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La satira non è come quelle parole che si possono leggere indifferentemente da sinistra a destra o viceversa senza che cambi il significato. La satira fa ridere alcuni e fa incazzare altri. A prescindere da questo, essa è comunque una bella fonte di riflessione perché è sempre carne messa al fuoco e, a proposito di carne, leggevo che l’appellativo di “scottona” deriverebbe dalle carni delle femmine, quelle più giovani ed in calore. Carni definite calde perché sembrava che scottassero. Scottona è quindi una situazione carnale e non una razza.
La chianina e la fassona, sono invece due razze che forniscono carni di alta qualità e gusto, se sono “scottone” anche di più. Di alta qualità e gusto sono anche le nostre olive, gli olii, gli insaccati, i formaggi e i vini. Tutta roba che inorgoglisce il made in Italy. Prodotti di allevamento o di coltivazione che hanno tutti la dignità della nostra cittadinanza ed una filiera di produzione nella quale vengono impiegati tutta una serie di individui: quelli che provvedono alla semina, alla crescita, al raccolto fino alla lavorazione ed alla distribuzione. Lo stesso per quelli che provvedono all’allevamento, alla pulizia delle stalle, alla mungitura, alla macellazione, alla lavorazione ed alla distribuzione. Sono uomini e donne e non tutti bianchi di pelle ma, a prescindere dal colore della pelle, non tutti made in Italy anche se tanti di essi sono nati e cresciuti in Italy ma, a differenza dei pomodori, dell’uva, delle olive, dei prosciutti, dei salami, dei formaggi e delle bistecche, loro non hanno alcun diritto di cittadinanza. E meno male. Sarebbe come fare di tutta l’erba un fascio. Anche la loro è carne, ma non è doc.
doc.itultima modifica: 2019-11-12T15:44:28+01:00da arienpassant

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