure il giorno dopo ed anche l’altro. Restarono assieme finché piovve”. Il finale è un discorso a sé stante, ovviamente, è la ciliegina sulla torta.

  2. “Esattamente”, come hai detto. Il tuo ritaglio è la mela. Il succo. Il resto sono foglie, rami. Scenografia per tenere assieme il tutto. Che poi Giulia ed Adriano fossero strade, gatti o persona non cambia nulla. 🙂

  3. Bella! Una auspicabile storia d’amore: un incontro che dura il tempo che piove e poi ognuno per la sua strada. E per quel che mi riguarda, considerato pure che non amo troppo il mare estivo, la considero a lieto fine!

  4. Non è sempre così nella vita, ognuno per la sua strada? Perlomeno per le cose che contano, per quelle da cui non vorremmo mai separarci quasi mai è concesso il lieto fine…e tuttavia mi chiedo: se il lieto fine si concretizzasse, resterebbe tale per sempre oppure è preferibile il rimpianto per ciò che non è stato perché se non altro mi consente di immaginare situazioni di eterna beatitudine?

  5. Il dilemma vitale! Vivere il sogno o abituarci alla realtà? Di fatto questa possibilità  di scelta non è  che l’ennesimo escamotage offerto dalla meraviglia delle nostre vite. E persino nel drammatico soffrire ci sorprendiamo nel sorridere acquietato.
    Lei, Nortia, attendendo scontato al suffisso finale del suo nome ma ancor più all’articolato costrutto dei sui commenti la immagino donna e, pulce in orecchio, pure conosciuta. Piacere Nahan.

  6. Bentrovato vecchio mio…detto con tutto l’affetto possibile, ricambiando un suo moto di entusiasmo in una casa diversa da questa.

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