Stanotte ho dormito poco. Avevo mentalmente elaborato un post e mi sono messo a scriverlo. Un po’ lungo, ma neanche troppo. Non importava perché, conoscendomi, dopo li rileggo. Tolgo le ripetizioni e le ridondanze. Provo a sistemare virgole e congiuntivi. Alla fine, quando dell’alba s’intravedeva già il balconcino, ho pensato di non aver mai scritto un post bello come quello. Anche se, fra tagli e correzioni, era rimasto solo il titolo.
tuultima modifica: 2019-09-03T15:25:02+02:00da
Non ti facevo romantico
Infatti non lo sono, mi succede solo quando ho il ciclo. Mi disse il ginecologo:
“non preoccuparti è solo un fatto ormonale, succede anche a me ed in quei giorni non faccio visite”
“e perché, cosa c’entrano le visite?”
“è che divento così romantico che non mi faccio pagare”.
[In effetti, poiché mi piace usare il mio blog anche come laboratorio sperimentale, l’altra sera mi chiedevo se fossi riuscito a scrivere un non-post. Con non-post, intendo non una chiavica di post perché la letteratura è ricchissima di questo e, senza i grandi del passato, nelle librerie proveresti il senso del vuoto. Per non-post intendo invece un post che, come questo, acquisisce un senso ed una comprensione solo quando il titolo – quel titolo – darà un senso al tutto. Quel “tu” che illumina il tutto e trasforma in romanticismo o quello che si voglia, quello che non avrebbe avuto alcun senso. Quando, titolo e post, in letti separati non avrebbero mai scoperto quanto fossero necessari l’un per l’altro.]
Il primo coito interrotto della mia vita che non mi irrita. 🙂 Tuttavia sono certa che se anche avessi pubblicato tutto il resto, non avresti inficiato la delicatezza dell’insieme, la carezza del (non) dire.